MINE [JUSTIN BIEBER]

By portamicontetiprego

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Justin Bieber: Cantante, 21 anni, vive a los Angeles, ex della bellissima Selena Gomez Justin, ex fidanzato d... More

TOUR
Club
Bellissima
Sorprese
Solo uno
Perdonami
Tu non sai niente di me
Roberto
Delusa è molto poco.
Ti voglio
Tutto falso
Tornerò in Sicilia
Le volevo bene ma amarla, era ancora presto
Sei la persona più buona del mondo
Non sono una bambola da giocare
Chissà, forse è amore
Non dovevi dire quella cosa a Roberto?
Scuola
Lui non mi amerà mai
New York
non voglio che vai via
Riposo
ti aspetterò
Take you
Vuoi essere la mia ragazza?
Mi prenderò cura di te
Mi ami?
Volevo le sue carezze e che mi proteggesse
sono fottutamente innamorato di te
Ellen
Paura di loro
Non voglio andarmene
le donne sono come un libro
L'amore.
Assenze
Il volo.
Mi dispiace
Sei sicura di rimanere ancora lì?
Festa in maschera
Mi mancava
Ti pensavo
Partita
Biglietto
Dispetto
Sofia Richie
Mi avete salvato la vita
Influenza?
Abortire?
Lo terremo?
Foto vecchie
Minaccia
il bambino, è un problema per tutti
2 capitoli
Momenti di odio
Puoi dire addio tuo figlio
Ho bisogno di te
Il suo battito

Regalo?

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By portamicontetiprego


- dovrei cambiare i pantaloni- disse Justin entrando in camera
-perché? - chiesi
- me la sono fatta addosso-
Scoppiai a ridere e lo abbracciai
- tuo padre all'inizio mi ha chiesto per quale motivo volessi una stanza con te. Non avevo idea come comportarmi -
- si, ho visto tutta la scena- ridacchiai
- quindi, posso dirlo a tutti? - chiese - è ufficiale? - mi guardò mettendo le sue mani su i miei fianchi
- sei sicuro? Sei davvero sicuro di volerlo? - chiesi accarezzando la sua guancia
- più di ogni altra cosa- sospirò - voglio crescere questo bambino e amarlo-
- beh? Che cosa aspetti a dirlo? Prendi il cellulare e scrivi a tutti che stai per diventare padre- sorrisi
Sorrise e mi prese il viso dandomi un'infinità di baci

***

Giorno dopo

Nel giro di pochi minuti, la notizia fu sparsa su tutti i social e anche in televisione.
-beh, ormai è fatta, lo sanno tutti- morsi il labbro
- già- sorrise soddisfatto
Appoggiai la mia testa sul suo petto
- ma, ho paura di quell'uomo- alzai lo sguardo
- non preoccuparti, la prossima volta non ti lascerò più da sola- disse
Bussarono alla porta e Justin si alzò ad aprire 
- hey, che ci fai qui?-
-ho saputo quello che vi è successo, sono venuta per vedere come sta la tua ragazza- sentii una voce femminile
Mi alzai dal letto e vidi Justin davanti alla porta
- è gentile da parte tua, entra- fece spazio
Sofia e le sue amichette snob
Volevano morire proprio oggi?

Si girò verso di me e venne ad abbracciarmi
Io stavo immobile e confusa
- mi spiace per quello che ti è successo cara- mi batté la schiena con la sua mano e in quel punto c'era la ferita
-attenta, cazzo- sbottai togliendola di dosso
Sentii un dolore allucinante
-ohw, mi spiace sono stata troppo invadente- disse
- no no- Justin venne verso di me e quella stupida - non è questo, ha una ferita alla schiena-
Non mi piaceva per niente
Prima veniva in casa mia e adesso all'hotel
- oh mio Dio, sul serio? Non lo sapevo scusami- disse continuando a guardare il mio uomo
Continuavo a guardarla malissimo
- Hina e Janeiro venite qui, non siate timide-
- ciao tesoro, vogliamo scusarci per il nostro primo incontro- disse Hina
-come ci avete trovato? - chiesi infastidita  
-beh, il tuo ragazzo è famoso, devi sapere che le notizie girano. Dato che ho saputo che aspetti un bambino, ho pensato di farvi gli auguri di persona e sapere come stai- disse Sofia sorridendo - a proposito, come stai?-
- stavo bene prima-
Quel sorriso era falso
- grazie, apprezziamo molto che siete venute-

Parla per te Justin, pensai

-ohw, non ringraziateci- disse Janeiro
-mi dispiace dirvelo ma Justin ed io vogliamo riposarci, quindi - dissi spingendo le ragazze
- che dici? No, anzi stavamo giusto andando a pranzo. Volete venire? - chiese

Ma perché sei un cretino ritardato? 

-  magnifico, grazie- dissero in coro
- potete aspettarci al ristorante- disse Justin sorridendo
-certamente, a dopo-
Andarono via e Justin chiuse la porta
- ma ti è fuso il cervello per caso? - sbottai
Mi guardò confuso
- cosa c'è piccola? -
- cosa c'è piccola- lo imitai - questa ragazza è sempre tra i piedi e si è portata anche quelle -
- è venuta a vedere come stavi, cosa c'è di male?-
- non voglio mangiare con loro, vai tu. Tanto, è te che vogliono- dissi per poi andare al letto

Mi prese in braccio e rise
- no, mettimi giù- urlai
- calmati principessa, non essere gelosa-
- sei uno stupido, hanno qualcosa in mente Justin. Non mi fido di loro- dissi 
- non capisco, perché odi queste ragazze? Hanno chiesto scusa per il loro comportamento e in più volevano sapere se stavi bene.  Non credo che abbiano in mente qualcosa- ridacchiò 
Ci pensai e in effetti non aveva tutti i torti
- okay, hai ragione, adesso mettimi giù-
Mi fece scendere
-voglio dire, lei ci ha rispettati- disse
Alzai gli occhi al cielo

- forse è vero quello che hai detto, ma non pensi che lo fa solamente quando ci sei tu? -
- non so, perché non provi a conoscerle? E vedremo come si comporteranno- disse
- no, mi chiedi l'impossibile- scossi la testa- non voglio fare un omicidio, non adesso-
- mangiamo qualcosa e nel frattempo le conosci-
Sbuffai
-Justin, non insistere- incrociai le braccia

***

Justin riuscì a convincermi. Perché non avevo la nausea prima? Era un ottima scusa per non rivedere le loro facce
Mezz'ora d'inferno
-Tu non ti sei fatto niente vero? - chiese Sofia - devi raccontarci cosa è successo, è stato terribile quando l'ho saputo da un telegiornale-
- beh, io non c'ero e al dire il vero quando sono rientrato non credevo ai miei occhi-
- che cosa? - chiesero tutte e tre le gatte morte
Dio mio, si vedevano da lontano che erano delle false e morte di cazzo.
Justin raccontò quello che ci era successo a casa e ogni volta chiedevano sempre di lui cosa faceva, non mi parlavano nemmeno.
Mi veniva la nausea e la colpa stavolta non era il bambino, ma di loro.
- tra nove mesi diventerai papà, che diamine ti passa per la testa? Intendo dire è ancora presto- mi guardò Hina in un modo strano
- mi piacciono i bambini e l'idea che ne ho uno mi rende felice- disse Justin per poi guardare il telefono
Le ragazze mi guardarono disgustate
- che c'è? Ho qualcosa nel naso? Sono per caso nuda per come mi state guardando? - mi arrabbiai
Sapevo che lo facevano per lui
Quando Justin aveva alzato la testa avevano cambiato subito lo sguardo
-Justin sono stanca, possiamo andare nella nostra stanza? - dissi guardando le sceme davanti
- ma se siete arrivati adesso, non potete lasciarci qui- disse Hina
- prima mangiamo e poi andiamo a dormire- disse Justin - hai bisogno di mangiare e lo sai-
- mi è venuta la nausea e non parlo del cibo- dissi guardandole male
Loro fecero la stessa cosa
- Justin, capisco che lei è incinta e ha i sbalzi d'umore ma non può trattarci così- disse Janeiro infastidita
- bella, parla con me- sbottai - lui non deve dire nulla, quello che penso lui è d'accordo con me. - mi alzai dalla sedia - mi piacerebbe moltissimo che tu non venissi mai più cara - guardai Sofia - Ovviamente parlo anche delle tue amiche- continuai
- Elena, che ti prende? Ci stanno guardando tutti- si alzò Justin
Alzai un sopracciglio
- o hai sbattuto la testa o sei stupido già di tuo. Loro sono venute per te, ma vedo che vuoi ancora parlare con loro- dissi per poi guardare Sofia - a mai più- uscii dalla sala con gli sguardi puntati su di me
Non avevo idea cosa mi stava succedendo ma mi sentivo molto meglio

