Holmes Chapel

Chia_Ct द्वारा

74.3K 2.9K 454

Una storia complicata, come quella di tutti e sei i ragazzi. Le loro vite verranno messe a rischio da una cos... अधिक

Start
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Capitolo 75
Capitolo 76
Capitolo 77
Capitolo 78
Capitolo 79
Capitolo 80
Capitolo 81
Capitolo 82
Capitolo 83
Capitolo 84
Capitolo 85
Capitolo 86
Capitolo 87

Capitolo 70

503 25 3
Chia_Ct द्वारा

Uscimmo finalmente da quell'aereo, salutando alle nostre spalle Alex che ci sorrise.

"Porca puttana finalmente!" Quasi gridò il riccio, con un ultimo urlo finale.
"Appena arriviamo vado in letargo nella vasca." Risi al suo modo di esprimersi, sbadigliando in risposta.
"E io nel letto."
"Hai dormito per quasi tutto il viaggio." Mi rimproverò sorridendo.

"Pazienza." Scossi le spalle, continuando a guardare fuori dal finestrino.

Rimanemmo in macchina ancora per una ventina di minuti, per poi ritrovarci davanti ad una villa enorme.
"Porca troia." Esclamai, serrando le labbra non appena sentii la risatina di Harry.

Parcheggiammo nel gigantesco garage,rimanendo sempre a bocca aperta da quanto grande ed elegante fosse quella specie di "casa".

"È un fottuto castello!" Quasi urlò Louis, mettendosi le mani nei capelli emozionato.
Guardai l'espressione di tutti, notando che anche quella di Sissie era particolarmente sorpresa.

"Quanti cazzo di soldi puoi fare con la droga." Pronunciò Jisel.
"Troppi." Le risposi, seguendo Ryan e i miei amici.

"Per poter entrare nel cancello serve la vostra impronta. Tra poco andiamo nella sala computer. Alfred e gli altri vi porteranno le valigie nelle vostre rispettive stanze. Le ragazze tutte insieme." Ci indicò, camminando all'indietro in modo da poterci guardare.
"Harry, Zayn e Niall staranno nella stessa stanza. Louis e Liam in un'altra e io nella mia personale." Si indicò terminando la frase, tornando a darci le spalle.

Sentii Sissie sbuffare, mi voltai verso di lei vedendo i suoi occhi alzarsi verso il cielo al comportamento del fratello.
Sorrisi, continuando a camminare verso l'enorme edificio.

Spalancai la bocca nel vedere l'enorme piscina, illuminata, dare su vasto verde davanti a noi.
Dopo una serie di imprecazioni da parte dei ragazzi, entrammo nella villa continuando a rimanere a bocca aperta.

"Buonasera, posso accompagnarvi nelle vostre stanze?" Ci chiese una donna di mezza età, guidandoci al piano di sopra.
Le camere non erano distanti una dall'altra, ma ci unformarono che le pareti erano insonorizzate, per rispettare la privacy di ognuno.

Entrammo nella nostra camera, prima di darci le rispettive carte elettroniche.

Non appena entrammo la mia bocca arrivò al pavimento.

Oltre che ad essere gigantesca, il colore che prevaleva era sicuramente il bianco.
Il pavimento, le pareti, l'arredamento...ogni cosa era in bianco.

Le ragazze entrarono gridando, uscendo anche per vedere la grande terrazza.
Camminai lentamente guardandomi attorno.

"Non è un po' esagerato?" Mi feci scappare involontariamente.
"Quando ne hai tanti, le investi in questo." Mi rispose Sissie, prendendo le valigie che le porse una ragazza.
Mi avvicinai per aiutarla, ringraziando la giovane ragazza dai capelli biondi.
Ci chiese se avessimo avuto bisogno di altro e, dopo una nostra risposta negativa, uscì con un sorriso cordiale stampato sulla faccia.

"È molto giovane." Affermai tenendo ben salda la valigia e poggiarla su una grossa sedia.
"D'altronde bisogna lavorare per vivere." Alzò le spalle, iniziando a tirare fuori tutte le scarpe.

"Andiamo a fare un giro più tardi?" Ci interruppe Jisel.
Rispondemmo affermativamente e dopo aver sistemato metà valigia nell'armadio la ragazza dai capelli corvini prese le chiavi dell'auto di Niall,che aveva preso di nascosto, sgattaiolando fuori per non farci vedere.

"Dove state andando?" Una voce maschile sconosciuta ci fece fermare di scatto. Mi voltai lentamente vedendo un uomo in divisa guardarci in malo modo.
Ci raddrizzammo schiarendoci la voce per sembrare il più serie possibile.

"Abbiamo del lavoro da fare." Pronunciò seriamente Rylee.
"È una missione segreta." Bisbigliò Jisel, poggiando la mano al lato della bocca come se ci fosse qualcuno accanto a lei.
L'uomo mi guardò con un sopracciglio alzato e le braccia incrociate.

Di colpo la mia espressione seria si trasformò in un sorriso tirato, che probabilmente si verificò essere una terribile smorfia...oltre che ad essere una terribile bugiarda.
"Adesso chiamo il signorino Harris." Disse voltandosi.

