Mine [IN REVISIONE]

By Black_Queen__

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Ma, quando lo guardava, lei sapeva che quegli occhi color cioccolato nascondevano molto più di quello che pot... More

~Prologo
~Cap.1
~Cap.2
~Cap.3
~Cap.4
~Cap.5
~Cap.6
~Cap.7
~Cap.8
~Cap.9
~Cap. 10
~Cap.11
~Cap.12
~Cap.13
~Cap.14
~Cap.15
~Cap.16
~Cap.17
~Cap.18
~Cap.19
~Cap.20
~Cap.21
~Cap.22
Scusate...
~Cap.23
~Cap.24
Pagina Facebook♥
~Cap.25
~Cap.26
~Cap.27
~Cap.28
~Cap.29
~Cap.30
~Cap.31
~Cap.32
~Cap.33
~Cap.34
~Cap.35
~Cap.36
~Cap.37
~Cap.38
~Cap.39
~Cap.40
~Opinioni~
~Cap.41
~Cap.42
~Cap.43
~Cap.45
~Cap.46
~Cap.47
~Cap.48
~Instagram
~Cap.49
~Cap.50 • Ultimo capitolo •
▶Ringraziamenti▶
Sequel♡

~Cap.44

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By Black_Queen__

~Cap.44

"Ma lei gli disse di non lasciarsi ingannare dalle apparenze, perchè la vera bellezza si trova nel cuore."

- La bella e la bestia

P.O.V ZAYN

Non so cosa provavo, era una sensazione strana. Come se la mia vita dipendesse da una particolare cosa, come se, senza quella cosa, non avessi motivo di rimanere qui. Come se avessi mille motivi per morire, ma solo uno per vivere, quella cosa.

Quella cosa, per me, era Lorelay.

Senza di lei, mi sembrava di non essere nulla, di essere inutile, perché il mio scopo era quello di stare con lei, di proteggerla da tutto il male che si celava nel mondo. Per questo odiavo così tanto essere costretto a starle lontano. Eppure, sembrava che tutto fosse contro di me, di noi, perché tutti cercavano di portarmela via. Prima Horan, poi Perrie, adesso perfino i suoi genitori. E, noi, avevamo superato quelle mille difficoltà e ne stavamo affrontando altre. Il nostro amore ne era uscito illeso e lo avrebbe sempre fatto.

Ci dividevano solo pochi chilometri, pochi minuti di strada, dal mio hotel a casa sua, ma sembravano distanze incolmabili, era come se tra noi ci fossero mille barriere impenetrabili.

Mi trovavo nella mia stanza, in hotel, dov'ero tornato qualche ora prima insieme ad Harry. Avevamo trascorso entrambi davvero un pomeriggio magnifico, mi era piaciuto passare del tempo con gli amici di Lorelay, diversamente da come mi aspettavo. Io ed Harry avevamo cenato qui, poi avevamo iniziato a guardare un programma in televisione, ma ovviamente non avevamo capito granché.

Giravo il mio cellulare tra le mani, aspettando l'ora in cui sarei dovuto andare a casa della mia ragazza. Mancava ancora un'ora, ma non vedevo l'ora di rivederla. Non potevo vederla e non era giusto, non ce n'era motivo. Sapevo che aveva anche bisogno dei suoi spazi, ma io avevo bisogno di stare con lei, di stare con lei tutto il tempo. Sbuffai pesantemente, gettando la testa indietro, sul divano.

-"Tutto bene?" Harry mi guardò stranito, facendomi portare lo sguardo su di lui.

-"No. Credo che andrò prima a casa di Lorelay." ammisi, pensando che non ci sarebbero stati problemi se avessi anticipato di un'ora. Non avevo neanche voglia di andare in discoteca, non volevo, volevo semplicemente rimanere con lei, a guardare un film magari, a casa sua. Desideravo passare un'altra serata romantica, solo tra noi due.

-"Non ti avevo mai visto così, così legato ad una persona, intendo." disse, Harry, sorridendo appena. Io sbuffai per la seconda volta.

-"Smettila di fare lo sdolcinato, okay?" mi lamentai, alzandomi dal divano. Odiavo il modo in cui mi guardava, troppo dolce e comprensivo.

-"Zayn, qui lo sdolcinato sei tu." rispose, retorico, ridacchiando. Mi aveva appena dato dello sdolcinato, era incredible.

-"Io non sono uno sdolcinato." mi difesi, prendendo la mia giacca nera, per poi cercare le chiavi della porta.

-"Uh, io direi che lo sei." rise. Scossi la testa, uscendo dalla porta, prima che facesse una delle sue solite battute su quanto io fossi 'tenero e romantico'. Erano aggettivi che ormai mi ripeteva continuamente. Non ero un tipo romantico, ma con Lorelay mi veniva naturale avere questo comportamento, almeno adesso.

Entrai nella mia auto temporanea, una BMW nera; adoravo già quella macchina, mi ci sarei abituato presto. Erano le dieci, ma quando arrivai a casa di Lorelay le luci della camera dei suoi genitori erano accese, quindi pensai che fossero già lì. Bussai un paio di volte sulla porta, prima di vedere un paio di grandi occhi azzurri che sbirciavano fuori dalla finestra. Quando il suo sguardo incrociò il mio, Lorelay fu sorpresa di vedermi, guardandomi stranita. Le feci un cenno con la mano, prima che lei venisse ad aprirmi.

-"Cosa ci fai qui?" sussurrò, preoccupata, ma, prima che potesse continuare, premetti le mie labbra sulle sue, oltrepassando la soglia della porta per poi chiuderla dietro di me.

-"Volevo vederti." sussurrai a mia volta, allontanando le labbra dalle sue; mi era mancato baciarla. Lei sorrise leggermente alle mie parole, mordendosi il labbro inferiore, guidandomi, poi, insieme a lei, sul divano. Come avevo immaginato i suoi non erano al piano di sotto.

-"Mi fa piacere averti qui con me." farfugliò, facendosi stringere tra le mie braccia. "Però dobbiamo stare attenti, i miei sono di sopra, probabilmente staranno guardando la televisione, o leggendo." m'informò, io annuii.

-"Staremo attenti a non farci scoprire." conclusi, lasciando ancora una volta un dolce bacio sulle sue labbra.

-"Potevi avvertirmi che saresti venuto prima, comunque. Mi sarei vestita." Lorelay scrollò le spalle, guardandomi. Le accarezzai i lisci capelli biondi, prima di risponderle.

-"Mmh, non sono più molto convinto della discoteca." confessai, sperando che non si arrabbiasse. Ma era Lorelay e, d'altronde, io volevo passare una serata tra di noi e sapevo che anche lei lo preferiva.

-"Non ti va più?" chiese, era la cosa più dolce e bella di sempre in quel momento, ed era mia.

-"Vorrei passare una serata tra noi due, da soli. Magari guardando un film." scrollai le spalle, lei ridacchiò, annuendo.

-"Va bene, Malik. Solo, dobbiamo fare silenzio." disse, avvertendomi per la seconda volta e afferrando il suo cellulare, per avvisare Alessandra. Lei, ovviamente, non fu contraria, ma ci augurò di passare una bella serata e disse di non preoccuparsi.

-"Fatto?" le sorrisi, poggiando il mento sulla sua spalla mentre lei rimaneva seduta su di me, con la schiena che aderiva al mio petto. Lei annuì piano, girandosi per mettersi a cavalcioni su di me. "Come va con Liam?" chiesi. Non volevo più vederla triste per questo, odiavo vederla stare male e non poter fare nulla.

-"Meglio credo, oggi si è comportato normalmente con me e credo anche che tu gli stia simpatico." disse, lasciandomi un bacio casto. "Andiamo in camera mia? I miei potrebbero scendere." mormorò, allontanandosi appena da me. Annuii, alzandomi e seguendola al piano superiore. Lasciammo la porta della sua stanza socchiusa, spegnendo la luce e accendendo la televisione.

Mi sistemai sotto le coperte, sul letto, togliendo le scarpe e Lorelay fece lo stesso, stendendosi accanto a me. La sua testa era sulla mia spalla, prima che io le cingessi i fianchi con un braccio, avvicinandola e stringendola di più a me, sicuro che nessuno, in quel momento, me l'avrebbe portata via.

Le sue dita disegnarono lentamente dei cerchi sul mio petto, risalendo piano, per definire, poi, i contorni di un tatuaggio che si mostrava appena. I suoi occhi si assottigliarono mentre osservava una cicatrice poco visibile, a causa dei tatuaggi, vicino la spalla.

-"Com'è successo?" mormorò, guardandomi stranita. Io sospirai, ormai sapeva tutto di me, non avevo motivo di non dirle la causa.

-"Una rissa, in un bar. È successo poco prima di conoscerti, quel ragazzo era ubriaco e aveva una bottiglia." sussurrai, ricordando ciò che era successo quella sera. Quella volta, non ero stato io ad iniziare, ma lo avevo fatto solo per difendere un mio amico. Per fortuna, nessuno si era fatto gravemente male.

Gli occhi di Lorelay si aprirono più del solito alle mie parole, tornando a guardare la cicatrice. Le sue labbra morbide lasciarono una serie di baci sulla mia pelle danneggiata. Sospirai pesantemente, passando le dita tra i suoi capelli lisci. Lorelay era così dolce, nessuna prima di lei mi aveva trattato in questo modo; era sempre stato tutto molto rude.

-"Quando eravamo a Londra e uscivamo, Zayn, sembrava che la gente avesse...paura di te." ammise e sapevo che era vero.

-"Loro non avevano paura di me, avevano paura del me di prima. Lui era una persona diversa." disse, lei portò lo sguardo su di me, prima di risalire con i suoi morbidi baci fino al mio viso.

-"Io non ho paura di te, Zayn." confessò, sorridendo appena. Afferrai il suo mento, facendo incontrare i nostri occhi.

-"Non devi averne, principessa." le sussurrai, facendo sfiorare le nostre labbra; lei chiuse gli occhi, prima che io le unissi definitivamente.

Restammo abbracciati sul suo letto per un paio d'ore, sussurrandoci parole dolci e guardando uno di quei film tremendamente romantici e commoventi, che io odiavo, ma non m'importava in quel momento, perché sapevo che a lei piaceva. Era mezzanotte passata quando il film finì, così dissi a Lorelay di mettere il pigiama.

-"Non ho sonno e non sono una bambina, Zayn." si lamentò, ma aveva torto. Lei era la mia bambina ed io dovevo prendermi cura di lei, dovevo crescerla.

-"Non ti bacerò finché non avrai indossato il pigiama e lavato i denti, Lorelay." le ordinai, risi per la sua faccia buffa.

-"Sei ingiusto, questo è un ricatto." piagnucolò, alzandosi, rimanendo in piedi davanti a me.

-"Forse." ridacchiai, sentendola sbuffare, per poi dirigersi nel bagno della sua camera. Rimasi ad aspettarla per qualche minuto, pensando a quanto tutto questo fosse bello. Presto uscì dal bagno, indossando solo una lunga maglietta nera e le mutandine, mentre mi sorrideva per mostrarmi di aver fatto ciò che le avevo chiesto.

-"Brava bambina." le dissi, spostandomi per lasciarle più spazio sul letto.

-"Mi merito una ricompensa?" sorrise, sbattendo più volte le palpebre. Risi, prima di darle ciò che voleva, premendo le mie labbra sulle sue, coinvolgendola in un bacio davvero poco casto. Poggiò la testa sul mio braccio, mentre le circondavo le spalle, avvicinandola a me.

-"Hey, questa è mia?" chiesi, indicando la larga maglietta che indossava, notando la grande scritta in rosso che recitava 'Rolling Stones'. Lei sorrise, annuendo.

-"Non ho intenzione di restituirtela." rise, poggiando una mano sul mano sul petto, per abbracciarmi.

-"Non la voglio, sta meglio a te." ammisi. Amavo quando indossava i miei vestiti, significava che era mia, che nessuno poteva averla oltre a me. Nessuna ragazza, prima di lei, aveva indossato i miei vestiti. Non l'avevo mai permesso a nessuna.

-"Principessa, si è fatto tardi, devo tornare in hotel e tu devi dormire." l'avvertii, cercando di scendere dal letto. Lei me lo impedì, stringendomi a se'.

-"Non voglio che tu vada via, rimani qui." mi pregò, ma dovetti rifiutare. Se solo i suoi genitori mi avessero trovato nella sua stanza la mattina seguente, sarei stato davvero un ragazzo morto.

-"Non posso restare, piccola, lo sai." sospirai, guardandola negli occhi. Lei annuì comprensiva.

-"Rimani solo finché non mi addormento?" sussurrò e non potei dire di no.

-"Va bene, piccola." le baciai una tempia; lei incrociò le gambe con le mie, lasciandomi un bacio sulla guancia.

-"Ti amo, Zayn." disse, facendomi inevitabilmente sorridere.

-"Anch'io, piccola." ammisi, vedendola chiudere gli occhi. Le accarezzai i capelli, cercando di farla rilassare. Passarono solo pochi minuti, prima che portassi nuovamente lo sguardo su di lei, per vedere i suoi occhi azzurri osservarmi.

-"Non dovresti dormire?" chiesi.

-"Non voglio addormentarmi, se lo faccio tu andrai via.." sussurrò appena, passando un dito sulle mie labbra.

-"Domani ci rivedremo, principessa. Sai che non posso starti lontano per molto tempo." lei sorrise, prima di annuire.

-"Mi canti una canzone?" chiese, nascondendo il viso sul mio petto. Io annuii, iniziando a cantare una delle mie canzoni preferite. Era molto tempo che non cantavo per una persona, ma mi faceva piacere farlo per lei.

-"I'm covered by nature and I'm safe now.Underneath this oak tree, with you beside me. But if I kiss you will your mouth read this truth, darling how I miss you, strawberries taste how lips do..." canticchiai quella canzone, fin quando non sentii più la mano di Lorelay accarezzarmi la guancia. Quando la guardai, i suoi occhi erano chiusi, la labbra socchiuse, mentre dormiva tra le mie braccia. "Principessa?" la chiamai, ma, come pensavo, dormiva. La spostai delicatamente sul letto, alzandomi e stando attento a non svegliarla. Le rimboccai le coperte, prima di indossare le mie scarpe. Chiusi la finestra della sua camera, che aveva lasciato aperta. Il giorno dopo l'avrei rimproverata per questo, non poteva lasciare tutta la notte la finestra accanto al suo letto aperta.

La guardai dormire ancora per qualche minuto, prima di lasciarle un bacio sulla fronte.

-"Buonanotte, principessa." sussurrai, uscendo, poi, dalla sua camera.

P.O.V NATHAN

Incredibile.

Non potevo credere a ciò che avevo appena visto. Non sapevo se essere arrabbiato con mia figlia, o se dover scusarmi con lei.

Avevo sentito delle voci provenire dalla camera di Lorelay e, pensando che fosse uscita con Alessandra, ero andato a vedere chi fosse, notando la porta socchiusa. Non avrei mai pensato di vedere lei, lì, a parlare con quel ragazzo.

Ma la cosa che mi aveva sconvolto di più, era stato il modo in cui lui si comportava con lei. Avevo pensato che fingesse di essere buono, solo per ingannare me e mia moglie, ma, adesso, lui non sapeva che io lo stavo guardando.

Lo vidi chiudere la finestra della camera di Lorelay, un gesto che mi sembrò premuroso da parte sua. Non avrebbe dovuto farlo, se non gli fosse davvero importato di lei. Si avvicinò ancora a Lorelay che dormiva, baciandole la fronte.

-"Buonanotte, principessa." sussurrò, dirigendosi verso la porta. Andai in camera mia, prima che lui uscisse.

Forse, avevo sbagliato a non dargli la possibilità di farsi conoscere. Forse, Lorelay aveva ragione, lui non era il ragazzo malvagio che credevo. Ma non potevo averne la certezza e l'unica cosa che volevo era proteggere Lorelay.

Dovevo parlare con mia figlia e, probabilmente, anche con Zayn.

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