Capitolo 10

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Bakugou's POV

Un odore fresco, floreale, invade le mie narici.
E, subito dopo, una fitta lancinante alla testa. È come se mi stessero trapanando il cervello, ma da dentro.

Inizio ad aprire gli occhi, socchiudendoli leggermente per abituarmi alla luce del primo mattino.
Cerco di girarmi nel letto ma comprendo, solo mentre inizio a muovermi, che c'è qualcosa fra le mie braccia.
Non è un cuscino. Che cazzo è?

Apro completamente un occhio e noto che è una ragazza, di spalle.
Merda, devo essermi trovato una comparsa dopo che me ne sono andato dal bar.
Ho anche infranto la prima regola del mio 'codice morale': mai restare fino al mattino dopo una scopata occasionale.
Ma appena guardo in faccia la ragazza, comprendo che qualcosa non va.
È Akemi.

Immediatamente cerco di recuperare dei frammenti di memoria della sera precedente.
Tanta strada...
Un combini...
Una mano che prende la mia...
Tante scale...
In quale momento ho incontrato Lampadina?!
I miei pensieri e le mie preoccupazioni si volatilizzano quando mi focalizzo suo suo viso addormentato.
Delle ciocche di capelli castani le ricadono sul viso sereno.
Con due dita, scosto leggermente i ciuffi dietro le sue spalle, per poi accorgermi che ha una pelle veramente soffice.
Due righe di occhiaie violette le solcano il viso.

Non nego che ho visto ragazze più belle, sia con il trucco che senza, ma in lei c'è qualcosa di anomalo.
Vedo perfettamente tutte le sue imperfezioni, che non nasconde mai, eppure non posso fare a meno di pensare che lei non abbia errori.
E questo mi irrita profondamente, perché non capisco il motivo di questo mio pensiero.

Improvvisamente, Lampadina inizia a muoversi, così decido di far finta di dormire.
Non so nemmeno io il perché, ma non voglio che mi trovi sveglio a fissarla e ormai l'idea di andarmene non è più fattibile.
Chiudo gli occhi, lasciando uno spiraglio aperto per permettermi di vedere ancora qualcosa, mentre mi scosto da lei, interrompendo il nostro contatto.
Lei si muove così tanto che finisce per girarsi, dandomi l'opportunità di vedere di nuovo il suo viso.

Ma stavolta non è sereno, non è nemmeno stanco.
È leggermente corrucciato, come quando la prendo in giro a scuola.
Ma è diverso, quasi come se provasse paura più che rabbia: probabilmente starà facendo un incubo.
Fra poco si sveglierà, quindi resto immobile.
Il suo respiro inizia ad essere più affannato, le sopracciglia sempre più vicine al congiungersi l'una con l'altra.

Akemi: Ahfms...No...mmmh... no ti prego...

Dio santo, parla anche nel sonno? Ma che cazzo di incubo è? La strega cattiva che la insegue?!
Però tutte le mie derisioni scompaiono quando la vedo dimenarsi, fino ad alzarsi urlando con le lacrime agli occhi.
Le spalle che si muovono freneticamente, il suono del suo respiro con la bocca aperta, quasi fosse nel mezzo di una crisi asmatica, gli occhi sbarrati dalla paura e due fiumi di lacrime sotto di essi.

Akemi: Cazzo... di nuovo...

Si gira verso di me, mentre cerco di fare la faccia più rilassata e innocente possibile.
Si asciuga velocemente le guance con una mano, per poi sbuffare leggermente.

Akemi: Per lo meno non ti ho svegliato...

Un sussurro, quasi di conforto più a me che a sé stessa, per poi alzarsi ed uscire dalla camera, mentre tira su leggermente con il naso qualche residuo di quel pianto terrorizzato.
Mentre la vedo alzarsi, barcollante ancora dallo spavento, ecco che ritornano, come richiamati dall'oscurità, i ricordi della scorsa notte, a testimoniare la mia idiozia e la mia bocca larga, che si congiungono nella mia mente come pezzi di un puzzle.
Non dovevo dare libero sfogo ai miei pensieri, ma sicuramente non intendo ritirare ciò che ho detto ieri: i suoi occhi, il suo sguardo, tutto di lei è enigmatico e intriso di un dolore latente.

MOONLIGHT || Bakugou x OCNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