Capitolo 10

3.8K 176 19
                                    

Questo è un capitolo di passaggio, quindi perdonatemi se è corto.

"Ora è meglio continuare a lavorare" sussurra Violet allontanandomi da lei.
"Non serve ora." Dico riprendendola a baciare.
"Dio Daniel! Se entra qualcuno siamo morti!" Continua staccandosi del tutto da me per sedersi sulla scrivania.
"Questa possibilità allora?" Le chiedo.
"Tu lasciala e io lascerò lui" dice con un sorriso.

È difficile non guardarla e, soprattutto dopo aver sfiorato di nuovo le sue labbra, la voglia di baciarla di nuovo è tanta.
-
Uscito dall'ufficio decido che è ora di mettere fine alla relazione tra me e la mia ragazza, perché non ha senso continuare a prenderci in giro, quando il mio cuore è di un'altra donna.

Arrivato a casa chiamo il suo nome ma lei non risponde. All'inizio penso sia andata a fare un'intervista o un servizio fotografico, ma poi la trovo sul divano con le lacrime sul viso e il sangue colante dal naso che le riga le labbra.

"Santo cielo, Daniel! Chiama l'ambulanza, sto malissimo!" Dice con voce flebile.
Mi precipito al telefono e chiamo più velocemente che posso.
Appena mette giù decido di portarla io stesso all'ospedale.
La metto in macchina piano piano e poi sfreccio via come un razzo.
"Daniel?" Sussurra in macchina.
"Sì?" Le rispondo.
"Promettimi una cosa."
"Qualsiasi cosa" le rispondo.
"Promettimi che qualunque cosa succeda, tu non mi abbandonerai."

Io la guardo. La mia mente pensa a Violet, al fatto che oggi avrei dovuto lasciarla, e invece sono qui.
Nonostante io non l'abbia mai amata, io le voglio comunque bene e non posso lasciarla morire, soprattutto se ha qualcosa di grave.

"Non ti abbandonerò. Stanne certa." Le sorrido e lei mi sorride a sua volta.
Appena arriviamo i dottori la prendono subito e poi la portano in un reparto, non permettendomi di entrare.
-
Dopo due ore sono ancora in sala d'attesa che aspetto notizie di lei. I pensieri sono rivolti a Violet e alle sue parole: lascia lei e io lascerò lui.
Ora, però, non posso lasciarla, ora più che mai le devo stare vicino. Anche se il mio cuore è da un'altra parte, la mia mente deve concentrarsi esclusivamente su di lei.

Dopo qualche minuto un dottore esce, e, con una faccia sconsolata si toglie gli occhiali per poi comunicarmi:
"Nadine ha un cancro al cervello."
E lì il mondo mi crolla addosso.

Una casa per due//Daniel Sharman[COMPLETATA]Where stories live. Discover now