Holmes Chapel

De Chia_Ct

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Una storia complicata, come quella di tutti e sei i ragazzi. Le loro vite verranno messe a rischio da una cos... Mais

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Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
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Capitolo 47
Capitolo 48
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Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
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Capitolo 58
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Capitolo 60
Capitolo 61
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Capitolo 78
Capitolo 79
Capitolo 80
Capitolo 81
Capitolo 82
Capitolo 83
Capitolo 84
Capitolo 85
Capitolo 86
Capitolo 87

Capitolo 51

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De Chia_Ct

"Non ce la faccio!" Gridai mentre stringevo sempre di più la pancia con le braccia, avendo un dolore troppo acuto per alzarmi e fare qualcosa di produttivo.
"Ciclo?" Chiese Sissie mentre prendeva un chewing-gum e lo metteva in bocca.

"Vuoi qualcosa?" Si interessò Alex, tirando fuori dal cassetto qualche medicinale.
"Non ho ancora mangiato." Rivelai rannicchiandomi sempre di più in me stessa.

"Allora alzati così facciamo colazione." Mi lamentai all'affermazione di Sissie che, all'udire ciò, mi prese per la caviglia e mi trascinò via insieme alle mie grida e risate.
Riuscii comunque a vestirmi nella maniera più comoda e meno elegante possibile, sbuffando mentre mettevo le scarpe e mi tirai su fin troppo velocemente.

Il giramento di testa fu talmente forte che non riuscii a rimanere stabile, caddi pesantemente per terra sentendo poi le mani delle ragazze tirarmi su con forza, per poi farmi sedere nuovamente sul letto.
"Claire ti senti bene?" Si preoccuparono, borbandandomi di domande. Risposi sempre scuotendo la testa affermativamente, rassicurandole subito "È normale, me lo fa sempre."

Anche loro annuirono e non si staccarono mai dal mio corpo, neanche nell'ascensore. Si unì a noi anche Rylee che mi guardò curiosa, le spiegai il tutto e mi rivelò che anche lei aveva sempre avuto questi problemi durante il ciclo.

Mi sedetti ad un tavolo a caso, appoggiando le braccia sul ripiano e poi la testa su di esse. "Cosa preferisci mangiare? Te lo porto io." Si offrì gentilmente Rylee. Provai ad alzarmi per prendere qualcosa da mangiare, odiando il pensiero di farmi portare qualcosa dalle altre ragazze...potevo benissimo farlo da sola.

"No!" La figura di Sissie mi si piantò davanti, stringendomi le spalle per farmi sedere nuovamente "mi hai fatto cagare in mano, ora tu non ti muovi di qui." Risi alla sua affermazione, alzando gli occhi al cielo ed annuendo contemporaneamente.

"Mi andrebbe bene una banana."

"Uh! Qui siamo in astinenza!" Spalancai la bocca alla sua espressione dandole un calcio sul sedere in modo da allontanarla da me, cosa che la fece evidentemente ridere.
"Buongiorno!" La voce squillante di Louis mi fece balzare in aria, non mi sarei mai aspettata tanta energia di mattina da parte di qualcuno.

Ricambio il saluto, con un tono normale, invitandoli a sedersi al nostro tavolo.
Harry arrivò poco dopo, con la sua solita voglia di vivere di mattina.
Era talmente sconvolto che non notò neanche la mia figura, alzai un soprscciglio stupefatta mentre Sissie si sedeva accanto a me e mi porgeva il frutto.

Alla visione di Zayn, però, potei sentire i suoi muscoli irrigidirsi e lo sguardo bloccarsi per qualche secondo, per poi salutarlo con una mossa di mano.
"Che cos'era quello?" La guardai, indicando con gli occhi il suo corpo.
Come risposta ricevette una frase a dir poco scontata "era un saluto" e poi scosse le spalle, continuando a mangiare il suo cornetto.

"Non dire niente sta arrivando Alex." Disse velocemente, spalancai la bocca, di nuovo, riconoscendo che mi avesse appena dato una risposta più che completa.
"Ma allora-" gridai, ma quando arrivò la ragazza dai capelli castani mi immobilizzai e provai a formula un'altra frase "quando cambi colore?" Inventai sul momento, fingendo un sorriso.

"Vuoi tingerti i capelli?" Chiese innocentemente Alex, ingerendo i cereali. "La signorina ha detto di volerseli fare biondi." Intervenne Zayn, appoggiando il vassoio sul ripiano e sedendosi difronte a Sissie e, di conseguenza, accanto ad Alex, che fece finta di niente.

Io e Sissie corrugammo le sopracciglia, scambiandoci qualche sguardo di incomprensione, cosa che fece anche Rylee.
"Sì, voglio farli biondi." Rispose cercando di non far crescere l'atmosfera di imbarazzo che si era creata.

Iniziai a chiedermi come facesse Zayn a sapere tale cosa, ma evitai di chiederlo in quel momento.
"Che succede qui?" Chiese Liam dando una pacca sulla spalla all'amico leggermente in imbarazzo.

