Mine [IN REVISIONE]

By Black_Queen__

5.6M 139K 41.3K

Ma, quando lo guardava, lei sapeva che quegli occhi color cioccolato nascondevano molto più di quello che pot... More

~Prologo
~Cap.2
~Cap.3
~Cap.4
~Cap.5
~Cap.6
~Cap.7
~Cap.8
~Cap.9
~Cap. 10
~Cap.11
~Cap.12
~Cap.13
~Cap.14
~Cap.15
~Cap.16
~Cap.17
~Cap.18
~Cap.19
~Cap.20
~Cap.21
~Cap.22
Scusate...
~Cap.23
~Cap.24
Pagina Facebook♥
~Cap.25
~Cap.26
~Cap.27
~Cap.28
~Cap.29
~Cap.30
~Cap.31
~Cap.32
~Cap.33
~Cap.34
~Cap.35
~Cap.36
~Cap.37
~Cap.38
~Cap.39
~Cap.40
~Opinioni~
~Cap.41
~Cap.42
~Cap.43
~Cap.44
~Cap.45
~Cap.46
~Cap.47
~Cap.48
~Instagram
~Cap.49
~Cap.50 • Ultimo capitolo •
▶Ringraziamenti▶
Sequel♡

~Cap.1

173K 3.5K 1.2K
By Black_Queen__

~Cap.1

"Quando ti ho vista arrivare, bella così come sei, non mi sembrava possibile che, tra tanta gente, che tu, ti accorgessi di me."

-G. Paoli.

Dopo un paio d'ore di viaggio, in aereo e in auto, Paul mi aveva detto che eravamo arrivati. Scesi dall'auto, trovandomi davanti ad una villa. Era bellissima e sembrava enorme, il prospetto era bianco, le finestre nere. Dovevano essere molto ricchi, per permettersi una tale casa.

Un ragazzo uscì dalla porta nera, chiudendola alle sue spalle e venendo verso di noi. Mi aspettavo un tipo in smoking dato l'ambiente, invece vidi un ragazzo con un paio di jeans scuri, una T-shirt bianca, attillata, ed una giacca di pelle nera. Doveva essere Zayn. Devo ammetterlo, restai stupita dalla sua bellezza, era perfetto, non avevo mai visto niente di più bello. I suoi grandi occhi castani erano incantevoli e profondi, sembravano essere in grado di leggere dentro la gente, nonostante avessero delle sfumature di malinconia.

-"Paul..." disse avvicinandosi a me e posando la sua grande mano sul mio fianco. Mi resi conto solo allora della nostra differenza d'altezza : ero almeno venti centimetri più bassa di lui. Non ero mai stata alta, ma lui lo era davvero troppo. "Quando avevi detto che era bella, non immaginavo così bella." disse, il suo sguardo era su di me, mettendomi a disagio, il suo respiro si scontrava con la pelle del mio collo. Un odore fresco, mischiato a quello della sigaretta, che poco prima teneva in mano, s'impossessò delle mie narici.

-"Vieni, ti mostro la tua stanza." disse, la sua voce profonda mi distolse dai miei pensieri. Annuii e lo seguii dentro quella casa, camminando lentamente dietro di lui. Non mi aveva chiesto il mio nome, non mi aveva detto nulla di confortante e non si era nemmeno preoccupato del fatto che per colpa sua mi trovavo lontano da tutti quelli che conoscevo, dalla mia città.

Salimmo delle scale, la stanza in cui mi fece entrare era completamente bianca, con un letto a baldacchino dalle coperte di raso candide, un armadio e vari mobili neri. Era davvero bellissima, come, infondo, mi aspettavo.

-"Questa è casa mia, più tardi verrà la mia famiglia." m'informò, fui stupita di sapere che viveva in quell'enorme casa da solo, forse per questo mi sembrava triste.

-"Cosa vuoi da me, esattamente?" sussurrai, portando lo sguardo sul pavimento, non riuscivo a sostenere il suo, mi intimoriva. Mi guardò con un sorriso malizioso, dalla testa ai piedi, avvicinandosi di poco a me.

-"Tutto." feci un passo indietro, deglutii a fatica. Lo conoscevo solo da qualche minuto, ma la sua figura mi spaventava non poco.

-"Quanti anni hai?" chiesi, ancora, con un baso tono di voce.

-"Ventiquattro e, comunque, qui le domande le faccio io." mi lasciò un bacio vicino l'angolo della bocca, poi uscì dalla stanza, camminando lentamente e non rivolgendomi nemmeno uno sguardo.

Presi le valigie, che mi aveva gentilmente portato in stanza Paul, sistemando tutti i vestiti che avevo portato nei vari casetti di un mobile. Speravo solamente che quella situazione si sarebbe risolta presto, ero partita per non causare altri problemi ma non aspettavo di trovare una simile persona, che non aveva nemmeno minimamente provato a mettersi nei miei panni.

Aprendo uno di quei cassetti, fui sorpresa nel vedere della lingerie diversa da quella che solitamente indossavo : era soprattutto in pizzo, di colore rosso e nero. C'erano dei corsetti, insieme a delle minuscole mutandine. Io non avrei indossato nessuna di quelle cose, non avevo intenzione di farlo. Probabilmente avrei dovuto buttarle via, ma richiusi semplicemente quel cassetto, ipotizzando che quella roba potesse appartenere a un'altra ragazza che aveva usato quella camera fino a poco prima.

Mi buttai stanca sul letto morbido, chiudendo gli occhi per qualche secondo e sperando che riaprendoli sarei stata a casa mia, in Italia, ma non fu così. Vidi nuovamente il soffitto perfettamente bianco di quella stanza, non era un incubo.

-"Ti piace? Perché lo useremo spesso." non mi ero accorta che Zayn fosse appena entrato in camera, osservandomi mentre ero stesa sul materasso.

Cercai di alzarmi velocemente dal letto, rimanendo perplessa per le sue parole, ma lui me lo impedì, spostando il suo corpo sopra il mio in un secondo. Le sue labbra quasi sfioravano le mie finché non le unì definitivamente, baciandomi con foga. Potevo sentire il mio cuore che minacciava di uscirmi dal petto, le mie piccole mani premevano sul suo petto, cercando di allontanarlo da me, senza però molti risultati. Iniziò a baciarmi il collo e sussultai a quella sensazione. Non avevo mai fatto nulla del genere con un ragazzo, i miei fidanzati precedenti si limitavano a toccarmi il fondo schiena e lui non aveva nessun diritto di toccarmi in quel modo.

-"Z-Zayn..." balbettai, la mia voce quasi non si sentiva, ricordandomi del precedente discorso dei miei genitori. Non poteva fare sul serio, ero appena arrivata!

-"Mmh...cosa?" rispose, infastidito, rivolgendomi un'occhiataccia.

-"Zayn, tu non hai il diritto di farlo, lasciami stare." mormorai, la mia voce non sembrava molto minacciosa ma pensai che se avessi alzato la voce con lui avrei peggiorato la mia situazione.

-"Sh, zitta." ordinò, tornando a baciarmi. Avrei voluto fare qualcosa di più concreto ma avevo paura di quello che lui avrebbe potuto farmi, quindi mi limitai a spingerlo nuovamente via.

-"Ti ho già detto di non toccarmi!" provai ad allontanarmi e scivolare fuori dal materasso, ma lui fu più veloce di me e mi afferrò un braccio, riportandomi nella stessa posizione precedente.

Una delle sue mani mi impediva di parlare ancora, mentre l'altra era scivolata facilmente sotto la mia camicetta, stringendomi un seno con forza nonostante le mie mani cercassero ancora di allontanarlo da me.

I miei occhi erano spalancati, non avendo ancora realizzato ciò che stava succedendo perché tutta quella situazione mi sembrava surreale. Non avevo mai visto quel ragazzo, eccetto qualche minuto prima, e l'unica cosa che gli era venuta in mente dopo avermi vista era quella? Come poteva permettersi?

-"Senti, se fai la brava non succederà niente di brutto, ci divertiremo entrambi." sembrava serio mentre parlava.

-"Zayn, io non l'ho mai fatto prima." confessai, il mio respiro era irregolare e quelle furono le prime parole che mi vennero in mente per cercare di fargli cambiare idea.

-"Sei vergine?" rise, quasi prendendomi in giro mentre apriva maggiormente gli occhi.

-"Si." vidi un sorrisetto farsi spazio sulle sue labbra, non sembrava turbato o preoccupato da quello che gli avevo detto, anzi, sembrava gli facesse piacere.

-"Non l'hai mai fatto? Mai?" chiese ancora, chiedendo la conferma delle mie parole. Ero imbarazzata, non mi piaceva affrontare quell'argomento, così mi limitai ad annuire. Forse lui conosceva una diversa definizione di "vergine"?

-"Sarà più divertente, per me. Non sono mai stato con una vergine, sono felice che tu lo sia." sorrise, lasciandomi esterrefatta. Quel ragazzo doveva avere un serio problema.

Non ebbi molto tempo per riflettere che le sue mani tornarono sotto la mia maglia, questa volta la sollevarono, togliendomela completamente. A causa dei miei sforzi per liberarmi, Zayn con una mano mi strinse entrambi i polsi, bloccandomeli sopra la testa in modo da non farmi muovere troppo.

-"Togliti da sopra di me, se non lo fai io...io mi metto a urlare!" alzai la voce, ottenendo solo una sonora risata da parte sua.

-"Tesoro, spero davvero che tu lo faccia.", mi ignorò, iniziando a lasciarmi qualche leggero bacio sul seno ancora coperto dal tessuto del mio reggiseno bianco.

