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5/12/2023

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5/12/2023

Il giorno seguente Noemi si svegliò completamente frastornata.

Si diresse in bagno a darsi una sistemata.
Osservò il viso gonfio riflesso allo specchio: aveva pianto tutta la notte.

Si buttò sotto il getto caldo della doccia insaponandosi il corpo.
Continuava costantemente a pensare all'accaduto della sera precedente.
Le sembrava ancora così surreale.

Si sistemò ed andò in cucina, dove affondò il suo dolore in una tazza di latte caldo e qualche biscotto.

«Buongiorno Nenè» le stampò un bacio sul capo Kumo, come ogni mattina.

Lei accennò un sorriso notando poi come lo sguardo del ragazzo divenne subito confuso e preoccupato.

«È successo qualcosa?» le sussurrò non facendosi notare dagli altri, sapeva quanto la ragazza teneva ad essere riservata, e non voleva che tutti gli altri notassero le sue condizioni.

Annuì soltanto alzandosi poi dallo sgabello prendendo il ballerino per mano e portandolo nella stanza verde.

Uno difronte all'altro si sedettero sui letti.
«Io e Salvatore ci siamo presi una pausa» sospirò Noemi con un nodo in gola, abbassando il volto.

Kumo avvolse le sue mani attorno al capo della ragazza lasciandole umidi baci.

«Vedrai che supererete questa situazione. Ritornerete come prima» sussurra.

«Lo spero, mi sento persa senza di lui»

---

Ritornata da lezione Noemi seppe che le Celentano aveva convocato tutti i ballerini in studio.

Una nuova verifica.

Entrò di nuovo la lavagna della scorsa volta, però sta volta strutturata diversamente.

Elencati c'erano i nomi di tutti i ballerini con sopra delle caratteristiche:
-LINEE
-DEFINIZIONE E TONICITÀ MUSCOLARE
-COLLO DEL PIEDE
-MORBIDEZZA
-APERTURE
-PRESENZA SCENICA

La maestra avrebbe dato ad ognuno dei ballerini un voto per queste categorie, ritenute da lei la base della danza.

Fecero in contemporanea delle dimostrazioni per dare alla maestra la certezza del voto pensato.

Andarono per ordine iniziando dalle linee, dopodiché si osservò la muscolatura, il collo del piede, dimostrarono quanto fossero morbidi i loro movimenti e quanti ampie le loro aperture, infine si fecero dei commenti generali sull'espressività.

Noemi: 9-6.5-10-9.5-10-9

Capì che doveva migliorare sulla tonicità muscolare, per il resto fu contenta.

Tornati in casetta i ballerini si lamentarono leggermente di alcuni voti, ma Noemi non si immischiò nel discorso, non era mentalmente stabile per entrare nel dramma o tantomeno per litigare.

Così si diresse in camera dove, lavata e profumata, si distese sul letto con il computer sulle gambe per controllare le coreografie che avrebbe portato in puntata.

«Disturbo?» Giovanni bussò allo stipite della porta affacciandosi per osservare la ragazza.

«No, entra pure» sorrise; in realtà avrebbe tanto voluto passare del tempo da sola in quel momento, ma non voleva di certo far rimanere male il ragazzo.

Lui andò a sedersi accanto a lei, appoggiando la schiena al cuscino.

«Cosa guardi?» domandò curioso osservando lo schermo del computer.

«Le coreografie per la puntata» rispose mandando avanti il video che aveva precedentemente stoppato.

Stettero così, uno accanto all'altro, fino alla fine dei video.

«Ti va di mangiare qualcosa?»

«Non sappiamo cucinare» sospirò lei facendo ridere il ragazzo.

Sbuffarono entrambi affondando la testa sul cuscino.

«Hai un'aria un po' triste oggi, vero?»

«Mh si» mugugnò lei vagando lo sguardo in giro per la stanza.

«Cosa c'è che non va?»

«Io e Salvatore siamo un po' in crisi...»

«Mi dispiace» disse stampandole un bacio sulla fronte.

«Io adesso devo andare a pulire» disse la ragazza alzandosi dal letto per poi salutare il ragazzo e dirigersi nella stanza rossa per chiamare Salvatore: avevano ancora i turni di pulizia insieme...

«Petit dobbiamo pulire» il tono in cui lo disse calò velocemente alla vista del cantante steso sul letto accanto a Lucia.

«Arrivo subito» rispose con tono nervoso seguendo poi la mora in cucina.

«Vado a prendere la roba» disse dirigendosi nello sgabuzzino.

Il ragazzo silenzioso la seguì per aiutarla.
«Dammi»

«Ce la faccio» rispose lei.
Aveva due scope, uno secchio, stracci, guanti, sapone, spugne...ma troppo orgogliosa per farsi aiutare da lui.

Fece per uscire ma, sbattendo contro il ragazzo, le cadde tutto per terra.
«Cazzo!» sbottò.

«Lo sapevo» commentò lui a denti stretti abbassandosi per raccogliere le cose.

Improvvisamente le loro mani si sfiorarono per prendere la spugna a terra.
Alzarono immediatamente i volti ed i loro sguardi si incrociarono.

Erano a pochissima distanza uno dall'altro, per poco i loro nasi si toccavano.

Noemi senza esitare si buttò leggermente in avanti e...

«Stiamo perdendo tempo, andiamo» il ragazzo di scatto si alzò e tornò dentro in casetta.

Noemi si sfregò le mani sul volto sospirando prima di rientrare anche lei.

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Ei, sono viva! Scusate l'assenza.

Adesso recupero un po' di capitoli.

xoxo<3

𝐏𝐔𝐑𝐏𝐋𝐄-𝙋𝙚𝙩𝙞𝙩Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora