Talk | 태국

By yourlittlecarrot

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Non erano vere le voci nella sua testa, ma gli sussurravano cose orribili. Non erano vere le cose che vedeva... More

Avvertenze
Playlist
1. Schízōphrḗn
2. Sindrome di Peter Pan
3. Voci
4. Achlýsphóbos
5. Preferisco le banane alle pesche
6. Lampada di emergenza
7. Non vincerai, non con me
8. Smettila di provarci con me
9. Piccole preoccupazioni
10. Non so più cosa vuol dire amare
11. Suono cristallino
12. Un dolce pensiero
13. Una parte svelata
14. Camelia bianca
15. Un nuovo amico?
17. Un'altra notte insieme
18. Dolce melodia
19. Ninna nanna
20. Non è questo che fanno gli amici?
21. Neve
22. Vigilia di Natale e vischio
23. Natale
24. Non posso fare a meno di innamorarmi di te
25. Grazie di esistere
26. Era solo un sogno?
27. Non mi lascerai, vero?
28. Sapore di ciliegia e lacrime
29. Notte speciale (parte uno)
30. Notte speciale (parte due)
31. Cartella clinica
32. Non fategli del male
33. Isolamento
34. Il momento della verità
35. Opera d'arte
36. Resta con me

16. Merendine al cioccolato

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By yourlittlecarrot

When you feel my heat
Look into my eyes
It's where my demons hide

I giorni iniziavano a passare un po' più velocemente rispetto al solito: Jungkook li trovava meno monotoni e riusciva finalmente a vedere del positivo anche se in una percentuale piuttosto bassa. I suoi miglioramenti non erano stati abnormi ma per un ragazzo come lui erano stati dei veri e propri passi da giganti.

Ad esempio aveva iniziato ad usare il taccuino di Taehyung non solo per comunicare con lui ma anche per disegnare e scrivere i suoi pensieri personali –che non ancora aveva lasciato leggere al medico ma sapere che comunque si stava aprendo pian piano come un fiore in primavera rincuorava molto il biondino-, non nascondeva più tanto i piccoli sorrisi che gli provocava Taehyung, prendeva di sua spontanea volontà le medicine. Inoltre stava facendo uno sforzo immane per non soccombere alle crudeltà delle sue voci cercando di seguire i consigli del medico.

E di questi miglioramenti non ne erano felici solamente Jungkook stesso e Taehyung ma anche Jimin e Yoongi i quali avevano trovato decisamente più sereno il loro amico. Non avevano idea di cosa stesse facendo il dottor Kim, ma qualsiasi cosa fosse la stava facendo alla grande e loro ne erano immensamente grati.

Erano già a metà ottobre e Taehyung pensava che di quel passo sicuramente per aprile ce l'avrebbero fatta e l'avrebbe rinfacciato velatamente a vita al suo capo.

Per quanto riguardava il medico invece era estremamente fiero di se stesso ma soprattutto era fiero di Jungkook per tutti i sacrifici e gli sforzi che stava facendo. Aveva notato in quegli ultimi giorni una luce stupenda nei suoi occhi e non aveva potuto far a meno di associarla alla sua voglia di vivere che sperava fosse tornata.

Il medico aveva anche provato a tornare a casa una notte per dormire dal momento che aveva appurato che i sonniferi facevano il loro lavoro sul ragazzo. Purtroppo non era riuscito a chiudere occhio poiché la paura per l'incolumità di quel ragazzo dagli occhioni innocenti lo aveva tormentato per tutta la notte. Inutile dire era stata la prima ed ultima notte passata a casa da quando aveva iniziato ad assistere a Jungkook.

«Buongiorno!» esclamò Taehyung uscendo dal suo ufficio, inchinandosi con un gran sorriso a chiunque gli passava accanto. Molti lo guardarono strano, non scalfendo di un minimo il buonumore del ragazzo, altri invece ricambiarono con un piccolo sorriso.

«Sei più energico di me questa mattina. Quanta caffeina scorre nelle tue vene?» scherzò Seokjin affiancandolo mentre si passava le mani nei capelli castani per sistemarseli al meglio.

Taehyung rise scrollando le spalle e passando una mano intorno alle spalle larghe del fratello maggiore. «Ho preso solo una tazza poco fa, ti assicuro che la mia allegria e assolutamente naturale. E sinceramente non so da cosa sia dovuta, mi sarò alzato dalla parte giusta del divano».

Seokjin inarcò un sopracciglio, un sorriso divertito a delineare quelle sue labbra eleganti. «Come vuoi tu fratellino» scosse la testa divertito. «Comunque, Yoongi e Jimin mi hanno raccontato che Jungkook sta migliorando a vista d'occhio. Non so cosa tu stia facendo ma continua così Tae, sapevo che ce l'avresti fatta» sorrise fiero di lui contagiando il minore.

«Grazie Jin» gli rispose riconoscente mordicchiandosi il labbro inferiore. Sapere che il suo lavoro veniva apprezzato soprattutto da qualcuno a cui teneva tantissimo lo appagava.

