8.

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Andrew
Il professore di matematica ebbe la simpatica idea di mettere il test della mia vita subito dopo Halloween. Il che fu davvero da stronzo perché ero veramente nervoso per quello stupido compito. Ed era strano, perché di solito non pensavo tanto alla scuola. Ero un atleta facevo il minimo indispensabile per non farmi bocciare.
Ma per quel test mi ero impegnato, avevo sopportato Leeroy, e per di più tutti continuavano a ripetermi che da quella cavolo di B dipendeva il mio futuro.
Avevo tutti i migliori motivi per essere nervoso! E a metterci il carico c'era anche la festa in maschera di Halloween di Jillian. Una specie di evento a Fort Hale.
- Dovremmo vestirci in coppia - esclamò proprio lei mentre eravamo seduti in mensa, il mio braccio appoggiato contro lo schienale della sua sedia, mentre fingevo di ascoltarla.
Taylor disse allegra
- L'anno scorso come eravate travestiti? -
- Romeo e Giulietta -
- Che romantici!! -
Che palle.
- Dai Drew! Hai qualche idea? -
Iniziai a giocherellare con l'insalata, lo stomaco chiuso
- No -
Nella tavolata scese un silenzio pesante, poi Jillian appoggiò il mento sulla mia spalla
- Non pensare al test andrai bene -
La guardai e trovai solo la voglia di chiudere in fretta quel discorso per tornare a parlare della sua festa, così le rivolsi il sorriso più falso del mondo, e l'accontentai
- Che ne dici di Grease? -

Leeroy
- Dovremmo andare alla festa di Brad -
Diedi un tiro alla sigaretta e sputai fuori il fumo, prima di voltarmi a guardarla con un sorriso sornione sul viso. Sunny era seduta su uno dei gradini in cortile con le gambe lunghe appoggiate sulle mie e un vasetto di macedonia fra le mani infreddolite. Era l'ora di pranzo e avevamo deciso di passarla fuori anche se faceva freddo e il cielo era grigio perché io avevo voglia di fumare e a lei non piacevano le persone.
- Tu vuoi solo limonare con Brad, non ti importa nulla della sua festa -
Il suo volto si fece paonazzo mentre mi arrivava un calcio facendomi ridere.
Molto meglio starsene li fuori al freddo e al gelo piuttosto che dentro a sentire tutta la scuola che non faceva altro se non parlare della festa di Jillian Edwards. Per fortuna questa volta Sunny non mi aveva proposto di andare a quell'orrendo rito pomposo. L'avrei mandata al diavolo e a fanculo la nostra amicizia.
- Lee.. -
- Odio Halloween -
Sunny rise conoscendomi bene
- Lo so ed è strano! Sei inglese! -
- Non mi piace ciò che piace a tutti, è una questione di principio -
- È un principio stupido, ma va bene lo accetto, ma quella di Brad non è una vera festa di Halloween! È solo una festa! -
La osservai e le sorrisi
- Vuoi davvero limonare con lui eh? -
- Farò finta di non sentire. -
Che palle.
Sbuffai pesantemente perché le fosse ben chiaro che non avevo affatto voglia di accontentarla. Poi borbottai
- Fa un po come ti pare -
Sunny sorrise felice.
Alla fine vinceva sempre lei.

Andrew
Quando vidi Leeroy appoggiato a un muro del corridoio tutto preso a leggere un libro, dovetti ricordarmi come si faceva a respirare.
Ero agitato e per più di un motivo ben valido e questo bloccava l'aria nei miei polmoni e mandava il sangue dritto al cervello.
Strinsi tra le mani sudaticce il foglio che avevo in mano e mi avvicinai
- Quel giornaletto porno è troppo impegnativo per te Daves? -
Vidi un sorrisetto incurvargli le labbra ancor prima di sollevare lo sguardo. Poi mi guardò appoggiando la testa contro il muro e la mia agitazione crebbe.
- Harrison, che diavolo vuoi? -
Deglutii e abbassai lo sguardo, mi osservai per un po la punta delle scarpe, poi gli tesi il foglio, lui lo guardò confuso e mise il libro nella borsa e categorico disse:
- Se lì sopra c'è disegnato un cuore con una freccia e una L e una A, beh puoi tenertelo! -
Impassibile lo osservai per qualche secondo
- Sei un coglione. -
Lui ghignò e prese il foglio ma prima di vederlo chiese
- Non è una poesia vero? -
La mia faccia dovette spingerlo a credere di non avere una risposta e si decise a guardarlo, poi mi fissò sorpreso
- Matematica? -
- I miei esercizi, puoi correggerli? -
Mi osservai intorno per essere certo di non avere troppi curiosi nelle vicinanze e poi i miei occhi tornarono su di lui, che mi stava sorridendo intensamente
- Hai paura -
- Cosa? -
Sorrise, ma non in maniera ironica, piuttosto direi lieve, quasi come una carezza
- Hai paura del test -
Sentii le mie guance scaldarsi
- Ma sei fatto? -
Alzò gli occhi al cielo e prese la sua penna rossa prima di andare a sedersi sulle scale all'angolo, ignorandomi.
Esitai un secondo poi andai a mettermi vicino a lui, appoggiai le braccia incrociate sulle ginocchia e attesi con il battito del cuore accelerato che finisse di controllarli.
Non avrei mai ammesso con lui di provare un sentimento così debole come la paura, ma pareva averlo capito facilmente e questo un po mi spaventava. Deglutii piano e provai ad immaginare quanto mi avrebbe preso in giro se mi avesse visto conciato come Danny Zuco. Per fortuna non era mai venuto alla festa di Jillian.
Non sopportavo l'idea che mi trovasse ridicolo.
- Fatto -
Voltai veloce la testa verso di lui
- Allora? -
- Solo un errore -
Tirai un sospiro di sollievo e sorrisi, dovevo essere arrossito perché sentivo la mia pelle più calda
- Bene -
Allungai una mano per riprendermi il foglio, ma lui lo tirò di lato impedendomelo, lo guardai accigliato e Leeroy serio disse
- Essere tesi per un test è giusto - sgranai sorpreso gli occhi e non riuscii a dire nulla. Mi guardò attentamente poi scosse leggermente le spalle - Ma avere paura non serve, si risolve tutto -
Poi lasciò il foglio e andò via, lasciandomi semplicemente sconvolto.

Broken HeartsWhere stories live. Discover now