Mine [IN REVISIONE]

By Black_Queen__

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Ma, quando lo guardava, lei sapeva che quegli occhi color cioccolato nascondevano molto più di quello che pot... More

~Prologo
~Cap.1
~Cap.2
~Cap.3
~Cap.4
~Cap.5
~Cap.6
~Cap.7
~Cap.8
~Cap.9
~Cap. 10
~Cap.11
~Cap.12
~Cap.13
~Cap.14
~Cap.15
~Cap.16
~Cap.17
~Cap.18
~Cap.19
~Cap.20
~Cap.21
~Cap.22
Scusate...
~Cap.23
~Cap.24
Pagina Facebook♥
~Cap.25
~Cap.26
~Cap.27
~Cap.28
~Cap.29
~Cap.30
~Cap.31
~Cap.32
~Cap.33
~Cap.34
~Cap.35
~Cap.36
~Cap.37
~Cap.38
~Cap.39
~Cap.40
~Opinioni~
~Cap.41
~Cap.42
~Cap.43
~Cap.44
~Cap.46
~Cap.47
~Cap.48
~Instagram
~Cap.49
~Cap.50 • Ultimo capitolo •
▶Ringraziamenti▶
Sequel♡

~Cap.45

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By Black_Queen__

~Cap.45

"Perché, almeno una volta, anziché la cosa giusta, bisognerebbe fare la cosa che rende felici."

-Cit.

P.O.V LORELAY

-"Lorelay." la voce calma di mia madre fece eco nelle mie orecchie. Un gemito roco lasciò le mie labbra, dal momento che non avrei mai voluto lasciare il mio letto caldo quella mattina.

-"Mamma." borbottai, allungando una mano e tastando il materasso, afferrando subito dopo il morbido cuscino, per portarlo sulla mia testa, impedendo alla luce d'infastidirmi. "Lasciami dormire." continuai, richiudendo gli occhi che avevo aperto appena.

-"È mezzogiorno, Lorelay." si lamentò, togliendomi il cuscino dalle mani. Piagnucolai, prima di poggiare le spalle sulla testiera del letto, strofinandomi gli occhi. La sera prima mi ero addormentata abbastanza tardi, poiché volevo restare con Zayn. Mi scappò un sorriso al ricordo, era stato tutto così bello.

-"Okay, tra poco scendo." sbuffai, sbadigliando e scendendo dal letto; sobbalzai sentendo il freddo pavimento sotto i piedi. Lei uscì dalla stanza, mentre io entrai nel bagno della mia camera, sciacquandomi il viso con dell'acqua fredda, cercando di svegliarmi. Decisi di fare una doccia, dopo lasciai i lunghi capelli lisci ricadere sulle spalle, indossando degli shorts di jeans e un crop top bianco e nero che terminava appena sopra l'ombelico. Scesi al piano di sotto, entrando in cucina per fare colazione.

-"Finalmente, dormigliona." rise mia madre, che stava già cucinando il pranzo. Mio padre era seduto intorno al tavolo, tra le mani aveva il giornale di quella mattina; mi rivolse appena un'occhiata quando entrai in cucina. "Non pensare di fare colazione a quest'ora, ormai dovrai aspettare il pranzo." m'informò lei.

-"Ohw, ma io ho fame." mi lamentai, ma, prima che potesse rispondere, presi una delle confezioni di biscotti che aveva sicuramente comprato il giorno prima, sedendomi accanto a mio padre e mangiandone un paio.

-"Non sei più uscita ieri sera, Lorelay?" lui poggiò il giornale sul tavolo, guardandomi.

-"Uh, no, ero stanca, non avevo molta voglia di uscire." mentii, prendendo un altro biscotto e portandolo alla bocca.

-"Capisco." annuì, rivolgendo un'occhiata a mia madre, la quale sospirò pesantemente.

-"C'è qualche problema?" chiesi, notando i loro sguardi strani. Non capivo davvero cosa potessero avere. Loro mi guardarono per qualche secondo, dopo mio padre parlò.

-"In realtà si." ammise, sedendosi meglio sulla sedia. "Lorelay, sei sempre stata una figlia modello, non ci hai mai deluso e hai sempre preso le decisioni più giuste. Forse hai ragione, siamo troppo protettivi con te e non sei più una bambina, ma lo facciamo solo perché teniamo a te, perché vogliamo il meglio per nostra figlia." disse, guardandomi negli occhi. Assottigliai lo sguardo, non capendo cosa intendesse, dove volesse arrivare con quel discorso. Non sapevo se preoccuparmi o no.

-"Papà, non capisco." confessai, sinceramente, scuotendo leggermente la testa.

-"Ti sto solo dicendo che, forse, alcune volte esagero; dovrei fidarmi di te, lasciarti fare delle scelte, perché sei una ragazza con i piedi per terra e so che farai quelle giuste. E se non lo saranno, noi saremo sempre qui per te, saremo sempre la tua famiglia." concluse, sorridendo appena. Ero davvero confusa, non capivo a che si riferiva, non capivo il perché di quel discorso proprio in quel momento.

-"Seriamente, papà, se devi dirmi qualcosa, dilla e basta." scrollai le spalle, volendo arrivare alla conclusione. Lui sospirò, sembrò irrigirdirsi per un istante.

-"Ieri sera, ti ho vista con Zayn." il suo tono dolce divenne più duro, non appena pronunciò il nome del mio ragazzo. I miei occhi si aprirono di più a quelle parole, la mia bocca si socchiuse per dire qualcosa, ma la richiusi subito dopo, non trovando le parole adatte da dire.

Come potevamo non esserci resi conto di nulla? E, soprattutto, perché lui non mi sembrava arrabbiato? Perché mi aveva precedentemente fatto un discorso tanto dolce?

-"Papà, i-io..." balbettai, pensando a cosa potessi dire. Negare l'ovvio non mi sarebbe servito a nulla, se non a peggiorare la situazione. "Cos'hai visto?" mi arresi, pronta ad affrontare quel discorso con loro.

-"Ho visto abbastanza." disse, solamente. Lo guardai, spronandolo a continuare e a dirmi ciò che pensava. "Pensavo stesse fingendo, Lorelay. Credevo che volesse solo illuderti, giocare con te, e questo non potevo permetterglielo, sei mia figl-..." continuò, ma lo interruppi prima che potesse finire di parlare.

-"Lui non sta giocando con me, lui mi ama davvero." sbottai, irritata da ciò che aveva detto.

-"Fammi finire, Lorelay." mi rimproverò. "Ho detto che credevo facesse questo. Ieri, ho visto come si comportava con te, come ti guardava. Forse mi sono sbagliato su lui, non ho neanche provato a conoscerlo, avevi ragione. Ho deciso di dargli un'altra possibilità." sospirò, ancora. Mia madre si sedette accanto a noi, mentre io stavo ancora cercando di realizzare ciò che aveva detto mio padre.

-"T-Tu stai dicendo che...che possiamo stare insieme, che può venire qui quando vuole?" balbettai, cercando di trattenere il mio entusiasmo. Non potevo crederci, era una cosa che non mi aspettavo assolutamente, non adesso. Ma non poteva succedermi cosa migliore.

-"Non ho detto questo, ho solo detto che voglio conoscerlo meglio." alzò le spalle ed io mi voltai felice verso mia madre.

-"Tu sei d'accordo?" chiesi, in realtà sapevo già le risposta. Quando lei annuì, l'abbracciai istintivamente, come feci con mio padre, ringraziandoli per avergli concesso almeno una possibilità. Non vedevo l'ora di andare a parlare con Zayn, di dirgli ciò che era appena successo.

-"Che ne pensi di parlare di questo solo tra donne? So che avresti voluto farlo prima ma non te ne ho dato la possibilità." ammise, ed io annuii. Non sapevo se parlare con mia madre della mia storia con Zayn fosse giusto, ma avevo sempre avuto un rapporto speciale con lei, le avevo sempre confidato i miei dubbi ed avevamo sempre parlato di ragazzi, quindi, non credevo ci fosse nulla di male.

Mio padre fu costretto ad uscire dalla stanza, per lasciarci da sole. Mi sembrava tutto così surreale, non credevo che questo giorno sarebbe arrivato presto. Eppure, era successo. Io e Zayn ne avevamo passate tante, avevamo affrontato mille ostacoli e, adesso, era il nostro turno di essere felici, era arrivato il momento di avere il nostro lieto fine.

-"Mi dispiace per quello che è successo, Lorelay. Vorrei ricominciare con Zayn, potrete dimenticare ciò che è successo in passato?" chiese, mi sembrò davvero dispiaciuta in quel momento. Io le feci cenno di 'si' con la testa, ormai, ero diventata brava a dimenticare il passato, ad andare avanti. Avevo messo una pietra sopra cose peggiori, perché avrei dovuto arrabbiarmi con loro? Lo avevano solo fatto per me e, poi, si erano resi conto dei loro errori.

-"Certo." annuii leggermente, sorridendo appena.

-"Parlami di Zayn." mi chiese, dolcemente. Non sapevo cosa dire su di lui, mi sembrava così strano intraprendere quella conversazione con lei.

-"Zayn...lui è diverso dai ragazzi con cui sto di solito." iniziai a parlare, guardandando le mie mani. "Con lui sento di poter parlare liberamente di tutto ciò che mi succede, sento di poter essere me stessa. C'è sempre quando ho bisogno di lui, quando ho bisogno di parlare con qualcuno, lui è sempre pronto ad ascoltarmi. Riesce a farmi sorridere, anche quando sono davvero triste, è l'unica persona che riesce a farmi dimenticare tutto ciò che mi circonda e farmi pensare solo a noi. Con lui mi diverto, anche quando non facciamo nulla di particolare. Quando sono con lui, mi sento protetta da tutto, perché so che lui per me, per farmi stare bene, farebbe qualsiasi cosa. Non è il ragazzo perfetto, ma non m'importa, non potevo desiderare un ragazzo migliore, perché neanch'io sono il massimo. E questo gliel'ho ripetuto tante volte, ma dice sempre che per lui sono perfetta, riesce a vedere qualcosa di buono anche nei miei difetti e per me è lo stesso. Mi ha insegnato a combattere per le cose che per me sono importanti, mi ha insegnato ad essere forte. Ho scoperto cosa sia la felicità, grazie a lui, perché quando siamo insieme mi sento come non mi ero mai sentita con nessuno." confessai, mia madre tenne tutto il tempo gli occhi su di me. Mi resi conto che avevo sorriso inconsciamente mentre parlavo di lui.

-"E allora perché non vai da lui, Lorelay?" disse, sorridendo comprensiva.

-"Cosa?" chiesi, incredula. Mia madre mi stava chiedendo di raggiungere Zayn, doveva essere un sogno. Un incantevole sogno.

-"Va' da lui, raccontagli ciò che è successo e digli anche di venire a cena da noi, questa sera." continuò a cucinare, mentre io annuii velocemente, correndo fuori di casa.

Forse i miei genitori si erano resi conto del loro errore, come Liam il giorno prima. Quello poteva essere davvero il nostro nuovo inizio.

*

Bussai un paio di volte alla porta della piccola camera d'hotel, aspettando che qualcuno venisse ad aprirmi. Solo qualche secondo dopo, la figura del mio ragazzo apparve davanti a me; indossava solo dei larghi pantaloni grigi di una tuta, doveva essersi svegliato tardi come me. Prima che lui potesse parlare, avvolsi le mie braccia intorno al suo corpo, fin dove arrivavo, stringendolo a me. Sembrò sorpreso del mio gesto, ma ricambiò il mio abbraccio.

-"Buongiorno, piccola." ridacchiò, chiudendo la porta, quando mi allontanai leggermente da lui. "Cos'è successo?" chiese, riferendosi sicuramente al mio grande entusiasmo.

-"È fantastico, Zayn. I miei genitori...loro...vogliono vederti questa sera!" dissi, saltellando sul mio posto per la felicità. Gli occhi del moro si spalancarono alle mie parole, probabilmente era incredulo come lo ero stata io.

-"Cosa? Sei sicura?" aggrottò le sopracciglia, guardandomi. Nel frattempo, Harry, al quale non avevo ancora dedicato attenzione, stava guardando la scena.

-"Si, non potevo crederci neanch'io, ma è così! Mio padre ci ha visti, ieri sera ed ha detto che vuole conoscerti, che vuole darti un'altra possibilità." gli raccontai, avrei voluto abbracciarlo un'altra volta, ma lui non sembrò contento quanto me. "Non sei felice?" continuai, il mio tono era meno entusiasta di prima.

-"Certo che lo sono." sorrise appena, sapevo che non era sincero mentre lo faceva. Quello non era il suo solito sorriso.

-"Cosa c'è che non va?" chiesi, ormai tutta la felicità di prima era completamente scomparsa. Perché lui non era felice come lo ero io?

-"Nulla, amore, tutto questo è fantastico." portò le mani sui miei fianchi, avvicinandomi a lui per cercare di baciarmi. Mi spostai di lato, non permettendo alle nostra labbra di toccarsi.

-"No, Zayn. Adesso mi dici qual'è il problema." dissi, seria, mettendo le mani sul suo petto per allontanarlo leggermente e guardarlo negli occhi.

-"E solo che...non ti sembra strano tutto questo? Insomma, prima Liam, adesso loro; mi sembra tutto troppo semplice, Lorelay." sospirò, passando una mano tra i suoi capelli castani.

-"Stai dicendo che stanno fingendo? Perché dovrebbero farlo?" chiesi, spostando lo sguardo su qualcos'altro. Non potevo crederci, loro non potevano avermi presa in giro, non era possibile.

Non diedi a Zayn il tempo di rispondere, perché continuai a parlare. "Per una volta le cose possono essere facili anche per noi, no? Perché dobbiamo sempre pensare al peggio?" Zayn prese il mio viso tra le mani, facendomi riportare lo sguardo su di lui.

-"Hey, era solo un'ipotesi, okay? Solo un mio pensiero, non sto dicendo che sia vero." scosse la testa, sorridendomi leggermente.

-"Non è vero, io sono sicura che loro sono sinceri, come Liam." ammisi, lui annuì.

-"Va bene, piccola. Li conosci sicuramente meglio di me. E, magari, questa volta le cose si sono risolte da sole. Non possiamo essere sempre sfortunati." rise appena, ed io annuii lentamente.

-"Quindi questa sera ci sarai?" sussurrai; le cose sembravano star migliorando, non volevo che Zayn fosse così pessimista. Erano i miei genitori, non mi avrebbero mai fatto una cosa del genere.

-"Certo, è una cosa importante per me. Anch'io voglio riniziare con loro." le mie labbra si curvarono in un sorriso alle sue parole, prima che lui le premesse sulle sue. Quando ci allontanammo, salutai il riccio, con cui non avevo avuto il tempo di parlare.

-"Sei invitato anche tu questa sera, ovviamente." gli sorrisi, scompigliandogli i capelli e lui annuì.

-"Sono davvero felice per voi, sento che questa volta le cose andranno bene." ammise e sperai con tutta me stessa che fosse vero. Dissi ai ragazzi che dovevo tornare a casa, poiché i miei mi aspettavano per pranzare, ma Zayn mi attirò a se', non lasciandomi andare via.

-"Come diamine sei vestita?" chiese, il suo tono era duro. Ridacchiai per le sue parole, mi piaceva il suo lato geloso, era adorabile.

-"Ero vestita così a casa, non credevo che sarei uscita." mi giustificai, alzando le spalle. Lui sbuffò, cercando di tirare giù la maglietta per coprirmi.

-"Harry ti guarda il sedere da quando sei entrata." sbottò, dal suo tono era ben visibile il fastidio che provava.

-"Non è vero!" si difese il riccio, ma smise di parlare quando Zayn gli rivolse un'occhiataccia. Quest'ultimo sbuffò nuovamente, quando fallì ogni tentativo di coprire il mio corpo con i piccoli indumenti che indossavo, così cercò di nascondermi dietro di lui, facendomi ridacchiare ancora.

-"Adesso ti porto a casa." disse, dirigendosi verso la porta e trascinandomi con lui.

-"Posso andare a piedi, non ci vorrà molto." dissi, non volendo che uscisse solo per accompagnarmi a un paio di chilometri da qui.

-"No, ti è bastato venire qui vestita in questo modo. Potresti incontrare dei ragazzi e potrebbe succedere di tutto." disse, con premura. Mi sembrò di sentir parlare mio padre in quel momento, ma ormai neanche lui mi faceva questo tipo di discorsi, ero abbastanza grande per uscire vestita come più mi piaceva.

-"Devo salutare Harry!" squittii, cercando di liberarmi dalla sua presa ed andare dal ragazzo riccio, riuscendo nel mio intento. Lasciai un bacio sulla guancia ad Harry, uscendo poi dalla stanza insieme a Zayn, per andare nella sua auto.

-"Sei nervoso per questa sera?" chiesi, notando che fosse fin troppo silenzioso. Era così bello quand'era concentrato sulla strada davanti a noi. In realtà, era sempre bello.

-"Sono nervoso perché la mia ragazza esce di casa mezza nuda." sbottò nuovamente, mandandomi un'occhiata.

-"Ohw, ti ho già detto che è stato un caso, volevo solo vederti e raccontarti tutto, non ho mica pensato a come fossi vestita." mi lamentai, poggiando la mia schiena sul sedile dell'auto e portando lo sguardo fuori dal finestrino.

-"Certo, come dici tu." borbottò, restando concentrato sulla strada. Passarono solo un paio di secondi, prima che lui continuasse a parlare. "Comunque, sono anche un po' nervoso per questa sera, l'ultima volta che li ho visti, non è finita bene." disse, mi sembrò piuttosto preoccupato.

-"Non devi preoccuparti, Zayn. A loro piacevi, devi solo essere te stesso, le cose andranno bene questa volta." sorrisi, pensando davvero ciò che dicevo. Zayn fermò l'auto a qualche metro da casa mia, prevedendo che probabilmente ai miei genitori non sarebbe piaciuto sapere che mi aveva riportata lui a casa. Magari, avrebbero apprezzato quel gesto dopo oggi

-"Okay, lo spero." sorrise, mentre io mi avvicinai a lui per lasciargli un bacio sulle labbra. Zayn era davvero piaciuto ai miei genitori, il suo carattere gli era piaciuto, le cose si erano complicate solo per i pregiudizi che avevano su di lui.

-"A questa sera, bellissimo." lo salutai, scendendo dalla sua auto, sebbene avessi preferito trascorerre il pomeriggio con lui, come nei giorni precedenti.

-"A questa sera, principessa, ti amo." ricambiò, mentre io mi diressi a casa. Zayn restò a guardarmi finché non fui davanti la porta di casa mia, solo dopo, la sua auto si allontanò, non prima che io gli mandassi un bacio con la mano, ridacchiando.

Ne ero davvero convinta, si stava avvicinando il nostro lieto fine.

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