«Buongiorno dottor Kim» esclamò Chaeyoung in tono contenuto abbassando la testa in segno di rispetto quando passò Seokjin. «Buongiorno Taehyung!» disse più allegra notando il ragazzo che aveva fatto breccia nel suo cuore.

Il biondo soffocò una risata e le sorrise facendo un breve inchino. «Vado dal mio paziente. Buona giornata ragazzi» li salutò scoccando un occhiolino d'intesa a suo fratello.

Seokjin rise salutandolo per poi voltarsi verso la ragazza e dedicarle uno dei suoi sorrisi mozzafiato che però non sembravano aver avuto l'effetto desiderato. Accidenti, doveva impegnarsi di più se voleva spostare l'attenzione di Chaeyoung da Taehyung a se stesso. «Tutto bene Chaeyoung?».

La ragazza si riscosse dai suoi pensieri che vedevano protagonista il minore dei fratelli Kim e abbozzò un sorriso annuendo al maggiore. «Sì, sì tutto bene dottore» mormorò ricomponendosi.

«Non mi sembra. Qualcosa non va?» Seokjin aggrottò la fronte poggiandosi contro il bancone dov'era seduta la ragazza più piccola. Il primo passo per avvicinarsi a lei era interessarsi dei suoi problemi e consolarla. Chaeyoung non avrebbe resistito al suo animo caritatevole!

«Non credo sia molto professionale stare qui a parlare dei miei problemi, dottor Kim» rispose imbarazzata l'infermiera mentre metteva in ordine dei documenti.

«Oh andiamo, Chaeyoung. Siamo colleghi da moltissimi anni ormai, ti ho visto fare da tirocinante per poi diventare un'impiegata qui dentro. Possiamo definirci una sorta di amici, no? E poi puoi anche chiamarmi Jin» rispose il caporeparto cercando di nuovo di ammaliarla con il suo brillante sorriso.

«Okay...Jin» disse Chaeyoung incerta e a disagio alzando per un attimo lo sguardo su Seokjin per poi puntarlo sull'orologio piccolino posto sul bancone. «Non dovresti essere già dal tuo paziente?» .

Seokjin si sporse a controllare l'orario e sgranò impercettibilmente gli occhi sussurrando un: «Accidenti» per poi aggiungere: «Che ne dici di parlare di ciò che ti turba davanti ad una tazza di caffè questo sabato?» propose sorridendo.

Chaeyoung storse leggermente le labbra ma accettò ugualmente: d'altronde sarebbe stata un'opportunità in più per fare conoscenza con un suo caro collega.

«Perfetto! Ci vediamo al Chocolate sabato pomeriggio alle cinque!» e detto ciò Seokjin corse via per raggiungere la stanza del suo paziente.

In quell'esatto momento la porta della stanza 15B si spalancò lasciando spazio niente meno che alla figura di Kim Taehyung che quel giorno sembrava emanare una luce immensa. Se inizialmente Jungkook sbuffava e alzava gli occhi al cielo alla sola vista di Taehyung, da qualche settimana a quella parte non era più in quel modo. Al contrario a troneggiare sulle sue piccole labbra era un minuscolo sorriso che gli ringiovaniva il volto e che gli faceva scintillare, anche se di poco, gli occhi scuri.

«Kim Taehyung è qui!» esclamò felice il medico facendo richiudere con un eclatante tonfo la porta dietro di lui. «Buongiorno piccoletto» gli sorrise raggiungendolo a passo felice.

Jungkook si sentì investire improvvisamente da tutta quella positività e non poté trattenere un altro sorriso divertito che fece intravedere di poco i denti bianchi. Purtroppo fu così svelto che Taehyung non ebbe l'onore di notare i suoi adorabili denti sporgenti.

«Cos'abbiamo qui?» domandò curioso allungando il collo per sbirciare cosa stesse scrivendo Jungkook sul taccuino che aveva sulle gambe. Ma non dovette sforzarsi molto poiché il ragazzo girò l'oggetto verso Taehyung mostrandogli un disegno ancora incompleto della camelia che giaceva nel vaso. Sembrava star ancora bene al momento.

Taehyung separò le labbra sorpreso osservando quanto fosse bello quel disegno. Sembrava quasi realistico! «Wow Jungkook...non credevo fossi così bravo a disegnare. Hai un vero talento» si complimentò scoccandogli un grazioso sorriso.

Le guance del minore si imporporarono nel sentire il complimento e lo ringraziò silenziosamente con un piccolo sorriso. "Pensi che morirà presto?" scrisse nella pagina successiva sporgendo il labbro inferiore.

Taehyung spostò lo sguardo sul fiore bianco e lo esaminò. Non era di certo un esperto come Hoseok ma qualcosina riusciva a capire. «Credo che le manchi ancora un po'. Ti stai prendendo molta cura di lei e si nota» mormorò poco dopo tornando a guardare Jungkook il quale sorrise fiero riducendo gli occhi a due mezzelune.

