ATTENZIONE: NEL CAPITOLO SONO PRESENTI SCENE SMUT, SE SIETE SENSIBILI O PUDICI NON LEGGETE.

Come ogni mattina vengo svegliato dal soave canto degli uccellini che nidificavano nel giardino e dall'abbaiare lontano dei cani.
Ma questa mattina, il mio risveglio fu il più dolce da quando mi trasferii ad HongKong.
Jongdae dormiva al mio fianco, in un modo scomposto e con i capelli arruffati; sorrisi a quell'immagine così tenera, ripensando a quello che avevamo vissuto la scorsa notte.
Più lo guardavo più mi sentivo sereno e felice, appagato pur non avendo fatto sesso con lui.
È così che ci si sente quando si è innamorati?
Baciai la sua folta chioma spettinata, che profumava del tipico shampoo che usano i bambini. Albicocca.
Tristemente abbandono il letto, preparandomi per la giornata lavorativa che mi aspetta.

Sono da poco passate le 10, mi sto dedicando alla pulizia delle stoviglie che sono state usate per la colazione. Luhan è a fare la spesa, Tao e Sissy si occupano di rifare le stanze.

Con fare strisciante vedo Jongdae entrare in cucina. Indossa una felpa bianca e rossa e un pantalone della tuta nero, sul suono naso un paio di occhiali dalla montatura grossa e trasparente. Com'era possibile che a questo ragazzo stesse bene qualsiasi outfit?

Appena i nostri sguardi si incontrano viene verso di me, quasi trotterellando, mentre mi abbraccia da dietro dondolandosi un po', sussurrandomi:«Stamane sei scappato».

«Non sono scappato, dovevo lavorare.»

«Sai ero sotto la doccia, e pensavo...»

«Pensavi a quando sono sexy, e quindi hai iniziato a toccarti!?» mi giro guardandolo con fare pervertito.

«No, tonto. Pensavo che per il momento dovremmo tenere segreta questa storia».

«Ah perchè io e te abbiamo una storia?»

Domando indossando un'espressione di finto disgusto.

Jongdae boccheggia e spalanca gli occhi, la sua espressione è talmente divertente che scoppio a ridere. Lui si stacca da me spingendomi un po', borbottando con un broncio da bambino:

«Dovrò abituarmi a queste tue... non so nemmeno come definirle. So solo che sono pessime»

«Sono troppo simpatico. Mi piace prenderti per il culo. E non vedo l'ora di farlo per davvero»

Soffio al suo orecchio, mordendo delicatamente il lobo e facendo schiantare rumorosamente la mia mano sul suo magnifico fondo-schiena.

Pensavo di provocare in Jongdae un minimo di imbarazzo, invece risponde prontamente prendendomi per il collo e inserendo, quasi con prepotenza, la sua lingua nella mia bocca dando inizio ad un bacio spinto e voglioso, completamente differente da quelli della notte precedente.

Mi trovo bloccato tra il lavandino e il suo corpo. Faccio passare le mie mani dal suo collo, alle spalle, alla schiena, fino ad arrivare al suo sedere che amo tanto.

Non vorrei mai staccarmi da lui, i suoi baci sono come una droga.

Un colpo di tosse ci costringe a staccarci di botto.

Sulla soglia della porta c'è Sissy, che tiene un grande cesto di lenzuola e biancheria tra le mani, e ci guarda in modo quasi annoiato

«Piccioncini, dovreste stare più attenti.»

Dice guardandomi seria, mentre porta il cesto dei panni in lavanderia.

«In realtà, stavamo appunto dicendo che dovremmo mantenere questa cosa segreta per un po'. Quindi ti pregherei di non dirlo a nessuno»

Jongdae pronuncia queste parole con imbarazzo, quasi se dovesse giustificarsi, mentre segue i movimenti dell'australiana.

«Ho visto» dice lei sbuffando mentre carica la lavatrice

Cinderella Boy - XIUCHENWhere stories live. Discover now