Roommates. || Newtmas ||

By LottsTommo123

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"Non sfidarmi, biondino, potresti farti molto male" sussurrò Thomas al suo orecchio, facendolo tremare. *cont... More

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15. Epilogo
Non è un capitolo.

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By LottsTommo123


Newt si risvegliò con un dolore martellante a perforargli la testa. Aprì gli occhi e cercò di mettersi seduto, massaggiandosi le tempie con le dita.

Si sentiva da schifo ed estremamente confuso. Cos'era successo la sera prima? Aveva ricordi frammentati come quello di aver bevuto troppo e di aver telefonato Thomas che era, poi, venuto a prenderlo. Qualsiasi cosa fosse successa dopo non ne aveva la più pallida idea.

Si guardò intorno, la luce del sole penetrava già dalla finestra. Doveva essere mattina inoltrata.

Un altro dettaglio che non gli sfuggì era che non si trovasse in camera sua bensì in quella di Thomas, in un pigiama che non ricordava di aver indossato.

Sospirò, cercando di non farsi prendere dal panico e si voltò, cercando un po' d'acqua con lo sguardo con la speranza di individuare una bottiglia.
Poggiati sul comodino di fianco al letto c'erano un bicchiere d'acqua e delle compresse, probabilmente per aiutarlo col post-sbornia.
Di fianco, due post-it con su scritto "mangiami" e "bevimi" con tanto di emoticon felice. Newt, suo malgrado, si ritrovò a sorridere.

"Buongiorno bell'addormentato, finalmente ti sei svegliato!"
Thomas fece il suo ingresso in camera, in tuta. Probabilmente si era alzato presto per andare a correre come era solito fare ogni mattina.
Teneva un vassoio tra le mani e si mise a preparare dei sandwich, sedendosi sulla scrivania di fronte al letto, evitando di dargli le spalle.
Newt lo guardava confuso, immobile. Si sentiva in imbarazzo, in più non ricordava cosa fosse successo qualche ora prima.

"Mhh, Thomas, cos... cosa è successo ieri sera?"

Il ragazzo alzò lo sguardo fissandolo, alzandosi per porgergli un panino e riprendere poi posto, girandosi completamente verso di lui.

"Tu cosa ricordi?" Gli chiese, assottigliando lo sguardo.
"Poco e nulla..."
L'espressione di Thomas mutò, diventando sorpresa.
"Oh, quindi non ricordi nulla di ciò che è successo qui... dopo..."
Newt si strozzò con la sua stessa saliva. Si diede un colpo con la mano sul petto per riuscire a prendere un po' d'aria. Cosa caspio aveva fatto con Thomas?
"Non avremmo...?" Sussurrò, indicando prima se stesso e poi il ragazzo che aveva di fronte.

Thomas scoppiò a ridere, mantenendosi la pancia con le mani. Quando si riprese, schioccò uno sguardo divertito al biondo, che lo guardava confuso, le guance arrossate e il sandwich ancora a mezz'aria.

"Puoi mangiare tranquillo, biondino" lo esortò, poi "stavo scherzando, non è successo niente di ciò che pensi."
Newt si rilassò, dando poi un morso al sandwich.
Thomas lo guardava, l'espressione divertita.
Estrasse dalla tasca un pacchetto di sigarette e se ne portò una alle labbra, accendendola e aspirando.

"E allora come ci sono finito in questo pigiama?" Chiese allora Newt, nervoso.
Thomas buttò fuori il fumo, continuando a guardarlo. A Newt, quegli occhi, lo mettevano in soggezione, sembrava volessero spogliarlo. Rabbrividì.

"Eri troppo ubriaco per fare qualsiasi cosa: in macchina sei collassato e quando ho provato a svegliarti e tirarti su per portarti dentro hai prima vomitato in giardino, sporcandoti tutti i vestiti, e poi hai cominciato a blaterare cose del tipo "non qui, potrebbero vederci! Meglio se andiamo di sopra!" Dopo di che ti ho portato in bagno, ti ho tolto i vestiti, non che a te dispiacesse dati i tuoi comportamenti, e ti ho fatto indossare un pigiama. Poi ti sei addormentato sul mio letto."
Newt voleva sprofondare nel più profondo degli abissi. Sulla sua faccia avrebbero potuto cucinarci delle uova. Si schiarì la voce, ridacchiando.
"E tu dov'è che hai dormito?"
Thomas indicò lo spazio affianco a lui, con l'indice.
"Oh" mormorò il biondo, ancora in imbarazzo.

"Devo andare al lavoro" disse poi "sarà il caso che mi faccia una doccia." Si alzò, gettando il mozzicone dalla finestra e salendo sul letto, gattonando fino ad arrivare a pochi centimetri dal viso di Newt.
Il biondo sentiva la testa girare, lo stomaco che si contraeva e non si sorprese di notare di star trattenendo il respiro.
"Se fossi stato mio stanotte, biondino, non saresti stato in grado di sederti per giorni" mormorò, dando poi un morso al sandwich che Newt aveva tra le mani, non abbandonando mai il suo sguardo, e scendendo dal letto per entrare in bagno.

Newt sentì un brivido freddo lungo la schiena, incapace di muovere un muscolo.

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