Ex's and Oh's | Scorose

De nymphcalipso

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"Rose Weasley e Scorpius Malfoy non stanno più insieme" si sussurra non poi così discretamente nei corridoi d... Mais

0. aria di crisi
2. finzione o realtà?
3. perché vi siete lasciati e se solo non fosse così bella
4. rimpiazzi ed eghi giganteschi
5. tra testa e cuore
6. sei sporco di rossetto
7. niente va per il verso giusto e il mio ragazzo
8. così capisci che cosa ti sei persa
9. egoista del cazzo
10. fai in modo che ne valga la pena
11. sarà strano solo se lo permetterai
12. i Cannoni e scuse belle grosse
13. assumersi le proprie responsabilità e amici?
14. ti sei fottuto il cervello, altroché
15. lo siamo stati e non posso odiarla
16. questa volta niente di più
17. i no che fanno male, bagni e paure
18. un posto già occupato da altri
19. effetto Scorpius e necessità
20. in trappola e me lo devi
21. tradizioni e portafortuna
22. pezzi fondamentali ed eccezioni
23. non sono tua e mai lo sarò
24. nemmeno per un istante pt.1
25. nemmeno per un istante pt.2
26. anime affini e ringraziamenti

1. non stiamo più insieme

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De nymphcalipso

Albus Potter arrivò davanti a Villa Malfoy ansimante e con il cuore spezzato mentre tra le mani tratteneva un foglio di giornale tutto stropicciato ed accartocciato su se stesso. Bussò tre volte al portone principale com'era solito fare, ma questa volta, quando l'elfa domestica dei Malfoy lo fece entrare non si fermò nemmeno a salutare Astoria e Draco che lo videro dirigersi a passo di marcia verso la camera del suo migliore amico.

«Cosa vorrebbe dire questo?!» esclamò il ragazzo non appena varcò la soglia della stanza sventolando a destra e manca l'articolo di giornale che prima stringeva con così tanta forza tra le dita. 

Era un pomeriggio di fine Agosto, faceva ancora caldo e presto sarebbero dovuti tornare ad Hogwarts, eppure l'erede dei Malfoy, svaccato sul suo letto, sembrava aver perso ogni interesse per qualsiasi cosa. Si alzò con calma, senza fretta, sistemandosi con una mano i capelli biondissimi e sospirando appena. 

Infondo sapeva che prima o poi avrebbe dovuto affrontare la furia omicida di Albus tanto valeva non rimandare oltre.

«Ma allora è vero!» sbraitò quest'ultimo. Con le mani lungo i fianchi, lo sguardo impiverito e le gote arrossate assomigliava molto ad una versione maschile e molto meno sexy di sua madre, osservò Scorpius con lo sguardo ancora fisso sui suoi piedi.

«Si può sapere quando avevi intenzione di dirmelo? E parla, per la miseria!» lo esortò Albus scuotendolo per le spalle mentre lui si rifiutava di emettere una sola sillaba. 
Albus non l'aveva mai visto in quello stato, nemmeno quando Narcissa Malfoy era venuta a mancare al loro terzo anno.

I capelli biondissimi, di solito sempre in ordine e puliti, gli ricadevano flosci sul viso impendogli di vedere bene gli occhi cerulei del suo amico. Persino i vestiti che indossava facevano intuire che fosse successo qualcosa di grave, Scorpius infatti era sempre stato un mattiniero e odiava restare nel letto ad oziare o indossare il pigiama per stare in casa, eppure in quel momento il Potter poté constatare che quella dei Cannoni di Chudley era senz'altro una maglietta del pigiama.

«Ti sembra possibile che io debba venire a sapere-» cominciò srotolando il foglio di giornale accartocciato per leggere il nome dell'autrice dell'articolo non appena riuscì a scorgere l'azzurro spento degli occhi di Scorpius. «da Annalis Qualcosa che la mia cugina preferita e il mio migliore amico si sono lasciati?! Maledetti disgraziati!»

«Al...non ho molta voglia di affrontare l'argomento come potrai benissimo capire.» sospirò il biondo passandosi una mano sul volto stravolto dalla stanchezza, ma il corvino non demorse.

«Capire? Che c'è da capire? Dimmi solo che cosa è successo!» insistette infatti, ignaro del fatto che ad ogni frase, parola o sospiro il cuore del Malfoy sanguinasse un po' di più.

«Non è il caso di farne una tragedia...capita tutti i giorni che le coppie si lascino e si rimettano insieme.»
Scorpius cercò invano di far desistere l'amico, odiava mostrarsi vulnerabile davanti a chiunque, anche se si trattava solo di Albus.

Proprio quest'ultimo lo guardò con il volto contratto in una smorfia a metà tra l'incredulo e lo sconvolto.
Non l'ha detto davvero.

«Scorpius, non sei divertente. Voi non siete una coppia qualsiasi, porco Merlino!, siete la coppia. Scorpius Malfoy e Rose Weasley, mica due tizi a caso! Lily era sconvolta quando ha saputo della splendida notizia e persino zio Ron e rimasto sorpreso anche se poi ha iniziato a dire di voler andare in pellegrinaggio a Lourdes per ringraziare la Madonna o chi per lei per aver ascoltato le sue preghiere...»

