MINE [JUSTIN BIEBER]

By portamicontetiprego

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Justin Bieber: Cantante, 21 anni, vive a los Angeles, ex della bellissima Selena Gomez Justin, ex fidanzato d... More

TOUR
Club
Bellissima
Sorprese
Solo uno
Perdonami
Tu non sai niente di me
Roberto
Delusa è molto poco.
Ti voglio
Tutto falso
Tornerò in Sicilia
Le volevo bene ma amarla, era ancora presto
Sei la persona più buona del mondo
Non sono una bambola da giocare
Chissà, forse è amore
Non dovevi dire quella cosa a Roberto?
Scuola
Lui non mi amerà mai
New York
non voglio che vai via
Riposo
ti aspetterò
Take you
Vuoi essere la mia ragazza?
Mi prenderò cura di te
Mi ami?
Volevo le sue carezze e che mi proteggesse
sono fottutamente innamorato di te
Ellen
Paura di loro
Non voglio andarmene
le donne sono come un libro
L'amore.
Assenze
Il volo.
Mi dispiace
Sei sicura di rimanere ancora lì?
Festa in maschera
Mi mancava
Ti pensavo
Partita
Biglietto
Dispetto
Sofia Richie
Mi avete salvato la vita
Influenza?
Abortire?
Lo terremo?
Foto vecchie
Regalo?
Minaccia
il bambino, è un problema per tutti
2 capitoli
Puoi dire addio tuo figlio
Ho bisogno di te
Il suo battito

Momenti di odio

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By portamicontetiprego


Guardavo Justin da quasi un'ora mentre lui guardava la televisione e mangiava i popcorn.
Jennifer Lopez, adoravo quella donna e vorrei incontrarla di nuovo.
Il film è stato scelto da me e mia madre. Di solito quando c'era Jennifer in tv non guardavo nessuno.
In quel momento lo trovai ancora più sexy quando mangiava
Morsi il labbro
Purtroppo eravamo in compagnia, la mia famiglia.
Non ne avevo idea da dove provenisse quella gran voglia di baciarlo.
Sapevo soltanto che ero felice che lui fosse qui con me.
Per me è stato un eternità
Tutta quella lontananza, il distacco che c'era tra noi per colpa di quella vipera, lo stress, la paura che qualcuno si facesse male, tutto questo sembrava un eternità.
Non pensavo a nulla tranne al fatto che volevo proteggerli.

Baciai il suo braccio tatuato e  subito dopo mi venne un'idea
Lo volevo tantissimo quel bacio
- Justin, ho dimenticato una coperta nella tua suite, vieni con me a prenderla?-
Si girò confuso
Stava per dire si quando mio fratello Andrea parlò per primo
- puoi prendere la mia, non la uso mai- disse
E adesso che scusa inventerò?
-ehm, no - mi girai verso Justin sperando che mi capisse a volo -Voglio la mia coperta, sono abituata con quella, per favore vieni con me?-
Mi sentivo una bambina capricciosa
- ma sta arrivando la parte più bella, poi la prendiamo- disse riferendosi il film che tutti stavano guardando e mise un braccio dietro alle mie spalle
Feci finta di essere arrabbiata e sbuffai
- ho capito, ci vado da sola, grazie comunque- mi alzai e pregai che mi raggiungesse
Andai verso la porta e aspettai che lui uscisse ma nulla
Ma sul serio? Dopo quello che mi aveva fatto la sua ex, lui era tranquillo seduto a guardare la tv?
Decisi di mandargli un messaggio, ma nel frattempo andai nella nostra suite

A: Justin
"Faccia di culo, esci. Non hai ancora capito cosa voglio?"

Risi per come l'avevo chiamato e mandai il messaggio

Dopo un po', arrivò il suo messaggio
Da: Justin
" quante storie per una coperta, sto arrivando"

Scoppiai a ridere

A: Justin
" se solo sapessi cosa ti farei in questo momento"
Lessi più volte prima di mandargli il messaggio ma mi sembrava un po' volgare da parte mia
Mi sentii insicura
Cancellai

" ho bisogno di te se non l'hai ancora capito"
Questa andava bene
Mandai il messaggio
Al dire il vero, non era niente male quello che avevo scritto perciò scrissi di nuovo
Nonostante la mia insicurezza, mi feci coraggio
" se solo sapessi cosa ti farei, saresti già qui a strappare i miei vestiti"
Risi ancora e mandai il messaggio
Immaginai la sua faccia quando leggerà il messaggio

