LA SCOMMESSA CHE TI CAMBIA LA...

By CharleFairy

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4 Ragazzi, 4 ragazze, una scommessa. È così che tutto ebbe inizio, da una piccola scommessa che avrebbe dovut... More

FAIRY ACADEMY
PUNIZIONE A COPPIA
SCOMMESSA
CUCINA E GIARDINO
PALESTRA E PRESIDENZA
DI TUTTO E DI PIÙ
NON MI ARRENDERÓ
NUOVI GIUDIZI
NUOVE IMPRESSIONI
BUIO
ANCHE TRA I FULMINI PUÒ NASCERE QUALCOSA
UNO PIÙ SFIGATO DELL'ALTRO
-FAIRY DAY- FOTO E TAKOYAKI
CASA STREGATA
BUTLER-TAIL
PER BALLARE CI VUOLE UNA CANZONE
THE WINNER IS..
DARK AND LIGHT
TUTTO HA UNA SPIEGAZIONE
PARTENZA
LA VILLA HEARTFILIA
NOBILTA'
SPECIALE GALE
MISSIONE ROWEN
FIREWORKS
NUOVI PIANI
MARE
IRIDI ROSSE
GUARDIA
TRAMONTO
SFIDA
BATTAGLIA
STRATEGIA
SURFISTI PROVETTI
ACQUA PARCK
PER NON DIMENTICARE
FAMIGLIA
PARTY NIGHT
LA MINACCIA RITORNA
DA UNO A DUE
TRIANGOLO O... QUADRATO?
IL PASSATO È SOLO UN RICORDO
LA MIA PRIMA AMICA
IL SEGRETO DI UN DEMONE
ATTENTA ALLA NUOVA ARRIVATA
MATRIMONIO
CALORE MATERNO
RUOLI
PREPARAZIONI
IL MALE VINCE
FINE DEI GIOCHI
UN CUORE INFRANTO
UNA PROMESSA INFRANTA
SPECIALE WENDY E GERARD
GANGSTER
EGOISTA
RIVALE
UNA NUOVA FAMIGLIA
MAI UNA GIOIA
CACCIA AL FAIRY HEART
FATA
VORREI STARE CON TE
ORRIBILE E INSENSIBILE
LE MIE COLPE
VI AMO
TUTTO MOLTO CASUALE
A CASA DRAGNEEL
PER GRAY
ZAFFERANO DOP
HALLOWEEN ALLA FAIRY ACADEMY
UNA SFILATA DI FUOCO
UNA POSSIBILITA'
TRADITORE
UR
PERDONO
DRAGNEEL
GIORNO DOPO GIORNO, ANNO DOPO ANNO
UN ERRORE FATALE
COSA VUOI ESSERE?
SPECIALE 4 FRATELLI. "PRIMA PARTE"
SPECIALE 4 FRATELLI. "SECONDA PARTE"
HAPPY BIRTHDAY
BEN TORNATO A CASA
LA SCOMMESSA CI HA CAMBIATO LA VITA
RINGRAZIAMENTI

A TESTA ALTA

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By CharleFairy

Gli occhi di Natsu si aprirono appena si sentì chiamato da Lucy, che stava alla sua destra. Erano ormai undici ore che stava in ospedale insieme a Gajeel, Gray, Gerard. Lucy e Mavis, preoccupati per la vita di Zeref. Natsu si alzò dalla spalla di Lucy, dove prima stava riposando, e guardò prima la bionda e poi il dottore che stava davanti a lui. Spalancò gli occhi e si alzò di colpo.

-Dov'è Zeref? come sta?-
Il dottore si tolse gli occhiali e guardò uno dopo l'altro.

-Lei è Natsu Dragneel?-
Natsu annuì col cuore in gola.

-Signor Dragneel, le devo comunicare che...-
Il dottore gli sorrise.

-Suo fratello ce l'ha fatta-
Non ci pensò neanche due volte ad abbracciare il dottore e ringraziarlo con le lacrime agli occhi e un sorriso così ampio da sentire male agli angoli delle labbra.

I ragazzi si rilassarono sulle sedie e ripresero a respirare mentre Lucy teneva tra le braccia Mavis che stava piangendo anche lei per la gioia. Natsu si accorse di star esagerando e subito si staccò dal dottore per poi scusarsi, ma a lui non sembrò dispiacere.

