Colpa di una piroette

By JINocchiata__

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DAL CAPITOLO 15: -Le vedi queste bambina mia? Bene, perché sarà l'ultima volta che potrai farlo...- disse la... More

~Prologo
~Capitolo 1
~Capitolo 2
~Capitolo 3
~Capitolo 4
~Capitolo 5
~Capitolo 6
~Capitolo 7
~Capitolo 8
~Capitolo 9
~Capitolo 10
~Capitolo 11
~Capitolo 12
~Capitolo 13
~Capitolo 14
~Capitolo 15
~Capitolo 16
~Capitolo 17
~Capitolo 18
~Capitolo 19
~Capitolo 20
~Capitolo 21
~Capitolo 22
~Capitolo 23
~Capitolo 24
~Capitolo 25
~Capitolo 26
~Capitolo 27
~Capitolo 28
~Capitolo 29
~Capitolo 30
~Capitolo 31
~Capitolo 32
~Capitolo 33
~Capitolo 34
~Capitolo 35
~Capitolo 36
~Capitolo 37
~Capitolo 38
~Capitolo 40
~Capitolo 41
~Capitolo 42
~Capitolo 43
~Capitolo 44
~Capitolo 45
~Capitolo 46
~Epilogo

~Capitolo 39

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By JINocchiata__

Mio fratello se ne era andato da poco, doveva andare all'aeroporto perché c'era un altro aereo che lo aspettava e che lo avrebbe portato questa volta in Italia.
Appena lo ebbi salutato mi fiondai a cercare Giada. Volevo darle la buona notizia.
Girai tutta la scuola quando la trovai in biblioteca, seduta ad una scrivania che leggeva un libri alquanto spesso.
Piano piano mi avvicinai a lei e mi ci sedetti vicino, facendo una faccia abbastanza sconsolata.
<<Ehi Bambi! E' andato tutto bene con tuo frat... come mai hai quella faccia? Non dirmi che non ti ha firmato il foglio.>> chiuse di scatto il libro, si stava agitando. La guardai e le sorrisi mostrandole il foglio firmato.
<<Mi hai fatto prendere un colpo! Oddio sono così felice Bambi!>> mi avvolse tra le sue braccia ridendo.
Insieme a Giada andai a cercare Alfred per consegnargli il foglio.
<<Alfred!!!!>> urlai entrando nella sua aula.
<<Bambi, anche se non urli ti sento lo stesso. Comunque ciao ragazze>> risi.
<<Quale buon vento vi porta da me oltre alle lezioni alternative?>> chiese curioso.
<<Guarda un po' cosa ti ho portato>> posai il foglio del signor Philips sopra la scrivania. Subito il mio insegnate rimase stupito poi sorrise.
<<Finalmente Bambi, mancavi solo tu all'elenco. Allora, tra due giorni il signor Philips verrà qua con un pullman a prendervi, non so quando quindi vi dovrete far trovar pronti. Quindi dopodomani partirete per il tour estivo, le tappe sono già state tutte confermate ma ve le dirà il signor Philips quando sarete sul pullman. Io domani non ci sarò per tutto il giorno, quindi vi auguro il meglio ragazze e spero che il vostro talento vi porti molto lontano. Mi raccomando riferite tutto a Kendall. Ora devo andare.>> disse prendendo la sua valigetta ed avviandosi verso la porta.
<<Aspetti>> disse Giada fermandolo sulla porta per poi andargli incontro ed abbracciarlo.
<<Grazie infinite per averci regalato quest'opportunità di realizzare i nostri sogno. Grazie mille, ci mancherà tantissimo Alfred>> continuò.
<<Oh non essere sciocca Giada, quello che sta succedendo è solo grazie a voi. Ora devo veramente andare, ma state tranquille, ci rivedremo presto, verrò a vedervi al primo vostro spettacolo ve lo prometto.>> dichiarò Alfred dopo avermi abbracciata.
<<Non vediamo l'ora>> dissi e dopodiché se ne andò ed io e Giada andammo a cercare il ragazzo biondo per informarlo di tutto.
