Caterina è una sedicenne timida e studiosa, passa molti dei suoi pomeriggi, dopo scuola, al Globe Theatre, un pub di Milano, in compagnia del fratellino. Qui si alternano personaggi e situazioni curiose, talvolta grotteschi, a cominciare da sua zia Aria, una delle cameriere del Globe, sfaticata, disillusa, intrattabile e cinica, che crede di vivere in un mondo fatto solo di persone superficiali, tutte uguali, fuochi fatui, incapaci di guardare al di là del proprio naso, di apprezzare le differenze. Queste ombre si palesano solo al Globe, diventano caricature di sé stessi, assumono consistenza ed un nome, divenendo il riflesso ambiguo della società.