-Adesso sta riposando nella sua stanza, se vole seguirmi la posso accompagnare-
-E loro?-
Domandò Natsu riferendosi ai suoi amici e alla sua ragazza.

Il dottore lo guardò risentito e scosse il capo.

-Solo i parenti possono entrare-
-La prego, mi faccia entrare almeno con lei-
Lo supplicò Natsu prendendo per mano Mavis.

Sapeva quanto lei ci tenesse a Zeref, quindi il minimo che poteva fare era convincere i dottori a farla entrare con lui. Quello guardò Mavis e sospirò.

-Chiuderò un occhio-
Natsu e Mavis si guardarono complici e sorrisero.

Ringraziarono il dottore e prima di seguirlo Natsu volle ringraziare anche i suoi amici e Lucy. I quattro lo guardarono storto, come se avesse detto una battuta e non l'avessero capita.

-Ma sei scemo? Mica ci devi ringraziare-
-Gajeel ha ragione, siamo come una famiglia infondo, no? Ci sosteniamo a vicenda-
Le parole di Gerard per poco no fecero ancora scoppiare a piangere Natsu, ma si trattenne e allargò le braccia, invitandoli ad un abbraccio.

Non lo aveva mai fatto prima d'ora e i tre si sentirono anche un po' in imbarazzo, ma con una spintarella da parte di Lucy e Mavis i tre avanzarono, finendo per fare un abbraccio di gruppo, scoprendo che poi non era così male come pensavano. Quando si staccarono Natsu guardò la sua bella bionda e non ci vollero le braccia divaricate per fargli capire di andare da lui e abbracciarlo, infatti subito si insidiò tra i tre, facendosi largo, e si buttò dal suo Natsu stringendolo forte a se. Lui le diede un bacio e appoggiò la fronte sulla sua.

-Meglio se tornate a casa, le ragazze saranno in pensiero-
Lucy annuì e si staccò.

-Se hai bisogno di qualcosa chiamami, okay?-
-Grazie, Lucy-
I ragazzi e Lucy uscirono dall'ospedale e si diressero verso casa.

Fortunatamente non dovevano prendere dei mezzi visto che l'ospedale era di Magnolia, quindi si fecero compagnia per un bel quarto d'ora di camminata fino ad arrivare in piazza. Gerard fu primo a cambiare strada per andare a casa sua, poi toccò a Lucy e Gajeel, che stavano entrambi andando a casa della ragazza mentre Gray andò da Juvia. Lucy prese le chiavi di casa, aprì la porta e quando entrò si trovò in pochissimi secondi una testa turchina travolgerla e farle una valanga di domande.

-Come sta Zeref? è vivo? e Natsu? e... Gajeel, che ci fai qui? Ho una fame da lupi, sai che mi succede quando sono agitata. Mi viene fame ma non riesco a mangiare-
Lucy e Gajeel si guardarono, pensando che fosse davvero impazzita.

-Levy, calmati, Zeref sta bene e Natsu è in ospedale con Mavis. Gajeel è qui per te-
-Mi sembrava ovvio...-
Mormorò lui facendo ridere la bionda.

Levy si portò una mano al petto e buttò fuori tutta l'aria. Era rimasta sveglia tutta la notte per l'ansia, quindi si vedevano molto chiaramente le occhiaie della serata in bianco. A parlare di cibo anche Lucy si rese conto di aver fame, quindi invitò Gajeel ad entrare in casa ed entrambi notarono la presenza di Lily che si era insidiato tra le gambe del corvino. Prima che potessero chiedere cosa ci facesse il gatto in quella casa, Levy spegò in poche parole come aveva trascorso la serata. Disse che non riusciva a dormire e lì si era ricordata di avere una copia delle chiavi della casa di Gajeel, quindi era uscita di casa ed era andata a prendere Lily portandosi dietro una mazza per sicurezza. Poi era tornata a casa e aveva parlato con il gatto tutta la notte, anche se lui dormiva. Gajeel corrugò le sopracciglia e guardò Lucy

-Cosa ci fate con una mazza?-
-Non si è mai troppo prudenti-
Si giustificò lei che stava preparando qualcosa da mangiare per tutti e tre.

Gajeel non voleva essere di disturbo, ma accettò comunque appena sentì i morsi della fame. Mentre pranzavano Gajeel raccontò la lunga esperienza in ospedale e, finalmente, della notizia tanto attesa. Levy per tutto il tempo restò pensierosa e sia Gajeel che Lucy lo notarono, ma pensarono fosse per gli ultimi fatti accaduti in quelle ore, quindi non domandarono.

-Io vado, grazie per il panino-
Gajeel si prese la giacca e chiamò Lily, svegliandolo dal suo sonnellino sul cuscino della turchina.

-Aspetta, Gajeel-
Lo fermò Levy mettendosi dietro di lui.

Il ragazzo si girò, stanco e con le occhiaie.

-Sì?-
-So che hai bisogno di riposare, ma... ecco... possiamo parlare un'attimo?-
Gajeel fece scorrere lo sguardo dietro la turchina e vide Lucy fare i doppi pollici in su e un sorrisetto furbo.

Stava tifando per lui.

Gajeel era troppo stanco per capire di cosa Levy volesse parlare, ma la seguì ugualmente in camera e si sederono entrambi sul bordo del letto.

-Allora?-
-Ecco, come posso iniziare... ah! Ricordi quando Zeref ci portò in ospedale quel giorno?-
Gajeel fece una smorfia.

-Se...-
-Sai come siamo noi donne, parliamo sempre di molte cose e gli abbiamo raccontato della vostra stupida scommessa e delle mie intenzioni nei tuoi confronti-
-Di farmi penare?-
A Levy comparve un sorriso divertito sul volto e annuì.

-Esattamente. Io avevo ragione, dovevo punirti in qualche modo per quello che hai fatto nonostante i vostri motivi, anche se a me tu piaci da morire-
Gajeel trattenne il respiro per un attimo e si morse le guance, ma stette zitto e ascoltò.

-Allora Zeref ci chiese: "Perché torturarvi se fa male ad entrambi?" Ci avevo pensato sul serio, sai? Però dopo pensai che non dovevo pensare alle parole di un ragazzo che ha fatto solo del male al prossimo e che non ha mai provato pietà per suo fratello... Ma... Quando stava morendo davanti a Natsu e la persona che amava... Ho capito una cosa-
Levy guardò Gajeel con gli occhi che minacciavano lacrime calde.

-Zeref ci stava provando e non era riuscito a ottenere la grazia di Natsu prima di tutto questo, ottenendola a un soffio dalla morte. Se mai ti dovesse succedere qualcosa senza che io ti dica quello che provo, non me lo perdonerei mai-

Gajeel la guardò con la bocca schiusa per la sorpresa, poi appena vide le prime lacrime rigarle il volto non poté che abbracciarla e stringerla forte a se.

-Che cosa mi vuoi dire, Levy?-
-Io ti amo tanto. Davvero tanto. Voglio restare con te finché potremo-
Levy si scostò appena dalla spalla di Gajeel per asciugarsi le guance con i polsi.

Gajeel le prese il volto tra le mani e la costrinse ad alzare la testa. Lui si avvicinò a lei a un palmo di naso e la guardò negli occhi.

- Non ti lascerò scappare ancora una volta, infondo sei il mio gamberetto personale, no?-

Levy sorrise e annuì, poi le distanze andarono ad annullarsi lasciandosi trasportare da un bacio pieno di nostalgia l'uno per l'altra.

Quando si staccarono fu per la mancanza di fiato e Gajeel le sussurrò sulle labbra le parole più belle che potesse mai dire.

-Ti amo, Levy-

-.-.-.-.-.-.-.-

Gerard si svegliò dalla sua dormita pomeridiana e si girò dall'altra parte del letto. Erza dormiva accanto a lui con indosso una leggera canottiera bianca e un suo pantalone del pigiama. Adorava guardarla dormire, lo faceva sentire sereno. Il ragazzo si voltò al lato opposto e guardò l'orario: le 18:27. Si strofinò la faccia per darsi una svegliata e si alzò col busto, poi guardò nuovamente Erza vedendola con gli occhi aperti e un lieve sorriso sul volto.

-Allora sei sveglia-
-Solo adesso. Dormito bene?-
Gerard annuì e prima che lo realizzasse si trovò nuovamente sdraiato sul letto con la testa di Erza sul suo petto.

-Erza, dobbiamo alzarci-
-Prima dimmi a cosa pensi-
Gerard si mise a ridere e guardò la sua donna negli occhi.

-A te non posso nascondere nulla, vero?-
-Mi devi dire ogni cosa, Gerard. Che sia brutta o bella. Adesso parla e dopo andiamo da Wendy e Zera-
Gerard fece un verso di consenso e prima di parlare mise una mano tra i capelli della ragazza per accarezzarla.

-Ieri qualcuno ha ucciso quei due dentro l'auto della polizia e sono sicuro che facciano parte della stessa organizzazione. Loro volevano uccidere Zeref per tradimento e uno di loro ha ucciso la famiglia di Gray per uccidere lui. Sicuramente c'è qualche collegamento che ancora non conosco, ma sono certo che non è finita e le risposte può averle solo una persona-
-La stessa persona che stava per morire... Ci ho pensato anche io. Natsu, Gray e Zeref potrebbero essere sotto il mirino ancora una volta di questi pazzi, ma anche noi lo siamo, soprattutto voi ragazzi e Lucy-
-Sono preoccupato per loro... e devo ammettere che ho paura-
Mormorò Gerard guardando il soffitto, scambiato da Erza che si spostò più sopra di lui per guardarlo dall'alto.

Gli prese il volto tra le mani e lo guardò seria.

-Sono anche io preoccupata per voi, ma l'unica cosa che possiamo fare è aspettare che Zeref ci dia delle risposte mentre noi viviamo la nostra vita a testa alta e non nella paura. Lo so che è umano provarne, ma così è come dare delle soddisfazioni a chi ci ferisce-
Gerard Le sorrise e la attirò a sé per baciarla.

-Hai ragione. Niente paura, solo grinta-

-Questo è il mio Gerard-
La ragazza gli diede un pizzicotto sul sedere facendolo trasalire, poi rotolò via dal letto e si tolse i pantaloni del pigiama.

-Io vado in doccia, ci metto poco-
-Vuoi compagnia?-
Domandò Gerard malizioso e lei, dopo aver riso con le gotte rosse, scappò via dalla camera.

-No, altrimenti ci mettiamo troppo-
-Peccato-

-.-.-.-.-.-

Wendy stava finendo di lavando un tavolo quando qualcuno entrò in negozio e si guardò in giro. Visto che non c'era nessuno in sala, pensò lei a farlo accomodare.

-Benvenuto, signore. E' solo?-
-Con mio dispiacere sì-
Wendy si rattristì per lui, ma mantenne comunque il suo sorriso.

-Capisco, mi segua pure-
Wendy prese un menù dal bancone e lo fece accomodare in un tavolo da due, sgomberando un posto.

-Guardi pure con calma, quando ha deciso mi chiami pure-
Wendy fece per andarsene, ma l'uomo la fermò subito con gli occhi sul menù.

-Aspetti signorina, so già cosa prenderò-
-Davvero? Allora okay, mi dica pure-
-Una buona cioccolata calda con panna montata e cannella in polvere. Poi anche una cheesecake al limone, grazie-
La ragazza prese il suo blocco e la penna per scrivere, annotandosi tutto.

-Basta così?-
-Certo-
Wendy si allontanò e diede le ordinazioni a Zera.

-Mi dispiace che sia solo...-
Mormorò Wendy mentre prendeva una tazza e un piatto per la cheesecake.

Zera la sentì, facendole spuntare un lieve sorriso. Oltre che preparare la torta mise sul piatto anche tre biscotti a forma di cuore con sopra le codine di zucchero colorate, poi diede a Wendy i piatti.

-Questi?-
Chiese la ragazzina guardando i biscotti.

-Oggi mi sento buona, tutto qui-
Rispose Zera tornando a lavorare.

Quando Elfman finì la cioccolata prese anche quella e andò subito in sala, fermandosi al tavolo numero sette.

-Ecco a lei-
-Wow! Questa sì che è una cioccolata con la panna!-
L'uomo subito la assaggiò e fece un verso di approvazione.

-Signorina, dica pure al cuoco che è fantastica! Però non pensavo che i biscotti fossero compresi-
-Sono offerti dalla casa per lei-
Wendy gli sorrise e quello la guardò sorpreso, poi anche lui accennò un lieve sorriso.

-Allora la ringrazio-
-Non mi dia del lei, sono ancora troppo giovane-
-Come vul... vuoi. In effetti sei giovane, lavori part-time?-
Chiese lui mentre prendeva un pezzo di torta per mettersela poi in bocca.

-Sì, ma alla domenica faccio tutta la giornata-
-Complimenti per il tuo impegno alla tua età. Posso farti una domanda?-
-Mi dica pure-
-Ho sentito che c'è stata una sparatoria ieri sera, ma al telegiornale non hanno detto chi è stato ferito-
Wendy si rattristì all'improvviso e strinse il vassoio al petto.

-Un collega, nonché mio amico ...-
-Cavolo, mi dispiace molto... Come sta?-
Wendy ritornò a sorridere.

-Mio fratello mi ha detto qualche ora fa che è salvo, ora è in ospedale con suo fratello e il nostro capo-
L'uomo restò con la forchetta tra le labbra vacillando per un attimo con il sorriso che fece poco dopo.

-Che bella notizia! Gli auguro una completa guarigione-
-Lei è molto gentile, signore. Grazie mille-
Wendy si chinò col capo e in quel momento l'uomo stortò di poco la forchetta, stratta in un pugno e con lo sguardo pieno di delusione, ma riuscì a mascherarlo subito.

-Ti prego, alza il capo, non ho fatto niente di che. Piuttosto...-
Wendy si rimise composta e lo vide fissarla pensieroso.

-Mi ricordi qualcuno... Ma certo! Grandine!-
Wendy sgranò gli occhi e appoggiò il vassoio sul tavolo vicino per mettere le mani sul tavolo dell'uomo.

-Conosce mi madre?-
-Tu sei sua figlia? Cavolo, quanto tempo è passato... risento ancora la sua perdita-
Wendy distolse lo sguardo.

-Mi creda, anche io... Lei e mia madre eravate buoni amici?-
-Certamente!-
l'uomo finì la torta e passò alla cioccolata.

-Grandissimi amici! però sai come va, prima ci si tiene in contatto e poi, per un motivo o l'altro, si perdono le tracce-
La porta si aprì ancora e Gerard ed Erza entrarono mano nella mano.

L'uomo guardò con gli occhi socchiusi i due e si alzò dal tavolo appena finì la cioccolata. Prese il portafoglio e mise sul tavolo una banconota da dieci.

-Questi sono per te, tieni pure il resto-
-Ne è sicuro?-
-Certo, mi dispiace che non possa dirti molto su di lei, ma sarei felice di vederti ancora-
-Almeno mi può dire il suo nome?-
Chiese Wendy guardandolo alle sue spalle.

Lui si girò e le accennò un sorriso.

-Non serve, molto presto ne verrai a conoscenza-
L'uomo andò all'uscita e il suo sguardo si incrociò con quello di Gerard ed Erza prima che uscisse da lì.

Si mise la giacca nera appena sentì il freddo contro, poi si allontanò e diede un pugno ad un palo.

-Quindi sei vivo, eh? Schifoso Dragneel...-
Il suo telefono squillò e lui guardò il display.

-Brutte notizie, ragazze. Quell'idiota di Deliora non è neanche riuscito a far fuori un moccioso-
-Vuoi che lo facciamo fuori noi? Ci basta intrufolarci in ospedale-
-No, Kyouka. Zeref saprà pure chi sono, ma come ho già fatto prima riusciremo a far perdere le nostre tracce, e poi abbiamo già i biglietti per le Maldive. A proposito, preparate le valige, ragazze. Appena arrivo ce ne andiamo-
-Come vuole, Acnologia. Ma si sbrighi-
Lui chiuse la chiamata e sbuffò.

-Sempre le solite...-

.-.-.-.-.-.

-Sai chi è stato? e lo hai detto?-
Juvia si alzò di scatto dal letto senza smettere di guardare sorpresa il suo ragazzo.

-Sì, l'ho incontrato quando ti ho portata a casa-
Disse Gray con la mente a quella sera.

Ancora non era riuscito a dirlo ai suoi amici, questo perché voleva domandare direttamente a Zeref chi fosse.

-Ciò che dobbiamo fare ora è aspettare e tenere gli occhi ben aperti-
Continuò Gray spostando lo sguardo dal soffitto a Juvia.

Come lui, anche lei aveva delle borse sotto agli occhi molto pronunciate per la mancanza di sonno, ma con il riposo che avevano fatto poco prima si sentivano molto meglio.

-Ti va di fermarti da me per sta sera? Non hai neanche le chiavi-
-Se Natsu volesse tornare a casa vorrei fargli compagnia-
Juvia sorrise e annuì.

-Hai ragione... meglio se lo chiami-
Gray prese il suo telefono e al quinto squillo il ragazzo rispose.

La voce era stanca, più di quanto ricordasse.

-Zeref si è svegliato?-
-No, non ancora-
Disse Natsu demoralizzato.

-Vuoi tornare a casa?-
-Vorrei esserci quando si sveglierà, ma adesso sto portando Mavis a casa-
-Capisco, vuoi che ti porti qualcosa?-
-Non serve, grazie. Piuttosto, non hai le chiavi o sbaglio?-
-Non ti preoccupare per me, so dove stare per sta notte-
Natsu gli disse che andava bene, poi gli augurò la buonanotte e spense il telefono.

Gray mise il telefono sul comodino e guardò Juvia.

-Sicura che non disturbo? tuo padre potrebbe soffocarmi nel sonno-
Juvia si mise a ridere e scosse il capo.

-Mia madre lo terrà a bada, e poi li ho già avvisati che probabilmente saresti rimasto da me-

"Che facciano santa sua madre"
-Grazie, Juvia-
Disse Gray prendendole la mano e quella le sorrise per poi stendersi accanto a lui sul letto

-.-.-.-.-

Natsu stava tornando indietro con in mano una coperta e del cibo in scatola. Non aveva fame, ma non voleva far preoccupare Mavis non accettando la sua generosità.
Pensò a quelle ultime ore e alla fatica che aveva fatto per allontanare i giornalisti e impedire che si divulgasse qualche informazione. Aveva promesso a Zeref che non avrebbe fatto sapere nulla a sua madre, quindi quello era il minimo che potesse fare per lui. Prima di andare all'ospedale fece una deviazione, arrivando così a casa e subito Happy arrivò da lui miagolando. Non voleva lasciarlo ancora da solo e tanto meno lasciarlo senza cibo. Gli diede da mangiare mentre Natsu andò a farsi una doccia. Restò per qualche minuto di troppo sotto l'acqua per riflettere su cosa avrebbe fatto in futuro. Non voleva continuare a nascondere a sua madre dell'arrivo di Zeref, non ora che era cambiato. Lasciò scivolare quel pensiero e uscì dalla doccia, poi si mise dei vestiti puliti e prese Happy. Arrivò all'ospedale dopo una quindicina di minuti ed entrò in camera. Zeref dormiva mentre la macchina rassicurava la sua incolumità con dei battiti regolari. Si sedette accanto a lui e lasciò Happy sul morbido letto, e Natsu si mise la coperta dietro le spalle per poi appoggiare la testa sul bordo del letto e chiudere gli occhi, sentendo poco dopo il calore di Happy vicino alla sua nuca.

-Buonanotte, Zeref-
Mormorò Natsu prima di abbandonarsi al sonno e sognare quei lontani ricordi felici che aveva con suo fratello.

*ANGOLO AUTRICE*
Eccomi qua! più o meno ho dato delle parti a tutti, anche se poco spazio a Gray ma questo perché ora non riesco a pensare come si deve. Ho sonno e sete... Comunque, non ho molto da dire, solo che sono sicura di aver rallegrato qualcuno per la sopravvivenza di Zeref. Però vi confesso una cosa, sono stata tentata nel farlo morire, ma questo avrebbe ribaltato i miei piani futuri. Sappiate che siamo al mese di novembre anche nella storia, quindi non manca molto alla fine. Cercherò di scrivere il più possibile perché ho in mente di pubblicare il capitolo finale l'ultimo giorno dell'anno. (Questo perché non ho un cane con cui festeggiarlo. Yeeeh!) Se faccio qualche calcolo di quello che ancora voglio scrivere, forse saranno ancora... sei o sette capitoli. Allora chi mi conosce penserà:
-Nei tuoi sogni finisci per capodanno!-
E... cavolo, sarò dura... però guardando il calendario dovrei riuscire a organizzarmi coi tempi.
Okay gente, io mi abbandono alle calde coperte e il mio amore cuscino. Buonanotte e buon inizio della settimana!

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