Quando la sua mano si spostò sulla mia coscia, accarezzandola, e poi sotto il mio ventre i miei occhi si riempirono di lacrime per la paura di quello che lui avrebbe potuto farmi. Non c'era nessuno in quella casa e anche se ci fossero state qualcosa mi diceva che nessuno sentendo le mie urla mi avrebbe aiutato.

-"I-Io potrei denunciarti! Lasciami stare, non toccarmi!", le gambe mi tremavano, le mossi per cercare di dargli qualche calcio ma lui approfittando della cosa si mise nel mezzo, fermandomi ancora.

-"Non hai ancora capito che non puoi fare nulla?" sorrise, come fosse fiero di quello che stava facendo e come se quello stupido foglio di carta gli avesse davvero conferito chissà quale potere sopra di me.

Le sue dita mi accarezzarono in una zona che nessun altro aveva mai sfiorato, urlai in quel momento, provando con tutta me stessa a sottrarmi in qualche modo al suo vergognoso tocco. Lui non poteva usarmi in quel modo, non poteva trattarmi come se fossi un animale o peggio!

-"Rilassati." fu l'unica cosa che disse, sussurrando vicino al mio orecchio e morendomi il lobo. Non ottenne sicuramente una relazione positiva, dato che delle lacrime calde si fecero spazio sul mio viso.

-"Tu non puoi farlo! Se lo raccontassi a qualcuno tu-" parlai, ma ancora non mi stava ascoltando, mi afferrò il viso, stringendomi le guance e facendomi male.

-"Niente. Io niente. C'è un fottuto contratto che, sebbene firmato anni fa, mi concede il diritto di fare con te tutto quello che voglio. Finché quel contratto sarà valido non puoi ribellarti a nulla. Quando non lo sarà più, se saprai ancora stare dritta, sarai liberissima di andare via." ringhiò, facendomi deglutire per la paura. Mi faceva paura, diamine, non volevo avere paura di quel ragazzino ma era più forte di me.

-"Adesso fa' la brava." disse ancora, poco dopo provò a sbottonare i miei jeans, per togliermeli. Scossi la testa, non sapevo cosa fare e io panico si stava impossessando di me, impedendomi di pensare e facendomi diventare ancora più goffa e stupida.

-"Ti prego, ti prometto che farò tutto quello che vuoi, davvero tutto ma...non questo. Per te sarà solo un gioco ma è una cosa importante per me." ammisi, mi facevo pena da sola, ritrovandomi a supplicare un ricco ragazzino viziato e senza morale.

-"Scommetto che sei strettissima." sorrise, facendo scivolare una mano dentro i miei jeans.

-"No, per favore." piansi, l'unica cosa che riuscivo a fare in quel momento era piangere come una bambina terrorizzata. Non riuscivo nemmeno più a ribellarmi o a parlare.

-"Ti prometto che sarà piacevole per entrambi, piccoletta, non piangere." si morse il labbro inferiore, prima di baciarmi sulla bocca per l'ennesima volta, accarezzando il mio viso e mandando via le lacrime con le sue dita. L'altra mano, nel frattempo, si era avvicinata alle mie mutande e aveva tutta l'intenzione di non rimanere ferma.

Per fortuna, un miracolo sembrò salvarmi da quella disgustosa situazione. Un maggiordomo bussò un paio di volte alla porta della stanza, interrompendo i gesti di Zayn. Mi sentii sollevata, come se mi avessero tolto un peso dallo stomaco.

-"Signorino, sono arrivati gli ospiti." lo avvertì.

Zayn si alzò dal letto sbuffando, insoddisfatto e seccato per essere stato interrotto.

-"Di' che sto arrivando." disse, passandosi una mano tra i capelli che erano diventati leggermente arruffati a causa dei suoi gesti.

-"Sono sicuro che avremo tempo per divertirci in questi giorni, ma ora vestiti e vieni in veranda." mi lasciò un bacio sulle labbra per poi sparire dietro la porta.

Continue Reading

You'll Also Like

33.5K 7.6K 136
Can e Demet sono due agenti speciali,che si ritroveranno a risolvere insieme il caso del dipinto rubato durante una notte, al Museo di Atatürk della...
4.4K 237 24
𝐈𝐧𝐬𝐭𝐚𝐠𝐫𝐚𝐦 𝐚𝐧𝐝 𝐫𝐞𝐚𝐥 𝐥𝐢𝐟𝐞 - Mavie e Pablo si erano avvicinati sempre di più, sembrava che tra loro stesse nascendo qualcosa di spec...
38.2K 841 40
Veronica Collins, una giovane anima segnata dall'ombra del padre, incontrerà Mattheo Riddle, figlio di Lord Voldemort, un essere che disprezza il sen...
60.7K 1.6K 81
Martina, diciassette anni e il cuore spezzato da quello che credeva essere l'amore della sua vita... Kenan che non ha mai provato il vero amore... Un...