Magnifico difetto// Alex Wyse

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«Meriti delle spiegazioni. Certo non mi meraviglio, riportando a galla l'argomento Cosmary. Nulla da togliere alla vostra di relazione, alla tua felicità. Ma avrebbe dovuto gestirla meglio, è sempre una ragazza in carne ed ossa con sentimenti nei confronti di uno stronzo. Poi se veri oppure più o meno forti dei tuoi non lo so, mi baso su quanto diceva lei.»

«Christian tu hai ragione, veramente, più di quanto immagini. Il discorso è che per Cosmary la motivazione c'era, il problema esisteva: ero io. Tutto questo invece non ha senso. Mi ha lasciato in un periodo in cui tra noi andava tutto bene. In uno dei momenti più belli e importanti della nostra vita insieme.»

Non riesco a mandarla giù questa pillola, Alex mi sta nascondendo qualcosa e lo credo fortemente. Ho imparato a conoscerlo, a decifrare i suoi gesti, leggere i suoi occhi...o ci sono problemi, oppure una verità troppo tosta da accettare.

«Ti ho visto giù Giulietta, tutti abbiamo notato che sei la stessa di sempre. Ti vogliamo bene e vederti così triste ancora, dopo che tutto sembrava essersi sistemato, ci dispiace molto. Noi ci siamo, non tutti magari perché alcuni sono stupidi, ma siamo una squadra e i componenti vanno sostenuti.»

«Anche io vi voglio tanto bene, nonostante le incomprensioni che ci sono state. E grazie Christian, grazie veramente. Sei fantastico.»

Bella chiacchierata, è servita come sfogo e modo per capire di non essere sola. Che c'è qualcuno per me.
Ma non è stata d'aiuto sull'essere puntuale, ho perso la cognizione del tempo e tra dieci minuti incomincia la mia prima lezione della settimana con Lorella. Merda.

«Buongiorno! Scusami Lorella ma stavo parlando con Christian, avevo bisogno di qualche parolina di conforto e non mi sono accorta del ritardo. Scusa, scusa, scusa.»

«Giulia ma tranquilla, sono solo cinque minuti! Sei proprio stupidina, forza accomodati. Queste paroline di conforto a cosa servono? C'entra Alex per caso? È stato ripreso più volte stamattina, dicono che era distratto.»

«Prima dell'inizio della puntata, gli ultimi minuti che abbiamo trascorso in casetta, l'ho visto strano ma pensavo fosse per l'ansia e l'emozione. Mi sono avvicinata contenta, ma non ha condiviso con me neanche il minimo dei sorrisi. Gli ho chiesto cosa non andasse, e mi ha lasciata dicendo che le cose tra noi non andavano bene. Bugia. Perché tutto andava a gonfie vele, non c'è stato nessun litigio nell'ultimo mese. Mi sta nascondendo qualcosa, e l'avermi rovinato la prima puntata del serale non glielo perdono.»

«Dovrò parlarci, e mi dispiace Giulia. Ma spero che questo non ti distragga dal nostro lavoro, non puoi mollare proprio adesso.»

«Ora iniziamo, cantami Destri. Mettici tutta l'emozione che riesci.»

All'improvviso sei volato via
Lasciando indietro una nuvoletta
Almeno meritavo una bugia, chessò
Almeno l'ultima sigaretta
Siamo due fiori cresciuti male
Sul ciglio della tangenziale
All'ombra di un ospedale

Te l'ho già detto una volta, mi ricordavi il mare
Le luci di Natale, gli schiaffi sul sedere e lo spazzolino uguale
La Panda manuale, bruciare in una notte come una cattedrale

E non è colpa mia
Se tutta questa luce, luce, luce, non ti illumina più dentro casa mia
E non è colpa tua
Se tutti questi destri, destri, destri, al muro non ci fanno ritornare lì

A quei momenti lì
A quando andava tutto a gonfie vele
E mi faceva stare bene
Che mischiavi romano e l'inglese

Te l'ho già detto una volta, mi ricordavi il mare
Gli occhiali di mia madre, le quattro del mattino
Le Winston Blue smezzate, le facce come zombie
Svegliarti mentre dormi, come le cazzo di zanzare

E non è colpa mia
Se tutta questa luce, luce, luce, non ti illumina più dentro casa mia
E non è colpa tua
Se tutti questi destri, destri, destri, al muro non ci fanno ritornare lì
A quei momenti lì

E non è colpa mia
Se tutta questa luce, luce, luce, non ti illumina più dentro casa mia
E non è colpa tua
Se tutti questi destri, destri, destri, al muro non ci fanno ritornare lì
A quei momenti lì
A quei momenti lì
A quei momenti lì
A quei momenti lì