46. Non sono mai stata così bene

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"Quindi ricapitolando lei era rimasta a casa del suo fidanzato aspettando che lui guarisse dalla brutta influenza,dovendo andare a scuola aveva bisogno di nuovi abiti,quindi è andata a casa,ha trovato il signorino Scott,avete iniziato a litigare e poi è arrivato il suo fidanzato che l'ha difesa,sono passati alle mani e lei per separarli si è presa un pugno in faccia dal signorino Scott e poi siamo intervenuti noi,giusto?"mi chiede il poliziotto riassumendo la mia versione dei fatti,sono ore che ormai sono qui in centrale,ho provato chiedere di Jude,ma mi rispondono sempre che lo vedrò tra poco,ora io non so il "tra poco" per loro quanto vale,ore?giorni?mesi?
"Ora posso andare dal mio fidanzato?"chiedo spazientita,non posso sopportare di stare in questo posto per altri minuti,tanto meno avere il poliziotto che ci prova con me,so benissimo che noi angeli siamo creature magnifiche e attraenti,ma un po' di contegno?
"Ehm, sì certo."dice prima di incammininarsi in un corridoio con me al suo seguito.
"Ecco,spero di rivederla in altre occasioni."dice prima di mostrarmi il mio ragazzo dietro alle sbarre con la faccia piena di lividi.
"Aspetti!"richiamo indietro il poliziotto prima che se ne vada.
"Quando potrà uscire?"chiedo riferendomi a Jude,ma a quanto pare lui non l'aveva capito perché inizia a sorridere come un imbecille.
"Io sono libero tutti i giorni dopo le 18."mi risponde scrivendomi il suo numero su un bigliettino.
So che per certo che Jude ci sta fissando,magari anche incavolato ma che ci posso fare se il poliziotto continua a provarci con me nonostante sa che sono fidanzata?
"No,mi scusi ma mi riferivo a Jude Hill,il mio fidanzato."dico facendolo imbarazzare, poveretto...
"Ah.Mi scusi, potrà chiederglielo al mio collega,lui lo saprà."dice prima di scappare via.
"Wow,non ci sono un attimo e la mia ragazza fa già conquiste."dice Jude appena il poliziotto se n'è andato.
Rispondo solo con un'alzata si spalle,so benissimo che anche lui durante la mia assenza ha ragazze che gli vanno dietro.
"Mi puoi fare uscire di qui?"chiede subito dopo sporgendo il labbro inferiore.
"Se fosse per me saresti già fuori,aspetta un secondo che vado a chiedere."gli rispondo reprimendo l'impulso di baciarlo.
"Buongiorno,Jude Hill può uscire?"chiedo al poliziotto di spalle facendomi girare verso di me.
Appena vedo il viso del poliziotto rimango un attimo stupita,ma subito dopo mi ripongo,magari non mi ha riconosciuto,spero.
"Jude Hill?"chiede per essere sicuro,il quale io rispondo annuendo.
"Sì,ma per l'altro ragazzo si deve pagare la cauzione."afferma scrutandomi, soffermandosi sul mio livido.
Mi ha riconosciuto.
"Perfetto!Apra questa porta allora,noi due ce ne andiamo!"afferma Jude improvvisamente euforico,ma che gli ha preso?
"Arrivederci Signorina Grace."afferma il poliziotto facendomi rabbrividire di paura,questo era il titolo che mi davano nel quartiere di Robert,a quanto pare non ha saputo la notizia...
"Chi era?"chiede subito dopo,nemmeno il tempo di uscire dalla centrale.
"Un poliziotto che serviva Robert."dico a sottovoce,so benissimo che se solo un poliziotto sentisse questo nome non ci lascerebbero più uscire da qui,anche se Robert aveva degli alleati ne aveva tanti quanti i nemici,e qui dentro è pieno.
"Che ore sono?"chiedo scacciando i brutti pensieri dalla mia testa,non voglio pensare al passato,solo al presente con Jude.
"Le 10."mi risponde guardando il cellulare che gli hanno ridato appena uscito da dietro le sbarre.
Ad un certo punto scoppio a ridere,non so perché, forse per l'assurdità di quello che è successo,insomma non è da tutti i giorni la polizia che entra in casa tua mentre il tuo fidanzato e uno che ti ama lottano.
Non pensavo di ritrovarmi un giorno in centrale a raccontare tutto ad un poliziotto che ci prova continuamente con te.
"Perché ridi?"mi chiede Jude sorridendo mentre mi osserva stupito sul marciapiede,ignorando gli sguardi curiosi dei passanti che mi guardano come una pazza,o una delinquente oppure tutte e due le opzioni.
"Guardaci Jude."cerco di dire mentre mi calmo,o almeno provo.
"Siamo appena usciti dalla centrale della polizia,tu sei pieno di lividi e io ne ho uno enorme in faccia.
Devo andare avanti?"chiedo ridendo ancora leggermente.
"Abbiamo abbandonato Scott dentro ad una centrale,la polizia mi ha sfondato la porta di casa poi il-"aggiungo scoppiando di nuovo a ridere ma vengo interrotta da Jude.
"Okay hai tutti i motivi per ridere."dice per poi ridere leggermente anche lui.
Una volta calmati ci prendiamo la mano e iniziamo a camminare per una meta indefinita,ma l'importante di un viaggio è il compagno di avventura,non la destinazione.
Ad un certo punto Jude mi tira la mano tanto da farmi andare dietro un vicolo buio, nonostante è piena mattina.
"Che ci facciamo qui?"chiedo guardandomi attorno,il quale non c'è assolutamente nulla se escludiamo immondizia abbandonata.
"Mi sono accorto che non ho ancora visto le tue ali,me lo merito?"chiede accarezzandomi la guancia con la sua mano calda.
Senza rispondergli spiego le mie ali,senza esitazione.
"Sono...sono bellissime..."afferma accarezzandomi l'ala sinistra provocandomi dei dolci brividi in tutto il corpo.
"Sono le più grandi che ho visto dopo le mie."dice spiegando le sue ali gigantesche, è vero io e Jude abbiamo le ali più grandi rispetto agli altri angeli di qualsiasi angelo Caduto.
Senza mai smettere di fissarci dritto negli occhi,ci liberiamo in volo velocemente per evitare che qualcuno ci veda,o meglio veda che siamo umani,da lontano le nostri ali sembrano quelle di un uccello gigantesco.
Rallentiamo quando siamo sicuri che nessuno ci potrebbe vedere ad occhio nudo.
Ci fermiamo,ci avviciniamo ancora di più e ci baciamo.
Non sono mai stata così bene in tutta la mia esistenza.

               NOTA AUTRICE

Ci sono stati problemi con le notifiche del capitolo precedente,quindi se vi è arrivata la notifica dell'aggiornamento più volte durante la giornata,perdonatemi ma è wattpad che sta impazzendo.
Che ne pensate?
Ciao!

OPPOSED( In Revisione)Where stories live. Discover now