Holmes Chapel

By Chia_Ct

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Una storia complicata, come quella di tutti e sei i ragazzi. Le loro vite verranno messe a rischio da una cos... More

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Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
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Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
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Capitolo 71
Capitolo 72
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Capitolo 76
Capitolo 77
Capitolo 78
Capitolo 79
Capitolo 80
Capitolo 81
Capitolo 82
Capitolo 83
Capitolo 84
Capitolo 85
Capitolo 86
Capitolo 87

Capitolo 55

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By Chia_Ct

"Godetevi queste ultime settimane." Era l'unica frase che rimbombava nella mia testa. A pranzo, prima di andare a letto, la mattina, mentre mi allenavo.

Clayton ci aveva consigliato di goderci, appunto, le settimane successive, cercando di equilibrare il lavoro al tempo libero.

"Claire ti prego concentrati." Mi riprese Rylee, mentre appoggiava per terra il suo arco.
Sospirai "Non ce la faccio, ho bisogno di una pausa!" Gridai, l'uomo non ci fece molto caso, scosse le spalle rivolgendo nuovamente la sua attenzione ad una delle sue allieve che necessitava del suo aiuto.

"Aspettami!" La voce di Rylee dietro di me mi fecero voltare, rallentando il passo in modo da averla accanto.

"Eccovi! Correte lumache è ora di fare una bella gara!" Sissie ci prese di forza portandoci nel giardino degli allenamenti.
"Una che?" Chiese Rylee evidentemente confusa quanto me.

"Gara!" Gridò tirandoci via con lei.
"Signorine, voi siete insieme a Ryan e Niall." Ci indicò la donna, mentre continuava a dividerci in un quattro gruppi.
Sissie andò con Harry, Zayn e Nicole, mentre Alex si schierò con Liam e Louis.

Indossammo delle strane tute e degli occhiali, diede ad ognuno di noi le pistole.
Il compito di ogni gruppo era di posizionarsi in fondo al giardino, per poi arrivare al check point, il tetto, senza essere preso dagli altri avversari.

Dunque, se qualcuno mi avesse colpita, la tuta mi avrebbe dato una forte scossa, immobilizzando i miei movimenti fino a quando qualcuno non sarebbe riuscito a tirare una specie di leva o qualsiasi cosa si trovasse sopra di essa.
"Al mio sparo, diamo inizio alla competizione." Continuò la donna, puntando la pistola al cielo.

"Andiamo verso il labirinto." Sussurrai ai miei compagni.
"Perché?" Lo sparo rimbombò dopo la domanda di Niall, svoltai comunque a destra incitando i miei compagni a seguirmi, cosa che fortunatamente fecero.

Non entrammo direttamente, avremmo perso solo tempo ci nascondemmo dietro di esso avanzando con attenzione.
"Passiamo da lì dietro, saremo più protetti." Bisbiglio Ryan, indicando il viottolo dietro i cespugli.

Un forte lamento mi fece voltare.
Niall era sdraiato in terra immobile.
"Rimarrò qui, mentre voi continuate a divertirvi." Risi al suo commento, salutandolo dispiaciuta, ma continuando verso la nostra meta.

Mi abbassai subito non appena vidi la figura di Louis davanti a me, puntai la pistola verso di lui colpendolo e vedendolo atterrare. Mi sentii un po' in colpa per ciò, ma non lo avrei mai fatto se quel colpo lo avesse ucciso, sia chiaro.
"Cazzo!" Gridò Ryan e, non appena lo vidi steso in terra, capii cosa fosse appena successo.

"Siamo rimaste in due." Disse Rylee.
"Rimaniamo unite e guardiamoci le spalle a vicenda." Continuai il discorso, avanzando verso le scale interne.

Salendo le scale trovammo Alex e Liam seduti al muro, immobili, mentre ci guardavano salire le scale.

"Che ansia." La sentii sussurrare.

Aprii la porta che portava alla terrazza non trovando nessuno intorno a me.
Il lamento da parte di Rylee mi fece voltare e puntare la pistola verso il nemico.
Nicole stava puntando la sua pistola verso di me, avanzando e sorpassando il corpo della mia amica.

