3.L'angelo solitario

29.7K 1K 97
                                    

Jude's pov

"Sai non pensavo che questa scuola fosse decente..."dice Steve, uno dei gemelli al mio fianco mentre attraversiamo il corridoio per raggiungere la prima lezione della giornata.
"È la Xerio School, una scuola di classe, che ti aspettavi?Un porcile come la nostra?"chiedo ironico, la scuola che frequentavamo prima di venire qua,quella a fianco, era davvero un porcile, non c'era uno spazio libero sulle pareti senza graffiti, non che questa cosa mi dispiaccia ma ora è strano vedere parete immacolate e alunni perfetti.
"Comunque Jude...sei interessato a quell'angelo nella tua classe eh..."dice Sarah, la ragazza con i capelli blu, dandomi piccole gomitate all' altezza dello stomaco.
"Cosa?"chiedo, girandomi verso di lei per indirizzare il mio sguardo sulla sua figura e non su quelladella ragazza sola con le cuffiette che attraversa il corridoio di fretta.
"Cosa c'è che ti attira in lei?" mi chiede senza successo poiché io non le rispondo, troppo impegnato a fermare un ragazzo dello stesso corso di quella ragazza di cui non ricordo il nome.
"Chi è lei?"dico una volta trovato indicando la ragazza.
"Chi? L'angelo solitario?"chiede dando una veloce occhiata, facendomi irrigidire, loro sanno che lei è un angelo?!
"Sì..."dico curioso a sapere di più.
"Si chiama Grace, non ricordo il cognome."dice mentre la osserviamo a prendere i libri dall'armadietto.
"Perché la chiamate così?"chiedo sperando che mi dia una risposta decente.
"Perché ha salvato un bambino che stava per essere investito e perché sta sempre da sola."dice facendo spallucce come se fosse normale.
"Tu sì che sei utile."dico dandogli una pacca amichevole sulla spalla come fanno i vecchi amici.
"Per l'ultima volta Jude, che cosa ti interessa di lei?"chiede con uno sguardo stufo come il suo tono di voce.
"Ha rifiutato le avances di Scott."dico semplicemente, omettendo l'altra parte.
"Davvero? Nessuna ha mai rifiutato le sue avances!"dice Diego, l'altro gemello che è sempre stato zitto fin'ora.
"Già, ci vediamo dopo raga."dico per poi dirigermi nella mia classe di geografia.
Sono stupito dall'informazione che mi ha dato quel ragazzo.
Okay, c'era aspettarselo che era una brava persona, è un angelo del Paradiso, ma mi ha stupito...
Chissà come avrà fatto a salvare quel bambino e chissà perché sta sempre da sola...
"Jude!"mi chiama qualcuno risvegliandomi dal mio stato di trance.
"Eh?"dico scuotendo la testa per svegliarmi.
"Buongiorno signorino, se non lo sai sono la vicepreside nonché tua professoressa di geografia,ti ho detto di unirti con il banco vicino ad un tuo compagno, non mi piace che qualcuno resti solo nell'ultima fila."dice togliendosi gli occhiali per osservarmi meglio.
"Ah subito."dico prendendo il mio banco unendolo con il primo che incontro: quello di Grace.
"Bene, vedo che hai scelto la compagna che continuavi ad ammirare nonché la mia alunna migliore."dice guardando fiera Grace che non solleva lo sguardo dal libro se non per guardare la lavagna dove ci sono le cose scritte che solo lei sta copiando.
"Guarda che c'è scritto anche sul libro."dico osservando il suo quaderno pieno di scritte.
"Lo so."risponde solamente senza degnarmi di uno sguardo.
Okay, forse era meglio se stavo zitto.
La cosa che mi incuriosisce di più su di lei è la sua aura: non è bianca e lucente  come quella di Scott, il mio acerrimo nemico, ma è quasi grigia.
È molto strano questo fatto, è  come se avesse commesso dei peccati, cosa che gli angeli del Paradiso non fanno mai.
"Puoi cortesemente smettere di fissarmi?"dice dandomi una veloce occhiata.
"Ti metto imbarazzo o soggezione?"chiedo voglioso di avere una corversazione con lei.
"Fastidio, come una mosca che gironzola intorno mentre stai cercando di stare attenta."dice intenta a rileggere  quello che ha scritto morsicando il tappo della penna sopra ad essa.
"Interessante questo paragone."dico continuando a fissarla.
"Allora... Scott ti ha già chiesto di uscire."aggiungo vedendo che non diceva nulla.
"Chi?"mi chiede voltandosi con una faccia confusa.
"Scott."ripeto il nome.
"E sarebbe?"chiede, a quanto pare Scott non ha fatto breccia nel suo cuore siccome non si ricorda nemmeno il suo nome.
"L'angelo biondo,occhi azzurri...hai capito, no?"dico iniziando a gesticolare, cosa che non ho mai fatto,dovrei preoccuparmi?
"Ah, non mi interessa."dice ritornando a prestare l'attenzione sulla professoressa che mi sta guardando malissimo che io ricambio con un sorriso e saluto con la mano.
"Signorino Jude, se non vuole ascoltare la lezione può uscire benissimo, potrà continuare lì il suo discorso lì invece di continuare a disturbare Grace e tutti noi."dice la prof dopo i miei gesti educati.
"Ma come faccio a fare un discorso da solo? Ho bisogno di qualcuno."dico mettendola in crisi, amo farlo con i professori che si credono intelligenti ma invece non lo sono.
"Significa che parlerai da solo."dice dopo un po'.
"E se venisse con me Grace, non sia mai che poi vandalizzo la scuola."dico con un sorriso furbo.
"Hai ragione, Grace vai con lui, non ti segnerò l'assenza."dice aprendoci la porta, che gentile.
"Grazie mille, non potevi farti i fatti tuoi e uscire dalla classe da solo?"dice avviandosi da qualche parte con me dietro.
Che bel culo!
"Ma stavamo parlando, non lascio mai le cose a metà."puntualizzo.
"Di cosa stavamo parlando di così importante?"dice aprendo il suo armadietto, il numero 90.
"Il numero della paura."esclamo con un sorriso furbo in viso.
"Beh a qualcuno doveva pur essere assegnato questo numero."dice facendo spallucce, questa ragazza è fin troppo indifferente...
"Stavamo parlando di Scott, sai di essere la prima persona ad averlo rifiutato?"dico appoggiandomi agli armadietti.
"Dovrei?"chiede guardandomi per la prima volta in viso.
"Senti ora io devo  ripassare per la verifica della prossima lezione, cerca di non combinare disastri,ti supplico!"dice avviandosi in qualche aula mentre io la osservo da dietro, è  una ragazza bella, misteriosa, indifferente, è come se fosse  una sfida ormai per me.
"Lasciala stare Hill."dice una voce alle mie spalle mentre io sono ancora intento ad osservare l'angelo.
"Ciao Preston, mi chiedevo quando saresti venuto."dico girandomi lentamente verso di lui.
"Non lo ripeterò un'altra volta, lasciala stare a meno che non vuoi un pugno."dice facendomi ridere leggermente.
"Un angelo del Paradiso che mi minaccia? Serio? Comunque non vedo il perché dovrei lasciarla stare, ti sei per caso offeso perché ti ha rifiutato?"dico avvicinandomi a lui sovrastrandolo  con la mia altezza maggiore di pochi centimetri.
"Non ha bisogno di te, è un angelo del Paradiso."dice mantenendo lo sguardo.
"Allora avrebbe bisogno di te?"chiedo beffardo.
"Ragazzi andate subito dal preside! Qui non si tollerano risse!"dice la vicepreside vedendo che tra poco ci stavamo per picchiare.
"Ma non abbia alzato neanche le mani..."dice Preston visibilmente preoccupato.
"Che c'è Preston? Hai paura del preside?"chiedo avviandomi già nell'ufficio del preside con sottofondo le urla di quella stupida prof.

               NOTA AUTRICE

Allora come vi è sembrato Jude e Scott?
Che ne pensate del capitolo?
Ciao!

OPPOSED( In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora