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La campanella suona ed il corridoio si riempie di studenti in meno di un secondo. Nella prima ora non ho fatto altro che pensare a ieri. Il professore era assente e, mentre nella classe si scatenava la terza guerra mondiale tra fila di destra e fila di sinistra, bombardandosi con palle di fogli accartocciati ed aereoplanini, io ero appoggiata su una mano cercando con tutta me stessa di ritornare indietro nel tempo, qualche attimo prima che io ed Harry ci baciassimo, per riviverlo ancora.

«Hey Alaska.»

«Oh, ciao Alan.» Rispondo, delusa da non aver ancora visto Harry tra la folla.

«Sai, mi chiedevo se eri libera questo pomeriggio.»

«Credevo fosse chiaro che non sono libera.» Esplicito.

«Oh no,» Ride. «Volevo soltanto scusarmi per il mio comportamento di ieri, non è stato dei migliori.»

«Già.» Concordo.

«Allora? È un sì?»

«Mh, va bene.»

«Okay, ci vediamo alle cinque al Bounty?»

«Sì, è okay.» Rispondo, lui mi fa un cenno con la testa e si allontana, sparendo tra i ragazzi che si dirigono frettolosamente ognuno verso le proprie aule, mentre io rimango appoggiata al mio armadietto, stanca.

«Skyyy.» Come non riconoscere Niall.

«Ci siamo baciati.» Dico, ancora con la testa appoggiata e gli occhi chiusi.

«Cosa?»

«Io ed Harry, ieri, ci siamo baciati.» Sospiro alzando la testa per guardarlo in faccia.

«E tu me lo dici ADESSO?» Urla, più eccitato di quanto dovrei esserlo io.

«Beh, ieri eri con Alan. Non volevo disturbarvi.»

«Questa notizia non avrebbe disturbato, porca miseria!»

«Io credo di sì.»

«Perché?»

«Credo sia gay.»

«Lo credo anche io.»

«Ti piace, non è così?»

«Io non sono gay. Perché continui a pensarlo?»

«Perché lo sembri.»

«Ma non lo sono.»

«Okay.» Alzo le mani.

Entriamo nella nostra aula, abbiamo soltanto due ore in comune oggi.

«Non so se andare in palestra dopo.» Metto le mani nei capelli, sostenuta dai gomiti appoggiati sul banco, una volta seduta.

«Perché non dovresti?»

«Sono troppo imbarazzata.» Enfatizzo la parola troppo.

«Io credo dovresti andare.»

«Probabilmente sì, è più che sicuro che non verrà.»

***

«Potresti passarmi a prendere dopo? Alan vuole incontrarmi al Bounty, e dato che tu ci passerai davanti per andare da tua nonna, potresti darmi un passaggio.»

«Sì, certo. Ci vediamo dopo.»

«Va bene ciao.» Sventolo la mano finché non esce dalle porte della scuola ed io entro in palestra.

Appoggio le mie cose nella solita panca, levo il silenziatore dal telefono e recupero alcuni attrezzi dal ripostiglio. Riempio un secchio d'acqua e ci immergo uno spazzolone, ed incomincio a strusciarlo a terra.

Sento una mano cingermi i fianchi, dopo avermi accarezzato la schiena. Mi giro ed Harry è lì, sorridendo così tanto da mettere in mostra le sue adorabili fossette.

«Credevo non saresti venuta.» Sussurra nel mio orecchio, facendomi il solletico alla guancia con i suoi ricci.

«Perché?»

«Perché so che sei imbarazzata per ciò che è successo ieri.» Sorride, facendo congiungere i suoi occhi con i miei.

Non proferisco parola. Non ce ne è bisogno. È così dannatamente vero.

Perché le sue labbra, come tanto ho desiderato per tutta la durata del giorno, sfiorano nuovamente le mie, e mi sento in Paradiso.

_____________________

Probabilmente state già scrivendo un certificato di morte, ma credo ne sia valsa la pena aspettare.

Tre dannate verifiche in tre dannati giorni dannatamente attaccati. Non ho avuto tempo di respirare. Help.

Anyway.
SECOND HARSKA'S KISS.

So che non vi piace questo ship name ma io lo trovo ashdfjkl.

Giochino (a posto della domandina.):
Qual è la prima parola che vi viene i mente se vi dico:

Canzone. (Io: L'amore - sonohra)

Notte. (Viaggio)

Leonardo. (Amore)

Scuola. (Palla)

Harska. (Passione)

Solitudine. (Adolescenza)

Non so come mi è venuta in mente l'ultima ma vvb.

Lot of love, Maddy.

Right NumberWhere stories live. Discover now