"Correre!" Gridò Sissie.
"Mai voltare le spalle ad una donna!" Gli dissi non appena l'uomo si accorse di averci ormai perse.
Nel mezzo ad un sacco di risate arrivammo alla macchina, per poi sfrecciare via il più velocemente possibile.

"Appena ci troveranno saranno sicuramente incazzati neri." Disse Rylee tra una risata e l'altra, riferendosi ai ragazzi.
"Se ci trovano..." sorrise Jisel, accelerando a dismisura.

"Tesoro siamo a New York e non più a Holmes Chapel, vedi di rallentare." La ragazza al volante sbuffò, facendo però come disse la rossa.
"Dove stiamo andando?" Mi limitai a chiedere.
"Dove ci porta la mia nuova auto." Gridò al termine della frase.

"Voglio portarvi a Woodbury a fare un po' di shopping!" Esclamò "ma prima..." svoltò a destra entrando nel Mcdrive "un bell'hamburger!"

Sorrisi tirando fuori il portafoglio e ordinando un Crispy Mcbacon.
Ci accostammo sotto ad un albero per pranzare in tranquillità e, dopo aver ripreso i chili persi in quei mesi, ripartimmo verso questo famoso outlet.

Con la musica di sottofondo che ci accompagnava, restammo comunque concentrate a seguire il navigatore per cercare di non perderci in una città così grande.

Entrammo in una strana via, completamente isolata e silenziosa.
"Sei sicura che sia la strada giusta?" Mi avvicinai al navigatore per controllare se avessimo, effettivamente, sbagliato strada.
"Non mi risulta, mi ha detto di svoltare a destra." Aggiustò il suo cellulare, dandogli qualche schiaffetto come per farlo risvegliare.

"Ma che cazzo..." pronunciò la rossa vedendo lo schermo del telefono di Jisel diventare di ogni colore. Dopo poco incominciò a fare uno strano rumore, come se qualcosa dentro si stesse per bruciare.

"Buttali fuori!" Gridò la rossa.
"Claire vola quel cazzo di telefono fuori dalla macchina!"

"No!" Gridò invece Jisel, fu troppo tardi però, poiché era già fuori dalla macchina e giaceva sul piccolo marciapiede.
"Ma sei impazzita?" Una piccola esplosione ci fece voltare di scatto e Jisel frenò di scatto.
Ci voltammo verso di lei con uno sguardo severo e come risposta ci regalò solo un sorrisino colpevole.

"Dove l'hai comprato quel coso?" Domandò Rylee, continuando a guardarsi dietro.
"È da tanto che ce l'ho" disse solamente.

"È un po' stretta questa stradina e non c'è nessuno" continuò la rossa "io non vorrei essere paranoica e rovinare il divertimento, ma credo proprio che questa non sia la strada per arrivare all'outlet."

"Qualcuno allora imposti il navigatore sul cellulare perché il mio è appena esploso." Esclamò l'amica di fianco a me, che si voltò per aiutare le ragazze ad impostare la destinazione.
L'improvvisa rumore di una macchina che si accendeva mi fece aggrottare le sopracciglia.

Spalancai gli occhi.
Il mio respiro era corto e le mani sudavano, mi ripresi subito però, gridando il nome di Jisel.
"Fai retromarcia!" La sua testa scattò in avanti non appena vide un'auto venirci incontro a tutta velocità.

Così fece, ma non fu abbastanza, poiché l'auto era sempre più vicina a noi.
"Usciamo!" Qualcunò gridò, la fortuna però sembrava non essere dalla nostra parte, poiché le portiere non avevano intenzione di aprirsi.

Gridammo in preda dal panico, non prima che la nostra auto si scontrasse contro il muro, e i miei occhi si chiusero di colpo vedendo tutto nero e sentendo solo il rumore del fumo che usciva dalla macchina e poi...nient'altro.

HARRY'S POV
"Che cazzo vuol dire che sono scappate?" Domandò per la milionesima volta Ryan.
"Vuol dire quello che hai appena detto!" Esclamai, prendendo le chiavi dell'auto.

"E tu..." indicai la guardia, che mi guardò impaurito "vedi di far in modo che non succeda più una cosa del genere, chiaro?" Dissi severamente, vedendolo sorridere sotto i baffi.
"Hai da ridere ancora per molto? Perché qui ora comando io e se volessi farti il culo a strisce potrei farlo quando cazzo mi pare piace, cazzone." Sputai, vedendolo inghiottire la saliva di troppo per poi annuire.

Uscimmo da quella maledetta villa, arrivando dopo pochi minuti alle rispettive macchine.
"Aspettate, dov'è la mia?" Domandò Niall.
Sospirò profondamente per poi pronunciare il nome della sua ragazza.

Prese il suo telefono, aggrottando le sopracciglia per poi spalancare gli occhi ed alzarmi verso di me.
"Che succede?"

"La mia auto." Bisbigliò "è distrutta."
"Come fai a saperlo?"

"È collegata al mio cellulare." Girò l'oggetto verso di me. La scritta in rosso "veicolo neutralizzato." Mi fece celare il sangue.

Che cazzo avevano combinato?

पढ़ना जारी रखें