Pensavo proprio che ce l'avremmo fatta. Ma quando pensi che stia andando tutto bene e ti liberi delle barriere che hai costruito in precedenza, il destino ne approfitta per tirarti un pugno nello stomaco e stenderti al tappeto.
In quel momento cadesti con le ginocchia a terra, lasciando la mia mano, per posare un palmo sulla tua testa pulsante.
❝Ehi ehi, che ti succede?❞ mi inginocchiai di fronte a te.
❝S-sto bene... era solo un giramento❞ stringesti forte il mio palmo, e contrasti il viso dal dolore. Era grave.
❝Ti va se ti porto sulle spalle?❞
❝Sono pesantissimo hyung!❞
❝Non dire cavolate❞ ti caricai sopra la mia schiena, eri come un minuto e fragile ammasso di ossa. Mi veniva da piangere ma mi convincevo a credere che sarebbe ancora andata bene.
❝Y-yoongi... dove stiamo andando?❞
❝Dalla polizia. Poi prenderemo il treno che ci porterà il più lontano da qui, conosco un posto in campagna pieno di fiori. Sono sicuro ti piacerà.❞
❝Non voglio andare dalla polizia... perderemo solo tempo. Scappiamo e basta❞ stringesti la presa sulle mie spalle, riscaldando il mio collo col tuo fiato caldo.
❝Come vuoi tu Jimin.❞
Il tuo corpo tremava leggermente. Sentivi freddo per caso? O erano spasmi dovuti a qualcos'altro?