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Ellen Brown

Cari lettori, mi rivolgo un'altra volta a voi, so di avervi spaventata, vi ho fatto credere che avrei avuto dato il mio ultimo bacio al mio amato professore, avete proseguito la lettura e avete costatato che non era cosi, per ora... siete voi che state leggendo il mio diario, la mia vita, ho solo 17 anni, non posso promettervi un finale da favola, non credo neanche a queste cose, come sapete. Voi continuate a leggermi, io però non vi prometto nulla, finirete con il cuore a pezzi?

Mi svegliai abbastanza presto, volevo andare nel mio nuovo posto preferito, la casa che aveva preso il professor Allen per noi due.
Mentre facevo colazione scrissi subito a James, dovevo ancora abituarmi a chiamarlo per nome, in intimità suonava abbastanza male chiamarlo professore, mi sforzavo di usare il suo nome, non era facile e dovevo anche stare attenta a scuola, avevo paura di sbagliarmi e di chiamarlo in un modo non adatto al luogo dove mi trovavo.
Dopo una decina di minuti James mi rispose, gli scrissi se ci potevamo vedere, disse di no, aveva delle riunioni. Questa era la scocciatura di frequentare un insegnate, anche quando la scuola era chiusa, lui doveva comunque andarci.
Se rimanevo chiusa a casa ripensavo solo hai problemi che mi stava causando Tommy, poi vedere sempre Lucas non era il massimo, era carino con me, ma il suo continuo dirmi che mi amava mi infastidiva e mi creava ancora più confusione, per fortuna i suoi domani sarebbero tornati dal viaggio.
Dovevo escogitare qualcosa, pensai e ripensai,la libreria! Forse lì avrei trovato Beatrice!
Mi sbrigai a finire la colazione, mi preparai al volo e tentai di uscire di casa

<< dove credi di andare? >> disse mia madre quando mi vide varcare la soglia di casa

<< vado in libreria >>

<< torna per pranzo, il pomeriggio lo passerai con noi >>

<< va bene mamma >>

Non ero sicura di trovarla, sapevo solo che frequentava spesso quella libreria. Appena arrivai, la vidi.

<< Ellen! >> disse posando il libro che teneva fra le mani

<< Beatrice >>

<< visto che ora sei qui ti va di fare una passeggiata? >> mi domandò lei

<< certo >>

<< la proprietaria della libreria non ama le clienti che osservano solo >> disse ridacchiando

<< lo avevo intuito dal suo sguardo >>

Parlammo dei nostri interessi, di cosa facevamo nel tempo libero e di come le nostre madri erano oppressive, avevamo molto in comune, mi sentivo a mio agio a parlare con lei, era come se la conoscevo da diversi anni.
Gli parlai dei problemi che avevo avuto nelle ultime settimane, gli parlai anche di James, gli avevo detto che era più grande di me, non gli specificai che era il mio professore di letteratura.

<< Ellen questo Tommy di cui mi stai parlando, è un maniaco >> affermò ridendo
<< per me dovresti denunciarlo >>

<< lo avrei già fatto, se lo facessi, i miei mi cambierebbero istituto e sopratutto James avrebbe dei problemi, lui è molto più grande di me >>

<< lo so Ellen, comunque non puoi vivere nel ricatto >>

<< hai ragione, non so proprio che fare >>

Passammo la mattinata a parlare, Beatrice cercava di aiutarmi con la questione Tommy, ma ogni soluzione finiva sempre con James che in qualche modo ci rimetteva, io non volevo assolutamente questo, dovevo solo aspettare e vedere come le cose si sarebbero evolute.
Si era fatta l'ora di pranzo, decisi di incamminarmi verso casa, squillò il telefono, era un messaggio del professor Allen, " ti aspetto al nostro posto", appena lo lessi i miei occhi brillarono dalla felicità, chiamai subito mia madre, volevo avvertirla che non sarei tornata a casa per pranzo, gli dissi che andavo da Beatrice.
Mentre mi incamminavo mi arrivò un'altro messaggio dal professore " Ellen, sono sotto la via di casa tua, ti aspetto qui", corsi più veloce che potevo, non vedevo l'ora. Era da questa mattina che volevo vederlo, mi mancava e sentivo che oggi sarebbe stata la giornata giusta, la giornata perfetta.
Vidi da lontano la sua macchina, corsi verso di lui e entrai

YES, PROFESSORWhere stories live. Discover now