Capitolo 13

4K 158 27
                                    

Nella foto Rachele, la fidanzata di Daniel.
Vederla sorridere, vederla ridere, mi fa battere forte il cuore. Lei è lei. Lei è l'amore della mia vita.

"Sei ritornato?" Mi chiede abbracciandomi.
"Vorrei stare per sempre con te, ma sai che lei sta per morire." Sospiro triste, molto triste.
Lei mi guarda e poi mi posa una mano sul volto.
"Ti aspetterò, basta che tu ritorni." Ammette e io le sorrido lasciandole un bacio sulla fronte.
Lei si stacca e va da suo padre che nel frattempo stava giocando al gioco cose nomi personaggi e animali con Stefan.

Tiro fuori il cellulare e noto che è tardissimo, devo andare da lei.
"Scusate, ora devo andare." Annuncio rovinando il clima di gioia che c'era fino a poco prima.
"Vengo con te" mi dice il padre di Violet, mentre quest'ultima tiene lo sguardo fisso su Stefan, forse tenta di sparire.

---

Il viaggio in macchina con me e il padre di Violet è molto silenzioso. Non abbiamo argomenti.
"Lasciami qui." Dice solo quando siamo davanti alla stazione dei treni. Io annuisco e lo faccio scendere, per poi dirigermi in velocità verso l'ospedale.

Ho sempre la sua immagine impressa nella mia mente.
Non la offusca niente.
Lei sa spegnere i demoni che ho dentro di me, ma allo stesso tempo mi fa ardere un fuoco interiore che potrei quasi infuocare il mondo.
Quando sto con gli altri penso a Violet, e quando sto con lei penso solo a quanto non vorrei mai lasciarla.

Corro nella stanzetta della mia ragazza e la vedo lì, dolorante. Mi si spezza il cuore a vederla così. Perché? Perché no, non la amo, ma ci tengo. So che se io avessi bisogno di aiuto lei ci sarebbe.
Anche io voglio esserci per lei.

"Daniel, sei tu?" Sento una voce flebile venire dalla bocca della mia ragazza.
"Sì, sono io." Mi siedo di fianco a lei sul lettino e mi viene un flashback.

"Sei talmente precisa che hai scritto pure la data, l'hai scritta bene o male nemmeno due settimane fa" le sorrido prendendole la mano, ma lei la sposta.

"Vattene"

"Per la prima volta mi innamoro davvero e vengo subito rifiutato" sbuffo ma non smettendo di guardarla.

"Sono stanca e ho bisogno di ripo..." Non le lascio finire che le mie labbra aderiscono perfettamente alle sue.

"Daniel, ci stiamo innamorando veramente?" Sussurra staccandosi dalle mie labbra. In risposta annuisco sorridendole.

"È grave?" Chiede preoccupata "insomma pochi giorni fa ci odiavamo a morte"

"È grave solo se le tue bellissime labbra non toccano le mie tra tre, due, uno.." sussurro sulle sue labbra per poi entrare in contatto con esse.

"Posso dormire qui vicino a te stanotte?" "Non penso ti lascino Daniel" "Non ho sentito la tua risposta quindi chi tace acconsente perciò dormirò qui" sorrido soddisfatto.

"Ho detto che non..." Le lascio un bacio a stampo veloce.

"Hai capito?" Mi chiede lei.
Io mi risveglio dai pensieri su Violet e guardo la mia ragazza.
"Scusa amore, non ti stavo ascoltando."
Lei chiude gli occhi e ripete.
"A cosa stavi pensando?" Mi chiede e io scuoto la testa da destra a sinistra.
"Stavi pensando a Violet, vero?" Sorride amara.
Io dissento, mentendo.

"Guarda che lo so, so che la ami. Forse io ti posso piacere fisicamente, ma non mi hai mai guardata come guardi lei. Ti brillano gli occhi quando senti solo il suo nome." Dice.
"Ma non è ver..." inizio ma lei mi blocca e continua a parlare.
"Quando morirò, tu potrai andare da lei. Non voglio che tu ti sentirai i sensi di colpa per avermi tradito in qualche modo. Sai, ho sempre fatto finta di essere una ragazza superficiale, che ama la moda e i ragazzi alti e muscolosi. Non sono così io." Sorride.

"Ma perchè fingi di essere una persona che non sei?" Le chiedo.
"Beh, forse ho paura di rimanerci male. Io ti amo tanto Daniel. Ti amo così tanto da permetterti di lasciarti andare, scappare da lei. E se per qualche miracolo sopravvivessi, dovresti comunque andare da lei. Non potrei vederti la mattina e pensare che tu non sia felice, che tu pensi a lei." Sospira e mi guarda.

So che con lei potrei essere felice, so che potrebbe essere la moglie perfetta, ma non è ciò che voglio. Non riuscirei mai a dimenticare Violet, ci ho provato per cinque anni e non ce l'ho fatta. Mi tocca tantissimo il fatto che proprio la mia ragazza mi abbia dato la possibilità di andarmene da lei, rinuncia alla sua felicità per la mia. Vorrei poterla amare, ma per quanto ci provi, il mio cuore, la mia anima e la mia mente sono da un'altra parte. Io per Violet voglio lottare, voglio viverla.

"Sei una grande persona Rachele." Ammetto baciandole la mano.
"È bello sentirtelo dire da te. Ti chiedo solo il favore di starmi vicino, in questi ultimi mesi, mi basta come amico." Sussurra e io annuisco sorridendo.

Mi distendo di fianco a lei e la abbraccio sollevato dal fatto che tra poco potrò ritornare da lei.

Una casa per due//Daniel Sharman[COMPLETATA]Where stories live. Discover now