In Another Life

By Kim_Holly_

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"Moriremo tutti prima o poi, indipendentemente dalla malattia" La mia poteva sembrare una semplice scusa. M... More

Prologo.
1. Parker
2. Parker
3. Parker
4. Johnson
5. Parker
6. Parker
7. Parker
8. Parker
9. Johnson
10. Parker
11. Parker
12. Johnson
13. Parker
14. Parker
15. Johnson
16. Parker
17. Parker
18.Parker
19. Johnson
20. Parker
21. Parker
22. Johnson
23. Parker
24. Parker
25. Johnson
26. Parker
27. Parker
28. Parker
29.Johnson
30. Parker
31. Johnson
32. Parker
33. Johnson
34. Parker
35.Parker
36. Parker
37. Johnson
38. Parker
39. Parker
40. Johnson
41. Parker
42. Johnson
43. Parker
44. Parker
45. Parker
46. Parker
47. Parker
48. Johnson
49. Parker
50. Parker
51. Parker
52. Parker
53. Parker
54. Parker
55. Johnson
56. Parker
57. Parker
59. Johnson
60. Parker
61. Johnson
62. Parker
63. Johnson
64. Parker
65. Parker
66. Parker
67. Parker
Epilogo
Sequel.
In This Life
Nuovo Libro ‼️

58. Johnson

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By Kim_Holly_

Quando la porta si apre, vedo mio fratello entrare e fermarsi sull'uscio, quando vede Hol che si è addormentata al mio fianco, con la testa sul mio petto. Senza farla svegliare la scosto e mi alzo, facendo segno a Lucas di seguirmi fuori.
"Scambiatevi le stanze per stasera" gli faccio cenno
"Se non fosse che Jason non riesce ad aprire la porta" mi fa presente e io lo supero, prendendo la chiave dalle mani di Jason e provare ad aprire la porta, che si pare poco dopo
A dire ilv ero, prima neanche ci ho provato ad aprirla, perchè sapevo che se avessi forzato un po' la mano, si sarebbe aperta, e Hol sarebbe andata a dormire senza di me. 
"Grazie" sorride Jay facendo poi segno al biondo di seguirlo, così poi me ne torno in camera mia chiudendo la porta a chiave. 
Parker dorme ancora, non è mossa e il suo respiro è sempre calmo.
Senza svegliarla torno la suo fianco, e lei subito si muove nel sonno tornando con la testa sul mio petto e circondandomi i fianchi con il braccio. Sorrido e le accarezzo i capelli, provando ad addormentarmi, ma già so che passerò la notte ad osservarla dormire e non riuscirò a prendere sonno. 

    

******

    

"Sveglia" sento gridare e apro gli occhi di scatto, ritrovandomi poi con la schiena sul pavimento freddo della stanza 
Una risata riempie la stanza, e io strizzo gli occhi ancora mezzo addormentato osservando la piccola peste seduta sul mio letto, stretta nella mia maglietta, che s era ride di gusto.
"Ti ammazzo se ti prendo" ringhio alzandomi, e lei subito corre verso la porta aprendola e chiudendosela alle spalle, facendomici quasi sbattere contro. 
Quando la seguo fuori la sento ancora ridere, sono solo le 7 del mattino e il corridoio è deserto, per nostra fortuna, perchè impazzirei se qualcuno oltre a me la vedesse con le cosce scoperte, e le mutandine che le si intravedono quando alza le braccia. 
Faccio per afferrarla, ma la porta accanto si apre e subito sua sorella maggiore esce avvolta in un pigiamo rosa ricamato
"Hey" sbadiglia Jamiee
"Come mai sveglia a quest'ora?" sbuffa Holly poco socievole, e questo da conferma alla mia teoria, devono aver litigato di brutto, ma per cosa?
"Jam, ma che ore sono?" il suo fidanzato ci raggiunge e resto sorpreso quando vedo che ha un tatuaggio sul petto ben scolpito, a quanto pare il damerino non è poi così innocente "Ah ragazzi, già svegli?" si acciglia
"Voi due eravate insieme stanotte?" domanda curiosa Jamiee
"Sono cazzi miei" sputa velenosa Hol, e io resto sorpreso nel vederla così sulla difensiva e scontrosa
"Hol, ti prego smettila di avercela con me, se solo mi lasciassi spiegare-" tenta la bionda, ma Hol non demorde
"Stammi lontana Jamiee, fa finta che non esista, perchè per te sono morta d'ora in poi" esclama fredda, per poi andare verso la porta della sua stanza, dove la seguo aiutandola ad aprirla 

