48. Preparativi proibiti

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Grace pov's

"Oggi di sicuro saremo in orario"aveva detto convinto Steve,la prima campanella è già suonata da 20 minuti e noi siamo appena entrati a scuola,il perché siamo in ritardo di nuovo è più complicato del solito,ma per riassumere il tutto basta una parola:Steve.
"Ragazzi secondo me ci sospendono."borbotta Sarah mentre attraversiamo i corridoi deserti.
"Non essere così negativa,avrai più tempo con il tuo fidanzato, così magari mi farete in casa mia..."dice Steve riferendosi all'episodio successo giorni fa.
"Ragazzi!In presidenza!Ora!"urla la vipera della vicepreside.
"Stavamo solo scaldando i muscoli!"urla Steve di rimando,facendola infuriare ancora di più.
"Ah sì?Allora potete scaldarli fino alla porta lì in fondo."dice avvicinandosi pericolosamente a noi.
"Ci segue?"chiede nuovamente Steve con un sorriso innocente in volto.
Ma perché non sta mai zitto questo ragazzo?!
"Così può essere sicura che noi ci andiamo,e si potrà scaldare i muscoli anche lei."aggiunge vedendo la sua incertezza.
"Scusi ma noi stavamo andando in classe,non stavamo facendo nulla di male"dico stupendo me stessa dal coraggio che ho appena avuto,prima non l'avrei mai fatto,insomma io sono Grace: l'angelo solitario,non  più tanto solitario ormai.
"Avanti."afferma il preside dopo che la vipera della vicepreside ha bussato alla sua porta.
"Buongiorno preside,ho trovato questi ragazzi che vagavano nei corridoi."dice prima di chiudere la porta alle sue spalle.
"Bene, provvederò subito,vada pure a lezione."afferma il preside indicandogli la porta che aveva appena chiuso,a quanto pare lei voleva vedere qual'era la nostra punizione...
"Ragazzi ma che state combinando?"esclama il preside esasperato.
"Solo qualche ritardo, è normale."afferma Jude alle mie spalle facendo spallucce.
"No che non lo è, ragazzi la puntualità è importante.Voi non potete presentarvi al lavoro in ritardo,non è vero Grace?"chiede guardandomi,a quanto pare ha ricevuto la notizia dal suo lontano cugino, nonché il mio ex capo che mi ha licenziato dalla piccola libreria dove lavoravo.
Non è colpa mia se è successo tutto in così poco tempo,mi ero solo dimenticata,lavorare era il mio ultimo pensiero quando le mie andavano in fiamme o quando Jude era in altre dimensioni.
"Sono molto sorpreso dal tuo cambiamento,mi aspettavo che tu diventassi un'abilissima lavoratrice, onesta,puntuale ma soprattutto seria.",mi dice guardandomi dritto negli occhi.
Una volta mi facevano un certo effetto,ora nulla se escludiamo il divertimento che cerco di trattenere,dovrebbe fare più attenzione alla sua parucca sopra alla sua testa calva, cioè almeno raddrizzarla...
"Avevi ottime chance di ottenere una borsa di studio con quei crediti,per non parlare di come farai vivere ora."aggiunge ancora sentendo il mio silenzio e quello dei miei amici.
"Con tua sorella all'ospedale,tu ora stai sola immagino..."di spiega meglio,parla talmente tanto che non mi dà neanche il tempo di rispondere.
"Denise è morta."affermo con una freddezza tale che stupisco tutti, compresa me.
"Come?"chiede stupito il preside,andavano molto d'accordo lui e Denise,almeno nei colloqui.
"Denise è morta."ripeto nuovamente.
"Non c'è più, è stata cremata e portata al nostro cimitero di famiglia nella nostra città natale."aggiungo dicendo la prima cavolata che mi passa in mente, sono sicura che se gli avessi detto che era sepolta qui,in questa città lui sarebbe andato a trovarla,ne sono certa.
"Oh,mi così tanto Grace,immagino che tu sia distrutta se vuoi puoi andare a lezione."dice il preside sedendosi sulla sua sedia stupito.
"Non ne ho bisogno,resto qui,voglio la punizione che mi aspetta."affermo sedendomi sulla sedia davanti alla scrivania.
"Bene,allora vi darò la prima che vi aspetta."dice il preside stupito dal mio comportamento,be' chi non lo sarebbe?
"Siccome ci sarà il ballo invernale e mancano alcune persone che devo illastire la palestra lo farete voi.
Diego,Sarah e Steve vi occuperete del montaggio del palco, mentre Grace,Jude e Frederick vi occuperete delle decorazioni."dice per poi uscire dal proprio ufficio,lasciandoci da soli.
"Frederick il capitano?"chiede Jude sbuffando,so benissimo quanto lo odia da quando è tornato dalle dimensioni.
"Sì, nessun'altro a questo nome qui a scuola."dice Steve seduto sulla sedia opposta alla mia.
"Ho in mente un piano."afferma dopo pochi minuti di silenzioso.
"Facciamo casino, cioè chi ha voglia di allestire la palestra?Diamo una festa,alcool e molto altro,il mattino il preside andrà a vedere il risultato del nostro lavoro pensando che noi ci siamo messi al lavoro per il ballo,e bum! Troverà un disastro!"afferma spiegandosi meglio.
Questo ragazzo è un cavolo di genio!
"Ci sto."affermiamo io e Jude contemporaneamente dopo esserci rivolto uno sguardo che vale più di mille parole.
"Anche noi."afferma Diego anche per Sarah.
"Perfetto,allora Grace si procura le chiavi,Diego ed  io andiamo a prendere tutto l'alcool che troviamo,Sarah vai a stampare i voltani,invece tu Jude li distribuisci."ordina Steve alzandosi dalla sedia più determinato che mai.
"Dimenticavo un piccolo particolare:qualcuno deve dire a quel capitano da strapazzo di non venire ai preparativi,o scoprirà tutto."aggiunge Steve guardandomi negli occhi,ma perché io?
"Perché lei?"chiede Jude,il solito geloso...
"Perché dal tuo racconto sembra interessato alla tua ragazza, farà di sicuro quello che gli chiede,con noi inizierà a sospettare qualcosa."gli spiega l'amico.
"All'opera."afferma Sarah prima che Jude ribatta,mentre tutti gli altri escono dall'ufficio del preside io resto dentro per chiedere le chiavi della palestra al preside come stato deciso poco fa.
"Grace,non ti aspettavo ancora qua."esclama sorpreso il preside rientrato nel suo ufficio dopo 10 minuti che Jude e gli altri se ne sono andati.
"Mi scusi,volevo solo chiedergli le chiavi della palestra,con lo studio noi tutti siamo impegnati,abbiamo pensato che sarebbe meglio iniziare stasera,sa il lavoro è tanto ma il tempo è poco."chiedo con un sorriso innocente in volto,come se volessi davvero addobbare la palestra per quello stupido ballo.
"Oh certo,vedo che avete preso il lavoro sul serio."afferma passandomi le chiavi,grosso errore.
"Sì,ci impegneremo al massimo,tutta la scuola conta su di noi."affermo afferando il mazzo di chiavi prima di congedarmi e correre dai miei amici.
Sarà un successone questa festa,nessuno se la scorderà mai,nemmeno il preside.

                 NOTA AUTRICE

MANCA SOLO UN CAPITOLO + L'EPILOGO!
Che ne pensate del capitolo?
E della festa che faranno?
Ciao!

OPPOSED( In Revisione)Where stories live. Discover now