Premetti il pulsante e aspettai che le porte dell'ascensore aprisse
-Elena- lo sentii da lontano
Si aprirono le porte ed entrai premendo immediatamente il pulsante. Stava per chiudere ma lui arrivò in tempo per entrarci
Mi prese il braccio
-si può sapere che cazzo ti è preso? - urlò
- uno, non urlare perché ci sento perfettamente. Due, togli la mano dal mio braccio- tolsi bruscamente dalla sua presa - tre, che ci fai qui? Le tue troiette ti stanno aspettando-
- capisco che loro ti hanno fatto qualcosa ma non capisco perché te la sei presa con Sofia- sbottò
- oh, mi dispiace tantissimo ho ferito i suoi sentimenti? Non volevo - mi portai la mano sul cuore - anzi, non mi dispiace affatto-
- che problemi hai? Mi hai fatto una figuraccia di merda davanti a Sofia e tutte le persone che c'erano presenti in quella sala- disse
- non me ne frega un bel niente, okay? Ti ho detto che non volevo venirci e tu insistevi. Anzi, ringraziami per il fatto che non ho preso un coltello per tagliare le loro teste  -
Rimase in silenzio e il suo sguardo era fin troppo conosciuta, era disgustato, ed io lo ero altrettanto
- loro sono venute per fare qualcosa, dividerci.- continuai distogliendo lo sguardo e guardai a che piano eravamo.
Quarto piano
- ti sbagli, hai fatto tutto da sola- disse con un tono freddo
Si aprirono le porte e lo guardai confusa
Uscì e anch'io

Aprì la porta ed entrammo
-io? Mi dai una colpa ogni giorno, perché non capisci un cazzo quello che dico?-
- no- urlò a sua volta - non capisco il motivo perché sei tanto stronza con loro-
- le difendi? Bene- annuii
- ti ho detto di conoscerle e tu che cazzo fai? Fai tutto al contrario? Le aggredisci anche? Cazzo, sei solo una stronza di merda. Se avessi saputo da prima chi fossi realmente, non sarei qui- mise le mani sul suo viso
Le sue parole erano delle lame taglienti
-ah si?-
Il mio mento tremava e la vista sfocata dalle lacrime che trattenevo
-si- urlò di nuovo
Annuii e uscii dalla stanza
Mi sentivo malissimo
Difendeva quelle ragazze e non capiva che erano delle troie.
Mi dava fastidio.
Presi di nuovo l'ascensore e andai nel quinto piano dove c'erano la mia famiglia

***

- forse hai esagerato un po' troppo- parlò mia madre accarezzando la mia testa
Ero appoggiata sul suo petto
Le avevo raccontato tutto, ci avevo messo un'ora e mezza per riprendermi e raccontarle di quello che era successo prima
- forse, ma dovevi vederle mamma. Mi hanno dato fastidio, e peggio ancora Justin ha difeso le ragazze- singhiozzai
Mio padre e Andrea non c'erano per andare dalla polizia, c'erano solo mia madre e Giovanni.
- sono così delusa per quello che mi ha detto- continuai
- sono momenti di rabbia tesoro, non le pensa sul serio- disse
- non l'hai visto- scossi la testa
Bussarono alla porta
- vado a vedere chi è e torno- disse mia madre
Si alzò dal letto e mi abbracciò Giovanni
- odio vederti così sorellina- mi guardò
- non preoccuparti tesoro, mi passerà- forzai un sorriso
Entrò mia madre
- è Justin- disse
- digli che non ho voglia di vederlo-
- tesoro, perché non parlate un po'? Magari si è preoccupato e pentito- disse
- no, non lo voglio vedere, per favore mandalo via-
- va bene- disse per poi uscire dalla camera
- parlaci Elena, Justin è buono-
- ti prego Giovanni, non insistere anche tu. Voglio stare un po' lontana da lui-
- vuoi lasciarlo? - chiese
Lo ignorai sentendo la voce di Justin dal soggiorno
- voglio solo vederla, sapere se sta bene- lo sentii
-Justin, non vuole vederti e non preoccuparti, sta bene - disse mia madre - non posso farci nulla. Poi deve stare al riposo- continuò
- Elena, so che mi stai sentendo, vieni qui e parliamo-
Rimasi in silenzio e abbracciai ancora di più Giovanni
-Justin, deve stare al riposo. Ripassa più tardi e vedremo come si sente, ma per adesso lasciala stare-

Ci fu un silenzio e sentii la porta chiudere
Dopo un po' mia madre entrò in camera e si sdraiò accanto a noi
- gli ho detto di ripassare più tardi, va bene? -
Annuii
- grazie-
Mi diede un bacio sulla fronte
- che ne dite se mangiamo un po' di schifezze? So che voi donne amate mangiare di più e di tutto quando siete tristi- disse Giovanni
- ha ragione, e poi mio nipote sicuramente avrà fame- disse mia madre toccando la mia pancia - non è vero piccolino?-
- mamma, non può sentirti e parlare- alzò gli occhi al cielo
Ridacchiai
- ci sto- dissi

Due ore dopo

- la mia pancia è così piena- disse Giovanni
- anche la mia - ridacchiò mia madre toccando la pancia
- credo che il bambino si accontenterà per tutti i nove mesi di quanto ho mangiato- dissi ridendo
- mangiare il cibo di McDonald's è il massimo- disse mio fratello
- comunque non esagerare, non dovete assolutamente mangiare queste cose. L'abbiamo fatto soltanto per renderci tutti felici - disse mia madre
- sono contenta che siete con me, specialmente con il mio uomo preferito - diedi un bacio a Giovanni
-ohw, andiamo odio le smancerie. Vado a giocare con la play- disse andando via
-comunque anch'io donna - rispose dall'altra parte della stanza
Ridemmo
- non giocare troppo con la play, dobbiamo andare a cena con il segretario di papà- disse
- anche la sua famiglia? - chiesi
- si, vuoi unirti a noi?-
- certo, devo solo andare nella mia stanza e cambiarmi. Questo vestito non è adatto per una cena di lavoro-
- come vuoi tesoro- disse- che farai con Justin? -
- non lo so, forse verrà anche lui- risposi
- vuoi fare pace con lui?- sorrise
- no-
-tesoro, se Justin volesse quella ragazza, non credi che l'avrebbe fatto da un pezzo? -
- non è questo il punto, sono loro e anche il fatto che Justin difende persone come loro- dissi

- pensaci tesoro, è un bravo ragazzo e ci ha aiutato sia con la polizia e l'alloggio per dormire-disse
Sentimmo una porta chiudersi e le voci di Andrea e mio padre-
- non dire nulla a papà- sussurrai
Fece l'occhiolino come risposta
- hey, che fai qui? E Justin? - chiese mio padre dandomi un bacio sulla guancia
- si è addormentato e adesso vado a prepararmi per stasera- mi alzai dalla sedia e andai da Giovanni
Lo vidi che stava giocando e sussurrai all'orecchio che non dicesse nulla di quello che era accaduto per poi uscendo dalla camera
- wow, è la prima volta che vuoi venire con noi a cena-  disse sorpreso mio padre
- c'è sempre la prima volta- dissi - a stasera-
Uscii e il mio sorriso sparì quando lo vidi uscire dall'ascensore
Incamminai verso l'ascensore e lo sorpassai
Premetti il pulsante e aspettai che aprisse le porte
Le porte si aprirono ed entrai e lui fece lo stesso
Rimanemmo in silenzio
Premetti il pulsante e aspettai

Dopo un po' scendemmo e andammo nella nostra stanza
Non diceva nulla, stava lì a fissarmi con le mani in tasca
Andai in camera e aprii la mia valigia e uscii i miei vestiti
- che stai facendo? - chiese
- non sono cose che ti riguardano- sbottai cercando un vestito carino
Avevo bisogno dei nuovi vestiti.
Mi girai e lui era di fronte a me
- cosa vuoi? - sbottai
-riguardo a quello che è successo oggi, mi dispiace non dovevo dire quelle cose. - mi accarezzò la guancia
- hai finito? Posso andare che sono di fretta? - tolsi la sua mano
- dove vai? - chiese
- vado a cena con i miei - presi i miei trucchi- a proposito ti hanno invitato perciò se vuoi venire sbrigati, altrimenti me ne vado da sola- mentii
- d'accordo, dammi il tempo di lavarmi e cambiarmi- disse tranquillamente
- bene, mi lavo io per prima - dissi
- oppure ci laviamo insieme-
- quale punto non hai capito? Voglio lavarmi da sola- dissi per poi entrare in bagno
Sinceramente ero un po' contenta quando l'avevo visto mentre usciva dall'ascensore, anche quando lui aveva chiesto a mia madre se stavo bene. Ma non cambiava il fatto che è stato cattivo nei miei confronti.
Non voleva credermi che loro erano venute per lui, non avevo prove concrete, ma dai loro atteggiamento, come parlavano e come stavano vicino a lui. Gelosia non lo era affatto, altrimenti sarei gelosa per i suoi fans
Il problema era Sofia e le sue amichette snob
Mi tolsi i miei vestiti e aprii l'acqua della vasca
Era gigantesca, volevo provarla e non vedevo l'ora di entrarci.
Dopo averla riempita a metà, decisi di entrarci senza togliermi gli indumenti, entrai non riuscendo a trattenermi di volerla provare
L'acqua scorreva ancora, non era del tutto riempita.
Mi piaceva quella sensazione
Rilassarsi dopo tutto quello che mi era successo a casa e con Justin, poi con il bambino.
- posso unirmi a te?-
Stavo di spalle, ma sentivo che lui era dietro di me e le sue mani appoggiate nei bordi della vasca
-ti ho già detto di no, non mi piacciono le persone che interrompono mentre mi rilasso- dissi
- infatti non è la mia intenzione. Voglio solo lavarmi, proprio come te- mi disse all'orecchio
- ti lavi dopo, adesso ci sono io- dissi
- sai, non ti lascio vincere-
Ed era vero
Sbuffai
- va bene ma rimarrai al tuo posto, non devi toccarmi o tanto meno parlarmi- dissi
Vidi subito una gamba e mi girai dall'altra parte
Dopo entrato si mise sopra di me e mi prese il viso
Notai che era ancora vestito
- non voglio continuare a litigare con te-
- sei vestito, non dirmi che sei entrato con le scarpe perché sul serio ti prendo a schiaffi - dissi cercando di vedere i suoi piedi
-non sono entrato con le scarpe- rispose
- bene, ma adesso togliti -
- no, non mi tolgo finché non avrò chiuso questa discussione in sospesa-
- in sospesa?  Wow, vuoi dire altro? Vorresti ripetere che sono stata una stronza e se avessi saputo che fossi così non sarei la tua ragazza? Perfetto, ho capito forte e chiaro.-
- okay, quando ho detto quelle cose non dicevo sul serio. Dovrei essere io arrabbiato Elena, non avresti dovuto farlo. Mi sarebbe bastato se tu me lo dicessi in camera oppure prendermi e portarmi nel posto meno affollato-
- ma di cosa stai parlando? Justin, non ero arrabbiata con te, ero arrabbiata per quelle troie delle tue amiche. È successo dopo quando tu le difendevi -
-  non c'era bisogno di comportarti in quel modo- disse
- no? Ancora difendi loro e non a me? -
- non difendo nessuno, sto solo dicendo di non ingelosirti per così poco. Per me sono soltanto amiche, solo quello. Sei importante per me e non voglio allontanarmi delle stupide cazzate-
- cazzate? Sono io che mi allontano da te? Questa è bella- forzai la mia risata - ti sei sentito? -
- si - si avvicinò ancor di più e per guardarmi negli occhi sfidandomi - allora dimostrami che quello che ho detto è una cazzata e che ci tieni la nostra storia-
- cosa dovrei fare secondo te in una vasca? - misi le mani sul suo petto per spostarlo ma non riuscivo a spostarlo
-usa la tua immaginazione- disse
- prendere la tua testa e metterla sott'acqua? -
Rise
- non mi aspettavo una risposta del genere ma non credo che avresti il coraggio-
Girai la testa per non guardarlo ma la riprese di nuovo
- comincia a chiedermi scusa e darmi un bacio- disse sorridendo

Gli risi in faccia
- per quale motivo? -
- per la figuraccia - rispose
- si, aspetta e spera. Quello che obbligatoriamente deve scusarsi sei tu-
- l'ho fatto e mi hai trattato male- mi spostò i capelli
- te lo sei meritato- dissi
- ah si?-
Mi fece il solletico e lo fermai
- è cosi che cerchi di rimediare i tuoi errori?-
- sta funzionando? -
Non risposi
Stava funzionando ed io dovevo assolutamente farmi rispettare.
- sta funzionando? Guarda che se non rispondi significa che è un si- disse
- no - risposi
- ohw, quindi non vorresti il regalo che ti ho fatto? -
Regalo?
Con una mano, Justin uscì qualcosa dalla tasca
-è bagnata ma non importa, voglio che tu lo apra- disse dandomi un oggetto strano
- che cos'è? -
- aprila e lo scoprirai- disse
Strappai la carta e aprii la custodia
Una collana piena di diamanti e dentro c'era scritto ti amo
Mi scappò un sorriso
- non lo voglio, sarebbe stato più bello meno diamanti -
Era bellissimo e sapeva che avrebbe vinto lui.
- abbassa la testa - prese la collana
Lo guardai e lui aspettava
Abbassai la testa e tolsi i miei capelli
Dopo averla messa al collo mi sentivo strana
- è la prima volta che mi regali una collana così- dissi
- beh, non sarà la prima e l'ultima- disse - ti sta benissimo-
- grazie- arrossii - ma di certo la rabbia non mi è passata del tutto-
- lo so, infatti l'ho fatto perché avevo voglia di regalarti una collana- disse
Annuii
- ti piace? - chiese
- è bellissimo, ti è costato una fortuna non è vero?- lo guardai
- nah-
Vidi la vasca riempita
- devo chiudere l'acqua- dissi
Si girò e chiuse l'acqua
- sono davvero dispiaciuto piccola- mi guardò negli occhi - so che ho sbagliato, ma ammettilo che anche tu hai sbagliato. Abbiamo sbagliato entrambi, non potremmo chiederci scusa l'un l'altro e andare avanti? -

- non lo so, penso a cosa ho fatto e continuo a pensare che non ho sbagliato. Loro vogliono dividerci, tu non l'hai capito e mi da rabbia-
- okay, hai prove? Te l'hanno detto loro?-
- no, ma capisco da come parlano, come ti guardano e come ti toccano- incrociai le braccia - e rompono le scatole-
- sai, ho un'idea ma non credo che ti piacerà- disse
- sentiamo-
- flirto un po' con Sofia e se è vero quello che hai detto, non la rivedrò mai più- disse - affare fatto? - porse la mano
- vuoi farlo davvero? Scherzi? Non esiste, quella se ti da un bacio la uccido- sbottai
- nessun bacio, starò attento. Tu potrai venire e spiarci -
- le tue idee fanno schifo- dissi
- hai qualcosa in mente meglio di questo? - chiese
Non risposi
- se non vuoi allora smettiamo di litigare -
- la smetterò solo se dalla tua bocca uscirà che non la rivedrai mai più quelle ragazze- 
Sospirò
- va bene, non rivedrò mai più le ragazze- disse Justin - possiamo smetterla? - mi accarezzò la guancia
- okay -
- pace? - mi diede un bacio a stampo
Annuii
- finalmente -

***

Avevamo fatto pace, ma non riuscivo a mandar giù quelle parole.
- quanti siamo? - chiese abbracciandomi dietro
- la famiglia del segretario è allargata, quindi ha moltissimi figli e non li ho mai contati o chiesto-
- d'accordo- mi sorrise dolcemente
- c'è una cosa che devo dirti- rimasi a guardarlo seriamente - il segretario è lo zio del mio ex-
- okay, c'è anche lui?- serrò la sua mascella
- no, sei impazzito? Secondo te mio padre sarebbe tranquillo? -
- oh, bene- Annuì - sono d'accordo con tuo padre-
- si? - ridacchiai
Si girò a guardarmi e sorrise
- si, è più bello quando non c'è un coglione tra i piedi-
- vale anche le troiette- risposi
- sarebbe ancora meglio se fossimo noi due soli in questo mondo-
- andiamo - risi prendendo la sua mano e andammo sotto

Rimasi ancora stupita della collana
Guardai la bellezza della collana e sorrisi
Non avevo mai avuto una collana simile
- ho paura di portarla in giro- dissi
- la prossima volta ti comprerò due collane per noi-
- non riempirla di diamanti però- ridacchiai
- va bene principessa-
Entrammo nella sala e li vidi che stavano per sedersi
Da lontano vidi, l'altro tavolo, Sofia e quelle cozze
Ma ancora qui? Dio mio.
Justin si presentò e salutò la mia famiglia
In fine spostò la sedia e mi fece sedere
- oh, ma che gentiluomo- disse mia madre sorridente

SCIAO
25 VOTI E CONTINUO♥♥♥

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