Tolsi immediatamente i vestiti e cercai di apparire sexy nel miglior modo possibile
Ma mi venne un'idea
Misi i miei vestiti come se fosse una traccia
Le scarpe di fronte alla porta, accompagnato coi pantaloncini, nel corridoio lasciai la mia maglietta.
Poi mi venne un'altra idea e tolsi il reggiseno di pizzo di fronte la nostra camera ma in un attimo mi sentii a disagio
E se con lui ci fosse qualcuno della mia famiglia? Avrà letto il messaggio?
Cavoli, con i miei genitori in giro non ero affatto sicura
Indossai la sua maglietta.

Vidi la sua piccola agenda e la sua penna
Stappai un piccolo foglio e scrissi trovami e lo appoggiai sul letto
Entrai nel mio armadio e mi nascosti da quel biondino

Dopo un po' sentii la porta aprirsi
Mi tappai la bocca
Okay, ormai non potevo più tornare indietro
Nonostante sia stretto l'armadio, provai ad una posizione sexy, anche se non era abbastanza comoda.
Mi distesi di fianco come se fossi nel letto e mi tenni la testa con una mano
Okay, ero troppo ridicola
Qui si soffocava
-andiamo Elena, non mi va di giocare, esci fuori-
Lo sentii e mi scappò una piccolissima risata e mi tappai la bocca
Ma scarsi risultati, aprì le ante e cominciai a ridere
-ti ho trovato-
- non vale, mi hai sentita- uscii con il suo aiuto dato che ero incastrata
- hai il vizio di nasconderti negli armadi?- mi sorrise - prima con Molly al concerto e adesso ti trovo di nuovo nell'armadio, qual è il tuo problema?-
Risi per l'imbarazzo
Non era andata come avrei sperato
-beh, volevo apparire sexy ma non ci sono riuscita-
- credimi sei stata abbastanza sexy in quel messaggio che hai mandato- morse il labbro
- sei stato un cretino. Ho cercato in tutti modi per fartelo capire- misi le braccia dietro al suo collo
- per fortuna hai insistito-
Rimase lì a fissarmi
-beh? Cosa aspetti?- dissi un po' imbarazzata dal suo sguardo
-un attimo, voglio godermi questa bella vista un altro po'- tolse i miei capelli dietro alle spalle e accarezzò il collo
Ci guardammo ed io non ne potei farne a meno di sorridere
- stai bene?- chiese
Annuii
-mai stata meglio- risposi
-volevi davvero quella coperta o era una scusa?- chiese tutto d'un tratto
Ridacchiai e scossi la testa
- certe volte sembri stupido. Certo che era una scusa, volevo stare un po' con te, da soli-
Rimase in silenzio continuando a guardarmi
- che intenzione hai, Bieber? Vuoi restare a fissarmi mentre il tempo passa e i miei capelli diventano bianchi oppure prendermi e rendermi tua?-
Fece una piccola risata e si avvicinò prendendomi il viso
-ti amo, sei meravigliosa- disse per poi baciarmi
Ricambiai il bacio tanto atteso.

