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HARRY

Ho sempre odiato le persone codarde. Quelle che scappano dai problemi e così facendo, non risolvono un cazzo. Quelle che voltano le spalle quando incontrano un ostacolo lungo la loro strada. Non li ho mai sopportati, e gliel'ho sputato in faccia varie volte, rendendoglielo perfettamente esplicito. Ma ora, ora che era il mio turno risolvere il problema, ho voltato le spalle. Dovrei odiarmi, sputarmi in faccia la verità, cioè che non sono buono in niente. Sarei dovuto andare da Alaska ed affrontarla, invece sono qui. Sono buono soltanto nel bere, ed è esattamente ciò che sto facendo.

Ingoio il secondo drink di non so più che cosa, e mi giro verso la folla nel bar. È strano, sono soltanto le tre del pomeriggio e questo posto è già così fottutamente affollato.

"Un altro." Posiziono il bicchierino davanti al barista, e aspetto che questo sia riempito.

Ingoio in meno di un secondo anche il terzo e rimango a fissare il vuoto, cercando di liberarmi da tutti quegli strani pensieri, finché qualcuno non mi strattona la spalla facendomi infuriare.

"Che cazzo?" Mi lamento girandomi verso chiunque mi abbia infastidito. "Che vuoi?" Chiedo allo sconosciuto.

"Piacere, sono Aaron Coleman, vorrei farle una proposta. Harry Styles, giusto?"

"In carne ed alcol, ci conosciamo?" Alzo un sopracciglio.

"Sono il capo di un locale in centro della città, ho sent-"

"Risponda alla mia domanda."

"Sì, ci conosciamo." Mi accontenta con un'occhiataccia, poi continua. "Ho sentito molto parlare di lei, gode di un'altissima stima da queste parti, ed è proprio per questo che io sono qui."

"Continui." Lo incito impaziente.

"Vorrei proporle un lavoro." Dichiara.

"Io non lavoro." Lo liquido chiedendo la barista un doppio.

"Le propongo un incontro. Vorrei vederla all'azione, come combatte."

"Io non combatto." Ribatto ingerendo il liquido pizzicante.

"Sono stato informato in modo diverso."

"Scusi?" Lo guardo.

"Basandomi sulle mie ricerche, posso dire che lei ha preso parte a diversi combattimenti in passato, e ne è uscito vincitore, anche. Perché mentire?"

"Non erano combattimenti," sbuffo in una risata. "Erano delle lotte tra ragazzini."

"Ed ora è cresciuto, sarebbe capace di partecipare e vincere a dei combattimenti."

"Non vedo il motivo per cui dovrei accettare. Perché vuole me."

"La paga è molto alta, il primo incontro sarà con Sam Kingson." Mi informa.

Mi tendo un biglietto da visita, mi fa un cenno e sparisce tra le persone. Sam Kingson frequenta la mia scuola, ed è stimato da tutti quegli imbecilli soltanto perché ha i capelli biondi e bicipiti di circonferenza cento. Ho sempre sognato di strappargli quel sorrisetto dalla faccia.

Cerco quel tizio nella folla, ma sembra scomparso. Guardo il numero stampato sul biglietto che mi ha dato e lo digito nel telefono, avviando la chiamata. Risponde al terzo squillo.

"Accetto."

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Hello!

Scusatemi ma sono davvero di fretta quindi mi dispiace se ci sono alcuni errori ma davvero non ho tempo. Riguarderò il capitolo questa sera.

[Grazie per il 22k lettori, commenti e voti!]

Domandina: qual è la vostra canzone preferita in Four? La mia principalmente Night Changes, ma sono tutte fantastiche.

Bacione,

Lot of love, Maddy.

Right NumberWhere stories live. Discover now