Capitolo 3 - Sei proprio tu, tu?

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«Un bellissimo regalo!» la corresse il Cappellaio sorridendole.

***


Intanto a palazzo, le due Regine, la Rossa e la Bianca, si stavano consultando.

«Credi che sia stata una buona idea farla tornare a Sottomondo una quarta volta per una cosa così futile come una celebrazione?» disse Iracebeth.

«Non essere sciocca sorella, credevo che fosse più che giusto far tornare nuovamente la Paladina per poter festeggiare tutti insieme, visto che per una volta qui a Marmorea e in tutto Sottomondo non c'è alcuna minaccia dietro l'angolo».

Mirana cercò di non nominare il vero motivo dei prossimi festeggiamenti, ma questo non servì poi a molto visto che Iracebeth sapeva perfettamente quale anniversario si stava per festeggiare...

«Sai... mi consola sapere che tutta Marmorea festeggerà il ventesimo anniversario del giorno Gioiglorioso. Che poi» aggiunse a denti stretti «se non ricordo male, coincide esattamente con la mia sconfitta e il mio esilio nell'Aldilander!» disse la Regina di Cuori ormai rossa in viso come un pomodoro.

«Sorellona, non ti alterare. Lo sai che non è affatto un bene per tua test-... Cioè, volevo dire... Non ti agitare, sappiamo tutte e due che non era tua intenzione diventare quello che sei diventata e...» provò a calmarla la Bianca.

«Su questo hai perfettamente ragione! È stata tutta colpa tua e della tua presunzione!» ribatté la sorella maggiore.

«Presunzione?!? Oh Iracebeth, sappiamo tutte e due che eravamo solo delle bambine e comunque non rivanghiamo il passato, ormai non lo si può più cambiare e anche volendo abbiamo già visto quali potrebbero essere le conseguenze se ci provassimo e a nessuno va di ripetere l'esperienza. Soprattutto al tuo amato che, se ti ricordi bene, ci ha quasi lasciato le lancette» le rispose la minore perdendo per un attimo la sua consueta calma.

Iracebeth sembrò calmarsi, perciò la Bianca riprese il suo discorso più dolcemente. «E comunque lo sai che nello stesso giorno mi sposerò e non volevo che la Paladina di Wonderland, nonché mia più cara amica, mancasse a questo giorno tanto speciale!» le disse volteggiando per la stanza per andare a prendere un invito di matrimonio finemente decorato, poggiato sulla scrivania.

«E tu lo sai che quando questo giorno finirà lei ritornerà nel suo Mondo?! E, per quanto non mi dispiaccia, sono sicura che tra tutti gli abitanti di Marmorea ce ne sarà uno in particolare che soffrirà ancora più di prima. Soprattutto se tra i due in questi giorni succedesse qualcosa. In fin dei conti, Alice non è più la bambina che piombò a Wonderland anni fa... Lo sai questo, vero?» ringhiò la Rossa distogliendo lo sguardo dalla sorella e guardando fuori dalla finestre in direzione della casa a forma di cilindro che si poteva scorgere in lontananza da quel lato del castello.

Mirana, guardando a sua volta nella stessa direzione, sapeva che la sorella aveva ragione. Alice, dopo le celebrazioni, sarebbe con molta probabilità tornata nel suo Mondo e Tarrant sarebbe piombato nuovamente in uno stato di profonda tristezza, forse ancora più cupa dell'ultima volta; ma è anche vero che nessuno poteva prevedere quale futuro li avrebbe aspettati. Solo il Tempo poteva dircelo. Perciò, distogliendo lo sguardo da quella casa, concluse quella breve discussione. «Beh, lo sai, non sempre le cose vanno come ci si aspetta, non possiamo sapere con certezza cosa ci potrebbe accadere tra un'ora o domani, figuriamoci nel prossimo futuro...» e, con l'invito ormai in mano, uscì dalla stanza lasciando Iracebeth immersa nei suoi pensieri...

***

Alice e il Cappellaio, che si trovavano sdraiati sul prato sotto ad una quercia secolare poco distante dalla casa di quest'ultimo, avevano passato le ultime ore a parlare del più e del meno.

La ragazza aveva raccontato all'amico tutte le sue avventure per mare e tutti i meravigliosi posti che aveva visitato, le varie culture dei diversi Paesi, i cibi tradizionali e chi ne ha più ne metta

Il Cappellaio, d'altro canto, rimase affascinato dai racconti della ragazza e vedendola illuminarsi ogniqualvolta nominava il mare e la sua nave, la Wonder, non poté non pensare al fatto che avesse fatto la scelta migliore, quel giorno di quasi diciassette anni prima, quando l'aveva lasciata andare. Quando poi gli aveva raccontato tutti i tentativi (ovviamente miseramente falliti) che gli Ascot avevano architettato per poter distruggere la sua Compagnia Navale, si era messo a ridere. Non riusciva a credere che nel mondo della sua dolce Alice potessero esistere persone così meschine. Beh, forse qualcuna, in fin dei conti, esisteva e anche nel loro Mondo era esistita e soprattutto esisteva ancora visto e considerato che era la sorella maggiore della Regina di Marmorea, ma forse oggi la Regina Rossa non era poi così cattiva (se si sorvolava su tutte le teste che aveva fatto tagliare durante la sua dittatura ormai conclusasi...), ora che era di nuovo in pace con sé stessa e con il mondo.

"Quella capocciona maledetta..." si ritrovò a pensare Tarrant. "Ma, se non fosse stato per lei, a quest'ora io ed Alice saremmo stati qui sdraiati sul prato a parlare degli anni passati?" a destarlo dai suoi confusi pensieri ci pensò ancora una volta la sua amica.

«E con la tua famiglia? Come è stato ritrovarli dopo tanti anni? Tu e tuo padre vi siete riappacificati? Sai, quel giorno è successo tutto così in fretta che non abbiamo potuto parlare molto».

Era vero, quel giorno dopo aver salvato Sottomondo e i suoi genitori, Alice aveva dovuto riattraversare lo specchio quasi subito. Dopotutto anche lei doveva tornare a casa dalla sua famiglia e poi doveva sistemare alcune faccende con quella sottospecie di omuncolo di nome Hamish Ascot.

Quel giorno gli aveva dovuto dire veramente addio e per poterla far tornare a casa serenamente, le aveva promesso che si sarebbero rincontrati. E se qualcuno gli avesse chiesto se lui ci credeva veramente ai Giardini della memoria o al Palazzo dei sogni, lui avrebbe sicuramente risposto che nella vita ogni persona ha bisogno di credere in qualcosa per poter andare avanti, che sia essa un Dio o una vita dopo la morte o la speranza di rivedere qualcuno in un altro Mondo, come quello dei sogni... e lui a quel Mondo, quando la mano di Alice aveva lasciato la sua, aveva iniziato a crederci fermamente.
«Sai, dopo tanti anni pensando che fossero morti, sapere che alla fine tu mi credevi ed essere riusciti di conseguenza a ritrovarli e a salvarli, beh... è stato il più bel regalo che la Paladina di Wonderland potesse farmi. Credo che non ti potrò mai ringraziare abbastanza» le rispose sorridendole.

Alice lo guardò a sua volta. Quello che le aveva appena detto l'aveva fatta arrossire. Lei aveva intrapreso quel viaggio per poter salvare il suo amico più caro, non credeva che fosse veramente possibile salvare la sua famiglia, ma sapeva che, indipendentemente, ce l'avrebbe messa tutta anche se era una cosa impossibile. Dopotutto non poteva certamente permettere che il Cappellaio lasciasse quel Mondo per sempre...

"Forse dovrei dirgli ciò che provo in questo momento, ma se lo facessi sicuramente non potrei e non vorrei più tornare a casa e se non tornassi nel mio Mondo cosa penserebbero mia madre a mia sorella? Non posso di certo fargli un torto come questo... Che cosa devo fare? Ho sempre pensato d'istinto a come vivere la mia vita, ma ora dovrei lasciarmi guidare dai miei sentimenti o dalla mia testa...?", ma i pensieri di Alice vennero interrotti dall'arrivo di una creatura assai più strana delle tartarughe che l'avevano riportata a terra...

N.A. (Gennaio 2021)

Ciao a tutti! Piccolo accorgimento… Nella prima versione avevo deciso che gli anni passati tra il Sottomondo e il Mondo di Alice fossero gli stessi (quindi 7 anni dall’ultimo film e 10 anni dal primo). Poi però, rileggendola dopo qualche anno, mi sono resa conto che non funzionava con ciò che era l’espediente narrativo che volevo per il continuo della storia e per questo ho deciso di raddoppiare gli anni che sono invece passati nel Sottomondo. Per quanto riguarda il numero di anni passati nel Mondo di Alice dal giorno Gioiglorioso, ho deciso il numero 10 in base ai 7 anni che sono passati dall’ultimo film (che ho deciso io) e dagli anni che sono passati tra i due film (3 anni, così ho letto su Wikipedia).

Comunque, nei prossimi capitoli, spiegherò meglio, o almeno ci proverò, come funziona il Tempo a Wonderland.

The destiny?Where stories live. Discover now