Io e Loro (completa) Serie Amore 1

Capitolo 1

Questa storia nasce dal fatto che la prima Io e Loro è stata cancellata e non so ancora il perché. Era stata la mia prima storia. Ora proverò a riscriverla, anche se apporterò delle modifiche.

la storia è stata pubblicata su amazon kindle. i primi 5 capitoli sono ancora su questa piattaforma.

Giulia POV.

 Le coperte  mi vengono strappate con assoluta crudeltà, senza un briciolo di umanità e considerazione per la mia privacy, interrompendo un sogno in cui non ci sono i miei due fratelli, un sogno in cui l'orribile scuola privata per ricchi, snob ed egocentrici non esiste e soprattutto dove a 17 anni, quasi diciotto tra appena un mese, non vengo trattata come una ragazzina di tre anni.

- Alzati o farai tardi a scuola. E cosa più importante, mi farai fare tardi in ufficio-

La voce del mio peggiore incubo, uno dei due per la precisione, mi fa aprire gli occhi di scatto.  

Un modello di Vogue vestito in abiti da ufficio, senza un solo capello fuori posto, con l'aria di uno che ha di meglio da fare che svegliare la sorellastra di diciassette anni, è di fronte a me in tutta la sua gloria.

Shit. Non dovrebbero permettere alla natura di fare uomini così perfetti.

Adocchio il telefono sul comodino e sgrano gli occhi all'ora che vi è segnata.

- Dovrebbero metterti in carcere per attentato alla salute pubblica. Non lo sai che svegliare le persone di botto è pericoloso per la loro salute? E soprattutto, svegliarle a quest'ora insana?-

Da un occhiata al suo orologio, ignorandomi.

- Ti restano tredici minuti-

Sgrano gli occhi.

- Ma sono le sei ed io entro alle otto!-

- Due ritardi in un mese.  Nonostante Carlos ti porti e ti riprenda. Difficile darti fiducia-

Sbuffo.

- Cinque minuti di ritardo non è da considerare ritardo! Sono esagerati in quella scuola-

- Undici minuti-

-Ohhhhh!- Grido, scendendo dal letto come una furia.

- Che fine ha fatto il pigiama che ti abbiamo regalato a Natale?- Domanda mentre il suo sguardo si posa sulle mie gambe nude, messe in risalto dal pantaloncino corto e la canottiera a bretelline sottili.

Sollevo un sopracciglio.

- Quello con gli orsetti? L'ho dato in beneficenza- Replico, chiudendomi in bagno, senza dargli possibilità di replica.

Mi faccio una doccia veloce e mi infilo l'odiosa divisa della scuola privata che nostra madre ha scelto per me da quando siamo venuti a vivere in questa enorme casa che sembra un palazzo principesco, dopo che ha sposato in seconde nozze il padre di Alex.

Apro la porta e me lo trovo davanti.

- Hai cinque minuti-

Sollevo gli occhi al cielo e mi sistemo i capelli in una coda alta. Poi mi passo un lucidalabbra  e infilo gli orecchini che la mamma mi ha regalato per il mio quindicesimo compleanno. L'ultimo regalo prima che il jet privato su cui viaggiavano con il padre di Alex, scomparisse dai radar. Hanno trovato i resti dell'aereo mesi dopo, in una parte della zona che stavano sorvolando. Un guasto al motore, un atterraggio riuscito male. Da quel giorno, Alex e Lucas sono i miei tutori.... un inferno in terra praticamente.