"Che carini" sussurra più dolce, quando entra per prima, mi acciglio e fisso i nostri fratelli dormire sul letto in una posizione al quanto buffa.
Sono aggrovigliati tra le lenzuola e stanno russando, mentre Jason porta il braccio sul viso dormiente di Lucas, che ha la bocca aperta e gli occhiali storti sulla testa
"Dovremmo svegliarli?" tento ma Hol mi blocca
"Non ci provare" mi fa segno di fare silenzio per poi recuperare dei vestiti puliti e andare in bagno
Torno in camera mia per fare una doccia al volo e infilo un jeans a caso con una t-shirt, legando la felpa in vita. Torno da Holly e la trovo intenta ad allacciarsi le scarpe, la fisso con quei jeans che le fanno un culo stupendo e mi viene proprio voglia di prenderla qui, o magari in bagno, sotto la doccia. 

Andiamo  a fare colazione in un piccolo bar lungomare, il sole la mattina qui è forte, ma ci sono comunque 15 gradi.
"Due ciambelle al cioccolato con glassa, due al cioccolato bianco, una rosa con le perline e una cioccolata calda" ordina lei
"Un caffè e una ciambella bianca" ridacchio verso il cameriere per poi guardare la ragazza davanti a me "Hai un buco nero al posto dello stomaco"
"Ho una fame da lupi" annuisce lei stiracchiandosi 

La mattinata passa in modo tranquillo, dopo aver fatto colazione facciamo un giro per l'isola e io la guardo comprare un sacco di stupidi portachiavi, degli anelli colorati e qualche oggetto tipico del posto, come il grembiule per la cucina con sopra l'isola e i segna posti per la tavola. Quando vede due bracciali in filo colorato su una piccola bancarella impazzisce e mi costringe a comprarne uno,  me quello rosso, a lei quello blu. E' come fare compere con una bambina piccola, ma è divertente, è bello, è semplice. Quando torniamo in albergo sono quasi le due, e infatti troviamo tutti nel ristorante dell'albergo intenti a pranzare.
"Vi siete divertiti ragazzi?" domanda Hannah mentre prendiamo posto accanto a loro
"Il solito" scrolla le spalle Hol addentando una mela
"Noi abbiamo accompagnato Hannah e Chloe al centro commerciale e ci siamo spaccati la schiena per portare tutte le loro buste" si lamenta mio padre
"Quasi dimentico che ormai avete una certa età" ride mia madre
"Io pure ho la schiena a pezzi, Jason da tanti di quei calci durante la notte" sospira Lucas stiracchiandosi sulla sedia e subito Hol lo guarda incredula
"Jason? Tu non dormi con Dylan?" si acciglia mia madre confusa e Lucas sgrana gli occhi realizzando solo dopo
"Dylan e Hol hanno dormito insieme stanotte, quindi io e Lucas abbiamo condiviso la stanza" scrolla le spalle Jason
"Jay" lo rimprovera Hol incredula, ma sono impazziti entrambi per caso? 
"Scusa?" sbotta John ma Hannah lo zittisce con un gran sorriso compiaciuto, lo stesso che sfodera mia madre mentre mi fa l'occhiolino 
"Lo sapevo, quindi da quando state insieme?" stridula quest'ultima esaltata "Che bello Olivia, credo tu sia perfetta per mio figlio, non avrei accettato nessuna ragazza al di fuori di te sia chiaro, ma saperlo così mi trasmette tanta felicità. E tu Dylan, vedi di trattarla come si deve" parla tutto d'un fiato sorridendo, e so che è vero. Mia madre adora Parker, parla sempre di lei e di quanto sia bella e perfetta per me, che magari mi fa mettere la testa apposto e che non devo spezzarle il cuore, o lei mi spezza il collo.
"Che bello Hannah, ma ci immagini al loro matrimonio, Hol sarà stupenda ne sono sicura" guarda poi la sua amica e io per poco non mi strozzo con l'acqua 
Ma sono impazzite? Pensa al matrimonio adesso è un'assurdità.
"Aspettate un attimo" scuote il capo Holly contrariata "Io e Dylan non stiamo insieme, siamo solo amici" precisa, ma non ci crede neanche lei 

Amici molto intimi aggiungerei, mia cara Olivia.

