Welcome to my life

By BigRomance2

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Spesso la vita ci pone davanti a dei cambiamenti così grandi e bruschi da renderci impossibile anche l'opport... More

Travel
Absolutely sexy
Carcinogenic
New Friends
Bear Boy
The eyes
It's not true
Malik House
Magnetic power
It's not true
Nothing
Come with me
Rapunzel
Pride
We are friends?
Nick
Only you
Can you help me fix my house?
Fear
Would you accept?
Please
Passage
My train
Just tell me...
Storm
Good luck
Miss you
H&L
Tell me why
You don't have to touch him
I think you are
Little Prince

A Joke

979 79 22
By BigRomance2


"Vi siete mai chiesti perché, in un modo o nell'altro, ci  ritroviamo attratti da tutto quello che è sbagliato per noi?
Perché una persona cosciente di quello che è giusto – o meno – si ritrova preso in situazioni completamente estranee e negative?
Forse, per il semplice fatto che "Quello che è negativo attrae un po' tutti" oppure perché, infondo, ognuno ha intrinseca in se una forma di masochismo, forse. O forse quello che spinge ognuno di noi a sbagliare, a fidarci, è la speranza.

La speranza che le cose possano essere diverse da quel che sembra, che una persona possa cambiare, essere differente da come lo è con gli altri.

La speranza.

È questa la parolina chiave che spinge ognuno di noi a sbagliare a sacrificarsi e a credere – quando le cose vanno male – che tutto si sistemerà nel migliore dei modi.

Una dote positiva, per chi la possiede, ma che allo stesso tempo abbaglia la realtà, portando ognuno di noi a sperare...sperare e sperare di poter tornare indietro nel tempo e smetterla una volta per tutte di fidarsi di chi non lo merita, finendo in modo incondizionato in un circolo interminabile, dove "sperare" resta l'unica cosa concreta da fare."

Harry, continuava a far ticchettare le sue dita sulla gamba, in un chiaro segno di nervosismo. Gli sguardi acidi che ogni tre o quattro Louis gli continuava a lanciare lo stavano irritando a livelli esorbitanti.

Aveva provato a concentrarsi su altro, sul film, sui dipinti astratti che decoravano le varie mura, ma lo sguardo di quel ragazzo sembrava quasi brucargli sulla pelle.

Ad irritarlo ancora di più, inoltre, c'era la voce fastidiosa di Naomi, che dopo solo cinque minuti di film, aveva deciso di spostarsi per terra sedendosi tra le gambe del suo amato e da allora non aveva smesso di parlare nemmeno per un secondo.

"L'attore ha i tuoi occhi Boo. Sono meravigliosi. Non hai freddo tesoro? Perché non vieni a sederti qui di fianco a me?" Harry era sicuro che quella della ragazza fosse in assoluto la voce più irritante che avesse mai sentito.

"Naomi non riesco a seguire il film, già vedo male per colpa di persone poco gradite, parliamo dopo ok?" affermò il liscio a bassa voce incontrando lo sguardo di Harry che sbuffò un po' e voltò lo sguardo verso lo schermo.

"Certo tesoro mio" e a quella risposta Harry alzò gli occhi sul soffitto sentendo in contemporanea il suono del campanello di casa.

Liam si alzò dal suo posto, e sorridendo appena al riccio, si diresse verso l'ingresso della casa, aprendo, probabilmente, all'uomo di KFC che stava consegnando la loro cena.

Harry ascoltò la lieve conversazione tra i due nell'ingresso per poi guardarsi intorno e notare tutti i presenti "incantati" da quel film – di cui Harry non aveva compreso nemmeno il genere.

Dopo pochi minuti, Liam fece il suo ingresso in soggiorno con tre grandi confezioni di cibo, ponendosi dinanzi allo schermo e quindi attirando l'attenzione dei presenti facendo alzare piccole frasi di protesta.

"Non fate i rompi scatole e mangiamo, lo metto in pausa il film ok?" affermò Liam sorridendo in modo radioso contagiando anche Harry.

"CIBOOOO! Ehi Ben non provare ad avvicinarti alle alette di pollo prima di me eh, giuro che potrei appizzarti con una forchetta di plastica"

"Niall, ho preso quattro chili di alette, ce ne sono per tutti" provò a dire Liam mentre il biondo posa la sua ciotola di popcorn – che aveva finito tutta da solo – e si fiondava sullo scatolo delle alette facendo ridacchiare un po' tutti.

Harry sorrise a quelle piccole scene e con fare titubante si avvicinò e recuperò anche lui la sua scorta di cibo per quella sera, incontrando, ancora lo sguardo del liscio su di lui.

"Louis la prossima volta devi offrire tu la cena, lo avevi promesso!" affermò un certo Ben puntandogli contro un osso di pollo.

"Vedremo Ben, sceglierò io a chi offrire la cena però. Di certo non tutti qui la meritano" affermò sorridendo in modo innocente all'amico, mentre Harry sentiva il fastidio aumentare sempre di più.

Come se io avessi bisogno di farmi pagare una cena da lui.

Non penso di aver mai conosciuto una persona peggiore in vita mia.

Egocentrico, tirchio e con degli orrendi occhi azzurri.

Orrendi. Sul serio.

***

Il resto della Cena prosegui in modo tranquillo ed Harry cerco il più possibile di ignorare la voce fastidiosa della rossa e del ragazzo dagli occhi blu, concentrandosi in una conversazione con Liam.

"Ora metto play al film e porto tutto in cucina, fortunatamente non mi hanno sporcato il divano questa volta" affermò Liam alzandosi con un sorriso

"Ti aiuto io allora, così puoi tornare prima a guardare il film" si propose il riccio

"Oh non sono sicuro di aver capito ancora di che genere sia, ma si grazie Harry" ridacchio Liam cominciando a raccogliere i vari scatoli dal pavimento.

Harry afferrò nelle sue mani due scatoloni e aiutò Liam facendo due volte avanti e indietro dal soggiorno alla cucina, mentre gli altri tornavano a concentrarsi sul film.

"Torno a guardare il film Harry, butta questi e torna ok? Non metterti a lavare nulla intesi?" affermò Liam quando il riccio entrò in cucina con le ultime bottiglie di birra e altri scatolini tra le mani.

"Ricevuto, butto questi e arrivo" sorrise radioso avvicinandosi ai cassonetti.

Harry gettò le ultime cose e si avvicinò al lavello della cucina per lavare via lo sporco di fritto che aveva sulle mani.

"Avete dimenticato uno scatolo di la. Non sei un gran che come aiutante delle pulizie" Harry chiuse gli occhi respirando profondamente al suono di quella voce, per poi voltarsi e incontrare la figura di Louis che poggiava uno scatolino sul tavolo, scrutando con occhi attenti il riccio.

"Forse perché non sono un aiutante delle pulizie" rispose asciugandosi le mani facendo sorridere il liscio.

"Ovviamente. Sai mi dispiace per Liam, è stato ammaliato dalla tua finta bontà, per questo sei qui sta sera"

"Non ho ammaliato proprio nessuno e fidati se avessi saputo della tua presenza non avrei mai accettato il suo invito" rispose Harry con voce stanca, poggiandosi con la schiena al mobile e osservando la figura del moro che ghignava soddisfatto.

"Ti faccio così paura?" chiese allora avvicinandosi al riccio facendogli alzare un sopracciglio.

"Se essere disgustato è sinonimo di paura, allora la risposta è si" alla sua replica la risata di Louis si diffuse appena tra le pareti di quella cucina. Camminò ancora e in pochi passi si andò a schierare di fronte alla figura del riccio sedendosi sul tavolo dinanzi a lui.

"Oh ma dai, non mentirmi ricciolino, non leggo esattamente disgusto nei tuoi occhi" Harry lo squadrò da capo a piedi per poi tornare ai suoi occhi azzurri, sentendo la gola seccarsi lentamente.

"E cosa leggi sbruffone?" chiese indurendo la mascella mentre Louis sorrise e calò lo sguardo per alcuni secondi.

"Ti piace darmi nomignoli offensivi non è vero?" domandò alzando lo sguardo con un sorrisetto sfacciato.

"Diciamo che mi ispiri più quelli che altri, e non hai risposto alla domanda" replicò Harry scrutando i suoi occhi.

"Oh Harold, lo sai anche tu cosa ci leggo. Sei facilmente decifrabile per me" rispose ridacchiando appena e mordendosi un labbro.

"Bene, allora se leggi quello che penso di te, non c'è bisogno che io mi inventi una scusa per tornare di la e allontanarmi da te, giusto?" affermò sorridendo Harry, staccandosi con la schiena dal mobile pronto per tornare in soggiorno, quando, con un movimento veloce, Louis scese dal tavolo e pose entrambe la braccia ai lati di Harry facendolo ritornare alla posizione iniziale.

"Lo vedi che hai paura di me occhi smeraldo?" mormorò Louis mentre Harry aveva sgranato gli occhi rimanendo spiazzato per alcuni secondi.

"Cos-cosa diavolo stai facendo? Lasciami andare di la Louis" rispose cercando di non puntare il suo sguardo in quello di Louis.

"Vuoi fuggire da me. Se non è paura questa, dimmi cos'è ricciolino" disse inclinando la testa di lato ricercando ancora una volta lo sguardo del ragazzo dinanzi a lui

"Non ho assolutamente paura di te è chiaro!?" rispose serio il riccio decidendo di alzare lo sguardo incontrando gli occhi azzurri di Louis.

"Allora perché ti stai agitando così tanto? Ti intimorisco per caso? O c'è altro ricciolino?" gli disse Louis facendo seccare la gola ad Harry ormai incantato dal suo sguardo

"N-non sono agitato" rispose Harry volendo solo fuggire il più lontano possibile.

Louis lo scruta attentamente, sorridendo ancora di più, per poi fare pressione con le braccia sul mobile e avvicinarsi al viso del riccio, completamente impalato.

"Hai visto? Sei facilmente decifrabile occhi smeraldo" mormorò avvicinando il suo viso a quello di Harry ormai a corto di parole.

D'istinto le mani di Harry si poggiarono sul petto di Louis in un segnale di protesta, ricevendo in risposta un sorriso derisorio ma ricco di...qualcosa. Qualcosa che Harry in quel momento non seppe assolutamente decifrare.

Orrendi...orrendi occhi azzurri.

"HARRY NON STARAI MICA LAVANDO I PIATTI VERO?! MUOVITI VIENI A VEDERE IL FILM" il respirò di entrambi si blocco sentendo la voce di Liam entrare nell'abitacolo della cucina, mentre i loro sguardi continuavano ad intrecciarsi, a sfidarsi.

"N-no Liam...arrivo subito!" esclamò con voce tremante il riccio facendo pressione sul petto di Louis con ancora più decisione, "Lasciami passare subito" mormorò non vedendo nessuno spostamento da parte del liscio.

"Corri al richiamo di Liam?" rispose lui perdendo il ghigno derisorio che aveva avuto fino a quel momento.

"No Louis, non corro al richiamo di Liam, ma voglio andare assolutamente via da qui" rispose spingendo più forte sul petto vedendo Louis indietreggiare di pochissimo "Io non so cosa pensi di vedere nel mio sguardo Louis, ma ti posso assicurare che quello facilmente decifrabile tra i due non sono io..." rispose facendo scendere le mani sul petto di Louis lentamente, saggiando la consistenza dei suoi pettorali, non staccando mai lo sguardo da quello del liscio completamente in balia dei movimenti di Harry, poi le staccò del tutto e si spostò di lato "...ma tu" concluse per poi andare via di corsa da quella cucina. Arrivato in soggiorno, Harry sentiva il cuore battergli perfino nelle orecchie e nella sua testa sembrava essersi appena scatenata la seconda guerra mondiale.

Cosa cavolo stava succedendo?

Perché mi sono lasciato prendere in giro in questo modo?

Perché era ovvio che mi stesse prendendo in giro...vero?

***
Buonasera a tutte ragazze! Allora come va? Che fate questo sabato sera?
Io mi sto riprendendo un po' alla volta e solo grazie a voi, vi amo tutte!

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