𝐈𝐬𝐭𝐢𝐧𝐭𝐨 𝐨 𝐫𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞?

1.8K 128 44
                                    

PHYTON's POV

Torniamo a scuola, sono le otto di sera.
Avevo promesso ad Amelia di aggiornarla come sarebbe andato il mio pomeriggio a Hogsmeade ma la scopro temporeggiare con Blaise.
Non sono così male insieme.
Penso osservandoli di nascosto prima di interromperli facendo capolino nella sala comune.
Fingo di tossire al fine di far notare la mia presenza.
«Buonasera...ehm Amelia, vogliamo andare?» Dico frettolosamente.

Arriviamo in sala grande e inizio a raccontare tutto dettagliatamente. Amelia mi avverte di andarci piano con le illusioni. Da come me ne parla Draco non è il ragazzo che sembro frequentare e non essendo nemmeno vicina a lui posso tranquillamente anche  osservare il trio.

Neville non è ancora tra loro e sento ancora il peso delle parole di Harry tormentare una parte del mio cuore.Il mio istinto mi dice di aiutarli, loro hanno bisogno di me.

Quando torno in camera non riesco ancora una volta a chiudere occhio.
A chi devo dare ascolto?
La mia indole m'imporre di correre da loro, la ragione scongiura di non farlo.
Conosco bene il prezzo di questa emotività ma non posso più sopportare il dolore.

Con estrema prudenza decido di avviarmi al settimo piano, nella speranza di non esser scoperta, verso la  sala ritrovo dei grifondoro.
Conosco tanti segreti che si celano tra queste mura e ricordo ogni singola scorciatoia, ciononostante inizio ad insospettirmi del sussurrio che avverto alle mie spalle.

Ma non ho tempo per questo.
Procedo velocemente e giungo a destinazione.
Molto attentamente mi assicuro che non ci sia nessuno, primo però mi hanno avvertito che la guardiana della torre piace impressionare tutti provando a rompere un bicchiere con solo la sua voce, perciò prima che possa accadere qualsiasi baccano decido di scagliarle a mio rammarico un incantesimo: "Silencio!"

Tento rapidamente di richiamare alla memoria la parola d'ordine per accedere nella sala.
Ron me l'aveva recitata in confidenza.
«Fortuna Maior» Pronuncio.

Ed ecco la Signora Grassa permettermi di entrare

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Ed ecco la Signora Grassa permettermi di entrare.
Procedo a passi piccoli e lenti e con ansietà ed eccitazione mi sporgo a una colonna con la speranza di imbattermi in loro.
Mi hanno sempre detto di non andare a dormire prima della mezzanotte.
Inizio a ispezionare tutta la sala, non ci ero mai entrata prima d'ora e noto una stanza accogliente a pianta rotonda, arredata con soffici poltrone.
Il pavimento è ricoperto da uno stupendo tappeto rosso vermiglio e oro mentre le pareti sono tappezzate di drappi e magnifici arazzi dei colori della casa.
Gran parte del salone è occupato dall'immenso camino di marmo, ornato anche da alcune armature.

Pochi attimi dopo, intravedo il prefetto Percy Wesley, interrompere il mio stupore, scendendo dalla scala a chiocciola, evidentemente allarmato da chi può esser entrato a poco più dalla mezzanotte, nella torre dei grifondoro.

Inquieta, ma pronta, recito nella mia mente:
«Desilludo!» Trasformandomi in un piccolo camaleonte che per magia assume lo stesso colore della colonna dove sono.
Non mi muovo.

𝐓𝐡𝐞 𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐒𝐨𝐮𝐥𝐬 || DRACO MALFOY ||🖤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora