In Another Life

By Kim_Holly_

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"Moriremo tutti prima o poi, indipendentemente dalla malattia" La mia poteva sembrare una semplice scusa. M... More

Prologo.
1. Parker
2. Parker
3. Parker
4. Johnson
5. Parker
6. Parker
7. Parker
8. Parker
9. Johnson
10. Parker
11. Parker
12. Johnson
13. Parker
14. Parker
15. Johnson
16. Parker
17. Parker
18.Parker
19. Johnson
20. Parker
21. Parker
23. Parker
24. Parker
25. Johnson
26. Parker
27. Parker
28. Parker
29.Johnson
30. Parker
31. Johnson
32. Parker
33. Johnson
34. Parker
35.Parker
36. Parker
37. Johnson
38. Parker
39. Parker
40. Johnson
41. Parker
42. Johnson
43. Parker
44. Parker
45. Parker
46. Parker
47. Parker
48. Johnson
49. Parker
50. Parker
51. Parker
52. Parker
53. Parker
54. Parker
55. Johnson
56. Parker
57. Parker
58. Johnson
59. Johnson
60. Parker
61. Johnson
62. Parker
63. Johnson
64. Parker
65. Parker
66. Parker
67. Parker
Epilogo
Sequel.
In This Life
Nuovo Libro ‼️

22. Johnson

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By Kim_Holly_

È vero, sono ubriaco ma riesco ancora a pensare lucidamente e non è l'effetto dell'alcool a risvegliare in me simili sensazioni. Non è amore, no, quello non fa per me, ma questo è qualcosa di diverso. Stare con questa ragazza mi ha scombussolato, ho preso le distanze da lei per una fottuta settimana perchè avevo intenzione di reprimere tutto ciò, e la verità è che nel mio letto sono passate più ragazze negli ultimi giorni che nella mia vita.
Ho provato a dimenticarla, a togliermela dalla testa convincendomi che è solo attrazione fisica e forse ne sono ancora convinto. Se solo potessi scoparmela, sono sicuro che poi dopo tornerebbe a essere una qualsiasi e che riuscirei a liberarmi della sua immagine che mi tortura la mente fin troppo spesso.

La lascio lì per rientrare in casa in cerca Madison, sono fin troppo frustato e ho bisogno di scopare per togliermela dalla testa.
Afferro il polso della bionda e la bacio facendola sussultare. Mordo le sue labbra, le lecco, assaporo la sua bocca e pensa a che sapore deve avere Holly. Muoio dalla voglia di scoprirlo, di morderla, di sentirla gemere al mio tocco, di vedere i suoi occhi brillare di eccitazione. "Come mai così aggressivo?" ridacchia Madison seguendomi in una delle camere di sopra, quella di Andrew

"Sta zitta" la bacio lasciando che la sua lingua mi penetri la bocca
tiro i lacci del suo top che cade sul pavimento lasciandola con il seno scoperto, e non provo niente. Le alzo la gonna e infilo una mano fra le sue gambe, facendola gemere, e non provo niente neanche lì. Madison fa per afferrarmi il collo, ma le blocco le mani sulla testa facendola distendere sul letto
"Si fa a modo mio" ringhio incazzato e lei si lecca le labbra  
Mi infilo fra le sue gambe che apre senza ritegno, come se non aspettasse altro. La scopo con la lingua facendola gemere, ma non provo niente. Così smetto prima che possa venire, e lei mugola di piacere. Sfilo i pantaloni e abbasso i boxer infilando il preservativo che mi passa lei dalla sua borsa. Affondo in lei senza esitazione, facendola gemere forte. Madison si aggrappa alle mie spalle sussultando di piacere, ansimando sul punto di venire. 

