Capitolo 7

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I miei occhi sono puntati su di lei, che continua, da più di dieci minuti, a parlare con Matt di qualcosa che la rende seria.
Violet mi scopre e mi lancia un'occhiata.
Matt segue lo sguardo di sua moglie, anche se fa davvero male dirlo, e mi vede.

Se è felice di vedermi? Oh! È una pasqua!
Mi osserva e viene dritto verso di me che ho ancora la mano del piccolo Stefan aggrovigliata alla mia.

Violet lo segue mentre continua a procedere verso di me.

"Allora... Daniel, come è andata in prigione?" Esorta Matt con un ghigno che prenderei volentieri a schiaffi.
"Bene." dico secco cercando, con la coda dell'occhio di guardare Violet.
"Posso rubarti due secondi Stefan?" Continua quel tonto.
Io annuisco e mi allontano, non prima di aver squadrato lei.
-
In poco tempo raggiungo la villa in cui si terrà il pranzo.
É enorme e bellissima.
I muri esterni sono di color panna e l'interno è molto rustico.

Cerco il suo sguardo ma non la vedo.
"La smetti di lasciarmi sola?" Una voce mi fa voltare.
La mia ragazza.
"Perdonami. Stavo parando con lo sposo." Mi giustifico.
Lei mi guarda e poi sorridendomi mi da un bacio casto sulle labbra.
È indubbiamente una donna bellissima, l'ho sempre detto.
Ma Violet, è proprio a un altro livello.
Ora che è una donna è ancora più sexy, più attraente, intelligente, ammiccante, bella.

Quando abbasso lo sguardo sulle sue labbra, mi perdo. Vorrei sfiorarle, toccarle e baciarle.
Non posso immaginare di provare le stesse emozioni per una donna che non sia lei.

"Daniel!" La voce inconfondibile di Stefan mi distoglie dai miei film mentali.
"Oh mi sei mancato mocciosetto." Dico andandogli incontro e prendendolo in braccio.
"E lei chi è?" Stefan la guarda storto.
"Sono la sua ragazza." Gli sorride lei fintamente.
"Ma no! Guarda che a Daniel non piaci! Lui ama mia mamma!"
Io mi pietrifico.
La mia ragazza dilata le pupille.
"Che vuol dire?" Chiede confusa.
"Non hai mai visto come diventa buffo Daniel quando la vede? Prima trema come un ghiacciolo, poi inizia a sudare e infine si mette una mano nella palla di paglia che ha in testa." Ridacchia Stefan.

Non mi ero mai accorto di essere così stupido.
La mia ragazza sta per fare una domanda quando il telefono le suona ed è costretta ad andare via.

"Ora il ballo tra lo sposo e la sposa" sento dire all'altoparlante.
Parte thinking out loud di Ed Sheeran.
Io e Stefan ci avviciniamo per vedere meglio la scena.
Loro due. Da soli. Che ballano. Vicini.
"Non preoccuparti paglione, ho un'idea" mi sussurra Stefan.
Non so perché ma ho un brutto presentimento.
"Mamma! Mi scappa! Mi scappa!" La musica si ferma e tutti guardano Stefan.
Io mi trattengo dal ridere a stento, mentre Violet è rossa come un pomodoro.
Tutta la gente è ferma a guardare Stefan, alcuni con uno sguardo divertito, altri sono semplicemente allibiti.

L'angelo corre da suo figlio e lo porta in bagno.
Matt si guarda attorno imbarazzato, e io decido di andare in bagno con loro.
-
"Serve una mano?" Chiedo.
"Che ci fai qui?" Chiede Violet fredda.
"Viene a darci una mano." Dice ovvio il mocciosetto.
"Non ti scappa niente Stefan! Mi hai fatto fare una figura di..."
"Merda" finisco.
"Zitto tu!" Mi intima e io non riesco a trattenermi dal ridere.
È così bella anche quando è incazzata.
Stefan ride e io pure.
Violet si mette una mano sulla fronte massaggiandola e per poi uscire sospirando, con Stefan tra le braccia.

Dopo qualche ora, la nonna di Stefan lo ha portato a casa, molti invitati sono andati via e Matt è corso a dare una mano al suo amico che stava al piano terra della villa.

"Hai visto Violet?" Chiedo in giro, ma la risposta è sempre la stessa:no!
Dopo qualche minuto, però, la trovo. Sulla terrazza della villa con le braccia sotto il seno che guarda la luna.
"Allora, sei sposata..." inizio.
Lei si volta di scatto, probabilmente non se ne era accorta di me.
Mi accenna un sorriso e annuisce.
"E sei contenta di esserlo con lui?" Le chiedo ancora.
Lei mi guarda di scatto.
"Perché non dovrei esserlo?" Dice imbarazzata.
"Perché io non lo sono." Sputo.

Lei mi continua a guardare con i suoi occhi penetranti e dopo qualche istante mi lascia un bacio casto sulla guancia.
La mia pelle inizia ad infuocare, mi ritornano in mente tutti i ricordi come se fossero un nastro infinito.
Lei si allontana per rientrare ma io le afferro il braccio e la faccio voltare.

Il suo petto è attaccato al mio e i nostri volti sono distanti di neanche cinque millimetri.

"Non mi puoi lasciare così, cara Violet" le dico sorridendo.
"Oh sì che posso. Chi me lo vieta?" Sbuffa cercando di staccarsi da me, ma invano perchè la mia presa è troppo forte.

"Io" sussurro per poi prenderle il volto e baciarla.
A quel tocco sento un'esplosione di emozioni contrastanti.
Come ho fatto a vivere tutto questo tempo senza di lei?
Sono completamente perso.
Lei è la mia rovina.
Lo sarà in eterno.

"Non possiamo" sussurra tra un bacio e l'altro.
Ma io non le do retta.
"Basta Daniel!" Sbotta mettendo le mani davanti al petto e spingendomi via.
"Sono sposata da nemmeno un giorno! E tu... tu sei fidanzato! Con una ragazza bellissima! Cosa vuoi da me!" Urla ma non troppo forte per non farsi sentire dalle altre persone.

"Voglio te. È da cinque anni che ti desidero. È da cinque anni che ti voglio come non ho mai voluto nessuno. Sono stato in cella per qualche anno e dopo ti ritrovo a lavorare come segretaria di uno che ti guarda il culo costantemente e sposata con uno che pensavo fosse il mio migliore amico! Sai quanta rabbia mi fa vederti con un altro uomo? Mi fa incazzare perché ti vorrei tutta per me! Ma non posso! Merda!" Sbraito sferrando un pugno sulla ringhiera della terrazza.

Violet si avvicina a me, mi sfiora la spalla e poi mi sussurra:
"Sono passati tanti anni, le persone cambiano, migliorano, peggiorano, diventano più fredde, più buie e più ghiacciate. Io non amo Matt. Non amo nessuno, oltre che Stefan. Ti ho amato, con tutta me stessa. Ma nonostante mi sforzi, ogni volta che ti vedo, mi ritorna in mente quell'immagine. Non ti riuscirò mai a perdonare del tutto, perché ciò che mi hai fatto non lo augurerei a nessuno. Mi dispiace Daniel, ma tra me e te, non ci può essere altro che una semplice conoscenza." 

Poi se ne va, lasciandomi lì.
Con il cuore in mano, ormai scalpito dal ghiaccio che solo lei sa sciogliere.

Una casa per due//Daniel Sharman[COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora