Capitolo 9 - Il grande giorno!

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    Era arrivato il grande giorno! Il giorno in cui si sarebbe celebrato l'anniversario del giorno Gioiglorioso, il giorno in cui la Regina Mirana ed il Principe Edward VII si sarebbero sposati ed infine il giorno in cui Alice avrebbe preso in mano il suo destino...

Tutta Marmorea era in fermento quella mattina. La maggior parte degli abitanti si erano svegliati alle prime luci dell'alba per poter preparare tutto nei minimi particolari, sia per la parata che per il matrimonio del secolo. Ognuno dava una mano come poteva e ogni dove si respirava aria di festa e di allegria. Tutti erano felice ed allegri. Tutti, tranne un uomo, un cappellaio.

Come la maggior parte dei suoi compaesani, si era alzato anche lui di buona mattina, o più correttamente si era alzato dal letto dopo una notte completamente insonne. Non aveva fatto altro che pensare al tradimento della sua Alice ed al motivo per cui lei non volesse parlargliene. In quel momento era impegnato a sistemare i festoni assieme ai suoi due amici più fidati, il Leprotto e il Ghiro.

«Cappellaio, ma che cosa ti prende questa mattina!? Che fine ha fatto tutta la tua allegria per queste festosità?» chiese il Ghiro.

«Sto bene Mally, è solo che questa notte non ho dormito molto bene. Tutto qua...» rispose infastidito Tarrant.

Il Ghiro decise che era meglio non ribattere e di lasciare in pace il suo amico. Se era così nervoso, doveva essere successo qualcosa di molto grave. Il leprotto invece, continuava a saltellare a destra e a sinistra ininterrottamente, continuando ad andare a sbattere contro agli abitanti intenti a sistemare gli ultimi dettagli, causando, ogni tanto, qualche piccolo disastro.

Intanto, in una delle tante stanze del palazzo, Alice si stava preparando per la parata. Assieme all'aiuto di Angelica, si stava infilando l'armatura, messa a lucido per l'occasione. Il Grafobrancio era già pronto nella stalla con la sua armatura ed aspettava trepidante il suo cavaliere.

«Alice, va tutto bene?» le chiese Angelica. «Avete una faccia come se non dormiste da parecchi giorni» le fece notare la cameriera mentre le chiudeva l'armatura.

«No Angelica, va tutto bene, è che oggi è una giornata molto importante e particolare e sono un po' agitata. Tutti qui.» rispose di rimando la ragazza facendole un sorriso un po' tirato. Nessuno doveva sapere quello che sarebbe successo di lì a poche ore.

La Paladina di Wonderland si stava dirigendo verso le stalle, dove l'attendeva il suo fidato Grafobrancio e lungo la strada ebbe modo di incrociare molte persone, tutte intente a sistemare gli ultimi ritocchi per la cerimonia che si sarebbe tenuta nel pomeriggio e che al suo passaggio non perdevano l'occasione di sorriderle e di salutarla, augurandole una buona mattinata e una meravigliosa parata. Alice amava la spontaneità e la vitalità di quelle persone, così diverse dagli uomini e dalle donne a cui era abituata nel suo Mondo. Si, Sottomondo le sarebbe mancato troppo.

Era finalmente giunta nella stalla del Grafobrancio, il quale l'accolse lanciandosi su di lei e leccandole la faccia, emettendo suoni gutturali di felicità e scodinzolando la piccola coda freneticamente, proprio come un cane fa con il suo padrone. «È bello anche per me rivederti!» rise Alice, carezzandogli il capo con una mano, mentre con l'altra si aiutava a rimettersi in piedi.

In tutta risposta il felino le si strusciò sempre di più contro, chiedendo ulteriori coccole. Alice si ricordava ancora la paura che aveva avuto la prima volta che aveva incontrato quella creatura così gigante, la quale le aveva ferito un braccio dopo che Mally gli aveva staccato un occhio e ora il solo pensiero a quel giorno di tanti anni prima la faceva sorridere.

Le risate di Alice e le fusa del Grafobrancio, vennero interrotte da un leggero tossicchiare. La ragazza, presa alla sprovvista, si acquietò all'istante, subito seguita dal felino e girandosi trovò all'ingresso il suo adorato Cappellaio.

The destiny?Where stories live. Discover now