Il mio pene pulsa fra le sue gambe, immagino Parker al suo posto, e sussulto appena sentendo l'eccitazione crescere in me. Le afferro i capelli e spingo più forte, lei viene per prima e sospira di piacere, subito dopo cerco il suo sguardo, ma i suoi occhi non sono blu come gli abissi del mare, il suo viso non è cosparso di lentiggini, le sue labbra non sono come quelle di Holly. 
Rallento con i pugni chiusi e mi alzo sfilando il preservativo per poi rivestirmi in fretta. 
"Posso farti venire con la bocca" propone lei leccandosi le labbra "Ammetto che fare l'amore con te mi era mancato Dylan" sorride giocando con i suoi capelli
"L'amore?" rido guardandola "è solo sesso Madison, solo schifoso e squallido sesso" affermo per poi lasciarla lì da sola e uscire da quella stanza

Torno giù dove trovo la musica ad un volume molto più basso e capisco che c'è qualcosa che non va.
Cerco Cody e non appena vedo Lucas correre fuori insieme ad altri ragazzi mi precipito verso l'uscita della villa dove trovo il mio migliore amico affiancato dalla mia squadra che parlano con delle figure che non riesco a vedere chiaramente in volto
"Che succede?" Domando raggiungendoli
Il viso di Brad mi appare davanti e noto che si è ripreso dall'ultima volta, l'avevo mandato in ospedale dopo una rissa e per poco non sporgeva denuncia, ma poco mi importa, che faccia pure il mio nome senza trascinare giù anche se stesso. Eravamo appesi ad un filo collegato troppo sottile e da troppo tempo. 

La voglia di spaccargli ancora una volta quella faccia mi attira molto ma devo restare fuori dai guai se voglio giocare il prossimo campionato, ecco quali sono le condizioni di mio padre.
"Che cazzo ci fai qui?" Domando serrando la mascella
Averlo qui davanti a me mi fa ribollire dentro come fuoco
"Stava per andar via" esclama Cody al posto del ragazzo
"Volevo solo avvertirti, tieni lontano il tuo culo da me e non sporgerò denuncia, ma ricorda che hai da fare un lavoretto per me" afferma indicandomi
Cazzo, il solo pensiero di lavorare per lui mi fa ridere come un pazzo, è un totale idiota se crede che lo avrei aiutato.
"Se credi che lavorerò per te per comprare il tuo silenzio sei un povero illuso" lo avverto 

"Brad?"
Giuro che avrei preferiro morire piuttosto che sentire il suo nome uscire da quelle labbra che tanto bramo. Perché cazzo conosceva Brad? Lei sapeva tutto di Areelay? Che cazzo significava questo?
"Piccola Holly" la chiama lui sorpreso. 
Piccola Holly?
Quelle parole mi fanno sanguinare le orecchie, chi cazzo è lui per chiamarla così? Per chiamarla nel modo in cui solo e soltanto io la chiamo
"Come fate a conoscervi?" Domanda Foster al mio posto con un espressione sorpresa.
Holly si irrigidisce e serra gli occhi fissando Brad in uno strano modo
"Non sono affari che ti riguardano Foster. Come sta Daisy?" ridacchia lui acido sapendo che il solo pronunciare il nome della sorella lo fa incazzare.
Andrew scatta in avanti e fa per saltargli addosso ma lo blocco prima che possa commettere il mio stesso errore.

"Sparisci o giuro che ti uccido con le mie mani" ringhio 
"Come hai fatto quella sera dell'incidente Johnson? Tu sei in debito con me per avermi ridotto in quello stato ben due volte, ho passato sei mesi in uno squallido ospedale, mi devi parecchio fratello" esclama ridendo istericamente
Guardo negli occhi quello che fino a due anni fa era il mio migliore amico, ha perso completamente il lume della ragione se crede che io sia in debito per avergli dato la giusta punizione che merita.

