𝘗𝘢𝘳𝘵𝘦 1

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Londra, mercoledì 21 novembre.

Salve, il mio nome è Petra Ral, frequento il secondo anno di specializzazione all'università di lettere, ancora qualche esame e finalmente potrò laurearmi.
Ho 23 anni, durante gli anni del liceo ho seguito un corso avanzato di cucina, acquisendo così competenze e un attestato che mi permette di lavorare come capo cuoco.

Cosa? Mi hanno preso?

Quindi questo... È il mio primo giorno di lavoro...

Londra, Baker Street, Levi ackerman.

<Ackerman...>
Pensai ad alta voce.

<Un ricco imprenditore che ha bisogno di un cuoco personale.. Avrà così tanto da fare da non avere neanche il tempo di farsi da mangiare... >
Mi avvicinai così alla porta e, senza esitare, suonai al freddo campanello, che mi gelò il dito solo a toccarlo.

Aveva una gran bella casa Ackerman. Grande, di un tipico colore rosso bordeaux spento, con un garage ampio e un portone in legno pregiato.
Il giardino non era troppo grande ma era incantevole.
Il prato presentava un verde scolorito per la stagione, ricoperto da un fitto mantello di foglie gialle e arancioni.

Insomma, una casa piuttosto londinese, che però valeva sicuramente più soldi del normale.

I miei pensieri, però, vennero immediatamente interrotti dalla porta che si aprì, presentandomi un uomo dall'espressione seria e studiosa.
Che fosse Ackerman?

Senza troppi pensieri, accennai così un sorriso gentile, come ero solita fare, presentandomi come Petra Ral, ma l'uomo non sembrava intenzionato a fare conoscenza.
Mi guardó con superiorità, era robusto e molto più alto di me, con un colorito di pelle roseo e dei corti capelli acconciati.

Lo guardai ed in quel momento ero davvero tentata a sventolargli una mano dinanzi per vedere se fosse effettivamente vivo.

<Tu devi essere la cuoca.>
Dopo attimi interminabili, l'uomo si decise a parlare, la sua voce era dura ma non troppo roca.

<Eh? Si si!>
Risposi, quasi sobbalzando per lo spavento.

<Bene, io sono il custode della casa del signor Ackerman, d'ora in poi saremo colleghi, ma non affezionarti, dovrai cercarmi solo se strettamente necessario, mi troverai in ufficio al secondo piano.>

...simpatico.
Annuii ripetutamente con il capo, anche se in realtà non ci avevo capito molto.

L'uomo così, dopo avermi squadrata, si scansó per farmi entrare e, con un po' di esitazione, mi feci strada nell'enorme casa, tenendo stretto il manico della borsa che tenevo su una spalla.

Mi guardai attorno e dire che mi sentivo leggermente spaesata era dire poco.
La casa era enorme ma soprattutto.. Splendente!
Non era esageratamente moderna ma neanche all'antica. Subito dopo l'entrata c'era un corridoio percorso da un bel tappeto bordeaux che arrivava fino a delle scale, che andavano presumibilmente ad un piano superiore, e a due porte, una sulla destra e una sulla sinistra.

<La cucina si trova sulla destra, è spaziosa e se sporchi pulisci.>

<...ok>

L'uomo fece per andarsene al piano si sopra, verso le scale.

<Ehm.. Mi scusi.. >
Solo nell'udire la mia però, si bloccó, mostrando il suo viso scolpito da dietro una spalla.

<È lei il signor Ackerman..? >
Sapete com'è.. Avrei tanto voluto conoscere la persona per la quale avrei dovuto cucinare...

<Il signor Ackerman è molto impegnato nei suoi affari, non è in casa.>

Lo guardai scontenta, mi sarebbe piaciuto conoscerlo, forse non ci sarei mai riuscita...
Da lì avevo iniziato ad immaginarlo come un 50enne che non aveva avuto il tempo di sposarsi perché troppo impegnato, con rughe accentuatissime in viso e con un fisico sicuramente NON segnato dall'attività fisica, sempre per mancanza di tempo.
In fondo mi dispiaceva, non è sempre vero che i soldi fanno la felicità.

<Se vuoi un consiglio... >
La voce dell'uomo che avevo dinanzi però mi risveglió dai miei millemila pensieri.
Lo guardai sull'attenti.

<Preparagli del Tè. Del tè nero. Sempre.>
Detto ciò, fece per andarsene.

Ero abbastanza confusa.
Té nero... Sempre? Anche a pranzo e a cena?

Scossi la testa per scacciare tutte quelle domande e per poter almeno ringraziare quel pover uomo.

<Ehm.. Grazie mille! Signor...?>

<Bossard. Auruo Bossard.>
Rispose secco ormai al piano di sopra.

Auruo.. Che tipo snob... Auruo!

Bene! Quindi finite le "presentazioni" direi che è arrivata l'ora di mettersi a lavoro!

Arrivai alla cucina e dire che sembrava di stare in paradiso era poco!
C'era di tutto! Attrezzi, cibo, pentole, padelle, forno elettrico, tutto!
Lì si che avrei potuto sfogarmi, altro che quella topaia di casa mia!

Così, misi subito a lavoro intenta a lasciare qualcosa di squisito per cena al Signor Ackerman. Avrei dato del mio meglio si. Ma soprattutto... Gli avrei fatto un bel tè nero! Se non potevo incontrarlo... Avrei voluto farlo almeno felice!

Buongiorno a te, nuovo lavoro. Che tu possa darmi nuove soddisfazioni!

𝘚𝘸𝘦𝘦𝘵 𝘤𝘰𝘭𝘥 ~ 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 1

Spazio autrice:
Salve gente, eccomi qui con una nuova storia ispirata alla soap "Bitter sweet" che però vede come protagonisti Levi e Petra!
Spero davvero che vi piaccia! Mi scuso subito per eventuali errori grammaticali che provvederò a correggere.
Grazie per la lettura e alla prossima :3

𝘚𝘸𝘦𝘦𝘵 𝘤𝘰𝘭𝘥 //𝘙𝘪𝘷𝘦𝘵𝘳𝘢Where stories live. Discover now