𝘗𝘢𝘳𝘵𝘦 37

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«Per quanto ancora dovremo camminare?»

«Il tempo necessario per trovare quei funghi!»

Levi sbuffò, scansando l'ennesimo fastidioso rametto dal suo viso.
Stare dietro il passo di Petra, in mezzo a quel posto, non era per niente semplice.

Soprattutto perché cambiava costantemente direzione.

«Ci siamo allontanati dalla macchina da almeno dieci minuti e di quella fontana non c'è neanche l'ombra.» , puntualizzò lui, roteando gli occhi al cielo.

L'altra aveva fatto finta di non averlo sentito. Sapeva esattamente cosa stesse facendo e dove stesse andando.

Continuarono a camminare per altri dieci minuti, senza ottenere risultati.

Il corvino era oramai arrivato alla conclusione che lamentarsi con quella testarda fosse pressoché inutile.
L'aveva osservata da dietro, dopo che una folata di vento gli aveva quasi buttato un ramo in faccia.

Il suo passo era spedito, dubitava che fosse solo per cercare quei maledetti funghi e, ora che ci pensava, loro dovevano ancora parlare.

«Ora che siamo partiti all'avventura credi di poter parlare? Sai, chiarire.»

Il suo tono presumeva una certa fretta.
Petra l'aveva udito e dei brividi le avevano attraversato la schiena.

Si era bloccata sul posto.
Non era pronta. Forse, non voleva semplicemente esserlo.

Dopo un momento di silenzio aveva aumentato il suo passo, pur di sviare l'argomento.

Levi sollevò un sopracciglio, osservando quella figura minuta di avanzare indisturbata.
Non gli piaceva essere ignorato e lei lo stava facendo.
«Ti ho fatto una domanda-»

«La fontanella!», esclamò d'un tratto la ramata, facendo in cuor suo un sospiro di sollievo.

Vi si avvicinò e notò che qualcuno l'avesse lasciata aperta. Aveva chiuso il rubinetto, per evitare sprechi inutili, guardandosi poi attorno, soddisfatta.

«Oh», Levi si era avvicinato. «Ma che bella notizia, possiamo andare ora?»

Petra si voltò e lo guardò male.
«I funghi.»

«Ah già, i funghi...»

Nel mentre, la giovane era sgusciata via senza ch'egli avesse il tempo di accorgersene.
Guardandosi attorno, Levi aveva poi visto una piccola chioma ramata di buttarsi tra gli alberi che si innalzavano proprio dietro quella fontanella.
Sarebbe rimasta lì anche per tutta la notte a cercare funghi, se fosse servito.

Prima che tornasse a seguirla, il corvino constatò che non aveva idea di dove fosse la macchina che avevano parcheggiato almeno una mezz'ora prima.

La foresta era fitta e il sole era sempre più in basso: di lì a poco si sarebbe fatto buio e il solo pensiero non gli piaceva.

«Direi che ci siamo allontanati troppo.»

«E io credo che si stia lamentando un po' troppo! È da quando siamo partiti che continua sempre a ripetermi la stessa cosa!», rispose Petra, innalzando la sua voce da dei ciuffetti di erba alta.

Il suo tono era di scherno.

Levi sbuffò. «Per quanto mi riguarda potevo anche lasciarti qui e andarmene. Te la caveresti nel bosco da sola», incrociò le braccia al petto. «Ti metteresti... A cercare funghi, a parlare con gli alberi...»

«E lei si spaventerebbe a morte alla sola vista di un grillo, dato che non siamo nel suo adorato ufficio!»

Il corvino l'aveva ascoltata sollevando gli occhi al cielo e si era anche preparato a rispondere a tono, quando la voce entusiasta della giovane, più avanti, l'aveva anticipato di un secondo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 07, 2020 ⏰

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𝘚𝘸𝘦𝘦𝘵 𝘤𝘰𝘭𝘥 //𝘙𝘪𝘷𝘦𝘵𝘳𝘢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora