Capitolo 8 - Decisioni

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    Quando la sera precedente era ritornata in camera, le sembrava ancora di vivere in un sogno. Aveva davvero baciato il Cappellaio?

Per tutta la notte, Alice, non fece altro che rigirarsi nel letto pensando alle ultime ore trascorse e continuando a chiedersi se quello che era successo fosse stata una buona idea. Lei dopo tutto non faceva parte di quel Mondo, non poteva rimanere a Wonderland e presto, molto presto, sarebbe ritornata nel suo di Mondo e avrebbe dovuto dire nuovamente addio al suo amato Cappellaio per la terza volta (quarta se si contava anche la prima volta che era stata a Wonderland quando era ancora una bambina). Lei aveva una sua vita a Londra, aveva una famiglia, sua madre e sua sorella e aveva una nave con una ciurma pronta a seguirla e a salpare con lei per ogni tipo di nuova avventura e lei amava navigare e scoprire nuovi luoghi, se avesse avuto anche solo una possibilità di scegliere tra il suo Mondo e Sottomondo, che cosa avrebbe scelto?

Fu con queste domande e pensieri che si addormentò a notte ormai inoltrata, sognando passaggi nelle fontane, inseguimenti da parte di pirati, occhi verdi e brillanti pieni di vita e creature magiche... Per sua fortuna, i suoi incubi vennero interrotti dal gentile bussare di Angelica, che, oltre alla colazione, le portava anche un piccolo annuncio da parte della Regina Bianca.

«Buongiorno Alice, avete passato una buona serata in compagnia del Cappellaio?» chiese la cameriera mentre appoggiava il piccolo vassoio sul comodino accanto al letto.

Alice, che senza darlo a vedere si stava riprendendo dalla notte agitata, arrossì violentemente al pensiero di quel bacio, ma visto che Angelica sembrava non essersene accorta si schiarì la voce e le rispose. «Certamente, è stato molto premuroso come sempre».

«Mi fa piacere» le sorrise. «Prima di dimenticarmene, la Regina Mirana ha richiesto la vostra presenza nella sala del trono subito dopo la colazione».

«Grazie Angelica, sai per caso di cosa si tratta?» le rispose di rimando la ragazza.

«Certamente, oggi ci saranno le prove per l'abito da sposa».

Alice rimase come incantata e si ricordò che il giorno seguente Mirana si sarebbe sposata con il principe Edward, coronando così il suo sogno.

Quando finì di fare colazione, si iniziò a preparare e una volta arrivata davanti all'armadio stracolmo di vestiti colorati, decise di scegliere un abito a pantalone, molto simile al vestito che aveva portato dalla Cina molti anni prima e che aveva indossato al ricevimento a casa degli Ascot, solo con colori differenti.

Quel giorno trovare la sala del trono non fu affatto difficile, ormai conosceva il castello come le sue tasche e non si sarebbe più persa neanche se fossero passati altri vent'anni. Prima di entrare nella sala, decise di bussare per rispetto e dall'altra parte della porta le giunse la voce ovattata della Regina Bianca «Avanti».

«Buongiorno!» la salutò Alice.

«Buongiorno a te Alice» le sorrise Mirana. «Passato bene la serata?».

«Certamente Maestà» le sorrise Alice.

«Sono veramente contenta per te mia cara! Dovrai assolutamente raccontarmi ogni cosa appena avremmo finito» squittì la Bianca, che nel frattempo si stava dirigendo assieme alle sarte dietro ad un separé per poter provare il vestito.

L'unica persona, in tutta la stanza, che sembrava non sprizzare gioia da tutti i pori, era proprio la Regina Rossa, la quale non aveva fatto altro che squadrare dall'alto in basso la povera Alice mettendola sempre più in soggezione. «E allora la serata è andata bene?» disse ad un certo punto col suo tono acuto ed altezzoso.

«S-sì!» balbettò un po' la ragazza. Alice non si era mai fatta intimidire da Iracebeth, eppure quel suo tono, quel suo modo di osservarla, come se stesse decidendo la prossima mossa da fare. Riusciva a leggere tutto questo solo osservandola.

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