***

4 mesi dopo

In questi mesi sono stati difficili per me e Justin, non sapevamo fare altro che litigare. Il motivo? Cibo.
Alla fine ero io che cercavo di litigare con qualcuno, per fino con la mia famiglia e il dottore.
Questa gravidanza era troppo difficile da mandare avanti perché avevo voglia di ogni cosa.
Ma ad ogni modo, ero riuscita a resistere in queste tre settimane
-forse dovresti andare più veloce, sei lento come una lumaca- dissi
-prima ti lamenti perché vado piano, poi ti allarmi perché vado veloce. Ma cosa ti prende?-
-Justin, sono incinta se non te ne sei accorto, non posso correre troppo veloce-
Sbuffò per la milionesima volta e risi
- andiamo, devi avere tanta pazienza con me- dissi prendendo la sua mano
Stavamo camminando nel parco.
Avevamo deciso di fare una corsa insieme, o meglio, lui aveva deciso.
- oggi non ti sopporto, mi prendi in giro ogni volta che usciamo -
Risi ancora
- ohw grazie- risposi
Vidi lontano due coppie che si stavano mangiando un gelato, tra l'altro una di quelle ragazze aveva una pancione
Invidiai quella ragazza in quel momento.
Justin mi ucciderà se gli dicessi che vorrei un gelato, ma la fame era troppa
- voglio un gelato-
- scordatelo, sei a dieta. Ti sei dimenticata cosa ti ha detto il dottore? Troppi dolci fa male sia a te e al bambino -
- ma sto impazzendo- mi lamentai come una vera e propria bambina - sono tre settimane che mangio verdura e frutta e tante vitamine e schifezze che preparate tu e la mamma-
-no, non esiste Elena-
-beh, se non vieni con me non ti obbligo, vado da sola- lasciai la sua mano e andai verso quel camioncino
Mi bloccò Justin
- abbiamo fatto una scommessa bellezza, ricordi?-
Tre settimane fa andammo dal dottore e mi disse che il dolore e bruciore alla pancia erano troppi dolci e schifezze che mangiavo.
Quel giorno, Justin, era davvero arrabbiato perché mi beccava ogni volta che mangiavo tante schifezze e lui mi avvisava che sarei finita dentro l'ufficio del dottore solo per i problemi. Ma non gli davo retta e aveva ragione.
Erano due giorni che non sentivo più fastidio, ma loro non volevano ugualmente.
Anche i miei genitori si arrabbiavano, quando non c'era Justin cercavo in tutti modi per mangiare qualcosa di buono e i miei mi sgridavano e raccontavano tutto a Justin. Spioni.
Ma adesso basta, ero stufa che non potevo prendere un bel niente.
Per fino la mia bevanda preferita non potevo berla
Guardai Justin infuriata e mi sedetti sulla panchina
Nessuno sapeva in quella casa che stavo soffrendo e come se bastasse, loro mangiavano di fronte a me.
La mamma dovrebbe capirmi dato che è stata incinta per tre volte, ma niente.
- ho fame, nessuno mi capisce -
-si invece, ma è per il bene del nostro bambino - disse Justin - posso chiederti perché non hai voluto sapere il sesso? -
- perché il dottore è un maschio ed io mi vergogno - dissi
- potevi dirlo prima-
- sono stanca di camminare, andiamo a casa?- mi alzai
-hey, perché ti arrabbi?-
- non sono arrabbiata, sono infastidita perché non ho preso nessun gelato ed io non voglio rimanere qui dato che ci sono persone che hanno un gelato in mano mentre il mio ragazzo mi blocca e mi fa guardare gli altri che mangiano. Andiamo?-

Non aspettai nessuna risposta che cominciai a camminare
Lo sentii dietro di me che mi stava raggiungendo
- mi dispiace che tu debba soffrire, ma ripeto, non lo stai facendo per me e per nessun altro, solo per il bambino-
In effetti era vero.
Ma quando vidi quella ragazza che mangiava il suo gelato e Justin diceva che non potevo, mi sentivo malissimo.
- vuoi sul serio andare a casa? Stiamo un altro po' qui, c'è una bellissima giornata - disse prendendo la mia mano
Non ce l'avevo con lui, ce l'avevo con me stessa perché non riuscivo a trattenermi per il fatto che stavo impazzendo per uno stupido gelato, non mi andava di rimanere.
- sono stanchissima, magari un'altra volta- forzai un piccolo sorriso
Dopo che uscimmo e andammo in macchina, Justin mi aprì lo sportello
- aspettami qui- disse per poi chiudere  lo sportello lasciandomi confusa

Ma dove stava andando?
Sicuramente vorrà regalarmi il cinquantesimo peluche.
Alzai gli occhi al cielo.
Non volevo un peluche, inoltre non era cibo.
Intravidi di nuovo la ragazza incinta e stava finendo il suo gelato
Stavo davvero piangendo per un gelato?
Forse un po' sembravo una bambina, ma non ero abituata.
Tra l'altro mi ero comportata bene in queste tre settimane.
Ma avevo il desiderio di mangiarlo.
Gli diedi di spalle e guardai dal mio finestrino, così non potrò guardarla.
Justin sicuramente se ne era accorto che stavo ingrassando per colpa del cibo e non mi vorrà più dopo la nascita del bambino.
Magari era arrabbiato perché voleva una ragazza che si mantenesse in forma e non una ragazza robusta.

Sospirai e lo sportello si aprì e finalmente Justin entrò in macchina, ma gli davo di spalle.
Merda
Tolsi le lacrime dalle guance
Subito dopo allungò il suo braccio e aveva qualcosa in mano.
Guardai cosa fosse e i miei occhi erano sicuramente a forma di cuore
- mi dispiace se hai pensato che mi piace vederti soffrire e visto che non è così, questa volta faremo un eccezione. Che sia chiaro, solo per questa volta-
Aveva un cono di gelato al cioccolato ed era gigante.
Non riuscivo a prenderlo.
Come se fossi bloccata.
Come se avessi paura.

- beh? Che aspetti?-
Justin si sporse in avanti e mi vide
- piccola- mi prese leggermente il braccio
-no, non è niente. Ho avuto uno sbadiglio e sono uscite le lacrime-
Justin non mi credette e mi tirò verso di lui abbracciandomi
Ricambiai l'abbraccio
- tieni -
Scossi la testa

- tieni prima che ti faccio il solletico- disse insistentemente
-non mi va più-
Okay, non era vero.
L'unica cosa che mi aveva fermato era Justin, che l'avrei perso dopo la nascita del bambino
- Elena, non essere arrabbiata con me per questo. Lo faccio perché odio che tu soffra. Tieni che si sta sciogliendo tutto il gelato -
Oh Justin, sapessi perché ero bloccata.
Ma non volevo essere pesante.
Mi ero comportata come una bambina, non vorrei che si stancasse per la milionesima volta.

Prese la mia mano e mi diede il gelato
- sono una bambina, lo so -
- dimentichi che mi piacciono i bambini- disse cercando di tirarmi su il morale e mise in moto la macchina - non sei una bambina, sei incinta e sto cercando in tutti modi per renderti felice e farti stare bene. Non so come ci si sente ma so abbastanza che stai soffrendo e che ci sono dolori insopportabili, tipo la schiena, le contrazioni e poi se mangi troppo vengono i dolori o infiammazioni. Wow sto imparando grazie a te-
Lo guardai e feci un piccolo sorriso
- so anche che voi donne quando siete incinte diventate più violente quando fate sesso- aggiunse
Sgranai gli occhi
-Justin- urlai
-hey, se so questo è grazie a te. Ogni volta mi chiedi di farlo ogni 5 minuti-
-smettila- urlai mentre lui rideva
- poi non sei niente male, lo sai? Oh piccola solo al pensiero mi ecciti sempre di più- disse chiudendo gli occhi e morse il labbro
Vidi la sua mano proprio il punto dove non batteva il sole
-fai schifo- dissi ridendo -sei tremendo-
- però quando sei a letto con me non sembra che ti faccia schifo- disse
Scossi la testa
Si girò per guardarmi con un bel sorriso e mi diede un bacio sulle labbra a tradimento
- sei un pervertito-
- lo so - rispose
Partì con un sorriso stampato in faccia

- perché non hai il tuo?- chiesi
- non mi va di mangiarlo, tranquilla sto bene- disse
Uscimmo dal parcheggio
- ne vuoi un po'? - chiesi
- in realtà c'è una parte che ho notato, ci sono le scaglie di cioccolato-
Gli diedi il gelato e leccò proprio il punto dove cerano le scaglie
-buono-
- se vuoi, fai pure- dissi
Vidi un altro cono, così presi un metà del gelato e lo passai dall'altro cono.
- tieni-
Rise
-guarda che puoi mangiarlo, non lo voglio- disse
- per favore, fammi compagnia- dissi
-sto guidando- disse
- non importa, l'importante è che stai attento -
- grazie principessa - disse prendendosi il gelato

Quel gelato era come se mi avesse dato l'energia per ridere.
- dove andiamo?-
- ti porto a fare shopping, ho sentito che tua madre vuole che continui con la scuola, così ho pensato di comprarti dei vestiti- disse
- sinceramente non mi va, poi sono incinta e sono talmente sicura che mi guarderanno tutti, peggio di prima che avevano scoperto che fossi la tua fidanzata-
- tutti ti guarderanno anche se non fai nulla di importante, abituati - mi prese la mano
- lo so, sono abituata andarmene in giro con te, ma con la scuola è diverso.  Mi sento strana, al dire il vero, avrei preferito che fossi invisibile-
Justin rimase in silenzio
-so che non ti fa piacere che dico questo- dissi
-no, no, è vero quello che hai detto. Insomma, adesso sai cosa si prova essere famoso e conosciuto da tutto il mondo. È giusto quello che hai detto, non preoccuparti-
-Justin, sei famoso perché hai un talento, cioè cantare, ballare e per fino attore. Io invece non ho nessun talento e sono conosciuta solamente perché sono la tua fidanzata. Insomma è strano per me-
- vuoi fare l'attrice?- chiese tutto d'un tratto
Sgranai gli occhi
-attrice?- scoppiai a ridere- questa è bella Justin, davvero bella-
-non sto scherzando, sarebbe grandioso vederti nello schermo- disse sorridendo

-non esiste, poi non sono brava a recitare e non voglio fare una cosa del genere. È troppo faticoso-
Attrice.
Io?
Beh, sarebbe bello, se solo sapessi recitare
- perché? Vedrai che sarà divertente-
Perché Justin insisteva tanto?
-Justin, per me è già faticoso ricordare la lista della spesa, non mi va di memorizzare le battute-
A parte che il discorso l'avevo iniziato io ma Justin stava davvero prendendo sul serio.
- io dico di provarci, se non ti piace puoi trovare un altro modo- si fermò di fronte al semaforo rosso e si girò a guardarmi - magari fare la cantante -
Scoppiai di nuovo a ridere e stavolta più forte
- okay, tu sei fuori di testa. Mi stai prendendo in giro, lo so. Per un attimo ho pensato che parlassi sul serio-
- infatti è così- disse
Smisi di ridere
- neanche morta, no. Justin, guai se fai qualcosa a mia insaputa-
- va bene, va bene, non preoccuparti- alzò le mani in aria e cominciò a ripartire - non farò nulla- aggiunse

- quando ritornerai in tour?- chiesi
- tra due giorni -rispose
Justin aveva cominciato di nuovo il tour e ogni tanto quando aveva tre giorni di tempo libero veniva qui
Rimasi in silenzio
Davanti a noi c'era il centro commerciale e fortunatamente era martedì, di solito non c'era nessuno.
Scendemmo dalla macchina e Justin prese la mia mano.
Stavo pensando a Molly, che ultimamente mi sentivo sola.
Ryan e Molly si erano lasciati da un bel po'.
Justin mi aveva raccontato che Molly piangeva e si sentiva sola.

Non avrei mai immaginato che Molly soffrisse per un ragazzo. Di solito lei era dura e indifferente quando si lasciava con qualcuno.
Forse si sarà affezionata a lui?
- sai, stavo pensando a Molly- dissi
- non hai ancora detto per quale motivo hai smesso di vederla- disse Justin
-ha fatto una cosa che non doveva fare. Mi dispiace per Ryan, sicuramente sta malissimo-
- Ryan non ha voluto parlarne-
Menomale
- secondo me dovresti fare pace con lei- disse
- dici così perché non sai niente. Comunque, mi manca, ma sono troppo orgogliosa per dirglielo. Lei decide di testa sua, non penso di essere perfetta, ma quando vedo una persona che l'ex della mia migliore amica mi parla e faccio una cosa davvero stupida io non-mi fermai immediatamente di ciò che avevo detto
Justin, infatti, mi guardava confuso
-finisci la frase- disse
Perché ero chiacchierona?
Vorrei ritornare indietro ed essere una di poche parole.
- non me lo ricordo più. Entriamo? Ci sono sconti in tutti negozi - cercai una scusa ma lui non si muoveva

- mi stai dicendo che Molly parlava di nascosto con il tuo ex?-
Okay, era l'ora della verità.
-possiamo rientrare in macchina?- sospirai
Lui annuì e dalla sua faccia mi diceva niente shopping

Salimmo e la tensione si faceva sentire
-okay, ricordi quando hai visto una foto con me e Roberto che ballavano insieme?- cominciai, lui annuì- bene, Roberto ha convinto Molly di convincere me per andare alla festa in maschera, lei ci è riuscita e non mi ha detto di Roberto. Ha organizzato questa uscita per lui. Lui voleva parlarmi ed io il giorno dopo ero arrabbiata con lei - raccontai - sono ancora arrabbiata, non ho voglia di fare pace, anche se parla con Andrea e mi chiede se sto bene -
Justin rimase in silenzio guardando davanti senza rivolgermi uno sguardo.
- perché vengo a sapere sempre all'ultimo?- chiese
- perché so che vuoi bene a Molly. Non volevo che tu avessi un'altra delusione- dissi
Finalmente mi guardò

- non interessa se qualcuno mi delude, voglio la verità anche se ci sono conseguenze. Anche tu mi hai deluso ma continuo ad amarti e starti vicino. Smettila con i segreti Elena-
Rimasi in silenzio
Non riuscivo a credere di quello che aveva detto.
Stavamo parlando di Molly e ora parlava di me come esempio.
A modo suo
- voglio sapere tutto, se vi siete baciati, se lei ti ha visto-
- quindi la mia parola per te non vale niente? Non mi credi? - rimasi incredula

- se si tratta di quella sera, no. Voglio testimonianze- sbottò
- stai esagerando- dissi
Ci rimasi malissimo
Non si fidava di me.
Justin mise in moto e fece retromarcia per poi lasciando il parcheggio del centro commerciale.

***

Justin, per la milionesima volta, era arrabbiato.
Stava parlando con Ryan, lui sapeva tutto e adesso stavano litigando.
-si, parlo ancora di quella fottuta storia perché vengo a sapere che voi tre siete dei bugiardi. Avevi detto che  non ti interessava e che non andavi d'accordo, che eri stanco di litigare con lei-
Ero qui dietro la porta e sentivo ogni parola che diceva Justin.
Mi offesi.
- vaffanculo, io mi fidavo di te- lo sentii
Ci fu un silenzio
Justin smise di parlare e mi fece capire che non era più al telefono

- Potresti, per una volta nella tua vita, non spiarmi? So che sei lì dietro.- lo sentii
Mi accorsi di aver mosso leggermente la porta.
Di colpo la porta si aprì e vidi Justin infastidito 
- non credi di esagerare un po'? Stai facendo un dramma per una stronzata che ha fatto Molly. Non capisco perché hai litigato con Ryan- dissi 

Mi guardò e cominciò a fare dei strani gesti con le mani, come se volesse mettermi le mani addosso
-sai una cosa? Voglio parlare con Molly-
- Dopo quattro mesi ci vai a parlare? Cosa le dirai? - chiesi guardandolo male per come si stesse comportando

- ovviamente, l'ho saputo oggi. Pensi davvero che io sia stupido? Tu dovevi dirmelo quel giorno. Da una parte so che la colpa non è stata tua cento per cento e dall'altra penso che sei una bugiarda-
Sgranai gli occhi
- bugiarda? Perché?-
- perché hai detto che tu e Molly avete litigato ma che non c'entra nessun ragazzo, ricordi?-
- io non ho voluto raccontarlo a te perché sapevo che avresti reagito in questo modo. Siccome sei cocciuto, pronto ad attaccarmi per ogni cosa, non te l'ho detto. Adesso sai che ti dico? Al mio ritorno ti voglio calmo- dissi per poi andarmene

Lui aveva odio verso di Roberto, della mia storia con il mio ex e di quella festa in maschera. Okay.
Avrei fatto la stessa cosa, ma era una cosa vecchia e pensavo che l'avesse superato.

Molly mi mancava ma solo al pensiero che lei aveva fatto tutto questo per allontanarci, non riuscivo a fidarmi.
Adesso Justin vorrà delle spiegazioni da Molly e non solo, quella storia non finirà mai.

Per lui era come una ferita aperta.
Per me era un capitolo chiuso con Roberto e lui non capiva.
Alcune volte c'erano momenti di odio nei miei confronti. Ero sicura che quel momento, mi odiava

SCIAO BIELLI
OKAY, VOGLIO DIRVI CHE; IL PROSSIMO CAPITOLO, ELENA INCONTRERÀ UNA PERSONA MOLTO SPECIALE MA ALL'INIZIO NON LO RICONOSCERÀ DATO CHE ERA TANTISSIMO TEMPO CHE NON SI VEDEVANO.

IL PADRE ACCOGLIERÀ QUESTA PERSONA E INVITERÀ A CENA.
JUSTIN RIPRENDERÀ IL TOUR MA IL GIORNO DOPO DELLA CENA.

SCUSATE, NON HO ANCORA CONTROLLATO PERCHÉ STO CERCANDO DI FINIRE IL CAPITOLO  DI TRUE LOVE ♡♡♡
25 voti e continuo

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