"Veramente vuoi soffrire?" Assottigliò gli occhi "Io vinco sempre."
"Di cosa stai parlando precisamente?" Chiesi, avevo capito che le sue frasi avevano sempre un doppio fine.

"Il tuo ragazzo prima era il mio. Tu non sai com'è lui, chi è veramente. La sua storia...tu non sai assolutamente niente di lui."

Risi intenta a premere il grilletto, cosa che, però, non feci subito.
"Lui sarà di nuovo mio, nessuno riesce a resistermi tesoro. Soprattutto Harry." Continuò ad avvicinarsi appoggiando la pistola sulla mia pancia, mentre la mia era poggiata sul suo petto.

"Io sono l'unica che ha amato e che amerà per sempre, fattene una ragione." Fece più pressione sulla mia pancia, mentre continuavo a provavo a mantenere la calma.

"Tu l'hai distrutto Nicole e non sarai tu a ricomporlo. Il tuo dovere era tanti anni fa e mi dispiace che tu non l'abbia compiuto, ma è il mio ragazzo...quindi azzardati ad avvicinarti o a sfiorarlo solo con un dito e ti giuro che ti farò pentire di avermi sfidata anche solo con uno sguardo."
La sua mascella si serrò e cadde pesantemente a terra non appena premetti il grilletto.

Mi avvicinai alla leva tirandola verso di me.
"Complimenti!" L'insegnante apparve dal nulla facendomi saltare quasi in aria dallo spavento.

"Claire Agent hai vinto un'entrata gratis alla festa medievale del paese per questa domenica! Potrai indossare abiti del tempo e immergerti nel mondo medievale al cento percento." Mi porse il biglietto. Le sorrisi grata ringraziandola subito.

Amavo andare alle feste medievali, mio padre ne era appassionato e mi ci portava sempre quando ero piccola.
Rylee e Nicole si alzarono lamentandosi appena, mentre Zayn, Harry e Sissie ci degnarono della loro presenza con il fiato corto, probabilmente avevano corso per le scale.

"Sapevo avrebbe vinto." Disse Sissie, appoggiandosi alle sue stesse gambe e aiutando, allo stesso tempo, Rylee a rialzarsi.
Li seguii verso la porta di ingresso, non prima di essere strattonata e fermata dalla presa ferrea di Nicole.

"Hai sbagliato a metterti contro di me. Ti distruggerò in mille pezzi." Mi minacciò, per poi lasciare il mio braccio ed entrare nuovamente nella struttura.

Appena entrai in camera mi fiondai nella doccia, uscendo da lì quasi un'ora dopo.
"Ma ti senti bene?" Fui assalita dalle domande di Sissie non appena miei piede fuori dal bagno, con l'accappatoio, ed Alex entrava.

"Ci sei stata quasi un'ora."
"Mi stavo rilassando." Scossi le spalle con nonchalance indossando qualcosa di comodo.

"Stasera non sento nessuna scusa, andiamo a ballare. Abbiamo bisogno di pensare ad altro." Annuii alle parole di Sissie, vedendola sgranare gli occhi sorpresa.
"Sono sempre più convinta che tu non stia bene." Si alzò dal letto, venendo verso di me e appoggiando la mano sulla fronte per verificare se fossi calda o meno.

"Smettila, prepariamoci e andiamo a comprare qualcosa per stasera. Sentiamo anche i ragazzi." Affermai velocemente mentre scrivevo ai ragazzi di raggiungerci al piano inferiore per poter andare tutti insieme al centro commerciale.

Quando scendemmo ci ritrovammo come sempre tutti insieme, senza la presenza di Harry e Liam
"Erano stanchi o roba del genere." Disse vagamente Niall alzando gli occhi al cielo.
Scossi comunque la testa affermativamente, un po' delusa, e salii in macchina di Sissie assieme alle ragazze.

Restammo dentro quella struttura per non so quanto tempo, optano per una tuta a tinta unita, di color rosso.

Il pomeriggio passò molto velocemente, grazie anche alla compagnia dei ragazzi che riuscivano a sempre a strapparmi una risata.
Evitai di cenare, dato che avevo deciso di mangiare una crêpes verso le sei del tardo pomeriggio.

Mi feci una coda bassa, lasciando che i miei capelli naturali, ondulati, ricadessero dietro la mia schiena.
Velocemente mi sedetti sul letto, mentre aspettavo le tre lumache prepararsi, dato che Rylee si era unita a noi, iniziai a giocare ad episode.
Prima scrissi ad Harry, chiedendogli se sarebbe venuto questa sera.

Mi rispose dopo qualche minuto affermativamente e mi rilassai completamente sul morbido letto.
"Ragazza dobbiamo andare, siamo in ritardo!" Gridò Alex, spruzzandosi del profumo sul collo.

"Aspetta! Metti questi." Mi porse dei bellissimi orecchini che non esitai ad indossare.
Scendemmo le scale un po' di fretta facendo attenzione a non cadere di faccia.
Appena terminai la scalinata non potei evitare di notare la bellezza del mio ragazzo che era poggiato al muro mentre guardava il suo cellulare.

Aveva un bellissimo cappello nero, come il resto del suo abbigliamento, apparte la camicia che aveva dei disegni in bianco.
Trattenni i miei sporchi pensieri, schiarendomi la voce a disagio con me stessa.

"Sempre più in ritardo." Si lamentò, ironicamente Louis, guardando la rossa che si avvicinò a quest'ultimo guardandolo in malo modo.
In risposta l'abbraccio, stringendola a se come se fosse un pupazzo.
Risi a quella scena, avvicinandomi al mio ragazzo che continuava a non rivolgermi neanche uno sguardo.

"Posso avere un minimo della tua attenzione?" Chiesi flebilmente. Di risposta alzò di scatto lo sguardo, squadrandomi da capo a piede mentre masticava la sua solita gomma.

"Stai molto bene." Mi complimentai, sorridendogli.
"Lo so." Scherzò. Alzai gli occhi al cielo, continuando a sorridere, ma rivolgendo la mia attenzione al gruppo di ragazzi.

Uscimmo subito ed arrivammo a destinazione una ventina di minuti dopo.

I ragazzi lasciarono me e le mie amiche davanti alla discoteca, mentre loro cercavano parcheggio per le proprie macchine.
Entrammo nella struttura, sperando di resistere almeno due orette a tutta quella musica e puzza di fumo.

Non appena mettemmo piede in quel posto già cinque ragazzi, totalmente ubriachi o fatti, cercarono di approcciare con noi fallendo totalmente.

Ma non appena la figura del mio ragazzo si fece strada nella discoteca era come se gli occhi di tutte si fossero posate su di lui, immaginandosi chissà cosa.

Un ragazzo mi diede una forte botta sulla spalla, attirando la mia più completa attenzione.
"Perdonami non ti avevo vista." Si scusò gentilmente verificando che stessi bene.
"Non preoccuparti non è niente." Gridai vedendolo poi annuire e sparire dalla mia visuale, proprio come Harry ed il resto del mio gruppo.

Mi guardai attorno, nel panico più totale, non vedendo neanche una faccia o una figura a me familiare.

Avanzai verso l'ammasso di gente, cercando di arrivare al bar dove credevo di poter trovare i miei amici.
Ma ad accogliermi non fu nessuno di loro, ma bensì Nicole assieme al suo fisico spettacolare mentre teneva in mano una sigaretta.
Il suo modo di fumare attirava l'attenzione di tutti gli uomini e non solo.

"Ma guarda guarda." Si avvicinò a me parlando chiaramente, dato che in quella stanza la musica era quasi inesistente.

"Dov'è il tuo Harry?" Si guardò attorno, non trovando assolutamente nessuno.
"Ti piace come sono vestita stasera? È una cosa che non tutti possono indossare." Mi guardò da capo a piede, soffermandosi sulle mie gambe.
Aveva capito quale fosse il mio punto debole...e adesso lo stava sfruttando al meglio.

Aveva un vestito attillato nero che si incrociava dietro la schiena ed un inutile cappotto ghepardato che cadeva sulle sue braccia, lasciando scoperta la sua pelle pulita.