Scorpius si premette le dita sulla tempia destra, un principio di emicrania in testa. «Davvero Al, non possiamo parlare di altro?»

«Tipo di cosa?»

«Qualunque cosa!» esclamò al limite della pazienza. Possibile che nessuno riuscisse a capire che il suo unico desiderio in quel momento fosse quello di restare solo? Non gli sembrava di chiedere molto.

Nella stanza calò il silenzio e Albus ne approfittò per darsi un'occhiata in torno. Non vedeva Scorpius da due settimane anche se si erano sentiti spesso durante le vacanze estive. La camera del Serpeverde era rimasta sempre la stessa, anche se i poster con le gigantografie dei giocatori di Quiddich della sua squadra preferita erano aumentati notevolmente.

Scorpius era uno dei migliori cercatori che Hogwarts avesse mai visto dai tempi di Harry Potter e guidava la sua squadra verso la vittoria da quasi due anni ormai. Durante il precedente anno scolastico aveva ricevuto delle offerte da parte di alcune squadre famose a livello internazionale nonostante gli mancasse ancora un anno ai MAGO.

Per ingannare il tempo iniziarono a giocare a scacchi magici per la gioia di Albus che non vedeva l'ora di mostrargli le nuove strategie che aveva imparato da suo cugino Hugo prima che lui partisse per lo stage in Francia a Beauxbatons.

D'un tratto pero un pensiero attraversò la mente del giovane Potter che di riflesso si incupì di colpo. «L'hai tradita?»

«Cosa?» Scorpius temette di non aver sentito bene, era assurdo che il suo migliore amico stesse insinuando una cosa del genere.

Il corvino saltò su in piedi agitando i pugni davanti al suo volto. «Hai sentito benissimo, ti conosco da quasi sette anni e ti affiderei la mia stessa vita, ma se l'hai tradita giuro che ti spacco-»

«Ti sembra che potrei mai farle una cosa del genere?!» lo interruppe Scorpius urlando. Albus alzò lo sguardo fissandolo in quello dell'amico, lucido e ferito come se anche solo l'idea di andare con un'altra ragazza mentre stava ancora con Rose lo disgustasse a tal punto da non riuscire neanche a sopportarne il pensiero.

Sembrava realmente distrutto, osservò.

«Chiedevo soltanto, scusa.» mormorò cercando di riparare alle sue parole.

«Fa niente, immagino che dovrò abituarmi a sentire mille teorie diverse sussurate per i corridoi.»

«Si beh, farò del mio meglio per evitare che accada.» Albus gli posò una mano sulla spalla mentre Scorpius gli regalò un lievissimo sorriso. Finché ci sarebbe stato Albus, lui sarebbe rimasto in piedi, ne era sicuro.

«Come...come stanno gli altri?» deglutì spostando lo sguardo lontano dagli occhi del corvino perché consapevole che quest'ultimo avrebbe potuto leggerci dentro tutto quello che stava provando in quel momento.

«Non la vedo da due giorni se stai parlando di Rose perché si è chiusa in camera e non vuole più uscire.» quando finì di parlare Scorpius sembrava imbarazzato.
Si sarebbe dovuto abituare, Albus, a dividersi tra i suoi due migliori amici, a dover essere la spalla su cui fare affidamento per un fratello e un abbraccio rassicurante in cui piangere per una sorella.

Sarebbe stata dura perché l'equilibrio che li teneva legati fino a quel momento si era appena spezzato lasciando dietro di sé i pezzi di una relazione desiderata, ma andata in fumo. Tuttavia Albus era sicuro, ce l'avrebbero fatta.
D'altronde erano sempre stati loro tre, fin dal primo anno.
Lui, Rose e Scorpius.
Loro tre e basta e quando si erano messi insieme lui si era preoccupato temendo di potersi sentire messo da parte. Tuttavia Rose e Scorpius non si erano mai fatti problemi e avevano continuato a uscire insieme a lui come se nulla fosse. Certo, ogni tanto Albus doveva schiarirsi la voce o girarsi improvvisamente a guardare la vista e rivista vetrina di Mielandia perché vedere i propri migliori amici limonare tranquillamente davanti a lui non rientrava nella lista delle 10 cose da vedere prima di morire, ma di certo con loro due non si annoiava mai.

Adesso invece le cose avevano preso un risvolto inaspettato e ad Albus non restava che capire di quale dei due cuori avrebbe dovuto raccogliere i cocci.

«Ma sei stato tu o è stata lei?» fece un ultimo tentativo prima di abbandonare l'impresa per quel giorno.

«Albus!»

«Io ci ho provato.»

Primo capitolo di questa nuova avventura che spero di riuscire portare a termine. Dal punto di vista della trama e degli intrecci è molto meno articolata rispetto a Quando la realtà si inceppa, ma spero possa piacervi comunque! ❤

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