Io, Giada e Kendall passammo il giorno successivo a prepararci le valige per partire.
La stanza mia e di Giada era completamente vuota e stranamente in ordine, faceva quasi impressione.
<<Ragazze, domani si parte>> disse Kendall sdraiandosi sull'erba a pancia in su.
<<Quasi non mi sembra vero>> commentai guardando le stelle in cielo.
<<Ve ne rendete conto? Saremo liberi da questo posto, gireremo tutta l' Inghilterra facendo ciò che più ci piace>> fece Giada giocando con una foglia e rompendola in mille pezzi.
Così passammo la sera a parlare distesi sull'erba verde del giardino immaginando come sarebbe andato il tour, i posti che avremmo visitato e le persone che avremmo conosciuto. A questo proposito Giada si è già fatta un filmino mentale che ovviamente finisce con un matrimonio in spiaggia. E' senza speranze.
La mattina arrivò ed io e i miei amici fremevamo all'idea di partire, le nostre valigie erano già nell'atrio pronte per essere caricate sul pullman mentre noi giravamo impazienti per le stanze del collegio fino a quando una domestica non ci vene in contro annunciandoci che il signor Philips era arrivato e che dovevamo andare.
Non ce lo facemmo ripetere due volte e andammo immediatamente all'atrio dove Philips stava stringendo la mano alla preside.
<<Eccovi ragazzi, abbiamo già caricato le vostre valigie, sono insieme alle altre quindi ora possiamo andare>> disse il signor Philips per poi salutare la preside con un bacio sulla mano e farci strada verso il pullman che era parcheggiato all'ingresso del collegio.
Prima che potessimo salire il signor Philips ci disse ancora due parole.
<<Benvenuti a bordo ragazzi, quelli che incontrerete sul pullman saranno le persone con le quali passerete la maggior parte del tempo. Loro sono i componenti della crew. Sono davvero felice che tutti e tre abbiate accettato di partecipare al tour. Queste sono le tappe che faremo per tutta l'Inghilterra. Vi auguro un buon viaggio>> detto ciò ci diede un foglio a testa con scritte sopra le tappe che avremmo effettuato durante l'estate.
Senza nemmeno guardare i fogli salimmo sul pullman alla ricerca di un posto per sedersi.
Il viaggio passò in fretta perché metà di esso lo passai a dormire come un ghiro con la testa appoggiata al finestrino. Fui svegliata di colpo da Giada che mi venne addosso. Stupido autista che non è capace a fare le curve e stupide curve a gomito.
<<Ragazzi un po' di attenzione per favore.>> disse il signor Philips al microfono facendo calare il silenzio su tutto il veicolo. <<Allora, stiamo per raggiungere la prima città presente sull'elenco del tour. Vi do alcune informazioni: arrivati in hotel sarete liberi di girare la città per quanto vorrete ma non fate tardissimo perché domani ci aspettano gli allenamenti per lo spettacolo, per il resto buon divertimento>> detto questo tutto il pullman ripartì a parlare come prima che il signor Philips interrompesse tutto.
Curiosa di vedere in che città ci trovavamo scostai leggermente la tendina rossa e sbirciai fuori. I miei occhi si spalancarono dallo stupore. Per essere certa di quello che avevo appena visto presi la locandina che il signor Philips ci aveva consegnato prima di salire. E lì sì che ne ebbi la certezza.

1° TAPPA: Dover

Stavo tornando a casa. Finalmente.
Da lì in poi il viaggio passò molto, ma molto più lentamente, forse perché avevo fretta di arrivare per riedere tutti: Phoebe, Tyler, Logan, Allison, Mark e Colin.
Dopo un tempo che sembrò indefinito il pullman si fermò davanti ad un palazzo enorme, il nostro hotel.
Il signor Philips ci diede il via libera e tutti i ragazzi che componevano la crew si sparpagliarono per la città.
<<Oh, non ce la facevo più a stare seduto>> disse Kendall appena sceso dal veicolo.
<<Finalmente, sono a casa>> dissi gurdandomi intorno. Mi era mancata la mia città. L'odore dell'aria era sempre lo stessesso, il caos era sempre lo stesso. Nulla era cambiato lì a Dover.
<<A casa?>> mi chiese Giada stupita.
<<Sì Giada, questa è la mia città. Questa è casa mia. Non vedo l'ora di rivedere tutti gli altri>> risposi entusiasta.
<<Bhe allora andiamo a conoscere questi altri>> disse Kendall sorridendo.
Volevo fare una sorpresa ai ragazzi quindi mi sforzai di pensare dove potessero trovarsi, e subito un posto m venne in mente.
<<Su seguitemi, abbiamo un po' di strada da fare a piedi>> dissi incamminandomi.
Camminammo per circa venti minuti quando vidi a pochi metri da me la famosa casetta che io e mio fratello scoprimmo da piccoli. Era così diversa, quasi non l'avrei riconosciuta se non fosse stato per il salice. Le pareti erano state dipinte, le finestre messe a posto, il giardino riempito di piante e il vialetto fatto come nuovo.
Percorsi il vialetto che mi condusse avanti alla porta d'ingresso. Poggiai la mano sulla maniglia della porta e con estrema lentezza, quasi come se non volessi rovinare il momento aprii la porta ed entrai insieme a Kendall e a Giada.
<<Buongiorno signora desidera?>> disse subito una ragazza seduta alla scrivania alla mia sinistra. La guardai e sorrisi a trentadue denti.
<<Bambi?>> disse la rossa stupefatta prima di fare il giro della scrivania e stritolarmi in un abbraccio che aspettavo da una vita.
<<Phoebe, mi sei mancata un casino>>
<<Amore vieni un secondo>> urlò la rossa al biondino che si stava bevendo un caffè seduto su una sedia mentre si guardava video su youtube.
<<Che c'è amore?>> chiese svogliatamente avvicinandosi a noi. <<Non riesci ancora a mettere la password del computer?>> aggiunse prima di rimanere a bocca aperte.
<<TYLER!!!>> gli saltai addosso come un koala abbracciandolo.
<<Bambi, ma cosa ci fai qui? Non eri a Londra?>>
<<Appunto, ero. Sono partita per un tour di danza e indovinate un po' la prima esibizione la faremo proprio qui a Dover>> feci lasciando libero Tyler dalla mia presa.
<<Ma è fantastico!>> commentò Phoebe raggiante.
<<Allison dov'è?>> chiesi guardandomi intorno.
<<E' nella sala a fare lezione.. ah no, è là>> disse Tyler indicandomi la ragazza dai capelli biondi parlare con una mamma di una delle sue probabili ballerine. Così i avvicinai a lei che non appena mi vide mi abbracciò come tutti gli altri mettendo in secondo piano il discorso he stava facendo con la signora. Raccontai anche a lei la mia storia e il perché fossi tornata.
<<Sono molto orgogliosa di te Bambi, sapevo che avresti fatto strada>> disse.
<<Ally, dov'è Logan?>> chiesi
<<E' nella sala, sta suonando il pianoforte>> disse per poi ritornare a parlare con la signora che riaveva guardato male per tutto il tempo.
Seguii le indicazioni di Allison ed entrai nell'aula. Le bambine avevano appena finito di fare lezione difatti erano tutte sedute a bere e a togliersi le scarpette da ballo. Logan invece era seduto di schiena rispetto a dove mi trovavo io e riempiva la stanza di una dolce sinfonia.
Piano piano mi avvicinai al ragazzo sotto gli occhi vigili e curiosi delle bambine.
Ero abbastanza vicina a Logan, ma lui era troppo concentrato sullo spartito per accorgersene.
Così mi sedetti accanto a lui sullo sgabello ed improvvisamente la melodia che stava suonando si interruppe in modo brusco. Sorrisi.
<<Bambi?>> sussurrò guardandomi.
<<No, sono il suo fantasma, certo che sono io stupido>> gli dissi sorridendogli. I suoi occhi verdi su di me mi fecero venire i brividi per tutta la schiena.
<<Sei tornata...>> sussurrò ancora, ma questa volta accarezzandomi la guancia con il pollice.
<<A quanto pare>> risi in imbarazzo per quel gesto.
<<Mi sei mancata così tanto>>
<<Anche tu mi sei mancato Logan>> in quel preciso istante sentivo le mie guance andare a fuoco. Lo vidi sorridere divertito e poi..
E poi fece la cosa che io non mi sarei mai aspettata che facesse.
Mi baciò.
Mi baciò con delicatezza, con passione, con dolcezza e con amore.
<<Bentornata a casa piccola>> sussurrò sulle mie labbra facendomi spuntare un enorme sorriso.

EHILAA GENTEE!!!

Mi scuso se non ho aggiornato prima ma ero in vacanza con pochissimo internet e senza Wi-Fi. Quindi capitemi per favore.
Questo è il capitolo 39.
Spero che vi piaccia anche perché non vedevo l'ora di scriverlo.

Al prossimo capitolo!

Baci, Anna💓

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