"Oh niente." Sorrisi continuando a mangiare la banana.
"Niall!" Mi voltai all'urlo di Louis che stava guardando l'amico che era quasi accasciato per terra da quanto rideva.
Mentre Harry ci venne incontro con un grande sorriso sul viso guardandosi dietro di tanto in tanto.

"Niall ha rovesciato il tè." Ci informò con la voce più roca del solito, si sedette accanto a me, degnandomi finalmente della sua attenzione.
"Ciao." Affermai, rimanendo un pochino distaccata.
Lo sentii sospirare, per poi appoggiare le labbra sulla mia guancia leggermente arrossata.

Rimasi sorpresa da questa sua dimostrazione, sorridendo soddisfatta.
Dopo aver fatto la nostra colazione con tranquillità ci preparammo per una giornata piena di allenamenti e, anche se Sissie mi aveva avvertita di fare attenzione più di una volta, arrivare alla fine dei vari combattimenti sana e salva non fu così difficile.

Camminai verso il retro del giardino assieme a Rylee, che aveva la lezione di arco insieme a me, mentre salutammo con dispiacere le ragazze che sarebbero andate a farsi una bella doccia calda, mentre io e la mia nuova amica avremmo continuato a sudare e a faticare.

"Possiamo scappare? O fare finta di stare male?" Sbiascicò Rylee evidentemente esausta, forse più di me.
"Lo avrei fatto volentieri se il Signor Hasten non ci avesse appena visto." Dissi a denti stretti, sorridendo all'uomo dal volto corrucciato e dalla "r" moscia che riusciva sempre a far sembrare tutto più complicato.

Dopo aver preso l'arco e aver scagliato qualche freccia verso il bersaglio, lo indirizzai verso il basso riposando il braccio ormai indolensito.
"Mi spieghi come fai a fare sempre centro?" Chiese la mia amica mentre provava a non muovere troppo l'arma che aveva nelle mani.

"Non faccio sempre centro." Risposi, prendendo un'altra freccia e posizionandola al meglio.
"Sette su dieci erano nel mirino rosso." Alzai gli occhi al cielo, sorridendo appena alla sua affermazione, lanciando un'altra freccia e sfiorando di poco il centro.

"Vedi?" Si alterò un po', sbuffando come una bambina.
"Abbassa di più la spalla." Le consiglia, appoggiando la mano su di essa per aiutarla a fare quel movimento "E sii il più rilassata possibile, l'unica cosa che deve essere tesa è l'arma che hai in mano." Annuì alle mie parole, lasciando poi che la freccia facesse il suo compito, prendendo in pieno il segno circolare color rosso.

"Ce l'ho fatta!" Gridò battendo le mani e saltellando felice.
"Vedo che abbiamo una mia sostituzione." Intervenne l'uomo facendo smettere sia me che Rylee di sorridere.
"Ho solo dato dei consigli." Dissi innocenentemente, non avendo, appunto, secondi fini.

"Che avrei dovuto dare io." Mi guardò in malo modo, facendomi corrugare le sopracciglia.
"Mi ha solo aiutata, non vedo che cosa ci sia di sbagliato." Gli rispose a tono la ragazza affianco a me, incrociando le braccia al petto.

"Niente, signorina Holland." Appena si voltò gli fece una smorfia, risi successivamente cercando di trattenermi e di non farmi sentire.

"Potete andare in pace." Disse inquietantemente. Deglutii sentendo poi il braccio essere trasportato via.

Salutai Rylee non appena entrai in camera, lasciando un grande sospiro di libertà.
"Stasera va bene se andiamo nella sala bar?" Chiese subito Sissie, non lasciandomi neanche la possibilità di respirare, saltandomi davanti con un grossissimo sorriso in faccia.

"Va bene." Sbuffai appena, entrando poi in doccia per lasciare che i miei muscoli potessero rilassarsi.

"Rosso o nero?" Urlò la rossa per farsi sentire da me. Le gridai di rimando il colore rosso, finendo di asciugare il corpo ed uscire con un accappatoio, in modo da scegliere cosa indossare.
Optai per dei mom jeans chiari e una maglia, marrone, senza spalline, indossando poi le mie solite scarpe.

Asciugati i capelli passai al mascara per poi spruzzarmi il profumo ed uscire accompagnata dalle mie amiche.
"Ma la cena?" Mi fermai di scatto scontrandomi con il corpo di Alex.

Mi massaggiai il naso per poi salutare Rylee che era appena uscita dalla camera per unirsi a noi.
Salimmo gli scalini ed arrivammo al piano desiderato con un respiro fin troppo pesante.
"Siete sempre in ritardo!" Si lamentò Louis, ricevendo in risposta il dito medio di Sissie che lo fece ridere di gusto.