"Però quella tuta non ti sta malissimo." Aspirò del fumo, buttandomelo dritto in faccia.
Gli presi arrogantemente la sigaretta di mano, facendo un grosso tiro per poi gettarla per terra e spegnerla con gli stivaletti che indossavo.

Ricambiai, gettandole il fumo sulla faccia mentre mi avvicinavo alla sua figura "ti ringrazio" sorrisi forzatamente, prendendo una semplice birra, sorpassando il suo corpo, ma non lasciando mai i suoi occhi.

Il suo sguardo era cattivo e di sfida mentre prendeva un lecca lecca dal tavolo e incominciare a leccarlo vorgalmente.
"In qualche modo devo esercitarmi no?" Dopo quella espressione non ci vidi più dalla rabbia, lasciai che il mio pugno si scontrasse con la sua faccia sentendo alcuni mormorii rimbombare nella stanza.

"Che cazzo ti prende?" Harry mi prese dalle spalle, stringendomi nel suo corpo.
"È ubriaca fradicia, stavo solo cercando di aiutarla." Mentì, mentre si toccava la mascella dolorante.

Harry mi portò fuori da lì, respirando profondamente, stava cercando di mantenere la calma.
"Secondo te le avrei dato un pugno senza una ragione?" Sentii gli occhi riempirsi di lacrime.

Avevo paura di perderlo, troppa paura.
Nicole era una delle più belle ragazze che avessi mai visto, non avrei mai potuto competere con una come lei.
Emanava sicurezza e sensualità da tutti i pori, era misteriosa...aveva tutte le carte in regola per averlo di nuovo nelle sue mani.

"Lo so perfettamente. Ma ora voglio sapere cosa cazzo ti sta prendendo." Fece dei passi avanti incrociando le braccia al petto in attesa di una mia risposta.

Provai a trattenere le lacrime, ma non ci riuscii. Lasciai che scivolassero sulle guance e che le piccole gocce cadessero sulle mie clavicole.
"Io ho paura Harry." Piansi, sedendomi su uno scalino, continuando a guardare verso il basso.

"Claire non ti succ-" scossi la testa in segno di negazione, fermando le sue parole con le mie.
"Io ho paura di perdere te." Questa volta alzai lo sguardo vedendo il suo confuso.

"Ci sono così tante ragazze migliori di me che ti vorrebbero." Indicai dietro di me, facendo poi sbattere la mano sulla gamba, tirando su con il naso.
"Ma io non voglio loro." Il mio battito accellerò pericolosamente. Tolsi le lacrime di troppo dalle guance.

Si abbassò, inginocchiandosi davanti a me, per poi togliersi il cappello e appoggiare la fronte sulla mia.
"Non devi avere paura di niente e nessuno, ho bisogno di te. Solo e soltanto di te." Con le dita accarezzò la pelle scoperta, leggermente fredda.

"Sei bellissima." Il suo naso si scontrò con il mio per qualche secondo. Si tirò su poco dopo porgendomi la mano piena di anelli.
"Adesso torniamo dentro e passiamo una bella serata ok?" Annuii alle sue parole, mentre senza il minimo sforzo mi alzava da terra.

La sua mano prese dolcemente la mia guidandomi verso l'entrata.
Non seppi bene cosa mi prese, ma spinsi il suo corpo verso il muro, premendo le labbra sulle sue e scontrando le nostre lingue, fin troppo desiderosa.

Misi le mani nelle tasche anteriori, stuzzicandolo pericolosamente.
Fermò i miei movimenti stringendomi i pugni e trattenendo un gemito.
"Non riuscirò a fermarmi se continui così." La voce più profonda del solito mi fece desiderare sempre di più il suo tocco e il suo corpo. Mi morsi il labbro inferiore remprimendo i miei istinti.

Tolsi le mani dalle tasche, sistemandomi la tuta attirando a pieno la sua attenzione.
"Possiamo andare." Camminai verso l'entrata, per poi sentire il suo braccio cingermi la vita e stringermi al suo fianco.
"Ti tengo d'occhio." Mormorò al mio orecchio, per poi avvicinarci nuovamente al gruppo che non si era spostato di un millimetro.

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Fanfiction holdarah