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ALASKA

Ammiratore Segreto: credo dovremmo continuare il gioco delle 20 domande

Io: okay

Ammiratore Segreto: inizio io

Ammiratore Segreto: qual è il tuo colore preferito?

Io: verde, il tuo?

Verde, come gli occhi di Harry.

Ammiratore Segreto: azzurro, come i tuoi occhi

Io: come fai a sapere che i miei occhi sono azzurri?

Ammiratore Segreto: ti conosco

Ammiratore Segreto: molto bene

Ammiratore Segreto: e mi sono informato

Ammiratore Segreto: ho le mie basi

Io: wow

Io: ti sei informato su di me?

Io: potrei chiamarti stalker

Io: mi stai stalkerando, tecnicamente

Stalker: tecnicamente.. sì

Stalker: ma in realtà avevo solo voglia di sapere qualcosa in più su di te

Stalker: ed ora che so tutto, sono innamorato di te

Io: stalker

Io: ma è una cosa carina

Io: ma questo non toglie il fatto che sei uno stalker

Io: tutte queste cose che volevi sapere, non potevi chiedere a me? Penso di sapere la giusta risposta meglio di chiunque altro

Stalker: no

Stalker: non potevo

Stalker: non avevo, e non ho, il coraggio di parlarti fisicamente

Stalker: ma appena ho avuto il tuo numero ti ho subito scritto

Io: stalker

Io: andrai in prigione per questo

Stalker: allora mi rinchiuderanno

Stalker: ma questo non toglie il fatto che saprò comunque molte cose su di te

Stalker: ma tu mi verrai a trovare

Stalker: e ti innamorerai di me

Stalker: e ci sposeremo

Stalker: una volta uscito dalla prigione, s'intende

Stalker: e avremo dei bellissimi bambini

Io: Alaska Jr. e..?

Stalker: Finto Stalker Jr.

Stalker: avranno i tuoi occhi e i miei capelli

Io: come sono i tuoi capelli?

Stalker: mori

Stalker: avranno gli occhi azzurri e i capelli mori

Spingo il portone della palestra per iniziare le tre lunghissime ore di punizione a lavare il pavimento, sudicio impregnato di sudore, lercio di questo grande spazio. Appoggio la borsa e la felpa sulla trave e vado a prendere il necessario nel ripostiglio del bidello.

Afferro tutti gli strumenti per poter pulire e lucidare il pavimento ed apro la porta, che mi ero chiusa alle spalle poco fa.

Il portone d'entrata si apre violentemente ma non riesco a vedere chi sta entrando con così tanta foga, avendo i ciuffi dello spazzolone d'avanti agli occhi.

Mi cade tutto dalle mani quando realizzo che quel bellissimo ragazzo che sta avanzando verso di me con il solito cipiglio in fronte, è Harry Styles. Quell'Harry Styles.

Raccolgo tutto molto velocemente e mi rimbocco le maniche della camicetta, per iniziare a lavorare. Spero che la mia reazione alla sua vista non sia tanto visibile quanto io pensi, o mi prenderà per una sciocca con la quale è costretto a lavorare per tre ore, per un intero mese.

Inizio a spazzare il pavimento, l'angolo più lontano da dove Harry sta poggiando le sue cose, non molto lontano dalle mie. Avvampo quando vedo che mi sta raggiungendo.

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