Chapter 29

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Io e Jungkook prendiamo Kai a braccetto e usciamo silenziosamente dalla stanza.

Jimin ci segue a ruota, vedo che è spaventato, ha paura che qualcuno ci veda e scopra cosa abbiamo fatto. Anche io ho un po' paura, però non penso accadrà nulla di che.

Neanche il tempo di aprir bocca, svoltando l'angolo vediamo un dottore venirci incontro e siamo tentati a tornare indietro, ma lui ci ha già visti quindi siamo nella merda più totale.

Ci guardiamo con gli occhi spalancati non sapendo cosa fare e, neanche il tempo di inventare qualcosa, sentiamo una voce chiederci-"Cosa è successo qui?"- MERDA! È il dottore, ora si trova davanti a noi con le braccia incrociate e ci sta scrutando per bene.
Sento Jimin dietro di me tremare mentre stringe la mia maglietta così mi giro per cercare di confortarlo ma vedo che sta per parlare, inizio a sudare freddo sapendo che essendo spaventato potrebbe dire la verità. Tento di fermarlo ma Jungkook mi precede rispondendo al dottore-" Mi scusi per il disturbo, mio fratello ha avuto un calo di zuccheri visto che oggi ha litigato con i nostri genitori perché ha avuto una rissa e non ha voluto mangiare. Ora lo stavamo portando in bagno per prendere un po' d'aria e sciacquarli la faccia in modo tale da farlo riprendere un pochino"-sospiro di sollievo e vedo Jimin iniziare a calmarsi. Mi rigiro verso il dottore e vedo che continua a scrutarci insospettito per poi dire-"Mhh va bene. Io ora devo andare, mi raccomando dategli una barretta di cioccolato così si riprenderà. Con permesso"-se ne va e appena gira l'angolo, emettiamo tutti e tre un sospiro di sollievo.
"Fuu, l'abbiamo scampata!"-esclama fiero Jimin, guardando poi Jungkook come per ringraziarlo.

Anche io lo guardo, fiero di come ha saputo risolvere la questione.
Ma ora non possiamo perdere tempo "ragazzi su, portiamolo in bagno, non perdiamo altro tempo!".

Ci incamminiamo verso il bagno, Jimin entra per primo per assicurarsi che non ci siano altre persone e dopo un cenno negativo lasciamo Kai infondo nell'ultima cabina, seduto per terra con la testa rivolta verso l'alto.

Pov. Narratore

I ragazzi escono dal bagno, dove all'interno rimangono solo Kai e le piastrelle fredde con i lavandini e i water a fargli compagnia.

Il ragazzo sembra essere svenuto, o addirittura morto quando all'improvviso apre gli occhi e con una vista appannata fissa il soffitto. A malapena riesce a mettersi in piedi, esce dalla cabina e arriva vicino al lavandino e si aggrappa ad esso alzandosi e guardando la sua immagine riflessa allo specchio: è trasandato, ha i capelli tutti in disordine, i vestiti che sembrano stracci e per non parlare della sua faccia,ha una cera bianca, come i cadaveri ed è piena di lividi.

La rabbia arriva al suo cervello e in una manciata di secondi si ritrova con il pugno rivolto verso lo specchio ormai rotto e con il suo sangue che cola sopra di esso.

Non riesce a controllarsi, la rabbia è molto più forte di lui. Prende il pezzo di vetro caduto dallo specchio e va verso la porta, la apre e si ritrova un dottore davanti.
Il dottore è quello di prima, riconosce Kai dopo averlo squadrato per bene, capisce che è il ragazzo che prima ha visto, portato dai ragazzi di cui uno è suo fratello. Ma non capisce cosa ci fa lì.
Poi nota la sua mano sanguinante e inizia a preoccuparsi e incupirsi.

"Cosa hai fatto alla mano?"-chiede il dottore, prendendo la mano di Kai.

"Non sono affari che la riguardano"-si sottrae al tocco del dottore e dice-"ora si sposti se non vuole che le accada qualcosa di brutto".

Il dottore è abituato a queste tipo di minacce, avendo avuto in passato ragazzi così, che avevano bisogno di essere curati, quindi prova a farlo ragionare: "Se posi quel vetro e parliamo, magari posso aiutarti"-dice con voce dolce il dottore, sorridendogli e avvicinando la sua mano a quella di Kai per toglierli il vetro.

AFEFOBIA /pjm+myg/Where stories live. Discover now