- Chapter Three.

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Mi sveglio sudata, un altro incubo,
mi ci dovrei abituare visto che ormai vanno avanti da giorni, settimane, mesi, anni.

Sembra che io sia condannata a vita
a rivivere quel giorno, quel dannato giorno in cui la rabbia ha iniziato a consumarmi dentro, quel dannato giorno in cui ho iniziato a fuggire, gridare, perdermi e soffocare lamenti.

Da lì a poco sono caduta giù, ho toccato il fondo, sono andata oltre; l'unica cosa che sento è il silenzio,
che diventa sempre più soffocante, più assordante.

Pansy struscia il musetto contro la mia gamba risvegliandomi dai miei pensieri e le accarezzo la testa, il
mio cervello mi ricorda che questa mattina iniziano le lezioni.

Mi alzo dal letto di malavoglia
e dopo aver preso la pochette contenente i trucchi e la divisa
mi chiudo in bagno.

Ho come la sensazione che dopo
il discorso che ho fatto ieri sera a Malfoy, non sarà così facile scollarmelo di dosso; sembra un tipetto determinato a raggiungere
i propri scopi; in fin dei conti è un Serpeverde, un affascinante Serpeverde.

Anche se credo che il suo sia un atteggiamento da finto duro.

Scaccio questi pensieri lavandomi velocemente corpo e denti, metto giusto un leggero filo di mascara
e un gloss, non mi piace molto truccarmi. Non ho la pazienza adatta.

Mi spruzzo un po' della mia acqua profumata alla menta e indosso la divisa guardandomi allo specchio soddisfatta.

Stringo la mia borsa in spalla e fuori dalla porta mi scontro col biondo, com'è il detto? Parli dell'elfo e spuntano le orecchie.
«Buongiorno.» dice ghignando.

Lo ignoro e mi corre dietro.
«Possiamo scendere a colazione insieme.» dice non levandosi dalla faccia quello stupido ghigno.

La sua più che una domanda è
un affermazione.
«Scendici con la tua ragazza.» dico acida scendendo le scale.
«Non sarai per caso gelosa?» dice portandosi una mano al petto.

Scoppio a ridere, una risata finta, quasi inespressiva ma smetto subito quando vedo la sua espressione seria.
«Ah ma dicevi sul serio.» dico schiarendomi la gola.
«Certo che dicevo sul serio, e comunque sta male. Non scende oggi.» dice inumidendosi le labbra.
«Non te l'ho chiesto.» sento due
mani sulle mie spalle e alzo la testa
di scatto.
«Vedo che avete iniziato a socializzare.» dice il ragazzo che
ieri mi ha mostrato dove si trova
il dormitorio.
«Non abbiamo iniziato a fare un bel niente.» dico freddamente levandomi le sue mani di dosso, a quanto pare i due si conoscono.
«Eh dai Icegirl siediti con noi a colazione.» mi prega facendo il labruccio, inizio a sentirmi a disagio.
«Come l'hai chiamata Tom? Icegirl?» dice scoppiando a ridere, lo fulmino con lo sguardo e mi risponde con una smorfia.
«Quindi ti siedi con noi?» chiede nuovamente il moro, annuisco anche se non ho la minima voglia, giusto perché così poi me li levo dai piedi.
«Aspettiamo Blaise e Theodore.»
dice il biondo sedendosi sul divano, mi sono ridotta ad aspettare i porci comodi di due idioti.
«Sei ansiosa per il primo giorno di lezioni?» mi chiede il moro ignorando completamente l'altro che assume uno sguardo piuttosto seccato.
«Nemmeno un po'.» ammetto con tono calmo incrociando le braccia al petto poggiandomi su una parete.
«Da invidia.» dice ridacchiando.
«Ti siedi con me a pozioni?» domanda poi, a quanto pare dovrò abbandonare l'idea di starmene per
i cazzi miei.

Nell'altra scuola ero invisibile e mi andava benissimo, tutti mi evitavano come se avessero il terrore anche solo a rivolgermi un misero saluto.
Qua sembra tutto diverso.
«Va bene.» dico sospirando rassegnata al mio destino, pensandoci, essendoci lezione
non parleremo neanche tanto.

Arrivano Blaise e Theodore che salutano tutti molto allegramente e mi domando come diavolo facciano ad essere allegri di prima mattina che a verrebbe voglia di spaccare la faccia a chiunque cercasse di fare un minimo di conversazione, almeno
la maggior parte delle volte se
penso che al momento non ho
ancora spaccato la faccia a nessuno.

Him and I- Draco MalfoyWhere stories live. Discover now