11. Adorabili risvegli e appassionati baci.

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Sentii la sveglia suonare nella camera silenziosa. Aprii gli occhi e subito venni invasa dai tiepidi raggi del sole che si erano infiltrati dalla finestra.

Avevo decisamente caldo.
Harry era finito per avvolgersi su di me durante la notte. Le sue gambe erano intrecciate alle mie e il suo torace era appoggiato sulla mia schiena. La sua pelle era tesa, così come i suoi muscoli.

Mi allungai per vedere l'ora: sette in punto. Saremmo dovuti andare al lavoro.

Mi voltai verso Harry che si mosse infastidito. Sul suo viso, era disegnata un'adorabile espressione corrucciata.

-"Harry..Svegliati, dobbiamo andare in ufficio."- gli dissi dolcemente.

Lui farfugliò qualcosa con una bellissima voce impastata dal sonno. Alzò il viso dal cuscino e guardò la sveglia.

-"Scordartelo, ragazzina."-

Si rimise tranquillo sul letto.

Irritata, cercai di districarmi dal suo corpo, troppo forte e pesante.

Non avevo mai fatto tardi al lavoro e non avrei iniziato oggi per colpa sua. Mi stavo divincolando freneticamente, quando Harry mi prese entrambi i polsi e mi portò involontariamente sui suoi fianchi.

Aprì gli occhi verdi, illuminati dal sole. Non ebbi la forza di muovermi o di oppormi. Era bellissimo e dannatamente eccitante.

Si era svegliato e mi guardava con un ghigno in volto.

-"Smettila di sorridere."-

-"Non lo stavo facendo"- squittì imbarazzata, mentre le mie guance si tingevano di rosso.

-"Sì, invece."-

Mi mossi a disagio sopra di lui. All'improvviso mi resi conto che sotto di me, si era creata velocemente un'erezione. Spalancai la bocca, scioccata.

-"Oddio, ma che diamine..?"- dissi scendendo dalle sue gambe.

Lui scoppiò in una risata divertita.

-"Mi dispiace, ma è mattina."-

Harry continuò a ridere maliziosamente mentre mi seguiva con lo sguardo.

Mi alzai dal letto irritata e camminai verso il bagno. Iniziai a preparare la stanza per fare una doccia.
Sbuffai, arrabbiata. Mi stava facendo fare tardi con le sue mosse da ragazzino.

Sentii dei passi dietro di me, raggiungermi. Harry mi prese la mano e mi girò verso il suo corpo.

-"Mia madre è appena arrivata, dovremmo passare del tempo con lei."-

Mi diede terribilmente fastidio ammettere che aveva ragione. Acconsentii, ma scossi la testa, non del tutto convinta.

-"Va bene, torniamo a dormire.."-

Il suo viso si illuminò. Mi sollevò velocemente da terra. Harry mi caricò su una spalla, mentre mi lasciavo trasportare dal suo buon umore.

Ci risistemammo sul letto e mi sembrò davvero di essere entrata in un mondo parallelo.

***

Quella mattina facemmo colazione con Anne. Harry era uscito di casa prima di me ed era tornato con un'enorme busta di Starbucks e Sky. Aveva portato fuori addirittura il mio cane.

Anne aveva paura della mia bellissima Husky e per questo Sky era finita per restare costantemente in terrazza.

Per tutta la mattina, Harry e sua madre avevano passato del tempo insieme.

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