Taehyung si leccò le labbra sedendosi al solito posto e fece un sorrisetto malandrino ammiccando con le sopracciglia. «Indovina un po'? Anche oggi ho una sorpresina per te» gongolò infilando una mano nella tasca del camice bianco.

Jungkook stava iniziando ad apprezzare il medico anche per quello: con Taehyung ogni giorno era una sorpresa diversa e il più piccolo si era scoperto a desiderare di scoprire ogni volta cos'avesse l'altro in serbo per lui. "Tu hai sempre sorprese per me, dottore".

«Come se ti dispiacesse» Taehyung gli fece la linguaccia facendogli scappare una lieve risata che fu musica per le orecchie del maggiore il quale cercò di bearsi di quel breve suono il più a lungo possibile.

Gli occhioni di Jungkook lo scrutarono attentamente ed in essi Taehyung poté leggere impazienza ed estrema curiosità. Il medico sghignazzò prima di tirare fuori dalla tasca del camice due merendine al cioccolato.

Il corvino strabuzzò gli occhi e separò le labbra sentendo già l'acquolina in bocca. Da quanto tempo non ne mangiava una? Era veramente passato troppo. Lo stomacò brontolò e si portò le mani su di esso in imbarazzo facendo intenerire ulteriormente il giovane medico.

«Non dirlo a nessuno, Jungkook. Le ho rubate dalla dispensa di casa mia. Ah se Seokjin dovesse accorgersene sarei morto. Morto!» esclamò in tono drammatico con tanto di mano sulla fronte. Jungkook gli scoccò un'occhiata divertita constatando quanto fosse melodrammatico ed energico il suo medico.

«Comunque» si ricompose in meno di tre secondi lasciando le due merendine sul letto. «Ho notato che sei davvero troppo magro Jungkook! Il cibo che ti danno qui fa schifo ed è in quantità inesistenti. Dunque, sperando che i miei meravigliosi fratelli non mi condannino a morte, ho deciso di portarti clandestinamente del cibo così fai diventare quelle guanciotte piene» gli indicò le guance arrossate.

E Jungkook sentiva davvero il bisogno di piangere ma non per la tristezza bensì per tutte quelle piccole attenzioni che gli riscaldavano il cuore emozionandolo. Quasi non voleva credere che Taehyung si stesse prendendo così tanta cura di lui. Era surreale. Grazie al medico stava riscoprendo pian piano cosa fosse l'affetto e quanta gioia portasse con sé.

«Forza che aspetti, mangia!» esclamò Taehyung sorridendo dolcemente notando lo sguardo riconoscente di Jungkook. A Taehyung poteva bastare anche semplicemente quello: un semplice sguardo che esprimeva gratitudine. Ma a Jungkook no, si sentiva in dovere di ringraziarlo per davvero per tutte le cose che stava facendo. Purtroppo non poteva compiere chissà quali gesta ma, conoscendo pian piano il carattere di Taehyung, aveva capito che al ragazzo bastava poco per renderlo felice. Un po' come lui stesso.

"Grazie mille, Taehyung." Scrisse accuratamente mostrandogli la pagina. Il biondino rimase piuttosto stupito nel vedere che l'aveva chiamato per nome. Solitamente lo chiamava dottore o semplicemente non lo nominava proprio. Quello era un altro piccolissimo progresso che Taehyung aveva apprezzato come non mai.

"Non ti piace essere chiamato per nome?" scrisse in fretta il più piccolo notando che il maggiore non aveva detto nulla, rimanendo semplicemente con gli occhi sgranati.

Taehyung si riprese in fretta nel leggere quella frase e scosse velocemente la testa. «No, no assolutamente. Puoi chiamarmi Taehyung tutte le volte che vuoi» lo rassicurò con un gran sorriso facendo rilassare immediatamente il corvino. «È un altro miglioramento questo, lo sai vero? Sono molto fiero di te, ragazzino».

Jungkook abbassò lo sguardo arrossendo nuovamente mentre un sorriso faceva capolino sulle sue labbra. Era felice di poter rendere fiero qualcuno. Aprì una merendina e prese a mangiarla gustandosi ogni boccone.

«Hey Jungkook» lo richiamò Taehyung poco dopo sistemandosi meglio gli occhiali sul naso. Il corvino sollevò lo sguardo su di lui interrogativo alzando di poco il mento per spronarlo a parlare. «Non ci sto provando con te ma sei davvero carino quando sorridi in quel modo».

Jungkook tornò a far parte della famiglia dei pomodori dopo quella sentenza e si sbrigò a prendere il suo cuscino per lanciarlo contro Taehyung nel più completo imbarazzo.

Il giovane medico scoppiò in una fragorosa risata lasciando che l'oggetto morbido lo colpisse sul volto senza però fermare la sua risata. Jungkook scosse la testa guardandolo divertito per poi tornare a mangiare la sua merendina al cioccolato.

Don't get too close
It's dark inside
It's where my demons hide

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