Holmes Chapel, Casa Walker.
Christine's POV.
<< Cosa dirà tua nonna quando vedrà quei "cosi" orribili? >>
Mamma è furibonda, è una settimana che litighiamo ininterrottamente per i miei "strani ed orribili tatuaggi", proprio come li ha definiti lei.
<< Li coprirò mamma, non- >>
<< Tu non dovevi proprio farli! Cosa ti è passato per la mente?! >>
Sospiro e poggio la testa sul tavolo.
Potrei dirle che io non ho la più pallida idea di come e quando li abbia fatti, ma ovviamente non mi crederebbe mai.
Anche Claire è stata titubante quando gliel'ho detto, ma mi ha rassicurata dicendo che probabilmente li ho fatti la sera al Fight e che ero troppo ubriaca per ricordarmene.
Comunque, mi sta fin troppo stressando.
A me piacciono.
Certo, da sobria non li avrei mai fatti... poi in posti talmente visibili!
Oh, che stupida che sono.
Devo definitivamente chiudere con l'alcool, non fa per me.
<< È stato un mio errore, pensavo fossero carini e- >>
<< Cosa ne penserà tuo padre? >>
<< Papà ha già visto quello sul collo lunedì e non mi ha detto nulla. >>
<< E Niall? Che ti dice Niall? >>
"Che sono una scema da ubriaca."
<< Niente. >>
<< Niente? Non ci credo! Lui si che è un bravo ragazzo! >>
<< Ma tu vedi i bravi ragazzi dai tatuaggi? >> le rispondo indignata.
<< No! Anche i vicini ce li avevano ed erano molto rispettosi ed educati... chissà che fine hanno fatto...>> e si passa la mano sul mento.
Vicini?
Bah, la casa qui di fianco alla mia è chiusa da vent'anni circa.
Probabilmente si riferisce ai suoi amici che ci vivevano quando era piccola...
<< Okay mamma, io esco. >>
<< DOVE CREDI DI ANDARE? >> mi urla.
<< Ehm... >> inizio imbarazzata << Claire mi passa a prendere, andiamo a fare un giro. >>
<< Christine Walker, non tornare con altra roba disegnata sulla pelle! >>
Alzo gli occhi al cielo e afferro velocemente la borsa.
<< Tranquilla mamma, a dopo. >>
Detto questo attraverso il corridoio di casa e mi chiudo la porta alle spalle.
<< Chris! >> mi sento chiamare.
<< Hey bionda! >> le rispondo sfoderando uno dei miei sorrisi migliori.
<< Muoviti o faremo tardi, Ashton mi ha detto che inizieranno tra poco. >>
<< Non è la fine del mondo se arriviamo tardi alle loro prove eh Claire... >> provo a dire, ma so già cosa mi risponderà la mia amica.
<< Si invece! Io devo essere lì a sostenere il mio amore bellissimo. >>
<< Mio Dio. >> dico portandomi una mano sulla fronte.
<< E poi ti sto facendo un favore. >> esclama guardandomi con aria sospetta.
<< Cioè? >>
<< Cioè?! Dai Chris! Ci sarà anche Luke! >>
<< Ancora con questa storia... >>
<< Senti, per assurdi motivi non hai voluto concludere nulla con lui tutte le volte che siamo usciti insieme, ma lo so che in fondo ti piace. >>
<< È un bel ragazzo Claire, ma non fa per me. >>
<< Ma perché?! >>
<< È così, e adesso pensa a guidare. >> le rispondo mettendo le braccia conserte.
Non mi piace molto affrontare questo discorso, lo sa benissimo che tra me e Luke c'è semplicemente amicizia.
Rimane un minuto in silenzio, qui gatta ci cova.
<< Però come hai bevuto dal suo bicchiere quando eravamo in Gelateria eh! >>
Eccola qua, so che non riesce a star zitta.
<< Ma quando? >>
<< Eh tempo fa... c'eravate tu, Niall, Luke, Ashton e poi sono arrivata io. >>
<< Solo noi? >> chiedo.
Ho un po' i ricordi confusi su quella giornata.
<< E chi altro scusa? Hai anche offerto tu da bere. >> mi risponde ridendo.
Io?
Mah, non lo ricordo proprio.
<< E che male c'è nell'assaggiare il suo drink? >>
<< Ah nessuno, ma come ti guardava... >> mi stuzzica sorridendo.
<< Ma dai Claire. >>
<< Eh, vedremo! Siamo arrivate comunque! >>
<< Ah, finalmente. >> le dico sarcastica, ricevendo in cambio un'occhiataccia.
È da più di un'ora che i ragazzi stanno suonando, sono molto bravi, però io ho la testa completamente assente.
Sto ripensando a quel famoso pomeriggio in Gelateria, come è possibile che non ricordo di aver pagato?
È come se mi stesse sfuggendo qualcosa...ma cosa?
<< Christine? Ci sei? >>
Torno sul pianeta terra vedendo una mano sventolare davanti i miei occhi.
<< H-hey Luke, ero soprappensiero. >>
<< Tranquilla. Allora, come va? >>
Prima di rispondere mi guardo intorno.
Hanno smesso di suonare, Claire è in cucina con Ashton, Calum e Michael stanno fumando sul balcone e in salotto siamo rimasti soltanto noi due.
<< Tutto okay, a te? >>
<< Va. >>
Sorrido debolmente e sposto lo sguardo lontano dai suoi occhi azzurri.
<< Dopo ciò che è successo quella sera non ti sei più fatta viva. >>
Che?!
<< Come scusa? >>
<< Quando ti ho detto di venire, in quel luogo. >>
<< Ma dove? >>
Mi guarda accigliato e si morde il labbro.
<< Christine sei sicura di star bene? >>
L'agitazione inizia a farsi spazio nel mio corpo, sento il cuore in gola.
<< Luke ma ero ubriaca? Abbiamo fatto qualcosa di sbagliato? >> dico impaurita.
<< Ma che diamine, no! Non sono così meschino! Tu non... >>
Fissa i suoi occhi nei miei mettendomi quasi soggezione e poi li sposta sul collo.
<< E quello? >>
Cazzo, non l'ho coperto.
<< Ah, ehm... una mia bravata da ubriaca. >> dico cercando di coprirlo con le mani.
<< Tranquilla, non è poi così male. >>
<< Luke! Ashton! Che dite, torniamo a provare? >> urla Michael.
<< Chris ce ne andiamo noi? Dobbiamo passare da Bobby. >> urla a sua volta la mia amica.
<< Il dovere chiama! Ci sentiamo in settimana eh Christine. >>
<< C-certo Luke. A presto. >>
Mi alzo dalla sedia e a passo svelto raggiungo Claire che è ancora intenta a baciare il suo "amore bellissimo".
<< Ciao ragazzi! >> diciamo all'unisono, ridendo poi insieme.
Messo piede dentro la macchina, sono pronta al quarto grado della bionda che arriverà sicuramente tra tre...due...uno...
<< Che ti stava dicendo Luke? >>
<< Nulla. >>
<< Nulla? Ma davvero? >> risponde guardandomi male.
<< Si, davvero. >>
<< Sono la tua migliore amica, ho diritto di sapere! >> piagnucola.
Sbuffo e alzo gli occhi, notando un sorriso nel suo viso.
<< Mi ha chiesto come stavo. >>
<< E? >>
<< E poi una cosa strana. >>
<< Una cosa strana?! Cioè? >>
<< Se dopo "quella sera in quel luogo" sono stata bene. >>
<< Eh? >>
<< Ma io sono mai uscita da sola con lui? >>
<< Che io sappia no... ma poi se non lo sai tu! >> dice ovvia.
<< Boh, non lo ricordo proprio. >>
<< Forse eri ubriaca? >>
<< Ma per intenderci, quante sere ho bevuto? >>
<< Pochissime, forse tre. Ma che ti prende? >>
<< Ah non lo so, sembra come se non ricordassi alcune cose. >>
<< Chris, sappiamo come è fatto Luke, probabilmente stava scherzando. Non fissarti su quello che dice. >>
<< Probabilmente hai ragione. >>
<< Ma certo! Ora chiama Niall, digli che lo passiamo a prendere. >>
<< Ma non dovevi parlare con Bobby? >>
<< Nah, era una scusa per non far ingelosire Ashton. >>
<< Sei perfida bionda! >> le dico ridendo.
<< Lo so! >> mi risponde felice.
Sono passati altri tre giorni, ora mi sto annoiando in metro, tra poco dovrei scendere.
Sono qui a Londra per l'Università, tra non molto inizieranno i corsi ed io non mi sento per niente pronta a ricominciare.
Non ne ho voglia e questo non è decisamente da me.
Mi avvicino alle porte e non appena si aprono vengo catapultata fuori dalla miriade di persone che corrono per andare a lavoro, a scuola, o semplicemente per il gusto di farlo.
"Che gentili che sono, mamma mia." Penso un po' infastidita.
Evito un paio di persone che vogliono per forza salire senza aspettare noi che stiamo scendendo e il mio umore continua ad abbassarsi, non li sopporto.
Faccio ancora dei passi svelti in modo da uscire da questa calca, ma sbadatamente sbatto la spalla contro quella di un'altra persona.
Un forte fuoco si propaga nel mio collo e il mio cuore fa un balzo.
Maledette metro affollate.
Continuo per la mia strada senza neanche chiedere scusa, sono troppo infastidita già di prima mattina.
Harry's POV.
Mi giro all'istante, il collo mi brucia e il cuore non smette di battere all'impazzata.
Di solito mi arrabbio con le persone quando mi vengono addosso, ma stavolta... stavolta no.
<< Ragazzo, farebbe bene a salire, la metro sta per ripartire. >> mi informa una signora.
Ma io non riesco a fare neanche un passo.
Sto impazzendo.
Scuoto la testa e velocemente salgo nel vagone, proprio un secondo prima della chiusura delle porte.
La Runa ora non brucia più e il cuore si sta calmando... probabilmente è stata tutta una mia impressione.
Sospiro e mi appoggio al palo di ferro di fianco ai posti a sedere, devo smetterla di pensare.
Smetterla di arrabbiarmi con me stesso.
Smetterla di condannare me stesso.
Sono momenti difficili ma devo superarli.
Devo tornare l'Harry Styles di sempre.
O forse no.