Welcome to my life

Od BigRomance2

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Spesso la vita ci pone davanti a dei cambiamenti così grandi e bruschi da renderci impossibile anche l'opport... Viac

Travel
Absolutely sexy
Carcinogenic
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Bear Boy
The eyes
A Joke
It's not true
Malik House
Magnetic power
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Come with me
Rapunzel
Pride
We are friends?
Nick
Only you
Can you help me fix my house?
Fear
Would you accept?
Please
Passage
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Just tell me...
Storm
Good luck
Miss you
H&L
Tell me why
You don't have to touch him
I think you are
Little Prince

It's not true

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Od BigRomance2

          

"Il problema che nasce, quando comincia a piacerci qualcuno, è quello di cercare di comprendere quali sono le nostre reali emozioni verso questa "persona speciale".

Molte volte scambiamo il piacere con una forma di amicizia, di affetto genuino, che non potrebbe mai e poi mai convogliare in altro.

Altre volte invece, il piacere, ci causa emozioni così forti da generaci una fonte di odio, quasi ingiustificato – che ci porta ad odiare anche solo la voce di una persona.

Nel peggiore dei casi, però, il piacere può scaturire una consapevolezza così netta e forte, da farci desiderare con tutto noi stessi di poterlo sopprimere all'istante e tornare alla nostra vita piatta e monotona."

"Ben non ho intenzione di dare il via ai tuoi giochi alcolici, chiaro? Quindi scordatelo e organizza solo dei buoni drink che ho voglia di bere molto questa sera" disse Zayn con voce autoritaria, mentre se ne stava sdraiato sul divano di pelle bianca di casa sua.

"Zayn, amore, ti alzeresti a darmi una mano invece di stare sdraiato?" chiese Liam entrando in soggiorno con sette bottiglie rette a mala pena tra mani e braccia.

"Da a me Lì, ti aiuto io" rispose il riccio alzandosi da terra – dove era seduto comodamente sulla moquette grigio chiaro – e afferrò tre bottiglie dalle mani di Liam.

Poggiarono le varie bottiglie di alcolici su un tavolino, posto al centro della stanza, e sia Liam che Harry si accomodarono sulla moquette continuando a chiacchierare del più e del meno.

Harry, una volta seduto per terra, alzò lo sguardo sulla figura dominante di Louis – seduta sul divano di fronte a lui – e non si sorprese di notare lo sguardo del liscio puntato in direzione completamente opposta alla sua.

Subito dopo essere andati via dalla pizzeria, sia Harry che Louis non si erano rivolti più nemmeno uno sguardo.

Entrambi, avevano affrontato il piccolo viaggio di ritorno in totale silenzio, ed erano stati assolutamente sprecati i tentativi di Liam e di Zayn di iniziare una conversazione.

La cosa che più infastidiva Harry, però, era il fatto che questo loro improvviso ignorarsi lo logorava dentro ancor di più dei loro litigi, e come sempre, non ne comprendeva il motivo.

"Bevi questo così ti rilassi un po' ricciolino" gli disse Liam al suo fianco porgendogli un bicchiere pieno di qualche alcolico strano.

"Per rilassarmi ci vorrebbe altro, ma accetto questo per ora" rispose il riccio sorridendogli cordiale.

"Intendi del Rum? Penso ci sia anche quello sai? BEN FAMMI UN DRINK CON IL RUM" urlò nelle orecchie del riccio,  Niall che aveva tra le mani ormai la sua seconda bottiglia di birra.

"Cerca di andarci piano Nì. Non vorrai ridurti come due settimane fa vero?" gli chiese apprensivo Liam.

"Certo che no. Settimana scorsa riuscivo ancora a comprendere che ero a casa tua, oggi faccio peggio." Rispose il biondo facendo sgranare gli occhi ad Harry e portando Liam a sbattersi una mano sulla faccia.

Harry guardò il drink nelle sue mani e fece una smorfia quasi disgustata girando poi il viso verso il biondo.

"Vuoi iniziare col bere questo dopo la birra?" chiese il riccio porgendo a Niall il suo drink.

"Tu non lo bevi?" gli domandò a quel punto Liam inarcando appena un sopracciglio.

"Queste cose non le reggo e preferisco restare lucido per godermi Niall da ubriaco. Secondo me sarà uno spasso" rispose Harry girando il volto verso Liam che gli sorrise di rimando.

"Oh che cosa carina da dire con me al tuo fianco, Harry." Borbottò il biondo afferrandogli il drink dalla mano e mandandolo giù tutto in un colpo.

"Usate spesso fare queste serate?" domandò il riccio ancora rivolto verso Liam.

"Almeno due volte al mese. I ragazzi lavorano tutti molto e queste serate li aiuta a scaricate lo stress lavorativo. Sai per tutti qui dentro, tranne Josh e Naomi, il capo è Louis... e te lo posso assicurare non è per niente facile lavorare con lui."

"Che lavoro fanno Naomi e Josh?" chiese a quel punto curioso.

"Josh lavora fuori dalla base, fa il barista in un bar del centro e..." abbassò la voce Liam avvicinandosi al suo orecchio "e Niall ci va quasi tutti i giorni fingendo che il lavoro lo porta a passare di lì. In realtà ci va solo per vederlo con la divisa del bar" terminò facendo ridere appena il riccio che lanciò uno sguardo saccente al biondo.

"Oh è completamente andato insomma" affermò infatti mentre Liam dava un sorso al suo drink.

"Decisamente. E poi Naomi lavora nell'ufficio di fronte al nostro. Lei semplicemente divide i documenti per categorie e poi arrivano a noi, o meglio a loro, io non lavoro qui." Disse alzando le spalle finendo in un solo colpo il contenuto del suo bicchiere.

"Oh allora si che ha bisogno di una serata per distrarsi lei" disse con fare ironico Harry facendo ridere Liam che poggiò una mano sul braccio del riccio.

"Lei non ne ha bisogno forse, ma tu questa sera ne avevi assolutamente bisogno" gli mormorò vicino, per non farsi sentire dagli altri, facendo arrossire appena il riccio.

"Liam. Vieni qui da me?" chiese con voce infastidita Zayn che aveva osservato gli atteggiamenti un po' troppo intimi dei due.

"Certo amore. Beh, cerca di bere qualcosa questa sera ok? Scusami ma non posso non andare da lui, alcune volte è come un bambino alla ricerca di attenzioni" sorrise Liam alzandosi da terra per poi dirigersi verso il suo ragazzo e lasciargli un bacio sulle labbra carnose.

"N-non preoccuparti. Vai pure" rispose, Harry, più a se stesso che a Liam, dopodiché calò lo sguardo sulle sue mani e sbuffò appena.

Alzò lo sguardo scrutando gli altri ragazzi bere e ridere fra di loro, sentendo uno strano senso di inadeguatezza invaderlo.

Finirò col essere l'unico sobrio questa sera.

Questa puzza d'alcool è insopportabile, se bevessi anche io ingrasserei di sicuro due chili.

Mentre scrutava gli altri, facendosi mille paranoie mentali, voltò il volto verso la figura di Louis e rimase quasi paralizzato quando si scontrò con i suoi occhi color ghiaccio.

Non appena gli occhi verdi di Harry si scontrarono con quelli blu di Louis, ad entrambi sembrò di essersi appena incatenati, e i loro sguardi non riuscirono a staccarsi nemmeno per un secondo.

Louis portò una piccola bottiglia di rum e lime alle labbra sentendo la gola secca per quel contatto visivo. Prese un sorso, sbattendo appena le palpebre a causa del sapore forte del rum e Harry spostò automaticamente il suo sguardo verso la gola del liscio, vedendolo deglutire.

Lo spostamento veloce dello sguardo del riccio, non passò inosservato agli occhi di Louis, che sorrise lievemente staccandosi la bottiglia dalle labbra, leccandosele appena.

A quel movimento, Harry si mosse appena sul posto, non comprendendo l'improvvisa morsa allo stomaco e l'agitazione che si stava impadronendo del suo corpo. Quel loro guardarsi li stava facendo agitare e stranamente non in senso negativo.

"Lou, vuoi anche tu un po' di vodka?" chiese la voce acuta di Naomi rimbombando nelle orecchie del riccio e facendo distogliere gli occhi di Louis dalla sua figura.

"Dammi qualcosa di più forte piccola" rispose Louis con voce bassa e roca, guardandola negli occhi e facendo, automaticamente, voltare Harry in un'altra direzione.

"Seni a me, almeno una birra bevitela" disse Niall al suo fianco, facendolo voltare con sguardo confuso.

"Non ne ho bisogno Niall, grazie" gli rispose con un sorriso accennato tastandosi il cellulare nelle tasche del jeans.

"Ma, da quello che ho appena visto, direi che ne hai bisogno, su prendi e non fare storie" ribadì porgendogli la birra che il riccio afferrò quasi titubante.

Osservò la bottiglia, sbuffando leggermente, e decise di alzarsi per andare a prendere una boccata d'aria fresca, lontano dallo sguardo di Louis.

Appena fuori Harry prese un profondo respiro, cercando di smaltire tutte le sensazioni che gli erano nate all'interno del petto. Non capiva cosa gli stava succedendo ma sapeva che quel ragazzo era l'equivalente di una bomba di emozioni per lui. Il problema principale era che, Harry, le emozioni non sapeva gestirle. Non era abituato ad entrare in contatto con una persona come Louis – il suo massimo di emozioni era quello di svegliarsi alle otto invece che alle sette e mezza – e quindi, ogni volta che era costretto ad interagire con lui, una voragine di dubbi sembrava inghiottirlo, portandolo ad odiare quei loro sguardi. Ma, allo stesso tempo, non poteva fingere di non adorare quella sensazione di vuoto allo stomaco che gli si creava ad ogni minimo contatto con Louis.

Rimase fuori a quel balcone per circa trenta minuti, occupando il tempo un po' con il cellulare e un po' con la birra datagli da Niall. Voleva rientrare nell'esatto istante in cui le sue braccia nude erano entrare in contatto con l'aria fredda di quella sera, ma l'idea di scontrarsi di nuovo con quegli occhi azzurri, lo paralizzava sul posto.

Decise, dunque, di aspettare il tempo necessario affinché anche Louis avrebbe bevuto abbastanza da non essere più lucido.

Quando decise di entrare, il trambusto in casa era aumentato a dismisura e alcuni ragazzi – Ben e Josh – erano sdraiati sulla moquette in preda a risate senza senso. Osservò i due distesi e scosse la testa, non comprendendo, come in soli trenta minuti, si erano potuti ridurre in quel modo.

"Cosa ci troveranno a ridursi così..."

"Il gusto di essere senza pensieri almeno per una sera" proferì una voce seria alle sue spalle che lo fece irrigidire di colpo.

"L-la trovo comunque una cosa senza senso... Per stare senza pensieri basta trovare una persona che ti distrae, non mi sembra un impresa ardua in un gruppo grande come il vostro" cercò di mantenere un tono calmo il riccio, comprendendo a pieno a chi appartenesse quella voce, e senza nessuna esitazione si girò verso di essa incontrando gli occhi lucidi di Louis.

"Oh lo so, anche per questo questa sera non ho bevuto. Ho trovato la mia fonte di distrazione analcolica" rispose scrutando il riccio da capo a piedi facendolo rabbrividire.

"Ma se ti ho visto bere due drink" affermò Harry alzando gli occhi al cielo cercando con tutte le sue forze di non lasciarsi travolgere da quello sguardo ancora una volta.

"Oh, Harry, ne reggo otto di fila, due per me non è bere. Inoltre sono il capo, non potevo non bere almeno un piccolo drink"

"Ovviamente, tu sei il capo, non puoi non dare l'esempio" rispose il riccio sbuffando e poggiandosi con la schiena al muro che lo divideva dal soggiorno.

Louis lo scrutò attentamente e fece due passi in avanti per avvicinarsi a tal punto da sentire il respiro del riccio su di lui.

Con mano ferma e calma andò ad afferrare la birra che il riccio ancora reggeva, mezza piena, tra le mani.

"Sei stato mezz'ora fuori, da solo, e non l'hai finita?" gli disse portando lo sguardo in basso verso la birra, che successivamente gli sfilò dalla mano, sfiorandogli le dita.

"Non sono un...mh... amante della birra" mormorò girando il viso verso l'uscita della casa volendo solo correre verso di essa e fuggire da quella situazione.

"Non sei un amante di molte cose a quanto vedo" affermò Louis portandosi la bottiglia di birra alle labbra bevendo un sorso del suo contenuto, sotto lo sguardo quasi incantato del riccio.

"Io...sono un amante di quello che mi basta" rispose velocemente e senza pensare realmente alle sue parole, il riccio,  allontanandosi dal muro per dirigersi verso l'ingresso della casa.

"Che risposta è?" domandò repentino Louis, poggiando la birra sul pavimento e seguendolo.

"La risposta di una persona che vuole chiudere il discorso e andare via"

"Oh, scordatelo che ti faccio scappare via come sempre" disse il liscio afferrandolo per un polso facendolo bloccare all'istante e facendolo girare verso di lui "Perché continui a darti alla fuga ogni volta che iniziamo una conversazione da soli?" chiese con voce fredda e autoritaria.

"Non vedo perché continuare un discorso con te, quando so già come andrà a finire" disse cercando di fuggire dalla sua presa ma ricevendo in cambio uno scatto di Louis che lo fece inchiodare, di nuovo, con la schiena al muro.

"Se tu la smettessi di fare l'arrogante forse non finirebbe sempre come pensi!"

"Tu, accusi me di essere arrogante? Non pensi di essere un po' ipocrita?" gli rispose il riccio con tono nervoso avvicinando il suo volto a quello del liscio per cercare di intimorirlo.

"Si, ti accuso di essere arrogante. Sempre lì a giudicare tutto e tutti, soprattutto me. Chi ti credi di essere ne?" rispose con il suo solito tono freddo, Louis, sbattendo una mano sul muro proprio di fianco al volto del riccio.

"Io non sto giudicando proprio nessuno. Sei tu con il tuo essere così dittatoriale che ti giudichi da solo, non so come i tuoi amici riescono a sopportare ancora la tua presenza intossicante" sbottò a quel punto puntando le mani sul petto di Louis cercando di spingerlo via.

"Non mi sembrava che ti risultasse tanto intossicante la mia presenza quando stavo per baciarti l'altra sera in cucina, o sei solito baciare tutte le persone che ritieni tossiche per gli altri?" affermò autoritario afferrandogli le mani dal suo petto per bloccargliele di lato al corpo avvicinandosi ancora di più al volto del riccio che si ammutolì di colpo.

Le labbra del riccio, si separarono appena, per la sorpresa di quella frase e gli occhi di Louis sembrarono ghiacciarsi ancora di più, bloccando completamente il sistema nervoso di Harry.

Sentiva in modo distinto il contatto delle mani calde di Louis bloccare le sue braccia sul muro freddo e, il fiato quasi gli mancava, nel constatare quanto realmente erano vicini in quel momento.

Fu in quel esatto momento che Harry sentì quanto vere fossero state le sue parole, perché gli occhi di Louis lo stavano letteralmente avvelenando.

"Lasciami andare" gli disse con un bisbiglio facendo sbattere le sue palpebre mantenendo il contatto visivo con il liscio.

"Non hai risposto alla mia domanda, Hazza" rispose con tono altrettanto basso il liscio puntando per un attimo il suo sguardo sulle labbra di Harry.

Harry non sapeva cosa dire o fare, le parole gli sembrarono imprigionate all'interno della sua gola, senza avere la forza di uscire. L'unica cosa che riusciva a percepire in quel momento era la sua temperatura corporea che si alzava sempre di più, portandolo ad arrossire sotto lo sguardo attento del liscio.

Le sue mani si chiusero a pugno volendosi ribellare a quella situazione quasi forzata che stava vivendo.

"Non mi dire, ho finito per intossicarti a tal punto da impedirti di parlare." Disse il liscio portando lo sguardo per un secondo in basso osservando i pugni chiusi di Harry.

"Qualsiasi cosa ti rispondo la gireresti sempre a tuo favore, quindi che senso ha?" bisbigliò Harry sentendo il suo stomaco chiudersi in una morsa.

"Oh vuoi buttarla di nuovo sul mio essere un despota non è vero?" rispose Louis sorridendo derisorio allentando appena la presa dalle sue braccia, facendo scendere le mani verso i suoi pugni chiusi.

"Perché è la verità" disse puntando lo sguardo verso il basso ad, osservare le mani di Louis, per poi riportare il suo sguardo negli occhi azzurri fissi su di lui.

"Lo sai che non è vero" gli bisbiglio in pieno volto afferrando, contemporaneamente, le mani del riccio e portandogliele lentamente verso l'alto, inchiodandogliele nuovamente al muro.

"Louis..." disse ormai senza fiato il riccio non riuscendo ad articolare nemmeno un pensiero coerente.

"Lo sai che non è vero con te" ribadì il liscio inclinando leggermente il volto di lato facendo sfiorare il suo naso con quello di Harry.

I loro sguardi si scontrarono, prepotenti come mai prima di quel momento, e nessuno dei due riuscì a leggere nell'altro qualcosa che li avrebbe portati a fermarsi. E poco importava che entrambi sapevano di star facendo una cosa di cui si sarebbero pentiti, le loro emozioni erano troppo forti per poterle fermare.

Louis fece un piccolo respiro e dopo aver osservato, ancora per un secondo, il volto di Harry non ci penso due volte a portare le sue labbra su quelle del riccio.

Entrambi serrarono gli occhi a quel contatto leggero, mentre, al loro interno, una bomba di sensazioni li aveva lasciati completamente tramortiti.

Harry distese i pugni, sentendo le dita di Louis incastrarsi con le sue e, preso dall'istinto, cominciò a muovere egli stesso le labbra su quelle del liscio, approfondendo quel contatto quasi con urgenza.

Louis, al sentire il movimento delle labbra del riccio, intensificò la stretta sulle sue mani, portando poi la sua lingua a pressare leggermente sulle labbra di Harry per poter aumentare quel contatto.

Appena le loro lingue si toccarono, un piccolo verso di piacere fuggì dalle labbra di entrambi, portandoli a spalancare gli occhi.

E fu quando gli occhi verdi incontrarono quelli blu che entrambi capirono che erano completamente fregati.

***

Salve a tutte ragazze, non devo dirvi nulla di che, solo grazie grazie e grazie a tutte voi!!

Pokračovať v čítaní

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