"Smettetela" grida Daisy superando suo fratello e gli altri
Barcolla fino ad arrivare tra me e Brad e ci guarda con odio e gli occhi gonfi rossi per il pianto
"Voi due" indica sia me che Brad "mi avete portato via la mia migliore amica" Singhiozza "non vi permetterò di continuare a far riaffiorare vecchi ricordi così, dovete smetterla una buona volta e vivere le vostre vite dimenticandovi di lei e di quella maledettissima sera" grida per poi scoppiare a piangere sedendosi a terra
"Daisy.." Margharet corre ad aiutarla a rialzarsi per poi accompagnarla dentro casa

Brad mette in moto e va via, Cody intima a tutti di tornare dentro, e mentre sussurrano qualcosa tra di loro rientrano in casa tornando alla festa. Tutti si dimenticano della cosa e si comportano come se niente fosse successo.
Basta dire stronzate, non è vero che col tempo andrà meglio. Non andrà mai meglio. Andrà sempre peggio.
È questa la verità che nessuno vuole sentire. La rabbia provata all'inizio si era trasformata in tristezza, poi è divenuta qualcos'altro ancora, una specie di apatia, come se la morte di Areelay fosse stato un colpo troppo forte che è entrato lentamente in me segnando per sempre la mia anima. Una parte di me ce l'avrà sempre con te perché non doveva andare così, non dovevi andare via Areelay. Ma l'altra parte, quella più razionale e meno emotiva, spera che tu sia felice, ovunque ti trovi adesso, tutto è meglio di questo schifo di posto, di questo schifo di città, lontano da questo schifo di persone.

"È andato via" Bettany mi raggiungo sul retro, dove me ne sto appoggiato ad un muro fumando una sigaretta nervoso
"Prima o poi lo uccido" mormoro rigirando le chiavi della mia moto nell'altra mano
Alzo lo sguardo e osservo le numerose stelle in cielo, si dice che quando una persona guarda le stelle è come se volesse ritrovare la propria dimensione dispersa nell'universo. 
Dopo una mezz'oretta torno dentro, faccio una partita a biliardo con i ragazzi per poi rendermi conto che sono quasi le 3 del mattino. La casa si è mezza svuotata, in soggiorno ci sono vari ragazzi che dormono ubriachi sul divano e altri che vomitano.
Bettany e Cody sono spariti, Lucas è in cucina che beve dell'acqua mentre i fratelli Foster, ancora un po' brilli, cercano di far tornare tutti a casa loro.

"Ti sei divertito?" Domando entrando in cucina
Lucas sussulta e mi fa quasi ridere per il modo in cui è vestito. Mi sono sentito così bene quando ho visto Edward a casa ieri sera, mi era mancato un casino.
"Mi gira lo stomaco" esclama frustato "Sei con la moto?" 
"Si, ti serve un passaggio?" domando  
"Blaire è in bagno a vomitare e non c'è la fa a guidare, non posso lasciarla da sola con Holly, morirebbero entrambe" scrolla le spalle
"Credevo fosse un tipo responsabile" ammicco sinceramente
"Holly?" Scoppia a ridere "è la persona più sbadata del mondo" scuote la testa 
"Se vuoi posso chiamarvi un taxi" suggerisco 
"Ora che scendono glielo chiediamo" 

"Cristo" si lamenta Holly entrando in cucina
Ha le mani bagnate e porta i capelli in una coda disordinata fatta sul momento. Le sue gambe scoperte e come gli fascia il culo questa gonna mi fanno girare la testa. E' semplicemente perfetta
"Taxi?" Domanda Lucas e lei ci pensa su per qualche secondo passandosi le mani sulla maglietta per asciugarle
"Posso guidare io, non ho la patente ma non dovrebbero esserci controlli per le strade a quest'ora" esclama
"Tu guidi?" Domanda Lucas sorpreso e lei annuisce
"Va bene allora recuperate Blaire e andiamo, vi vengo dietro con la moto" gli  faccio cenno
Seguo con lo sguardo Hol che apre il frigo per prendersi del succo, lo manda giù tutto d'un sorso per poi gettare il biglietto e fare avanti e indietro nella stanza stringendosi tra le braccia come se avesse dolore alla schiena. E' un po' pallida, ma sarà colpa della luce, alza le mani, alza gli occhi al cielo e cerca una distrazione da qualche dolore che sembra la stia uccidendo. Ma forse più semplicemente sono solo mie paranoie. 

"Ti senti bene?" domando e lei annuisce "Perchè conosci Brad?" odio farle delle domande, so che è così brava a mentire che non so quando crederle 
"L'ho conosciuto in ospedale da mio padre, sembrava simpatico e abbiamo parlato un po'" scrolla le spalle e sembra sincera
"Di cosa? Cosa ti ha detto? Ha fatto il mio nome?" Domando ancora
"Non ti ha mai nominato Dylan, di che ti preoccupi?" si acciglia curiosa "cosa nascondete tutti quanti di così oscuro? Ho sentito cos'ha detto prima Daisy e non capisco-" la fermo bruscamente senza darle il tempo di terminare la frase
"Stanne fuori Parker, non ti conviene ficcare il naso in cose da grandi" ghigno
"Ragazzi" Andrew fa la sua apparizione in cucina con un mano due grosse buste nere piene di immondizia accumulata alla festa "Blaire si è addormentata sul divano e Lucas non riesce a smuoverla, lo aiutate voi?" Domanda
Annuiamo in contemporanea e Holly esce per prima andando ad aiutare il biondo a caricare Blaire in auto

"Sicura che sai come si guida?" chiedo affiancando l'auto con la moto, mentre Leia scendeva il motore 
Lascio che parte per prima e le sto dietro, raggiungiamo prima casa mia, dove lasciamo un Lucas mezzo dormiente, poi Holly guida fino casa di Blaire, dove l'aiuta ad entrare lasciandola poi alla sorella che era già tornata da un pezzo. 

"Ora mi spieghi come mai sai guidare?" La indico divertito appoggiandomi alla mia moto
"Il fidanzato di mia sorella mi ha dato qualche lezione" risponde semplicemente mettendo le mani nelle tasche della felpa "ora vado, buonanotte" afferma facendo un passo in avanti
"Non lascerei mai che una ragazza cammini da sola per strada nel cuore della notte" la informo
"So badare a me stessa tranquillo" mi da una pacca sulla spalla e fa per andarsene ma la blocco per un braccio facendola voltare verso di me
"Facciamo un giro prima" chiedo
"Sono le 4 del mattino dove vorresti andare?" Si acciglia accennando un sorriso
"C'è un'alba stupenda al porto" sorrido 
"Ma è distante un'ora da qui" mi fa notare
"Posso farla diventare mezz'ora se monti ora senza fare storie" scrollo le spalle facendole l'occhiolino
Mi fissa per un secondo per poi annuire e afferrare il casco che infila con un sorriso. 

Partiamo per le lunghe e deserte strade di New York fino ad arrivare al porto.
Parcheggio la moto prima del piccolo ponte per poi afferrarle la mano che guarda con un lieve sorriso. Raggiungiamo il molo e ci sediamo poco distante da una nave che sta per salpare, con la gambe che penzolano dal lato del mare. Si intravede la statua della libertà in lontananza. Il cielo è di un bluastro particolare e il sole sta per sorgere.
"Mancano pochi" mormora indicando la scia arancio che si intravede all'orizzonte "È bellissimo" sussurra guardando il cielo 

Mi volto per guardarla e penso che una bellezza così mi sarebbe mancata per sempre.
Lascio scivolare la mia mano lungo il suo braccio per poi far intrecciare le nostre mani in una morsa perfetta.
Si gira a guardarmi con un lieve sorriso confuso sulle labbra, le stesse labbra che fa scontrare con le mie. Le assaporo con calma, come si fa con un dolce pregiato. Sono morbide e soffici, come lo zucchero filato. Lei resta immobile in un primo momento, poi socchiude gli occhi e si rilassa visibilmente.

Mi ha baciato così lentamente, con la bocca aperta, gli occhi chiusi e le mani sulle mie guance che il mio cuore sembrò esplodermi nel petto.
Non ho mai provato nulla del genere. Ho sempre baciato una ragazza con lo scopo di finire a letto insieme, lo consideravo come un inutile preliminare senza troppo valore, ma quel bacio fu diverso, fu una cosa nuova. Quel sapore e quella sensazione mi entrano dritti al cervello rischiando di farmi impazzire. Perchè è esattamente questo l'effetto che Olivia Parker ha su di me, mi destabilizza, mi fa uscire di testa.

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