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Eccolo lì, di nuovo, al suo tavolo di soli vip della scuola. Persone troppo magnifiche per stare attorno a noi comuni mortali. E ovviamente lui è lì con quella troia di Sally ad accarezzargli i bei pettorali. E lui ci sta, mentre sorride agli altri grandi che sono seduti con lui in quel tavolo. Mentre dice qualche battuta e fa scoppiare una risata comune.

Ed io lo guardo da lontano, con James.

"Ovviamente non è lui." Annuncia James e io mi volto per guardarlo.

"Grazie, mi stai facendo cadere un sogno." Sbuffo addentando il mio panino.

"Harry Styles parla chiaro." Cantilena.

Mi giro di nuovo a guardarlo come inconsapevolmente sta facendo calare le autostima di ogni singolo individuo qui presente.

"Ho qualche sospetto." Dice attirando ancora la mia attenzione.

"Sentiamo."

"Mark McGerry."

Sbarro gli occhi alla sua affermazione. "Oh mio Dio, James, stai scherzando spero!"

"Ho paura di no."

"Ma è più sfigato che più sfigato non si può!" Quasi urlo. Mi fa male lo stomaco solo ad ipotizzare che i messaggi vengono inviati da McGerry.

"Non vedi come si comporta quando quelle poche volte gli rivolgi la parola? Praticamente gli occhi gli diventano a forma di cuoricino." Ridacchia prendendomi ovviamente in giro.

"James ti prego, mi sta venendo la nausea." Mi sta passando la fame.

Harry Styles si sta alzando dal suo tavolo e con tutta la sua bellezza si sta dirigendo verso di me.

"Oddio, James!" Sussurro battendogli una mano sul braccio.

"Cosa?"

"Harry Styles sta venendo da me!"

"Sì come no."

E mi sorpassa, facendo completamente finta che io non esistessi. Sorpassa il mio tavolo per raggiungere quello di Brandon, il caposquadra degli Hicks, la squadra di football della scuola. Si era allontanato dall'in-table per raggiungere la sua ragazza in un altro.

"Hai portato sfortuna James, grazie." Mi scoraggio.

"Harry Styles parla chiaro, cara Alaska." Ripete.

***

"Questa sera ti scrivo, domani dobbiamo vederci per il compito in coppia di matematica." Dice James mentre raggiungiamo l'aula della nostra lezione in comune.

"Non potrò risponderti, il mio telefono è nelle verrucose mani della Hill, mi ha vista mentre parlavo con te ieri." Sbuffo sapendo che non potrò averlo fino a domani.

"Ma che genio che sei, Alaska! E se questo ammiratore segreto dovesse scriverti? Cosa succederà? Gli risponderà la Hill, ecco cosa succederà!" Mi rimprovera.

"Andiamo James, neanche sa come si sblocca un cellulare quella strega." Rido pensando al suo preistorico cellulare.

"Sì forse hai ragione." Ride anche James.

"O forse no."

"Mrs Hill, è un piacere vederla, sarà domani il prossimo compito in classe?" Sprofondo dall'imbarazzo mentre cerco di recuperare l'irrecuperabile.

"Ti prego ti prego ti prego dimmi che non ha sentito quello che abbiamo detto." Sussurro a James.

"Oh sì che ho sentito." Dice furiosa Mrs Hill.

Right NumberWhere stories live. Discover now