"Ma non dovete nascondervi di certo, a noi fa solo piacere" annuisce mia madre, e mio padre le fa segno di lasciar perdere, ma conosciamo bene questa donna, non si arrenderà mai 

    

*****

      

"Piegati di più arrivato in questo punto" mi indica John lanciandomi la palla
Annuisco e faccio come mi dice, e funziona per davvero. Lanciare la palla mi sembra più facile adesso, e riesco subito da una maggiore distanza. 
Sono le 16:30 del pomeriggio circa e io e John siamo al campo da basket vicino la spiaggia, mentre mio padre è sul lettino a prendere il sole dopo la linea di campo.
"Cazzo" sbuffo quando per la decima volte, John riesce a rubarmi la palla  
Mi lascio cadere sulla panchina per riprendere fiato e John mi raggiunge divertito, prendendo un sorso dalla sua coca
"Sei migliorato tantissimo, ma per queste cose devi avere pazienza. Tu hai un dono, ma non hai mai avuto un'allenatore adeguato, perciò ora fai fatica" spiega dandomi una pacca sulla spalla, e le sue parole mi fanno sempre sentire meglio
"Certe cose sanno farle solo i professionisti" ammetto 
"Hol non lo è" scrolla le spalle lui e io sospiro rassegnato 
"Holly è incredibile nel basket, più di noi due a quanto pare" ridacchio e lui annuisce con un sorriso 
"E' vero, ormai ha superato anche me. In una partita, perderei di sicuro contro di lei" annuisce consapevole "Gioca a basket da quando ha 3 anni, ha passato la sua infanzia in palestra con me e suo nonno, ha avuto due grandi allenatori da subito, e ormai ha superato entrambi" 
"Suo suocero giusto? Era anche il vostro allenatore nella squadra liceale" indico lui e mio padre, e John annuisce malinconico 
"Si. Ho conosciuto Hannah perchè era la figlia del nostro coach, lei e tua madre venivano spesso in palestra a guardarci, e così le abbiamo conosciute" spiega 
"Hai sempre vissuto nel mondo del basket, tuo suocero, tua moglie, tua figlia. eppure hai mollato, cazzo che frustrazione..." mi gratto il capo incredulo "Eri il campione numero uno, il basket era tutta la tua vita" non smetterò mai di domandarglielo
"Anche la mia famiglia lo è, amo molto di più mia moglie e i miei figli che questo sport" sorride 
"Non eri obbligato a scegliere" gli faccio presente 
Ricordo i titoli dei giornali quella mattina di gennaio, quando il Dio del basket ha mollato tutto senza una spiegazione, dovendo pagare anche una cauzione ai Boston Celtics per aver violato le norme del contratto. Le interviste ai fan in lacrime, gli appostamenti sotto casa sua. Eppure lui è sempre stato bravo a tenere i suoi figli lontani dai riflettori, e a costruirsi poi una vita normale.
"Sei ancora giovane Dylan" sorride alzandosi passandomi poi la palla "forza figliolo, giocheremo fin quando non riesci a rubarmi la palla o a smarcarti" mi fa cenno e io lo seguo sorridendo, carico come una molla 

Giochiamo fino alle sette, quando il sole non è più tanto forte. Gli altri ci raggiungono e subito mia madre ci richiama dicendoci che è arrivata l'ora della cena. 
"L'ultima partita" supplico 
"Va bene, ma sbrigatevi" sbuffa sedendosi poi sulla panchina accanto a mio padre, più rosso che vivo, tanto del sole che ha preso oggi.
Riesco a smarcarmi, non perdo la concentrazione e supero John, correndo subito verso il canestro per poi centrarlo, e fare punto. 
"Si, cazzo" esulto sotto il suo applauso, che mi riempie il cuore di orgoglio verso me stesso 

"Hol, ti prego" io e John ci voltiamo attirati dalla voce di Hannah, che è accanto un Holly arrabbiata e testarda, come sempre
"Lasciatemi stare, per favore" sbuffa lei e sua sorella la blocca per un polso, costringendola a voltarsi  
"La vedo male" fa una smorfia John andando verso le sue figlie, con un sospiro stanco  
"Evitiamo di fare scenate, ok?" si libera lei dalla presa, e vedo i suoi occhia ridere di rabbia e odio, ma cosa le prende? 
"Voglio solo che tu torni a parlare con me Hol, ti prego" insiste la sorella, e io non capisco cosa diavolo abbia fatto per farsi odiare tanto  
"Andiamo, smettetela adesso. Se non si è arrabbiato Dylan, perchè dovresti faro tu?" sussurra Marcus scrollando le spalle, poi però si ferma, sgrana gli occhi e guarda Jamiee che sbianca sul posto, mentre Hannah si porta una mano sulla fronte con occhi sgranati.
"Per cosa dovrei arrabbiarmi io?" Mi acciglio distrattamente concentrandomi sulla palla che faccio girare su un dito
"Nulla Dylan, fa finta di niente" scuote il capo Jamiee nervosa
"Aspetta un attimo" sussurra Hol con voce rauca, voltandosi verso di me, e il suo sguardo mi spiazza totalmente, sembra quasi che quell'odio messo lo stia riversando su di me "Tu sapevi che Jamiee aveva convinto il preside della scuola a farci finire in punizione insieme?" domanda, e la palla mi cade rimbalzando sul campo, rotolando poi lontano da me, mentre sgrano gli occhi in cerca di qualcosa da dire.
Cazzo, e ora?

Lo sapevo, certo che lo sapevo. Jamiee me l'ha detto all'ospedale quando Hol svenne a scuola sotto tutto quel sangue. Mi ha detto di non dire nulla, ma allora Hol come ha fatto a scoprirlo? 
"Hol, piccola posso spiegare" metto le mani davanti 
"Cos'è che avete fatto?" domanda Lucas incredulo 
"Stanne fuori tu" gli intimo teso
"Dylan, calmo" mi rimprovera mio padre
Cosa faccio? Non riesco a sostenere lo sguardo di Parker, che sembra così... delusa. 

"Lo sapevate tutti vero?" sentiamo la sua voce spezzata, mentre delle silenziose lacrime le scendono sul viso e la costringono ad abbassare lo sguardo "Avete complottato alle mie spalle fin dall'inizio. Ma perchè vi siete intromessi nella mia vita?" domanda tremante, incredula, ferita "Siete solo dei bugiardi, tutti quanti" grida poi guardandoci
Fisso i suoi occhi blu, e mi sembra di annegare in un mare burrascoso, in piena tempesta, mentre le navi si scagliano violente contro le rocce più appuntite, e io sono uno dei marinai. 

"Hol calma, non devi sforzarti e lo sai" scuote il capo Marcus
"Hol ascolta" mi avvicino a lei, cercando di afferrarle il viso e spiegarmi, ma lei si scansa bruscamente, e mi sento morire dentro "Ti prego ascolta solo me piccola, ti spiegherò tutto fin dall'inizio" cerco di dire, ma lei indietreggia.
Hol sta piangendo. Olivia Parker è qui davanti a me e sta piangendo, e io sento la mia anima logorarsi dentro il mio corpo, che trema come un fascio di nervi. Sta piangendo, e io non posso fare nulla per impedirlo. sta piangendo, e io mi sento maledettamente in colpa. 
E' la prima volta che la vedo piangere. 

"Vaffanculo Dylan" grida e mi disprezza, lo vedo nei suoi occhi, lo sento sulla pelle, lo sento fin dentro l'anima
"Olivia, stai seguendo una cura per l'amor del cielo calmati, ti prego" supplica la madre preoccupata
"Cura? Ne parli così pubblicamente mamma?" ride istericamente "Cos'è? Hai raccontato loro anche la mia storia che tanto cerco di tenere nascosta? Dopotutto l'avete già detto al preside e a Michael, non mi stupirei se anche tutti al mondo lo sapessero" continua poi guardando con odio la propria madre, ma cosa diavolo le hanno fatto per ridurla così? Sembra un'altra persona, sembra spezzata.
"Olivia, non trattarla così" supplica mia madre nel vedere la sua migliore amica piangere, conoscendo forse una verità più grande di noi, ma quale? 
"Tesoro" mio padre guarda mia madre facendo segno di restarne fuori, poi guarda Hol come se fosse l'unico a capirla, e prova ad avvicinarsi a lei
"Calmatevi tutti ora" alza il tono di voce John "Jamiee accompagna tuo fratello e tua madre in Hotel, e agli altri chiedo scusa per la scenata. Ora io e Hol ci facciamo una bella chiacchierata" esclama serio
"Oh no no no" scuote il capo Hol "Voi avete chiuso con me. Sai papà, io me lo sarei aspettata da Jamiee o dalla mamma perchè so come sono fatte, ma da te..." lo indica poi "Da te non me lo sarei mai aspetta-" si ferma e inizia a tossire, la stessa brutta tosse della montagna, la stessa di quel giorno a scuola quando perse tutto quel sangue
"Hol, respira" cerca di tranquillizzarla Marcus, ma la tosse peggiora, e Hol si porta una mano davanti la bocca cercando di respirare piano, ma quando vedo la sua bocca rossa, così come le mani sporche di sangue, mi rendo conto che è troppo tardi. 
Con un colpo di tosse secco sputa sangue sull'asfalto, sporcandosi la felpa e il jeans. E io mi sento mancare il pavimento sotto i piedi... di nuovo. 
"Oddio, Olivia" John corre dalla figlia, mio padre e Marcus sono subito al suo fianco, ma è troppo tardi. Hol è a terra, priva di sensi, distesa in una pozza di sangue che sembra non finire più.

Fu lì che iniziò tutto,
venni a riscontrarmi con la realtà mentre nella mia testa continuavo a ripetermi che non doveva andare così.
No, non doveva andare così.

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