Mi guardai attorno, non notando la figura del ragazzo dai capelli ricci.
"Harry?" Mi avvicinai alla figura di Niall, che si era appena avvicinato a noi con il suo solito sorriso amichevole.
"È dietro di te." Indicò, mi voltai rimanendo quasi gelata dalla sua bellezza assieme a Zayn.

Sentii Niall ridere, probabilmente alla mia espressione. Mi ricomposi sorridendogli non appena alzò lo sguardo verso di me.
"Stai bene." Commentò Harry squadrandomi da capo a piedi.

"Anche tu stai molto bene." Dissi ironica, accettando però il suo sforzo.
Alzò gli occhi al cielo lasciandomi un semplice bacio sulla fronte per poi andare al bar e prendere qualcosa da bere.

"Giochiamo a sette minuti in paradiso!" Propose Louis, decidemmo dunque di giocare, anche se sarebbe comunque stato inutile un mio possibile rifiuto.
"Ci uniamo anche noi." Un gruppo di ragazzi saltò fuori dal nulla sedendosi insieme a noi nei divanetti.

Un ragazzo moro, dagli occhi chiari, si sedette accanto a me ammiccando nella mia direzione.
"Mi chiamo Justin."

"E io sono quello che ti spacca il culo se non ti levi tra passi dai coglioni." La voce arrogante di Harry arrivò forte e chiara, dato che il ragazzo si alzò subito, scusandosi.
"Avrei potuto dirglielo da sola, ma grazie comunque."

"Sono il tuo ragazzo e dovevo farlo." Si innervosì appena, prendendo qualche sorso dalla birra.
"Non ti innervosire." Affermai appoggiando la schiena al divanetto.

"Sissie e Zayn!" Alzai lo sguardo di scatto, spalancando di poco la bocca.
Guardai Alex farsi sempre più rannicchiata in se stessa, facendo come se niente e nessuno potesse farle del male.
"Non credo sia una buona idea." Disse Sissie, guardando l'amica.

Le mimò un "non c'è nessun problema" riuscendo a convincerla a farla entrare nella stanza assieme al moro.
Mi sedetti sul bracciolo della sua poltrona, iniziando una conversazione.

"Non siamo mai stati insieme, non ci siamo trovati. È troppo per una come me." Abbassò lo sguardo, giocando con le dita nervosamente.
"Ha bisogno di un'altro tipo di persona." Non sembrò essere dispiaciuta, mi tranquillizzai sorridendogli appena.

"Esco un attimo." Harry posò il cellulare nella tasca, uscendo di corsa dalla stanza non appena ci avvisò, non degnandomi neanche di uno sguardo.
"Tutto ok tra voi due?" Lo seguì con lo sguardo.

"Non lo so." Decisi di essere onesta, provando a nascondere il dispiacere che stavo provando.
"Appena qualcosa non va bene si innervosisce subito." Rivelai, giocando con i fili dei miei jeans.

Appoggiò la mano sulla mia gamba, regalandomi un sorriso di conforto.
"È da dieci minuti che sono lì dentro!" Una serie di urli rieccheggiò nella stanza, facendoci ridere.

ZAYN'S POV
Entrammo nella stanza, dove era presente solo una inutile luce rossa e molti scaffali pieni di bicchieri e piatti di plastica.

"Con Alex?" Chiese la rossa, dondolandosi nervosamente.
"Non è andata. Siamo usciti un paio di volte, ma ci vediamo solo come amici." Chiarii immediatamente, mettendo le mani nelle tasche.

"Quindi non siete stati insieme..." Risi al suo nervosismo, non riuscendo a toglierle gli occhi di dosso.
"Non devi baciarmi per forza. Potremmo fingere." La rassicurai, un pochino deluso.

"Va bene..." Sospirò leggermente, guardando sempre in basso.
"Hai mai avuto un ragazzo?" Provai ad instaurare una conversazione, in modo da mandare via l'imbarazzo appena creatosi.

"Per poco." Sobbalzai appena, constatando di aver detto una grossa cazzata.
"Cazzo, scusami." Dissi immediatamente, vedendola poi ridere.

"Che c'è?" Chiesi sorridendo appena.
"Mi hai fatto ridere." Si morse il labbro inferiore e, di conseguenza, i miei occhi si abbassarono verso il suo labbro.
"Non farlo." Mi lasciai scappare notando il suo sguardo farsi sempre più intenso.

"Che cosa?" Mi avvicinai immediatamente, lasciando che i nostri nasi si scontrassero.

"Sei bella da far invidia." Accarezzai le sue guance leggermente calde.
Mi scontrai subito con le sue labbra, beandomi di quel bacio.

CLAIRE'S POV
Mi avvicinai alla grande vetrata osservando le stelle nel cielo.
Abbassai lo sguardo notando la figura di Harry parlare con qualcuno dalla chioma bionda.

Assottigliai gli occhi per vedere meglio constatando che fosse Nicole, la sua ex ragazza.
Aggrottai le sopracciglia, rimanendo a fissarli per non so quanto tempo.

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