CAPITOLO 8 - Ci sono💕

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SUSANNA'S POV

«Sta tranquilla son qui con il gruppo, ti sentiamo da giù non accendere più la lurida musica che ascolti» Dice lei con un sorrisetto.
Mi da una leggera spinta, indietreggio.

«Scusa?» Dico io con voce scioccata.
«Hai capito benissimo» Afferma lei.
Mi scappa una leggera risatina.

«Perché ridi?» Chiede lei infastidita dalla mia risata.
«Scusa, ti introduci in casa mia con i tuoi amici, e mi dici di non mettere la musica come se fossi a casa tua» Dico io ancora perplessa.
Entra Louis.

«Cosa sta succedendo?» Dice lui entrando con tutta la calma del mondo.
«Chiedilo alla tua amichetta» Dico intenerendo la voce sulla parola "amichetta", lui mi guarda come se avessi insultato Hannah.

«Gli ho chiesto solo gentilmente di abbassare la musica, e lei mi ha aggredito» Dice Hannah facendo letteralmente la vittima.

«Madonna cristo, sarai una bugiarda?!» Affermo infastidita dal suo comportamento.
D'un tratto tutti sono dietro la porta ad ascoltare la conversazione.

«Susanna per favore chiedigli scusa e chiudiamola qui» Dice Louis.
«Oh, ma sei serio?» Chiedo.

«Susanna, chiedigli scusa non fare la bambina» Dice Robert.

Lo guardo scioccata dalla sua frase, non avrei creduto che lo potesse dire.
Mi faccio spazio tra i ragazzi per uscire di casa e farmi una passeggiata.

Infilo le AirPods, faccio partire un'altra playlist, parte "Train Wreck" di James Arthur.
Fortunatamente sono in tuta da ginnastica, e ho una coda alta, inizio a fare una leggera corsa verso il nulla.

AIDAN'S POV

«Susanna chiedigli scusa non fare la bambina» Dice Robert.
Lei lo guarda scioccata, lo farei anche io d'altronde chi se lo aspetterebbe dal proprio migliore amico?

Si mette le scarpe, si fa spazio per passare, se ne va, sbattendo la porta principale e senza dire nulla.
Hannah tra le labbra tiene uno di quei sorrisi abbastanza da smorfiosa.

È come se dicesse che è stata Hannah a iniziare.
E sinceramente non sarei affatto stupito.

«Vabbè andiamo lasciamola stare» Dice Louis uscendo.

SUSANNA'S POV

Sento una mano sulla spalla, volto lo sguardo, è Jackson.

«Ehi» Mi saluta lui, tolgo un'AirPods.
«Ehi» Saluto a mia volta.
«Che ci fai qui, tra un po' si fa buio» Dice Jackson.
«A dirla tutta è successo un casino in casa mia» Dico io sospirando.

[...] 20 minuti dopo...

Jackson mi sta riaccompagnando a casa c'è n'è voluto per convincermi. Il vento inizia ad alzarsi, lui si toglie la felpa e me la fa indossare.

«Hannah è tremenda Cristo» Dice lui.
«Già, grazie per la felpa...Ah a proposito hai già cenato?» Chiedo. Per poi continuare «Se non hai cenato e se non ti scoccia ceniamo insieme? Ti prego» Chiedo io quasi supplicandolo.

«Va bene» Dice lui sorridendo.
Giro la serratura.
«Dove sei stata sono le 20:12» Urla Louis dal soggiorno.

«Ignoralo» Dico a Jackson, ignorando letteralmente quello che dovrebbe essere mio fratello.
«Susan, vieni qui!» Dice Louis.

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