.36

26.9K 1.7K 358
                                    

Le goccioline cadono dai ciuffi dello spazzolone tutte insieme, prosciugandolo e riversandosi sporchissime all'interno del secchio, causando un gran rumore. L'unico rumore udibile bella stanza, a parte i nostri respiri irregolari; i miei più dei suoi. Con violenza sbatto lo spazzolone ancora grondante d'acqua sul pavimento, mentre i suoi occhi mi prosciugano dall'altra parte della stanza, alleggerendomi esattamente come le goccioline hanno fatto con lo spazzolone.

«Perché?» Harry finalmente parla, la sua voce roca rimbomba nella palestra.

«Cosa?»

«Perché sei andata al ballo con Sam?»

«Me lo hai già domandato.»

«Ma tu non mi hai risposto.»

«Non vedo perché dovrei.»

«Per il semplice motivo per cui te lo sto chiedendo.»

«Non hai il diritto di saperlo. Sono le mie scelte, non le tue. Non ti interessa.»

«Se non mi interessasse non te lo starei chiedendo.»

Alzo gli occhi su di lui, colpita dalla sua risposta. Gli interessa? Perché mai? Ora non è più appoggiato allo stipite della finestra, ma si sta avvicinando a me, ed il mio cuore inizia a battere con una velocità paurosamente alta.

Mi afferra per un braccio e mi sbatte contro il suo corpo, reggendomi la schiena. I nostri visi sono così vicina da permettermi di sentire il suo respiro sulle mie labbra. Qualcosa che io ho sempre potuto soltanto sognare.

«Cosa stiamo facendo?» Sussurro, rompendo il silenzio.

«Dimmelo tu.» Risponde con il mio stesso tono di voce.

Le sue labbra si avvicinano alle mie, sfiorandole, facendo innalzare la mia temperatura corporea a gradi inimmaginabili.

«Harry.»

«Voglio baciarti.»

Le sue labbra stanno per toccare le mie, il mio cuore sta per fuoriuscire dalla cassa toracica ed io sto per raggiungere il Paradiso, ma tutto ciò viene impedito da una voce.

«Harry!»

È Sally. Ed Harry si stacca in un secondo da me, sperando che la ragazza non abbia visto nulla di ciò che stavamo per fare.

«Cosa ci fai qui?»

«Brandon mi ha detto che sei qui con..» Mi squadra con una smorfia di disapprovazione dalla testa ai piedi.

«Alaska. Sono qui con Alaska.» La informa Harry, e questo, a modo suo, fa rinascere le farfalle che poco prima si davano alla pazza gioia nel mio stomaco.

«Sì, lei. Beh, volevo chiederti se volevi venire con me e gli altri in spiaggia, sono tutti qui fuori.»

«Siamo in Ottobre. Volete andare in spiaggia in Ottobre?»

«L'idea non è stata mia, ma di Kelly. Prenditela con lei. Beh, allora? Vieni?»

«Tu non potresti entrare a scuola a quest'ora. Soltanto io ed Alaska siamo autorizzati. Dovrebbe esserci un bidello all'entrata. Come hai fatto?» Temporeggia.

«Si era addormentato in portineria. Non mi hai ancora risposto.» Incrocia le braccia e sbatte un tacco a terra, disgustosamente senza un minimo di cervello.

«No, mi allungheranno i tempi se salto qualche ora. Non mi rimane molto per concludere la punizione.»

Ah, resti soltanto per non far allungare i tempi. Oh.

«Va bene. Quindi resti con.. scusa, come hai detto che ti chiami?»

«Alaska, tesoro. Mi chiamo Alaska, ed ora ti invito ad andartene perché non sei la benvenuta, almeno non per tutti.» La spingo delicatamente fuori la palestra e sbatto le porte, girandomi e trovandomi Harry nella posizione in cui eravamo prima dell'interruzione di Sally.

«Dov'eravamo rimasti?»

«Eravamo rimasti a te che prendi uno spazzolone ed inizi a spazzare, se non vuoi che i tempi si allunghino.» Lo scanso brutalmente da me, spazzando il lato opposto da lui della palestra.

_______________________

Buona Immacolata gente!
(Sono ancora in tempo, shh.)

Beh, siamo ai 101k, non so davvero come ringraziarvi. Grazie per i commenti, voti e alle persone che mi seguono, vi amo!

Domandina: di dove siete? Io delle marche lol.

Buonanotte,

Lot of love, Maddy.

Right NumberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora