-Le persone possono redimersi, Daisy Ester Freeblack.- mi sforzai di ribattere, seppure sentivo la voce affievolirsi a ogni parola che mi sgorgava dalla gola secca e ferita. Il corpo esile e rivestito completamente di rosso sangue della ragazza iniziò a scuotersi in modo convulsivo, lasciandomi sgomento per alcuni istanti, poi rabbrividii quando la sentii. Una risata. La sua risata. Era così fredda e lontana, così sbagliata. -Oh. che sciocco che sei! Ma cosa mi sarei dovuta aspettare da uno come te? Dal figlio di un angelo perso nel passato? Credi ancora nelle favole, Alaric Bastian Castiel?- mi sbeffeggiò -Sei agonizzante ai miei piedi e continui a credere nelle storielle della buonanotte?- -Non sono storielle e tu dovresti saperlo.- ribattei severo, evitando le sue dita che mi avevano graffiato la guancia facendomi gemere. -Sei così stupido...- mormorò, e giurai che ci fosse qualcosa oltre all'ironia -Peccato che questa sia la realtà.- Con quelle ultime parole tirò indietro la mano, con le dita grondanti del mio sangue, pronta a spezzare la mia vita. I miei occhi d'oro non si chiusero ne si spostarono di un centimetro dai suoi d'argento. E in quel momento le nostre labbra, inspiegabilmente, si toccarono. 30 miglior posizione in SPIRITUALE
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