Quando Toti sputa in faccia a sua sorella Vanilla il segreto che ha ascoltato origliando una conversazione tra i loro genitori, sul campo da gioco, si sente potente e vittorioso. Finalmente è riuscito a sovrastare sua sorella nello stesso modo in cui lei sovrasta sempre lui. Ma ben presto il vuoto lasciato dalla bomba che ha sganciato torna a riempirsi, e lo travolge con un fiume di vergogna sotto il quale Toti non può far altro che piegarsi. Una vergogna che gli rosicchia il cervello, che non lo fa dormire la notte e alla quali lui sa esserci un solo rimedio: parlare con Vanilla. Chiederle scusa o almeno dirle qualcosa, fare quello che i fratelli maggiori fanno sempre in quei momenti bui che si presentano nelle vite delle loro sorelle. Perché per quanti litigi e incrinature possano presentarsi, l'amicizia tra fratelli è la più pura e preziosa che esista al mondo, quella che niente riuscirà ad eguagliare né a fermare, l'unica che dura fino alla fine dei tempi, in eterno. Ma così com'è la più potente, è anche la più fragile, capaci di inaridirsi e infrangersi se solo una piccola crepa viene lasciata a mettere radici senza manutenzione.